La Tartaruga (Milano)
Il racconto di Sonecka
di Marina Cvetaeva
Libro: Copertina morbida
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2012
pagine: 212
Marina Cvetaeva vive in Francia, in esilio dopo la Rivoluzione russa, quando riceve la notizia della morte prematura dell'attrice Sofia Gollidej, detta Sonecka, la sua amica più cara. Per mantenere vivo il ricordo dell'amica, Marina si getta d'impulso a scrivere "Il racconto di Sonecka", una favola poetica a metà tra sogno e realtà, in cui ci tramanda l'immagine di una donna eternamente giovane, sorridente, allegra, pronta allo scherzo e al travestimento. La piccola Sofia, brillante allieva di una scuola di teatro, ha sedotto e incantato Marina con la sua vitalità e il suo entusiasmo.
L'amante delle sedie volanti
di Maria Tronca
Libro: Copertina morbida
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2011
pagine: 318
Palermo, 1943: sulle macerie del palazzo dei principi Termini di Villafiorita, distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, Nicolino Arraggia, un umile "robavec-chiaro", trova una sedia di incredibile bellezza, a forma di donna. Il prezioso manufatto, realizzato nel Duecento per la principessa Isidora dal più illustre mastro d'ascia della corte imperiale palermitana, nasconde poteri magici. Stregato dalla sedia, Nicolino deciderà di restituirla ai legittimi proprietari solo alla sua morte e vivrà con lei come fosse la sua compagna, godendo delle gioie che gli concede. La donna di legno è infatti inspiegabilmente viva e comunica con chi la possiede, regalando felicità ai puri d'animo e rovinando la vita a chi è incapace di vero amore. Sottratta a Nicolino da Mario Raccuglia, un funzionario statale avido e corrotto, la sedia passerà tra le mani di altri uomini: Raffaele Li Causi, un notaio gentile e generoso, e Stefano, un professore freddo e rapace. Tutti cadranno vittime del suo fascino, cedendo al suo suadente richiamo. Fino a quando, nel 2009, la sedia reclamerà di tornare dalla sua padrona, Angelica Termini di Villafiorita, una giovane nobildonna che vive reclusa nel proprio palazzo, negandosi l'amore a causa del suo aspetto, fra la bella e la bestia. Quando Angelica scoprirà che la sedia è sopravvissuta ai bombardamenti e che è l'unico rimedio a un dolore terribile e antico che si tramanda da generazioni, farà di tutto per tornarne in possesso.
Anastasia, Genoveffa e Cenerentola
di Emma Dante
Libro: Copertina rigida
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2011
pagine: 50
La palazzina dove vive Angelina si trova nel centro di Rodìo Miliciò, un paesino del sud della Sicilia circondato da cave di tufo e alberi di melograno. La palazzina a tre piani con attico abusivo era di un barone decaduto, padre di Angelina, che una volta rimasto vedovo si era risposato con la donna di servizio, Ignazia, madre di Genoveffa e Anastasia... Una rivisitazione della celebra favola di Cenerentola per un pubblico di grandi e piccini.
Ipazia muore
di Maria Moneti Codignola
Libro: Copertina morbida
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2010
pagine: 219
Poche donne nella storia ebbero la possibilità di distinguersi nelle discipline scientifiche, considerate appannaggio maschile. La più nota, nella tarda antichità, fu senza dubbio Ipazia, scienziata e filosofa, nata ad Alessandria d'Egitto nel 370 d.C., inventrice di strumenti come il planisfero e l'astrolabio. Figlia del matematico Teone, e lei stessa primo matematico donna della storia, fu la più nota esponente alessandrina della scuola neoplatonica, circondata dal rispetto di allievi giunti da ogni angolo del mondo. La fama di Ipazia suscitò l'odio del vescovo Cirillo al punto da fargli tramare la sua uccisione, avvenuta nel 415. Aggredita da un gruppo di monaci fanatici, fu trascinata in una chiesa e uccisa a colpi di conchiglie affilate. Mentre ancora respirava, le cavarono gli occhi come punizione per aver osato studiare il cielo. Dopo averla fatta a pezzi cancellarono ogni traccia di lei bruciandola. Protagonista di una pagina poco nota della storia - raccontata anche nel film "Agorà" di Alejandro Amenàbar - Ipazia è oggi considerata la prima martire pagana del fanatismo cristiano. In questo romanzo l'autrice ricostruisce la vicenda umana della filosofa, con i suoi affetti, la sua sete di conoscenza e il suo bisogno di amore: una donna la cui volontà non diede mai segno di piegarsi a ciò che il destino e la sua epoca le avevano riservato.
Il velo strappato e altre storie. I migliori racconti del mistero
di WHARTON
Libro: Copertina morbida
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2007
pagine: 294
Per molti lettori sarà una rivelazione scoprire che quattro grandi scrittrici dell'Ottocento, note per romanzi più impegnativi, si divertivano a coltivare un genere considerato minore come il racconto dell'orrore e del mistero. È proprio attraverso la narrazione di fatti inspiegabili ed eventi soprannaturali che la loro immaginazione poteva liberarsi dai condizionamenti della morale dell'epoca, contrabbandando spiacevoli verità e dando voce a desideri proibiti. Solo alla fine del "Velo strappato" di George Eliot, le visioni profetiche e le allucinazioni del protagonista rivelano la loro reale natura condannandolo a un terribile destino. In "Dietro la maschera", Louisa May Alcott, che deve la sua fama al classico e benpensante capolavoro "Piccole donne", butta alle ortiche i buoni sentimenti e dietro un viso d'angelo nasconde un'affascinante e malvagia creatura intenta a compiere la sua ostinata vendetta. Charlotte Perkins Gilman con "La carta gialla" rivela le inquietudini di un'immaginaria malata di nervi che un marito troppo amorevole costringe a un riposo forzato in una stanza piena di ombre. Arrivata infine in un "paradiso troppo perfetto", l'irrequieta moglie del racconto di Edith Wharton, "La pienezza della vita", rimpiange la tranquilla monotonia del proprio matrimonio, mandando al diavolo il mito dell'anima gemella.
Tutti i racconti
di Virginia Woolf
Libro
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2003
pagine: 341
Sistemati in ordine cronologico i racconti rivelano la trama della carriera di scrittrice della Woolf. Come l'autrice stessa confessa, si divertiva a costruire un racconto molto più che a impegnarsi nella stesura di un romanzo. Divertimento che comunica senza dubbio anche al lettore.
Silenzio a Milano
di Anna Maria Ortese
Libro
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2002
pagine: 140
Anna Maria Ortese racconta una Milano vista, pensata, sentita dal di dentro, da quelli che vivono ai margini del successo, una città sotterranea che si cela dietro lo smalto luccicante del benessere e della felicità. Un mondo fatto di ombre e di luci, uno scorcio di cielo tra i casermoni della periferia, il traffico convulso della marmorea Stazione e insieme il misterioso silenzio che avvolge la città e i suoi abitanti, uniti e divisi da una contiguità senza parole.
Le più belle lettere d'amore
Libro
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2000
pagine: 222
Cosa c'è di più intimo e segreto di una lettera d'amore? Eppure, nel tempo, molte di queste lettere sono state raccolte, conservate e pubblicate per la delizia dei nostri occhi indiscreti. Anna Bolena scrive dalla Torre di Londra al suo persecutore Enrico VIII, l'imperatrice Giuseppina invoca l'affetto del suo Napoleone impegnato in qualche lontana battaglia, Virginia Woolf intrattiene con spirito l'adorata Vita Sackville West, Simone de Beauvoir si rivela senza pudori letterari, Colette si lascia andare alle più romantiche divagazioni. Queste pagine potranno servire a molti innamorati come ispirazione oppure come esempio da evitare per non commettere gli stessi errori di altri e ben più famosi amanti.
Cavallo amore mio
di AA.VV.
Libro
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 1994
pagine: 144
Dieci autrici che vanno da Dacia Maraini a Laura Grimaldi, da Clarice Lispector a Margaret Laurence si confrontano col cavallo, animale in alcuni casi reale, in altri mitico e ci raccontano con passione soddisfatta o con rancore represso le loro avventure equine o equestri.