Mandragora

Storia di Firenze. La preziosa eredità dell'ultima principessa Medici che ha reso grande il destino della città

Storia di Firenze. La preziosa eredità dell'ultima principessa Medici che ha reso grande il destino della città

di Marialuisa Bianchi

Libro: Copertina morbida

editore: Mandragora

anno edizione: 2022

pagine: 132

Anna Maria Luisa de' Medici, anche nota come "Elettrice Palatina", è stata l'ultima rappresentante della dinastia dei Medici, unica figlia femmina del Granduca di Toscana Cosimo III e della principessa Margherita Luisa d'Orléans, imparentata col re Sole. Nel 1737 fece redigere la cosiddetta "Convenzione", più famosa come il "Patto di famiglia", un contratto che sancì il passaggio allo stato toscano della vastissima collezione artistica che apparteneva ai Medici da secoli. È dunque a lei che dobbiamo il privilegio di poter ammirare i tanti tesori d'arte collezionati per secoli dalla dinastia medicea, a lei che dobbiamo la grazia riservata alla città di Firenze d'essere risparmiata dalla triste spoliazione di capolavori che investì tanti altri centri di cultura del Rinascimento italiano. Dopo la morte del marito Giovanni Guglielmo, elettore del Palatinato, Anna Maria Luisa ritornò a Firenze, dove visse fino alla fine della sua vita. L'autrice Marialuisa Bianchi si immedesima nell'omonima Elettrice raccontandoci la storia della Firenze medicea dalle origini fino al barocco Seicento. Il volume, attestandosi su un tono tra la confessione e la narrazione in prima persona, guida il lettore attraverso i luoghi e gli angoli più inediti della città, come se a condurlo fossero proprio gli occhi dell'Elettrice. Un libro dal punto di vista inaspettato e originale, quello della coraggiosa donna con cui si è coronata la vita di una delle famiglie più rinomate al mondo.
12,00
Francesco Binfaré. Ediz. italiana e inglese

Francesco Binfaré. Ediz. italiana e inglese

di Giampaolo Grassi

Libro: Copertina rigida

editore: Mandragora

anno edizione: 2022

pagine: 304

Il volume ripercorre le tappe più importanti della carriera di Francesco Binfaré, rappresentante illustre di quel gruppo di artisti, designer e architetti che ha il merito di aver creato lo stile italiano contemporaneo. L'autore del volume, Giampaolo Grassi, ci accompagna in un viaggio tra i ricordi e i pensieri dell'artista, lasciandolo spesso parlare in prima persona e permettendoci così di entrare nel suo laboratorio e nei processi della sua creatività. Dalla fine degli anni sessanta, quando diventa direttore artistico e della ricerca del Centro Cesare Cassina, fino agli anni ottanta, dove, con un proprio centro di ricerca, è consulente per il design e la comunicazione di Cassina e di altre aziende che hanno segnato l'evoluzione dell'arredamento, Binfaré ha lasciato la sua impronta su molti dei prodotti più conosciuti del design. Fino ai divani e poltrone progettati per Edra e alla celebrazione della figura e della carriera, culminate con il ricevimento del Compasso d'oro.
24,00
Panj ganj. I cinque tesori di Nezami Ganjavi della Fondazione Giorgio Cini

Panj ganj. I cinque tesori di Nezami Ganjavi della Fondazione Giorgio Cini

Libro: Copertina morbida

editore: Mandragora

anno edizione: 2022

pagine: 272

La Biblioteca della Fondazione Giorgio Cini di Venezia conserva un sontuoso codice persiano miniato del XVII secolo, Kamse, di Ne?ami Ganjavi, donato da Vittorio Cini nel 1967. Il manoscritto è un prezioso esempio dell'arte libraria persiana, in cui molte pagine sono fittamente ornate di raffinati motivi vegetomorfi e floreali, in larga parte realizzati con oro steso a pennello, su cui poi calligrafi e pittori di miniature hanno dato linfa a linee e colori. Kamse significa Pentalogia e raccoglie i cinque poemi narrati da uno dei più importanti autori della letteratura persiana classica: Lo scrigno dei segreti, Kosrow e Sirin, Leyla e Majnun, Le sette effigi, Il libro di Alessandro. All'interno del progetto "Salviamo un Codice", il manoscritto è stato amorevolmente restaurato. Il presente volume illustrato ne narra la storia straordinaria e ne riflette la complessità e la ricchezza, con una particolare attenzione rivolta alla connessione fra i vari livelli dell'opera, da quello storico-letterario a quello iconografico, dalla vicenda dell'acquisizione alla sua portata culturale, dal restauro all'indagine inedita della realizzazione tecnica e materiale del manoscritto.
40,00
Fotografe! Dagli archivi Alinari a oggi. Ediz. italiana e inglese

Fotografe! Dagli archivi Alinari a oggi. Ediz. italiana e inglese

Libro: Copertina morbida

editore: Mandragora

anno edizione: 2022

pagine: 253

Fotografe! rappresenta un ambizioso progetto che ha per assolute protagoniste le autrici, le fotografe di ieri e di oggi. Il catalogo è completo e fedele testimone della mostra, che ha per sedi Villa Bardini e Forte di Belvedere, in cui si mettono in dialogo opere originali degli Archivi Alinari con produzioni contemporanee. La ricerca negli Archivi Alinari arriva a creare un percorso che dalla fotografia delle origini attraversa il Novecento e arriva ai nostri giorni, affiancando i primi procedimenti fotografici alle sperimentazioni contemporanee. Emerge la centralità di alcune personalità - spesso sottostimate - nello sviluppo della ricerca fotografica sin dai suoi albori, mentre la presenza delle autrici contemporanee costituisce un ulteriore momento di riflessione che investe le pratiche artistiche odierne, a partire dal rapporto con il passato e con la memoria. In mostra vintage prints, album e negativi, opere originali di oltre quaranta fotografe, in molti casi inedite, a partire da quelle delle prime dagherrotipiste degli anni '40 dell'Ottocento, come la francese Bernardine Caroline Théodora Hirza Lejeune (Parigi 1824-1895). Le stampe originali di Julia Margaret Cameron, Dorothea Lange, Margaret Bourke-White, Lucia Moholy, Maria Mulas, Ketty La Rocca, Lisetta Carmi, Diane Arbus, Bettina Rheims. Opere che hanno fatto la storia della fotografia e che vengono fatte dialogare con le produzioni delle autrici italiane Eleonora Agostini, Arianna Arcara, Federica Belli, Marina Caneve, Francesca Catastini, Myriam Meloni, Giulia Parlato, Roselena Ramistella, Sofia Uslenghi, Alba Zari, rappresentanti della più giovane generazione, nata dopo il 1980.
39,00
Il palazzo dell'Antella in piazza Santa Croce a Firenze. Storia, famiglie e vicende costruttive dal Quattrocento ad oggi

Il palazzo dell'Antella in piazza Santa Croce a Firenze. Storia, famiglie e vicende costruttive dal Quattrocento ad oggi

di Chiara Martelli, Anna Claudia Palmieri

Libro: Copertina morbida

editore: Mandragora

anno edizione: 2022

pagine: 112

Il Palazzo Dell'Antella, detto anche degli Sporti, occupa gran parte del lato sud di piazza Santa Croce a Firenze. La conformazione del prospetto potrebbe far pensare a un edificio costruito secondo un progetto unitario ma, dietro la facciata affrescata, si celano le strutture di più case aggregate nel corso dei secoli a partire dall'età medioevale. Proprio nell'indagine tra le sovrapposizioni strutturali e le varie acquisizioni, puntualmente documentate dalle autrici sulla base di una accurata indagine archivistica, questo volume trova la sua raison d'être. Il testo, oltre all'apparato iconografico, presenta cinque schede di approfondimento dedicate sia all'edificio, con planimetrie e rilievi, sia ai proprietari dal Quattrocento al Seicento. La pubblicazione è inoltre completata da una sezione dedicata ai documenti che riporta la descrizione del Palazzo del 1825 ma anche le trascrizioni dei principali atti notarili e degli inventari.
20,00
Cucina d'amore e libertà. L'eros e l'arte di volersi bene

Cucina d'amore e libertà. L'eros e l'arte di volersi bene

di Francesco Cavallo

Libro: Copertina rigida

editore: Mandragora

anno edizione: 2022

pagine: 164

Può un libro di ricette parlare della relazione che intercorre tra Eros e Cibo? Certamente, specie se le ricette si chiamano "Boiling Moonlight Risotto", "Le carni di Kashgar", "La polpa di Aisha", "Cheek to Cheek", "La bistecchina amorosa", "Un amore del cavolo". Il legame tra piacere e buona tavola è strettissimo. A rendere eccitante un piatto non è solo la chimica dei suoi ingredienti, quanto l'atmosfera che si crea durante la sua preparazione. La cucina può richiamare odori, sensazioni tattili, suoni e immagini di luoghi vicini e legati alla nostra tradizione culinaria, oppure esotici, provenienti da paesi lontani, visitati nel passato ma il cui ricordo rivive improvvisamente in un sapore. Le mille associazioni sono in grado di creare un clima di attesa ed eccitazione. Il suggerimento che l'autore, Francesco Cavallo, ci dà è quello di non avere fretta: il gioco erotico inizia ben prima di sedersi a tavola. Gli ingredienti si possono toccare, guardare, trasformare in inebrianti profumi, e infine comporre con cura e delicatezza. Le ricette diventano pretesto per raccontare storie di luoghi pittoreschi, dai boulevard parigini, ai barrios spagnoli, dai vicoli di Napoli, al Bazar di Damasco. E storie di amori, come la donna ammaliatrice vista al casinò o la bellissima Aisha nelle strade di Marrakech. Perché a sedurre non è solo la cucina, ma è soprattutto la Parola, che si veste delle sonorità della grande letteratura, in un intrigante gioco a due, tra l'uomo e la donna, tra il Cibo e l'Eros, tra l'Eros e la scrittura e tra il lettore e la pagina. Ma senza prendersi troppo sul serio, per carità, che la serietà non ha mai migliorato la vita di nessuno.
24,00
Un incunabolo della nuova pittura senese alla fine del Duecento. Alle radici del Maestro di Città di Castello (Nerio di Ugolino?)

Un incunabolo della nuova pittura senese alla fine del Duecento. Alle radici del Maestro di Città di Castello (Nerio di Ugolino?)

di Andrea De Marchi

Libro: Copertina morbida

editore: Mandragora

anno edizione: 2022

pagine: 80

Il volumetto analizza in modo sistematico e puntuale la Madonna col Bambino benedicente, opera del tutto ignota agli studi fino al 2001 quando - appartenente a una collezione privata - fu pubblicata da Gaudenz Freuler sulla «Revue de l'art», con una riproduzione in bianco e nero e priva di un ampio commento, ma con una attribuzione al Maestro di Città di Castello. I numerosi fori a vista dimostrano che fu venerata in età moderna, ma in un luogo sconosciuto; sicuramente era il centro di un pentittico caratterizzato dai santi a mezzo busto sotto centine riquadrate e sormontate da cuspidi, tipici della tradizione senese nel passaggio tra Due e Trecento attorno alla bottega di Duccio di Buoninsegna. Andrea De Marchi si concentra su una stringente analisi iconografica che, attraverso serrati confronti con altre opere e con i loro particolari - secondo un ritmo incalzante e sapiente, tipico dell'autore, capace di muoversi con assoluta maestria tra dipinti, affreschi, vetrate ecc. -, arriva a delineare un profilo autoriale e una collocazione cronologica del dipinto. Grazie a questa Madonna col Bambino benedicente è possibile sostanziare una prima storia del Maestro di Città di Castello che si rivela essere uno dei seguaci di Duccio della prima ora. Forse il maggiore.
25,00
Percorsi artistici nell'Accademia di Belle Arti di Firenze: 1900-1948. Volume 1

Percorsi artistici nell'Accademia di Belle Arti di Firenze: 1900-1948. Volume 1

Libro: Copertina morbida

editore: Mandragora

anno edizione: 2022

pagine: 660

La pubblicazione, articolata in due volumi di grande respiro che si inseriscono nella collana di studi avviata con le precedenti indagini sulla situazione accademica ottocentesca, nasce dalla poderosa indagine condotta da docenti e studiosi, impegnati nell'analisi dei documenti relativi alle vicende dell'Accademia di Belle Arti di Firenze nel secondo dopoguerra. Filo conduttore dell'indagine è la coralità delle discipline e, di conseguenza, la storia del percorso di studi che ha visto tra i suoi docenti e allievi alcuni tra i protagonisti del dibattito estetico anche nazionale, come Galileo Chini e Felice Carena sino a Giovanni Colacicchi che figurava una scuola autonoma di dimensione europea. L'assunto critico che trascorre nei vari capitoli di questo "dittico" editoriale è quello di rispondere all'interrogativo, molto attuale entro le questioni estetiche contemporanee, sull'identità dell'Accademia ovvero sulla controversa dialettica fra conservazione e progresso, fra sedimento esemplare della storia dell'arte e nuovi impulsi maturati nell'ambito della moderna creatività. I due volumi sono riccamente illustrati in un'armoniosa rispondenza tra testo e immagini, e completati da un puntuale indice dei nomi.
47,50
Percorsi artistici nell'Accademia di Belle Arti di Firenze: 1900-1948. Volume 2

Percorsi artistici nell'Accademia di Belle Arti di Firenze: 1900-1948. Volume 2

Libro: Copertina morbida

editore: Mandragora

anno edizione: 2022

pagine: 272

La pubblicazione, articolata in due volumi di grande respiro che si inseriscono nella collana di studi avviata con le precedenti indagini sulla situazione accademica ottocentesca, nasce dalla poderosa indagine condotta da docenti e studiosi, impegnati nell'analisi dei documenti relativi alle vicende dell'Accademia di Belle Arti di Firenze nel secondo dopoguerra. Filo conduttore dell'indagine è la coralità delle discipline e, di conseguenza, la storia del percorso di studi che ha visto tra i suoi docenti e allievi alcuni tra i protagonisti del dibattito estetico anche nazionale, come Galileo Chini e Felice Carena sino a Giovanni Colacicchi che figurava una scuola autonoma di dimensione europea. L'assunto critico che trascorre nei vari capitoli di questo "dittico" editoriale è quello di rispondere all'interrogativo, molto attuale entro le questioni estetiche contemporanee, sull'identità dell'Accademia ovvero sulla controversa dialettica fra conservazione e progresso, fra sedimento esemplare della storia dell'arte e nuovi impulsi maturati nell'ambito della moderna creatività. I due volumi sono riccamente illustrati in un'armoniosa rispondenza tra testo e immagini, e completati da un puntuale indice dei nomi.
47,50
Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico

Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico

Libro: Copertina morbida

editore: Mandragora

anno edizione: 2021

pagine: 336

Tra le maggiori città toscane ricche di opere d'arte, Pistoia è stata una protagonista di primo piano della cultura figurativa del tardo Medioevo, il suo patrimonio artistico è da sempre oggetto di studi critici che non si sono mai interrotti. La mostra "Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico" vuole riportare in primo piano il valore dell'arte pistoiese alla luce dei risultati di studi decennali. Pistoia si mostra come un laboratorio di esperienze artistiche in tutti i campi della storia dell'arte, i grandi maestri che hanno lavorato a Pistoia tra la fine del XII secolo e gli inizi del XV hanno voluto onorare il culto della reliquia di san Jacopo, acquisita da Santiago di Compostela, e affermare con le arti figurative il prestigio della città. Grandi personalità della storia dell'arte come Nicola e Giovanni Pisano, Pacino di Bonaguida, Pietro Lorenzetti, Taddeo Gaddi, Mariotto di Nardo e Lorenzo Ghiberti sono solo i nomi più noti di un contesto artistico di livello altissimo. Il catalogo crea un dialogo tra le varie espressioni artistiche, valorizzando le sessantotto opere che vi sono presenti. Saggi di: Lucia Gai, Giacomo Guazzini, Ada Labriola, Enrica Neri Lusanna, Giuliano Pinto, Mirko Santanicchia , Angelo Tartuferi Autori delle schede: Camilla Chiti , Cristina De Benedictis, Silvia De Luca, Marco Fioravanti, Lucia Gai , Giacomo Guazzini , Bryan C. Keene, Ada Labriola, Lola Massolo, Enrica Neri Lusanna , Daniela Parenti , Francesca Rafanelli , Vasily Rastorguev, Mirko Santanicchia, Ginevra Utari , Angelo Tartuferi , Guido Tigler, Ester Tronconi, Lisa Venerosi Pesciolini, Laura Zabeo.
60,00
Il Cinquecento a Firenze. «Maniera moderna» e Controriforma. Catalogo della mostra (Firenze, 21 settembre 2017-21 gennaio 2018)

Il Cinquecento a Firenze. «Maniera moderna» e Controriforma. Catalogo della mostra (Firenze, 21 settembre 2017-21 gennaio 2018)

Libro: Copertina rigida

editore: Mandragora

anno edizione: 2017

pagine: 365

"Chiudere la trilogia delle mostre dedicate al Cinquecento è un momento importante per la Fondazione Palazzo Strozzi. La mostra si apre con uno spettacolare riepilogo delle opere dei maestri ai quali tutto il Cinquecento ha guardato come la Pietà di Luco di Andrea del Sarto, il Dio fluviale di Michelangelo, le Deposizioni di Santa Felicita del Pontormo e quella di Volterra del Rosso Fiorentino, queste per la prima volta esposte in diretto confronto, o la pala di Besancon del Bronzino, inviata in dono in Francia nel 1545 e mai più tornata a Firenze. I diciassette impegnativi restauri - grazie alla fondamentale collaborazione di Friends of Florence e altri importanti benefattori come la Moretti Fine Art e la Banca Federico Del Vecchio - hanno permesso di salvaguardare opere colossali, restituendo alla fruizione del pubblico un patrimonio forse meno noto ma di altissima qualità. II rapporto con la storia e l'arte toscana viene inoltre esaltato da importanti collaborazioni con realtà museali fiorentine e del territorio. Insieme ai curatori della mostra, (fari o Falciani e Antonio Natali, e a tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare "Il Cinquecento a Firenze", vorremmo ringraziare i prestatori per i tanti capolavori che rendono unica questa esposizione. Ringraziamo per il loro costante sostegno i soci della Fondazione Palazzo Strozzi: il Comune di Firenze, la Regione Toscana, la Camera di Commercio e TAssociazione Partners Palazzo Strozzi. Siamo grati alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze per la particolare attenzione e il fondamentale sostegno a tutta la nostra attività. La nostra gratitudine va inoltre al main sponsor, Unipol Gruppo, con cui iniziamo una nuova collaborazione in occasione di questa mostra, e alle istituzioni grazie alla cui collaborazione è stato possibile portare a compimento l'impegnativo progetto: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l'Arcidiocesi di Firenze, il Fondo Edifici di Culto del Ministero degli Interni e la Soprintendenza Belle Arti e Archeologia della Città Metropolitana di Firenze e delle Provincie di Prato e Pistoia. Vogliamo infine ringraziare tutti i membri della Fondazione Palazzo Strozzi - il Consiglio di Amministrazione, il Comitato d'Indirizzo, il Direttore Generale e lo staff - per avere lavorato con tanto impegno e tanta passione per offrire al pubblico una mostra irripetibile." (Matteo Del Fante, Presidente della Fondazione Palazzo Strozzi)
65,00
Il ritratto di gentiluomo con gorgiera di Caravaggio-Caravaggio's portrait of a gentleman with a ruff

Il ritratto di gentiluomo con gorgiera di Caravaggio-Caravaggio's portrait of a gentleman with a ruff

di Gianni Papi

Libro: Copertina rigida

editore: Mandragora

anno edizione: 2023

pagine: 96

Sulle vicende del Ritratto di gentiluomo con gorgiera di Caravaggio ha pesato per mezzo secolo l'autorità longhiana, refrattaria all'idea di un Caravaggio ritrattista impegnato a realizzare effigi somiglianti e strettamente legate a una funzione "mediatica" di potere. Gianni Papi torna oggi sul dipinto, recentemente entrato nella Klesch Collection e ,attraverso un'analisi storica, critica e stilistica, ristabilisce la corretta attribuzione al Merisi. Lo studio del dipinto diviene un'occasione unica per tornare a guardare da vicino l'attività dell'artista e le sue peculiarità esecutive, mentre l'indagine sull'identità della figura ritratta ci riporta al febbrile soggiorno romano dell'artista. Infine un ampio excursus sull'attività di ritrattista di Caravaggio permette di conoscere in modo approfondito un momento affascinante perché strettamente legato alle relazioni dell'artista con amici, conoscenti e personaggi illustri vicini al potere pontificio, perché ancora ricco di particolari che richiedono una maggiore messa a fuoco stilistica e cronologica, e infine perché il genere ritrattistico si colloca nel cuore della rivoluzione caravaggesca, con la sua fedeltà all'aspetto fisico del modello, che viene trasferito sulla tela senza nessuna idealizzazione.
24,00