Antiga Edizioni

Una fotografia in presa diretta di un mondo lontanissimo. 140 opere che portano alla luce una terra misteriosa a molti, una società e una cultura etnicamente e linguisticamente complessa (oltre 800 gli idiomi) anche a causa della morfologia di un territorio in gran parte ricoperto da antiche e impenetrabili foreste pluviali. Una raccolta che, alla vigilia di una nuova alba per l'arte contemporanea della Papa Nuova Guinea, testimonia tutta la forza del legame tra creatività, tradizione e passato raccontando i tanti mondi culturali e mentali di un Paese.

Una collezione unica al mondo che racconta di donne e uomini, giovani cittadini e anziani maestri che, nei giorni bui della disperazione, con coraggio, determinazione e orgoglio progettano, creano, danno voce ad animo e cuore. 140 opere che rivelano nuovi alfabeti estetici in una scena artistica ricca, vivace, colorata e il valore di un gruppo di artiste che apportano un particolare contributo di vitalità e speranza nella rinascita. Con Libya: Hurriya (Libia: libertà) il viaggio artistico di Imago Mundi inaugura una nuova e straordinaria tappa. E, soprattutto, in nome dell'arte rende omaggio a un Paese e a un popolo nella convinzione che la cultura abbia un ruolo fondamentale nel creare coesione sociale e contribuire alla riconciliazione e alla pace.

Centoquarantasette lavori da cui traspare, come nota il curatore Aman Mojadidi, «un'energia creativa molto forte, sia tra le generazioni più giovani sia tra quelle più anziane, che funge da riflettore su come i singoli artisti si avvicinano all'atto creativo». Pittori, scrittori, musicisti, curatori, stilisti, architetti, grafici, poeti, scultori documentano, insieme, una nuova visione estetica capace di riflettere sul passato dello Sri Lanka per contribuire alla riconciliazione in un percorso di ricerca verso un'arte post-tradizionale, che rinvia ai miti, stimola il nostro immaginario e i nostri fantasmi. Ma, al tempo stesso, è capace di guardare avanti. Un'arte testimone di ogni cosa, sincera, che non fa sconti e va oltre gli schemi.

Un paese speciale sulla carta geografica del mondo e la sua scena artistica contemporanea, nuova fucina sperimentale e di ricerca. 144 opere 10x12 centimetri di diverse generazioni di artisti del Myanmar che rappresentano con singolare energia la nascita di un rinnovato pensiero estetico, parallelo al nuovo percorso verso la democrazia e il benessere Paese. L'inscindibile relazione tra arte e territorio e il vincolo tra identità locale e sviluppo sono il perno dell'espressione creativa dell'ex Birmania: la collezione Imago Mundi contribuisce e partecipa alla vitale ondata verso il cambiamento e al fiorire di una arte figurativa che rispecchia l'andamento culturale di tutta la nazione.

Il volume affronta il tema della sanità militare, un ambito che non ha prodotto una propria architettura, ma che durante la prima guerra mondiale, "si è appropriato" di un numero incredibile di architetture civili, religiose o industriali. La narrazione è costruita principalmente sulla documentazione degli archivi storici, ma sono stati consultati anche diari editi e non, per intrecciare la documentazione d'archivio con la narrazione scritta, scegliendo di "far parlare direttamente" ed il più possibile i documenti. A seguire, articolato per le 7 province del Veneto, un inventario delle località che hanno ospitato strutture ospedaliere, riportando occasionalmente e in modo del tutto incompleto anche altre strutture sanitarie. Infine, per ogni provincia si è evidenziato un aspetto particolare dell'organizzazione sanitaria.

Il nome dei Pisani è oggi ricordato per il loro rapporto con alcuni fra gli artisti più celebri della Serenissima: Palladio, Veronese, Tiepolo, Piazzetta, Canova. La parabola dinastica della famiglia accompagna quella della Repubblica di Venezia: da mercanti a banchieri e poi grandi proprietari terrieri, sempre immensamente ricchi. Fu il ramo dei Moretta che riuscì a sopravvivere alla fine della Serenissima mantenendo le proprie fortune anche nel secolo successivo. Proprio a questi ultimi si rivolge la mostra che s'inaugura a Ca' Rezzonico. Attraverso gli eredi sono giunte ai Musei Civici Veneziani importantissime opere d'arte, inoltre la ricca documentazione d'archivio consente di ripercorrere la storia dei Pisani e la loro attività di mecenati: registri di spesa e inventari ci guidano attraverso la decorazione del loro palazzo e ci illustrano la collezione riunita in quelle stanze.

Ladja, il fratello Math e i loro altri undici giovanissimi e determinati compagni sono stati i prescelti per diventare i Tredici Guerrieri. Il loro addestramento sarà intenso e faticoso, le prove a cui saranno sottoposti testeranno forza, coraggio, magia e intelligenza. Il lungo viaggio di formazione che dovranno intraprendere li farà crescere sia come guerrieri che come donne e uomini. Il popolo di Stöfleri è in grave pericolo e molte terre sono già state conquistate e assoggettate con la forza dal sanguinario popolo delle Driadi. Spetta ora ai Tredici la strenua e disperata difesa delle loro terre, ma i misteri da svelare per entrare in possesso dei segreti che potrebbero consentir loro la vittoria sono ancora molti. Con un'atmosfera intrisa di magia e molti personaggi straordinari, "I Tredici" è una saga di guerrieri e principi, valore e coraggio, magia, battaglie, fato, draghi, sirene ed alberi magici. Racchiude giovani storie d'amore e cuori infranti, storie di intensa amicizia e lealtà.