Edizioni Punto Rosso
Liberazione. Il movimento che abolisce lo stato di cose esistente
di Ernesto Screpanti
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2023
pagine: 400
La speranza. In un tempo senza speranza
di John Holloway
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2023
pagine: 392
Berxwedan. La resistenza del popolo kurdo contro il genocidio di Erdogan
di Laura Schrader
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2023
pagine: 160
L'immigrazione. L'economia e la la sinistra. Narrazioni tossiche
di Luca Lombardi
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2023
Ho lasciato il fucile in montagna. Diario di una guerrigliera curda
di Yuksel Genc
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2023
pagine: 175
L'inflazione. Falsi miti e conflitto distributivo
di CUCIGNATTO
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2023
pagine: 202
Sociologia della libertà. Manifesto della civiltà democratica. Volume 3
di Abdullah Öcalan
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2023
pagine: 414
Nero beffardo
di Gino Benvenuti
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2022
pagine: 320
"Questo libro di racconti di Gino Benvenuti accentua, come gli altri, l'oscurità della quotidianità, cioè la sua condizione di eccezionalità e di eccedenza, ma presa, con la consueta ironia, nella sua apparente ed assoluta monotona normalità. Tuttavia lo fa seguendo un percorso diverso e per certi versi perdurante: il filo nero della disfatta, della paura e della situazione che si fa via via sempre più agghiacciante e senza uscita, dove equivoci, espedienti e piccole trovate cercano di risolvere e salvare i malcapitati coinvolti. Senza però riuscirci, come in un destino beffardo, dove le sue povere cavie si invischiano in un "eterno ritorno del sempre uguale", segnato però dalla sua faccia sempre più cattiva e feroce. È la ritrosia pressoché totale al cambiamento che diventa la condizione più prolifica per la disfatta destinale, e il carburante più esplosivo di quest'ulti- ma risultano essere le passioni e i desideri imprigionati dal risentimento, dalla subordinazione invidiale, dalla micragnosa comparazione tutta orien- tata al ribasso. Solo il clinamen ci può salvare". (Dalla Prefazione di Roberto Mapelli)
I nodi irrisolti del pensiero arabo. Palestina, Riformismo, Jihad
di Maher Charif
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2022
pagine: 158
Originario di Jaffa, nato e cresciuto a Damasco, Maher Charif è uno dei maggiori intellettuali palestinesi e arabi viventi, conosciuto per le sue ricerche di storia del pensiero moderno e contemporaneo, dove unisce al rigore scientifico, condito da un forte spirito critico (e autocritico), la passione politica e sociale, nonché l'impegno civile per i più alti valori della cittadinanza. I saggi qui riuniti offrono una sintesi dei suoi tre principali filoni di studio: la questione palestinese, il riformismo/rinascimento arabo, la dottrina del jihad. Temi scottanti e nodi attualmente irrisolti, che invitano all'approfondimento e al dibattito. È in questo senso che vengono offerte, nella seconda parte del volume, stimolanti piste di riflessione, frutto del contributo di alcuni tra i migliori specialisti/e del nostro paese. Contributi di Edoardo Baldaro, Paolo Branca, Isabella Camera d'Afflitto, Azzurra Meringolo, Simone Sibilio.
Fare la guerra con il diritto. Introduzione al Lawfare
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2022
pagine: 120
Il cosiddetto lawfare consiste nell'uso strumentale della magistratura e dei media per colpire avversari politici o concorrenti economici. Ne abbiamo potuto constatare l'estrema dannosità soprattutto in relazione alla situazione brasiliana, nella quale la persecuzione giudiziaria di Lula da parte del giudice Moro ha svolto un ruolo essenziale nell'ascesa al potere di Bolsonaro, pagata dal popolo brasiliano con centinaia di migliaia di vittime del covid, della fame e dell'oppressione e dal mondo intero coll'irreparabile devastazione dell'Amazzonia, polmone verde del pianeta. E' quindi compito di tutti, ma anzitutto dei giuristi, vigilare fermamente affinché fenomeni analoghi non abbiano più a ripetersi. Lo strumento giudiziario deve essere utilizzato rettamente per colpire mafia, corruzione e malaffare laddove essi effettivamente si presentano e non già essere deviato per fare gli interessi di questo o quel gruppo di potere, che utilizzi i giudici come propri burattini e il potere dei mass-media come una mazza per colpire gli avversari politici. La battaglia è anche quindi sul piano dell'informazione. Il Cred, attivo nella promozione della democrazia e dei diritti in Italia e sul piano internazionale (mediante il suo Gruppo d'intervento giuridico internazionale) partecipa all'osservazione di processi giudiziari ed elettorali ovunque nel mondo, promuove dibattiti ed elabora proposte in questa prospettiva, ed è pertanto ben lieto di poter contribuire in tal modo alla causa dell'effettiva giustizia, condizione irrinunciabile dell'ordinata convivenza sul pianeta
Un mondo nell'abisso. Saggio sulla globalizzazione capitalistica
di André Tosel
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2022
Come comprendere la globalizzazione, che è ormai il riferimento di ogni pensiero responsabile? Si tratta di un evento senza precedenti, che costringe a ripensare lo spazio e il tempo dell'azione umana e la costruzione del nostro mondo? Oppure è un nuovo periodo nella storia dell'economia-mondo retta dal modo capitalistico di produzione, che si riproduce secondo la sua necessità sistemica, ma in nuove forme? Quali sono queste nuove forme economiche, sociali, politiche, culturali? Come pensare la relazione tra l'egemonia esercitata dalla direzione strategica delle imprese transnazionali e le riforme dei processi di lavoro operate dalla nuova tecnologia sociale delle comunicazioni? Quali sono le conseguenze della finanziarizzazione di un'economia che rende la forza-lavoro internazionalizzata non tanto una forza-lavoro salariata quanto precarizzata? Cosa fare della produzione di un'apartheid mondiale che trasforma masse d'uomini in un'umanità superflua? Come interpretare la generalizzazione di una cultura dell'infinito di un consumo solvibile che radicalizza il desiderio di consumare e cancella la cittadinanza? La democrazia rappresentativa può superare la crisi che ne fa un regime autoreferenziale incapace di prendere in considerazione i bisogni e le aspirazioni di trasformazione? È realizzabile la promessa di una democrazia cosmopolitica? Che cosa diviene lo Stato-nazione e quali sono le sue nuove funzioni? La guerra globale suscitata dall'Impero statunitense che si erge in popolo eletto è un destino che apre a una guerra di civiltà? Come pensare i rapporti tra un universalismo che è minacciato di diventare imperiale e differenze socioculturali che sono minacciate di rinchiudersi nel loro esclusivismo? Sono questioni che culminano in un interrogativo cruciale: il mondo della globalizzazione è ancora un mondo che comprende la possibilità ontologica dell'essere in comune, di un senso comune, di una volontà comune, di un bene comune che non può ridursi alla condivisione delle regole procedurali? Non è invece questo mondo minacciato dalla sua stessa dinamica di produzione per la produzione di abissarsi in un non-mondo? Le premesse del neoliberismo, così come quelle del liberalismo sociale, sono crudelmente smentite. La filosofia si trova davanti alla sfida della nuova questione cosmologica, che è al tempo stesso ontologica ed etico-politica. Le categorie di Storia, di Mondo, di Azione devono essere ripensate da questo punto di vista, che è anche quello delle masse dissociate e segregate dal moloch del capitalismo globalizzato.
Né con la Russia né con la Nato. La guerra in Ucraina. Appunti storico-politici
di Francesco Bochicchio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2022
pagine: 310
Gli scritti contenuti in questo volume sono stati redatti a partire dallo scoppio della guerra alla fine di febbraio 2022 nella stessa successione temporale qui seguita e sono presentati senza alcuna modifica sostanziale. La ragione di tale modalità di presentazione consiste non tanto nel mantenere freschezza alla narrazione, quanto piuttosto nell'esigenza di una narrazione fedele e rispondente a criteri di storicità. In tal modo si pongono i presupposti per una ricostruzione della guerra fedele ed autentica, senza ricadere in ri-scritture "ex post": il parlare con il "senno del poi" è il contrario dell'approccio scientifico. Il rischio di disorganicità è stato tenuto presente ed affrontato "ab origine", tenendo sempre presente la complessità della guerra, da affrontare in tutti i risvolti ed in tutti i dettagli, senza peraltro perdere di vista la sua unitarietà. Tale unitarietà è stata ricostruita secondo l'approccio della geo-politica, vale a dire della scienza politica. Si è quindi bandito l'approccio "a tesi" del pensiero unico, che preclude la possibilità di comprendere gli esatti termini della questione, con l'indefettibile e non apprezzabile conseguenza di cadere vittima, nel delineare gli scenari, di una com mistione tra pensiero e speranza ("putant quod cupiunt", sentenziavano acutamente al riguardo i latini). Prefazioni di Vincenzo Comito e Giuseppe Oddo.