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Il volume rappresenta il tentativo di fornire la possibilità di uno sguardo attivo sulla violenza. Il libro nasce dalla rielaborazione di storie realmente accadute le cui testimonianze sono state raccolte dall'autrice e filtrate attraverso la propria personale esperienza di apprendimento e utilizzo laboratoriale della danza citata nel libro. L'apprendimento cosciente del ballo è la via per recuperare la percezione perduta del corpo che quando viene maltrattato "non ci appartiene più, non lo si riconosce più come proprio". Un corpo picchiato non va toccato neppure dalla persona a cui appartiene e la sua cura viene dimenticata per lasciar posto alla vergogna e al disprezzo di sé. Una possibilità, ecco questo vuole essere il libro, una possibilità per non presentarsi del tutto impreparati nella "milonga della vita".

"Mi Virgen de Guadalupe" nasce come devoto ed ammirato omaggio alla famosissima icona del popolo Messicano, come di tutto l'immenso universo latino di lingua spagnola. Inno previsto per un organico maggiormente vicino ad un'immagine popolare, compendia due chitarre classiche che accompagnano la voce solista. La melodia risulta semplice e cantabile, tuttavia sorretta da armonie eleganti e raffinate, di derivazione latino-americana. Il testo, intenzionalmente in lingua spagnola, scritto a due penne da Molina Olivia, avvocato messicano, e dallo stesso compositore della musica, risulta tenera preghiera per la protezione della Vergine, con i colori vividi e gioiosi, propri del calore Messicano. In coda alla partitura sono presenti una versione con la sola melodia, unitamente alle sigle dei relativi accordi, come il solo testo dell'Inno in spagnolo.

Il cane, si sa, oltre alla fedeltà al padrone al proprio padrone, annovera tra le sue anche peculiarità anche un certo tipo di intelligenza. Questo volume è la dimostrazione che il cane possiede una capacità di comprensione degli stati d'animo dell'uomo maggiore in un certo senso degli stessi umani. L'esperienza di "Cani da vita" e di "Anffas trentino" ha dimostrato che il cane può essere un formidabile mediatore nell'educazione dei soggetti che presentano serie difficoltà intellettive. Addestrati a dovere infatti, questi amici fedeli dell'uomo riescono a comunicare e ad aiutare soggetti in difficoltà ad acquisire capacità sopite o mal funzionanti. I vari casi riportati testimoniano del beneficio ricavato concretamene dai soggetti disabili grazie a un progetto pedagogico equilibrato supportato dalla Pet-therapy, quasi i disabili, nel compiere certi sforzi, nell'assumere certe posture o altro, si fidassero più dell'amico che dei parenti e degli educatori speciali. La ricerca sui potenziali di aiuto di questi animali è agli esordi. Gli autori hanno voluto sottolineare le basi scientifiche dell'educazione speciale nell'utilizzo delle tecniche di Pet-Therapy.

New York: una città, un pezzo di mondo che non ha bisogno di presentazioni. Un campionario infinito di persone e ambienti: paradisi di lusso, frenesia di sprechi e consumi, spietati inferni di sofferenza e degradazione. Due estremi di un arco ripiegato su se stesso che si sfiorano e s'incrociano, pur se distanti tra loro anni luce. Un libro di piccole storie, che non hanno la presunzione di esaminare a fondo le incredibili contraddizioni di una città stupenda e terribile come questa, ma solo l'intento di portarci un po' a spasso per Manhattan a incontrare alcuni dei personaggi che la animano e che si misurano un po' tutti, ogni giorno, con la propria solitudine malgrado la folla che li circonda.