Aguaplano
Mutamenti. Corpo, lavoro, rete
Libro: Copertina morbida
editore: Aguaplano
anno edizione: 2019
pagine: 92
All'inizio del secolo scorso, parlando della vita nelle grandi metropoli, Simmel aveva già saputo scorgere una certa «intensificazione della vita nervosa [...] prodotta dal rapido e ininterrotto avvicendarsi di impressioni esteriori e interiori». Oggi, tra ibridazioni uomo-macchina, moltiplicazione dell'identità digitale e aspirazioni post-umane, si può sostenere che l'individuo vive l'epoca dell'accelerazione perpetua, della simultaneità e della fine dello spazio-tempo. Ed è quindi inevitabile domandarsi: l'essere umano è strutturalmente in grado di abbandonare una configurazione analogica dell'esistenza per divenire esso stesso digitale? Ed è pronto a farlo? Stiamo forse rischiando di essere le informazioni che riceviamo, di dissolverci in esse? Intorno a tali interrogativi nasce questo piccolo volume, che raccoglie le riflessioni di tre studiosi su altrettante dimensioni della rivoluzione digitale e del potenziamento tecnologico: il corpo, il lavoro, la rete. Tre orizzonti nei quali l'uomo e il suo sapere paiono disgregarsi e svanire e che, invece, rappresentano le principali sfide per la filosofia, la scienza e l'etica di domani.
Naturalia e artificialia. Musei, raccolte e collezioni dell'Università degli Studi di Perugia
Libro: Copertina morbida
editore: Aguaplano
anno edizione: 2019
pagine: 188
"Naturalia e artificialia. Musei, raccolte e collezioni dell'Università degli Studi di Perugia", a cura di Cristina Galassi, documenta il lavoro svolto in questi ultimi anni dall'Università degli Studi di Perugia e dal Centro d'Ateneo per i Musei Scientifici: in particolare dal 2014 al 2019 sono stati inaugurati nuovi allestimenti e/o strutture espositive, come la Gipsoteca Greca e Romana, il Museo di Anatomia Umana, la Galleria di Matematica, la nuova serra delle xerofite dell'Orto Botanico e il Laboratorio di Scienze Veterinarie e Zootecniche. Sale così a otto il numero delle strutture espositive dell'Ateneo regolarmente aperte al pubblico nel corso di tutto l'anno. Il recente intervento di pulitura e restauro delle collezioni di calchi in gesso della Gipsoteca Greca e Romana ha messo a disposizione dell'Ateneo e dell'intera comunità un patrimonio artistico e culturale di straordinario interesse. Sì è dunque costituito un polo museale universitario in città - che va ad aggiungersi alla superficie fruibile dell'Orto Medievale e dell'Orto Botanico localizzati presso il complesso abbaziale di San Pietro - rendendo pienamente disponibile a un ampio pubblico una raccolta di calchi preziosa, patrimonio comune della cultura europea nei cui spazi sono stati già organizzati eventi di assoluto rilievo come la preview di un'opera di Andy Warhol. Il libro, che vuole raccontare la realtà attuale dei musei e delle raccolte dell'Università degli Studi di Perugia, è realizzato in carta e cartoncino Oikos Fedrigoni, ottenuti con l'utilizzo del 50% di fibre di riciclo conformi alla direttiva FSC-DIR-40-004 e il 50% di pura cellulosa certificata FSC. Un volume in carta riciclata che è in linea con un'idea di Università per lo Sviluppo Sostenibile alla quale l'Ateneo di Perugia ha lavorato molto e con orgoglio in questi anni.
Al riparo dalla tempesta. Franco Garelli 1909-1973
Libro: Copertina rigida
editore: Aguaplano
anno edizione: 2019
pagine: 176
Una vera damnatio memoriae ha quasi eclissato Garelli dalle pagine della storia dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1973. Così, dopo un lungo periodo di silenzio, intervallato da isolati episodi espositivi, la figura complessa di Franco Garelli torna a reclamare una rilettura del proprio profilo artistico. Scopo di questo libro è dunque restituire l'immagine e il sentimento di un artista lirico, se non certo festoso quantomeno realmente poetico e solare; una immagine nuova rispetto alla precedente linea della critica degli anni sessanta e settanta che poneva l'accento sul tema struggente, lacerante e greve della infelice condizione umana nella società. Nicoletta Colombo e Marco Franzone rendono finalmente giustizia a questo eclettico esploratore dei nuovi orizzonti della materia, che muoveva la propria indagine su numerosi fronti, disegno, pittura, scultura, in escalation verso il ricorso a vernici industriali e a materiali disparati dall'organico all'inorganico: legni, ceramica, bronzo, ferri, persino paste alimentari e formaggi, fino alla più avanzata riqualificazione di trouvailles meccaniche e di laminati. Il vitalismo e la personale inquietudine attivistica di Garelli lo portarono a scambi culturali intensi, corroborati da viaggi e da esperienze di lavoro maturate in Francia, Stati Uniti, Giappone, Perù, Germania, Belgio, stimoli incisivi per la lucida sperimentazione scaturita da uno spirito pragmatico e allo stesso tempo irregolare, da outsider.
Io sono l'atomo in balìa dell'infinito. Federico Faruffini, Perugia, 15 dicembre 1869. Catalogo della mostra (Perugia, 19 ottobre-15 dicembre 2019)
Libro: Copertina rigida
editore: Aguaplano
anno edizione: 2019
pagine: 88
Il Nobile Collegio del Cambio celebra, all'interno dei suoi spazi monumentali, il pittore lombardo Federico Faruffini, che scelse di concludere a Perugia la sua tormentata esistenza suicidandosi il 15 dicembre 1869, nel suo studio di via Antica. Con questa mostra, che conta pochi pezzi ma straordinari per qualità pittorica, si ricordano i centocinquanta anni dal rapido passaggio di Faruffini in città. Coerentemente con quanto realizzato nelle mostre dedicate a Perugino, Raffaello e Sassoferrato (2013) e a Velázquez e Bernini (2017), anche in questo caso l'"Autoritratto" del pittore dialoga con quello, bellissimo, realizzato da Perugino sulla parete lunga della Sala dell'Udienza: una sala che Faruffini scelse come ideale ambientazione per alcuni suoi dipinti. Il canto del cigno dell'artista è rappresentato da un dipinto raffigurante "L'armiere etrusco" o "Gli etruschi a Perugia": un magnifico brano di pittura che viene presentato accanto ai suoi quattro disegni preparatori, notevoli per finitezza e precisione. Il volume-catalogo rende conto di questa questa intensa esposizione, alla quale hanno contribuito l'Accademia Nazionale di San Luca, i Musei Civici di Pavia, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, il Museo Civico di Palazzo della Penna in Perugia, la Giunta Regionale dell'Umbria e un importante collezionista privato.
Arcadia & Grand Tour. Paesaggi di Alessio De Marchis nelle Collezioni di Perugia
di Cristina Galassi
Libro: Copertina morbida
editore: Aguaplano
anno edizione: 2019
pagine: 64
In occasione della mostra "Arcadia e Grand Tour. Paesaggi di Alessio De Marchis nella collezione Aldo Poggi", la curatrice Cristina Galassi propone, con questa piccola monografia, una ricognizione dei dipinti del paesaggista napoletano nelle collezioni pubbliche e private di Perugia. La fase finale dell'intenso e tormentato percorso biografico dell'artista, che conosce anche un momento urbinate, si svolge infatti a Perugia (1739-1752) dove De Marchis, aiutato dal figlio Eugenio, produce una notevolissima quantità di paesaggi. Sette suoi dipinti appartengono alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia mentre un ricco nucleo di quadri, ben 29, è custodito nel Museo del Capitolo della Cattedrale.
Una lunga fedeltà a Italo Calvino. Con lettere edite e inedite
di Giovanni Falaschi
Libro: Copertina morbida
editore: Aguaplano
anno edizione: 2019
pagine: 286
«La prima lettera di Calvino a me è del 1971, l'ultima del 1983. In tutto sono 17 lettere, fra edite e inedite; un arco di tempo lungo, intervallato da incontri a Torino presso la Einaudi e a casa sua, ancora a Torino e poi a Pineta di Roccamare; e a Firenze. Nell'Introduzione ricostruisco i nostri incontri e do conto delle nostre conversazioni. In qualche modo ho fatto il ritratto di Calvino come persona. Ma dalle lettere di questo grande intellettuale emerge il suo lavoro appassionato di editor, mai documentato fino a ora per nessun autore con questa abbondanza di testi. E questa è un'altra novità. Perché esse illustrano anche la storia di un libro, il mio "La Resistenza armata nella narrativa italiana", uscito da Einaudi nel 1976. Calvino si prese la briga di seguirlo passo passo, incoraggiandomi o correggendomi, brontolando quando i capitoli che gli mandavo avevano difetti, segnalandomi testi da leggere e temi da approfondire: il tutto con un'intelligenza e una passione quale si potevano finora soltanto attribuirgli e che qui sono ben documentate. E nelle lettere c'è anche altro: giudizi su autori, sul proprio lavoro (sia in generale che in particolare: per esempio sulle "Città invisibili"), anche sulla propria generazione e sul suo passato resistenziale; insomma, un'esemplare e grande disponibilità verso quel giovane intellettuale che io ero. Il mio primo saggio su di lui è del 1971, l'ultimo del 2017. "La lunga fedeltà" che ho dato al titolo è il mio scavo appassionato sulla sua opera, che non ha mai cessato di stimolarmi. Il titolo ha un'ascendenza nobile, perché l'ho mutuato dal volume di Contini su Montale: un critico che Calvino ammirava e un poeta che conosceva a memoria. Insomma: è quasi un cinquantennio che leggo e rileggo, fra gli altri, questo scrittore. Nell'orizzonte globale delle merci e dei libri - in cui mancano punti di riferimento per capire la nostra realtà, in questo clima in tutti i modi minaccioso - non sarà il caso di rileggere attentamente questo grande intellettuale-scrittore? E non sarà il caso che scuola e Università comincino a proporlo seriamente ai più giovani?» (Giovanni Falaschi)
Come angeli che han messo le ali. Ediz. italiana e inglese
di Cristiana Minelli
Libro: Copertina morbida
editore: Aguaplano
anno edizione: 2019
pagine: 56
Età di lettura: da 10 anni.
Premeture. Guidaleschi. Poesie 1975-2019
di Francesco Granatiero
Libro
editore: Aguaplano
anno edizione: 2019
L'entre-deux-guerres in Italia. Storia dell'arte, storia della critica, storia politica
Libro: Copertina morbida
editore: Aguaplano
anno edizione: 2019
pagine: 272
I saggi raccolti in questo volume, trascrizioni ampliate degli interventi al convegno "Storia dell'arte, storia della critica, storia politica" (Perugia, Università per Stranieri, 22-23 maggio 2018), si propongono di tracciare un quadro ampio e frastagliato dei rapporti tra artisti, società e politica nel periodo dell'entre-deux-guerres in Italia. A fronte dei numerosi ambiti tematici esplorati, si possono indicare significative convergenze di interessi: relative all'indagine sulle politiche artistiche e culturali, ad esempio; o all'esame del ruolo sociale di artisti impegnati, in Italia, nell'allestimento di forme visuali di "liturgia politica"; o, ancora, al tentativo di decifrare la difficile transizione tra fascismo e Repubblica. Non mancano ricerche dedicate al collezionismo pubblico e privato nel Ventennio, alle diverse accezioni e "ideologie" del fascismo futurista, alla comunicazione artistica del regime e, non ultimi, ai contrasti e alle inquietudini che scuotono da subito, o a distanza di qualche decennio, il fronte tutt'altro che lineare e compatto dell'antifascismo. A differenza di altri regimi totalitari, il fascismo ha avvicinato le arti e ha certamente sollecitato il consenso degli artisti senza praticare, almeno fino a un certo punto, una "politica dello stile". Una simile circostanza rende più difficile tracciare demarcazioni nette o stabilire categorie. Inoltre, la continuità di medio periodo tra interventismo, nazionalismo futurista, fiumanesimo e fascismo delle origini contribuisce a caratterizzare in senso pressoché unico la scena italiana in merito al rapporto tra arte e mito nazionale - il mito della «Grande Italia» - immediatamente prima e dopo la Marcia su Roma. Nasce da queste constatazioni la duplice ambizione del convegno e del volume. Sotto il profilo delle narrazioni storiografiche, avviare trattazioni più connesse e integrate della prima e della seconda metà del Novecento italiano, sfidando cesure considerate sino a oggi invalicabili, mutamenti di ideologia o di dizionario, edificanti paradigmi postbellici - ad esempio, quello della tabula rasa. Sotto il profilo del metodo, incoraggiare il dialogo tra discipline oggi distanti e separate.
A casa nostra, lontano da casa
Libro: Copertina morbida
editore: Aguaplano
anno edizione: 2019
pagine: 120
Migranti, sradicamento e Umbria sono le tre parole chiave che guidano questo progetto editoriale ideato e curato da Giovanni Dozzini nell'ambito e col sostegno del Corciano Festival: tredici racconti di altrettanti autori umbri - o che in Umbria hanno deciso di vivere e lavorare - che insieme compongono un mosaico, un collage di storie, visioni e personaggi uniti dal comune senso dello spaesamento e dell'alterità. Un'antologia di sradicati: lo è il senegalese che attraversa mezza Africa e mezzo Mediterraneo per approdare sulle coste siciliane, lo è l'albanese arrivato da poco a rimorchio di un padre o una madre o uno zio, lo sono i ricchi turisti inglesi innamoratisi dell'Alto Tevere o del Trasimeno al punto da comprarci casa e trasferirci tutta la famiglia, lo sono gli studenti del Meridione venuti a Perugia per l'Università e che non se ne sono più andati... Un'antologia che ci dice molto non solo su cosa sia oggi l'Umbria ma anche su cosa sia oggi in generale la provincia italiana, di gran lunga il grosso del corpo del Paese; su cosa sia in sé e in rapporto alle dinamiche sociali, politiche e culturali che l'hanno investita negli ultimi decenni. Nel volume racconti di: Pierpaolo Peroni, Giovanni Pannacci, Riccardo Meozzi, Caterina Venturini, Chiara Santilli, Stefano Baffetti, Gianni Agostinelli, Paola Rondini, Eugenio Raspi, Pasquale Guerra, Giovanni Dozzini, Antonio Senatore, Marija Strujic.
Atomi e nuvole. Le miniature di Cesare Franchi detto il Pollino (1555 circa-1595)
Libro
editore: Aguaplano
anno edizione: 2019
Il cardinale Scipione Borghese, assecondando la sua ben nota bramosia collezionistica, tentò di accaparrarsi a buon mercato le miniature di Cesare Franchi detto il Pollino, conosciute negli anni in cui era stato studente a Perugia. L'artista, notissimo miniatore dei suoi tempi, era tragicamente scomparso da pochi decenni: colpevole di un omicidio compiuto a Perugia durante il carnevale, era stato giustiziato presso la Fonte di Piazza il 20 febbraio del 1595. Alla richiesta di Scipione fu però opposto un netto rifiuto dalla Compagnia del Gesù, presso la quale, per volontà testamentaria di Cesare Franchi, erano conservate le opere in seguito confluite nella collezione della Galleria Nazionale dell'Umbria. È proprio a partire da questo nucleo di quattro «piccoli quadretti» -sebbene piccolo, il più cospicuo conservato - che è stato possibile imbastire Atomi e nuvole, la prima mostra dedicata a questo misconosciuto quanto meraviglioso miniatore. Vi si aggiungono due miniature che fanno parte del patrimonio della Biblioteca Augusta di Perugia; un'opera conservata presso la Parrocchia di Sant'Agostino, uno strepitoso Martirio di san Lorenzo parte del ricco patrimonio della Fondazione Marignoli di Montecorona (Spoleto) e gli esemplari del Museo Amedeo Lia di La Spezia e della British Library di Londra.