Marinotti
Artiste e femminismo in Italia. Per una rilettura non egemone della storia dell'arte
di Paola Ugolini
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2022
pagine: 228
Il volume è la costruzione di un percorso visivo in cui l'arte declinata al femminile diventa progetto non solo artistico, ma soprattutto politico, sociale e di genere. Tra i numerosi percorsi che possono essere tracciati per vicinanza geografica, temporale o stilistica, l'autrice seleziona una schiera molto significativa di artiste che hanno operato in Italia dalla prima metà del Novecento a oggi e dalle quali emergono una serie di articolazioni estetico-politiche che hanno fatto dell'arte un campo per esprimere aspirazioni sociali, urbane, ecologiche e femministe tanto radicali quanto oggi rimosse. Questo racconto di una storia dell'arte diversa da come la si può trovare narrata nei manuali scolastici è il tentativo, certamente non esaustivo, di tracciare un percorso filtrato attraverso le lenti del femminismo e della militanza al fine di proporre una lettura dell'evoluzione artistica da un punto di vista non egemone, quello femminile appunto, che possa continuare a trasmettere e attualizzare le voci di chi per secoli non ha trovato ascolto.
Fidia l'uomo
di Ernst Buschor
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2022
pagine: 172
È di un uomo che parlerà questo libro, dell'uomo che fu Fidia, ma non dell'uomo nel suo essere determinato dalla vita quotidiana e dalle circostanze dettate dal caso, per le quali sarebbe bastata una qualsiasi biografia. Questo libro parlerà di un uomo che seppe penetrare nelle sue opere e che attraverso di esse continua a parlarci e non solo da semplice artista, seppur capace di creare un nuovo stile, nuovi ritmi e proporzioni, nuovi gruppi e sequenze di figure, nuovi modi di rappresentare lo spazio, i corpi, i panneggi. Perché, prima ancora del grande artista, che pure ha inscritto il proprio nome all'interno della storia dell'arte, si trova l'uomo, che, attraverso le proprie opere, è entrato a far parte della storia dell'umanità. È di quest'uomo, e di nessun altro, che parleranno il libro e il suo autore, cui va il raro merito di saperci avviare alla comprensione dell'arte dell'antica Grecia.
Donne architetto nel Movimento Moderno
di Carmen Espegel
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2021
pagine: 224
Questo libro riscrive la storia dell'architettura contemporanea per collocare in modo adeguato quelle donne che, da architetto, hanno contribuito a costruire il Movimento Moderno. Partendo da un'indagine che rilegge il ruolo delle donne tanto nella società che nello specifico dell'architettura, Carmen Espegel, rinomata cattedratica della ETSAM di Madrid, esamina la transizione delle donne da semplici assistenti a vere e proprie progettiste a partire dall'avvento della modernità. Questa disamina è fondata e testimoniata attraverso la lettura delle vite di quattro donne, note pioniere e protagoniste nel campo dell'architettura: Eileen Gray, Lilly Reich, Margarete Schütte-Lihotzky and Charlotte Perriand. Attraverso il racconto delle loro biografie e delle loro opere, l'autrice ci stimola ad analizzare e ad osservare il mondo da una prospettiva in cui femminile e maschile non sono esclusivi né tanto meno contrapposti, cosicchè si possa imparare da quel passato e dalle gesta di quelle donne come costruire un futuro tra uomini e donne che poggi non tanto e solo su basi paritetiche ma, soprattutto, complementari.
Leggere è respirare, è divenire. Scritti di Olafur Eliasson
di Olafur Eliasson
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2021
pagine: 160
"Leggere è respirare, è divenire" è la raccolta inedita in Italia dei testi più rilevanti del noto artista internazionale Olafur Eliasson. Attraverso ventiquattro brevi saggi, alla stregua di appunti di studio e sperimentazione, accompagnati da immagini esemplificative di alcune delle sue opere più significative, l'artista si sofferma sulle questioni più ricorrenti del suo percorso artistico. Egli ci invita a riflettere sul suo complesso universo estetico e sensoriale, ma anche politico e sociale, e ad interagire con esso prendendo coscienza del nostro ruolo attivo di osservatori come parte integrante ed essenziale di un sistema di relazioni nel quale, luce, spazio, tempo e movimento sono messi in rapporto tra loro come elementi satelliti attorno all'opera d'arte. «Se io fossi un'opera d'arte non mi sentirei autosufficiente. La parola "autonomia" non farebbe parte del mio vocabolario. Anzi sarebbe più come una rete di luoghi , persone e intenzioni, inestricabilmente connessi e sempre parte di un movimento correlato».
«Spazio». Gli editoriali e altri scritti
di Luigi Moretti
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2019
pagine: 239
Quando guardiamo un quadro di Caravaggio o di Mondrian, così come quando camminiamo di fianco a un battistero romanico, ci è subito chiaro che le regole compositive delle diverse discipline artistiche attraversano tempi e luoghi. Quando leggiamo i saggi che Luigi Moretti ha pubblicato nella sua rivista «Spazio» lungo l'arco dei suoi sette numeri, entriamo nei segreti della composizione artistica accompagnati da uno dei massimi esponenti della cultura architettonica del dopoguerra italiano. Architetto già noto a Roma prima della guerra, Moretti realizzerà a Milano alcune opere che segneranno con forza il paesaggio urbano di questa città, come il complesso di Corso Italia. Moretti parla, descrive l'architettura come pochi autori sanno fare, facendoci dimenticare il particolare momento storico che ha assunto ad oggetto e la sua recente riscoperta ha sottolineato ancor più il carattere di attualità del suo pensiero. Nei suoi testi le immagini, le figure e le parole sono messe strettamente in relazione, tanto da indicare nuove ricerche, come i modelli degli spazi interni che accompagnano l'ultimo dei noti saggi, diventati ormai un riferimento imprescindibile nell'architettura attuale, spesso citati o tradotti anche in contesto internazionale. Questo volume, la cui edizione è arricchita da alcuni saggi posteriori, usciti come estratti, sceglie di affiancare all'intero corpus dei testi le pagine originali riprodotte per intero: le fotografie delle architetture e della materia, i disegni interpretativi, le soppesate parole dei titoli dei saggi e i frammenti dei quadri si compongono in un insieme indissolubile che ci restituisce un pensiero chiave della composizione architettonica del Novecento.
Nietzsche e il cristianesimo
di Karl Jaspers
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2008
pagine: 141
Alla vigilia della seconda guerra mondiale uno dei più grandi filosofi del Novecento. Karl Jaspers, viene cacciato dall'Università di Heidelberg. dove insegnava, poiché marito di un'ebrea. Successivamente, seppur in condizioni di libertà vigilata, egli trova il coraggiosi pronunciarsi in due pubbliche conferenze su un tema assai spinoso quale il rapporto tra Nietzsche e il cristianesimo. Jaspers, consapevole del pericolo mortale cui va incontro la civiltà tedesca assoggettata al nazismo, vede quanto l'ideologia nazista può trovare terreno fertile in Nietzsche e, in particolare, nell'interpretazione strumentale della sua teoria del Superuomo. Perciò il suo discorso si concentra preliminarmente sulla necessità di leggere Nietzsche nel contesto generale della sua opera: non si può isolare un frammento nietzschiano e attribuirgli valore assoluto. Jaspers sottolinea il punto nodale della speculazione nietzschiana. Figlio di un pastore protestante. Nietzsche non ha fede nel cristianesimo: dichiara la morte di Dio e annuncia che l'uomo europeo è ormai entrato nell'epoca del nichilismo. Jaspers non si stanca però di ammonire: tanto compiaciuta è la critica nietzschiana al cristianesimo, altrettanto preoccupato è Nietzsche circa il futuro dell'uomo europeo dopo l'avvento del nichilismo. Il Superuomo dev'essere dunque un individuo capace di rinunciare all'illusione di Dio.
Fuori dal coro. L'arte libera delle ideologie al tempo della contestazione
di Giulio Ciavoliello
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2023
pagine: 176
A partire dal '68 ricorre in molta parte della critica la convinzione secondo cui l'arte debba essere coinvolta nell'impegno sociale e politico. Molti artisti effettivamente hanno scelto di mettersi da quel momento al servizio, con la loro opera, delle lotte studentesche e operaie, della difesa dei diritti, della promozione dell'emenacipazione mirando alla costruzione di un nuovo mondo. Ma così non fu per tutti. Vi è stata una componente che si è sottratta alle urgenze del tempo e alle sollecitazioni esterne per reclamare l'autonomia dell'arte rispetto alla società e alla politica, riaffermando l'istanza di un'arte pura , "in quanto tale", non sussidiaria e senza ansie rivendicative. Un'arte che voleva collocarsi al di fuori del minuto quotidiano e dalle urgenze del momento, per elevarsi ad arte più intima che indaga l'uomo e il senso, verso una dimensione assoluta piuttosto che contingente. A quella che all'inizio costitutiva una sparuta minoranza è dedicato il libro, in un percorso che parte dal Sessantotto e arriva fino ai primi anni Ottanta, delineato attraverso opere, eventi e parole dei protagonisti, fra cui Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Carla Lonzi, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Pino Pascali, Salvo.
Quale relazione? Scritti e carteggi in dialogo e confronto
di Simone de Beauvoir, Jean-Paul Sartre
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2022
pagine: 106
Il libro esplora la relazione unica, emblematica, durata tutta la vita, tra Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, attraverso un confronto critico tra gli scritti originali dell'uno e dell'altra. Michel Kail, ideatore di questo libro, propone un'analisi comparata nella forma di un dialogo e di una conversazione sui temi centrali del loro pensiero. Entrambi filosofi, entrambi scrittori di romanzi, sensibili a tutte le innovazioni culturali, entrambi impegnati nell'appoggio fattivo all'indipendenza dell'Algeria, e al sostegno del '68 durante il maggio francese. Uniti dalla comune adesione ai principi dell'esistenzialismo, Simone de Beauvoir li applica in particolare alla questione dell'emancipazione femminile. La sua ricerca costituisce una delle prime e più acute analisi filosofiche sul tema della differenza tra i sessi e una delle più radicali denunce del monopolio maschile della cultura, aprendo la strada al pensiero femminista. Il testo trae spunto dal continuo e mai interrotto dialogo tra due protagonisti assoluti della cultura del Novecento francese; un raccontarsi per conoscersi e riconoscersi e rappresenta ancora oggi un momento culturale di altissimo valore sul quale non si può non riflettere.
Typhus. Una storia d'orgoglio e di redenzione. Un film
di Jean-Paul Sartre
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2021
pagine: 240
Nel 1943 la casa di produzione cinematografica francese Pathé, volendo promuovere la rinascita culturale della Nazione durante l'occupazione tedesca in piena guerra mondiale, propose ad alcuni scrittori di redigere testi che potessero essere adattati per il cinema, dando così voce alla speranza che la liberazione e la fine della guerra avrebbero portato ad una nuova consapevolezza sociale e civile. Sartre, accogliendo l'invito, scrisse "Typhus", il progetto purtroppo non ebbe seguito. Tuttavia nel 1953 il regista Yves Allégret si ispirò a questo testo per realizzare il film, "Les Orgueilleux" ("Gli orgogliosi"), interpretato niente meno che da Gérard Philipe e Michèle Morgan, film del quale però Sartre rifiutò la paternità. La sceneggiatura originaria di Jean-Paul Sartre ambienta la narrazione negli anni '40 in una città portuale della Malesia popolata da una nutrita colonia di europei e colpita da un'epidemia di tifo proprio nel bel mezzo della Seconda Guerra mondiale. I protagonisti, Nellie e Georges, si incontrano nel pieno dell'epidemia: la prima è una cantante di locali notturni di dubbia reputazione, con il sogno di intraprendere una vita diversa in Europa, ma con la disponibilità a prostituirsi pur di ottenere un lavoro; il secondo è un medico militare radiato dall'albo e votato con accanimento all'autodistruzione, alcolizzato, è sempre pronto a compiere piccole azioni meschine per una bottiglia di whisky. Entrambi si riconoscono nella vita perduta dell'altro, pur rivendicando con orgoglio il diritto di fare di se stessi ciò che vogliono; nello stesso tempo si accusano reciprocamente di avere distrutto la propria dignità. Inaspettatamente nasce fra i due un amore che vince l'orgoglio e il reciproco disprezzo; insieme intraprendono un percorso di redenzione, ritrovando la dignità perduta e unendo i propri destini nella lotta all'epidemia in nome della solidarietà verso i più deboli. Postfazione di Grégory Cormann e Jeremy Hamers.
L'eco nello spazio. Forme, metodi e logica nell'architettura giapponese
di Kazuo Shinohara
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2021
pagine: 252
"L'eco nello spazio", prima d'ora mai pubblicato al di fuori del Giappone, è la più importante opera scritta da Kazu? Shinohara, vero e proprio maestro dell'architettura giapponese contemporanea. Attraverso questa inedita traduzione il lettore avrà la possibilità di accedere allo sfondo teorico che ha informato la pratica di questo grande progettista che è stato capace di influenzare l'approccio alla disciplina di più generazioni di architetti giapponesi, costituendo la cosiddetta "Scuola Shinohara". Tema cardine del libro - nato attorno a un'esperienza concreta, in cui evoluzione personale e riflessione teorica sono saldate fin da principio - è la presentazione dei meccanismi generativi dell'architettura, una sorta di morfologia genetica della forma, intesa da Kazu? Shinohara come uno strumento utile a sé, ai suoi allievi e, in generale, a tutti agli architetti, per perseguire ciascuno liberamente la propria idea di "spazio".
Geografie dell'immaginazione. La pittura tra Occidente e Oriente
di Mark Tobey
Libro: Copertina morbida
editore: Marinotti
anno edizione: 2021
pagine: 97
Annoverato tra i massimi esponenti di quella prodigiosa stagione della pittura americana e mondiale meglio nota con il nome di «espressionismo astratto», Mark Tobey si presenta, a quasi cinquant'anni dalla sua morte, come uno degli artisti che, più radicalmente di altri, ha contribuito a predisporre e a promuovere il dialogo spirituale tra Occidente e Oriente. Sulla scorta di una genuina conoscenza del pensiero e dell'arte cinese e giapponese, Tobey ha saputo ripensare l'esperienza pittorica di derivazione rinascimentale a partire da una nuova attenzione riservata alla plasticità e al ritmo della composizione grazie all'utilizzo di una «scrittura calligrafica» capace di mettere in evidenza l'intima compiutezza del reale a partire dal suo tessuto più segreto. Valga l'ampia silloge di scritti e aforismi che qui presentiamo come il documento più probante del ruolo di precursore assunto da Tobey nella definizione dello statuto che attende la pittura e, più in generale, l'arte occidentale. Con tre scritti in appendice di John Cage.
Ritorno al Barocco. Fontana, Leoncillo, Melotti. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Marinotti
anno edizione: 2021
pagine: 160
"Nel settembre del 2019, in occasione della Biennale dell'Antiquariato di Firenze, ho sperimentato per la prima volta un accostamento fra due sculture in ceramica di Fausto Melotti ed una tela di Gian Battista Tiepolo. Il risultato è stato talmente convincente che mi sono chiesto se si sia trattato solo di una fortunata coincidenza, oppure se effettivamente esista un preciso nesso stilistico fra questi due artisti. Da quel momento questo interrogativo non ha smesso di incuriosirmi, tanto che ho voluto ampliare la mia ricerca ad altri due protagonisti della scultura italiana del XX secolo: Lucio Fontana e Leoncillo Leonardi. Rileggendo gli scritti di Fontana, mi sono accorto che il termine barocco ricorre molte volte, sia nelle dichiarazioni di poetica, sia nel più importante testo teorico, ovvero nel Manifesto tecnico dello Spazialismo. Eppure, per quanto ciò possa sembrare incredibile, nessuno si era mai cimentato finora in una ricerca approfondita, per capire innanzitutto che cosa intenda Fontana quando parla di Barocco e, in secondo luogo, se esista non solo una generica affinità di gusto, ma anche una precisa rispondenza con le opere del passato. Anche negli studi su Leoncillo - a cominciare da Roberto Longhi - si fa spesso riferimento all'arte barocca senza tuttavia approfondire la questione. Per questo motivo ho deciso di commissionare ad Andrea Bacchi - grande conoscitore della scultura italiana del XVII e del XVIII secolo - uno studio specifico sull'argomento, in cui la questione venisse affrontata finalmente in modo sistematico e il più possibile approfondito." (Matteo Lampertico)