De Piante Editore
Maledette! Sull'educazione delle donne
di Pierre Choderlos de Laclos
Libro: Copertina morbida
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2022
pagine: 114
Il limone della vita. Lettere giovanili (1931-1935)
di Piero Chiara
Libro: Copertina morbida
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2022
pagine: 150
Il libro svela il segreto intimo di Chiara. Gli anni del distacco da Luino per gli impieghi nelle preture d'oltre Isonzo, infatti, rivivono nelle lettere all'amico Nino Ferrario, in un palpitante scenario di illusioni, incontri, amori e tragedie e nella consapevolezza che il ritorno sarà solo "un inganno del cuore".
I misteri del volto. Sulla fisiognomica
di Edmondo De Amicis
Libro: Copertina morbida
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2022
pagine: 80
Il volume raccoglie, per la prima volta, due rari testi di Edmondo De Amicis sul tema della fisiognomica: il breve saggio Le Osservazioni psicologiche sulle espressioni del viso, uscito in due puntate sulla "Gazzetta Letteraria" di Torino nel 1881, e l'articolo La faccia, pubblicato sull'"Illustrazione Italiana" nel 1907. Due testi molto curiosi che rivelano il "volto" nascosto di un grande scrittore.
Cucina futurista natalizia
di Fortunato Depero
Libro: Copertina morbida
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2022
pagine: 31
Il libro "Cucina futurista natalizia" propone per la prima volta un breve testo con un cocktail e le ricette futuriste ideate da Fortunato Depero per le festività del Santo Natale, accompagnate dai disegni originali apparsi sul giornale "Il Brennero" il 23 dicembre 1932. Il menu futurista dell'artista trentino è arricchito da un testo di Guido Andrea Pautasso che racconta di questo straordinario ritrovamento e della passione di Depero per la rivoluzione gastronomica propugnata dagli artisti futuristi. La plaquette, a tiratura limitata, è impreziosita dalla sovracoperta con l'opera "Verdure geometriche" (2021) appositamente realizzata per questa edizione dall'artista, fumettista e scrittore Pablo Echaurren,
Nemico pubblico
di Marina Cvetaeva
Libro: Copertina rigida
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2022
pagine: 52
Il 23 dicembre del 1939, Marina Cvetaeva , la grande poetessa russa, scrive a Lavrentij Pavlovic Berija, guida del ministero degli affari interni dell'Unione Sovietica, capo della polizia segreta. Vuole avere notizie in merito alla sorte del marito, Sergej Efron, e della figlia, Ariadna, arrestati due mesi prima. Con coraggio, la poetessa si erge e difesa della sua famiglia. Russo "bianco", coinvolto, all'estero, in attività di controspionaggio - compreso l'omicidio della spia dissidente Ignace Reiss - il marito della Cvetaeva sarà fucilato nel 1941. La figlia, riabilitata nel 1955, non rivedrà mai più la madre. Dopo un esilio in Europa cominciato nel 1922, la Cvetaeva, malauguratamente, aveva scelto di tornare in Unione Sovietica nel '39. Per la poetessa più folgorante del Novecento, "una rivoluzione per la poesia" (Boris Pasternak), non c'era posto in Urss, neanche come lavapiatti: Marina Cvetaeva si uccide il 31 agosto del 1941, nel distretto di Elabuga. Il figlio Mur, all'epoca sedicenne, morirà al fronte, tre anni dopo. In questa lettera, di cristallino orgoglio, la Cvetaeva, la martire del secolo, affronta il potentissimo Berija: nel 1953 "Time" gli avrebbe dedicato una copertina dalla didascalia provocatoria, "Enemy of the people". La lettera di Marina Cvetaeva a Berija è introdotta da uno scritto di Ezio Mauro ed è tradotta da Claudia Sugliano.
la Letteratura da voltastomaco
di Julien Gracq
Libro: Copertina morbida
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2022
pagine: 90
Il sordido sistema della produzione editoriale in serie, che fa leva sulla vanità e sull'ingordigia dei cretini, la burocratica indecenza dei premi letterari è stata svelata con crudele eleganza da Julien Gracq in un saggio micidiale, che fece epoca e non lascia scampo, La Littérature à l'estomac (1950), qui proposto in nuova traduzione. Ritenuto "l'ultimo dei classici" francesi, autore di un'opera pionieristica che conta capolavori come Nel castello di Argol e La riva delle Sirti, Gracq stigmatizza l'ansia esibizionistica degli scrittori contemporanei, la malizia degli editori che rincorrono il "caso", accecati dai bilanci e dalle statistiche, la generica stupidità dei lettori. Fedele alla propria poetica, Gracq pubblicò sempre con il piccolo editore José Corti; quando lo onorarono con il premio Goncourt, preferì rifi utare. Non aspettava altro.
Non esiste diavolo peggiore dell'uomo
di Walt Whitman
Libro: Copertina morbida
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2022
pagine: 246
Improvvisamente, Walt Whitman diventò un mito, l'Omero americano, il simbolo vivente della poesia. La sua casa, in Mickle Street, a Camden, fu meta di pellegrinaggi: vi accorrevano discepoli, curiosi, giornalisti, poeti. Facendogli visita nel 1882, Oscar Wilde è perentorio: "È l'uomo più umile e più potente che abbia mai incontrato in tutta la mia vita. Eccentrico? Non lo è. Impossibile giudicare i grandi uomini con il metro delle banali convenzioni". Austero, audace, colmo di una saggezza anticonformista, nelle interviste - qui raccolte per la prima volta in Italia - Whitman testimonia la propria poetica, i gusti letterari, le preferenze in campo elettorale. Per lignaggio, è l'autentico padre della letteratura americana.
Veleni & champagne. Poesie dell'età del jazz (1926-1931)
di Dorothy Parker
Libro: Copertina morbida
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2022
pagine: 170
Intrigante, esagitata, acutissima, Dorothy Parker (1893-1967) è stata l'autentica protagonista dei "Roaring Twenties". Cominciò su "Vanity Fair", fu la firma più sprezzante e temuta del "New Yorker", il suo humour nero, eleganza barricata nel cinismo, non risparmiava nessuno. Fece moda, fece scuola, Dorothy Parker, "Dot" per tutti: la prima raccolta di versi, Enough Rope, superò le 47mila copie vendute. Scrisse per Hollywood, ottenendo due candidature all'Oscar; in un film di culto di qualche anno fa, Ragazze interrotte, Angelina Jolie recita una delle poesie di culto di "Dot": "I rasoi fanno male; i fiumi sono freddi/ l'acido lascia tracce; le droghe danno i crampi/ le pistole sono illegali; i cappi cedono/ il gas ha un odore nauseabondo. Tanto vale vivere". Fu un'icona. Scontrosa.
La casa di Claudine
di Colette
Libro: Copertina morbida
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2022
pagine: 246
I brevi racconti che compongono La Casa di Claudine sono bagliori d'oro della memoria. Se il titolo richiama il celebre ciclo di romanzi della serie Claudine, qui la monella in grembiulino è solo un pretesto d'autore: per ribadire, a vent'anni di distanza, che Claudine è creatura sua. Ma oggi la protagonista è Colette bambina, racconto della felicità e della meraviglia d'infanzia, e con lei la famiglia di esseri originali dominata dalla madre Sido, il padre Capitano, i fratelli Achille e Léo, gli animali di questa "vecchia casa natale" nel villaggio di Borgogna, gli abitanti di Saint Sauveur. "Il bisogno veemente di toccare, vive, pellicce o foglie, piume tiepide, la commovente umidità dei fiori": eccola, tutta qui, la grazia di Colette. La Maison mette in scena i miti del cuore.
Noi siamo le api dell'invisibile. Lettere da Muzot
di Rainer Maria Rilke
Libro: Copertina morbida
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2022
pagine: 121
Febbraio 1922: improvvisamente, d'assalto, la poesia occidentale si compie. Nel maniero di Muzot, in Svizzera, nell'arco di venti giorni, Rainer Maria Rilke, scrive i Sonetti a Orfeo e risolve le Elegie duinesi, a cui lavorava da dieci anni. Sembra una rivelazione, l'attimo perfetto, incuneato come una perla nell'anno memorabile: nel '22 vengono ideati alcuni capolavori senza tempo - l'Ulisse di Joyce, la Terra desolata di T.S. Eliot, Il castello di Kafka -, muore Marcel Proust. Rilke, l'autentico asceta dell'arte, aveva preparato con dedizione quel momento: nel 1919 si congeda dalla figlia, dagli amici, dal tempo; dal 1921 sale a Muzot, donatogli da un ammiratore, Werner Reinhart. Le lettere, qui in una selezione curata da Franco Rella, sono il modo con cui il poeta comunica con il mondo, costituiscono uno degli epistolari più vertiginosi della storia della letteratura. È un libro per chi ama gli epistolari mozzafiato e ha un animo lirico, un libro che insegna a vivere poeticamente, in obbedienza al proprio destino.
Incontri con Ernst Jünger
di Banine
Libro: Copertina morbida
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2022
pagine: 135
1943 Parigi occupata. Non ha senso domandarsi se Jünger sia un usurpatore, oppure un disincantato testimone dei tempi. Quando Banine lo incontra in lui vede lo scrittore capace di prevedere l'epoca dei Titani e farsi carico di quell'esito pur nefasto. Se ne innamora follemente fino a diventarne l'esegeta più appassionata. Banine, pseudonimo di Umm el-Banine Assadoulaeff (Baku 1905-Parigi 1992), è stata una scrittrice azera naturalizzata francese. Fu una delle protagoniste dei circoli letterari del tempo. Autrice de I miei giorni nel Caucaso, di religione musulmana si converte nel 1956 al cattolicesimo, raccontando la tormentata decisione nel saggio biografico Ho scelto l'oppio.
Dante Alighieri ovvero Durante di Alighiero degli Alighieri
di Indro Montanelli
Libro: Copertina morbida
editore: De Piante Editore
anno edizione: 2021
pagine: 54
Un inedito ritratto del più grande dei nostri poeti, Dante Alighieri, firmato da uno dei più popolari dei nostri giornalisti, Indro Montanelli (1909-2001). Scritto nel 1993 per un'opera a fascicoli in allegato a "Il Giornale", è un profilo senza sconti, affettuoso, non accademico del Sommo Poeta, che diventa simbolo dell'Italianità, in tutto il suo genio e le sue contraddizioni. Prefazione di Gianfranco Ravasi.