Nuova Prhomos
Arte, matematica e scienza a Sansepolcro nei secoli XV-XVI-XVII
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 162
Si pubblicano gli Atti del Convegno, svoltosi in streaming il 4 e il 5 dicembre 2020, in collaborazione con l'Associazione Storica dell'Alta Valle del Tevere, il Progetto Valtiberina, la Regione Toscana e il Comune di Sansepolcro, nel 420° anniversario della nascita e nel 385° della morte di Niccolò Aggiunti, che documentano e illustrano, da una pluralità di punti di vista e con diverse metodologie scientifiche, la ricchezza culturale del contributo che la comunità di Sansepolcro ha saputo dare allo sviluppo delle arti, della matematica e della scienza nei secoli XV-XVI-XVII. Nella prima metà del secolo XV a Sansepolcro si registra il trapasso dal potere della Chiesa alla conquista della città e del territorio da parte della Repubblica di Firenze. La famosa Battaglia di Anghiari (29 giugno 1440) determina il passaggio del territorio della Valtiberina biturgense all'area toscana del dominio fiorentino, che si protrarrà dalla seconda metà del 1400 al 1860. Come hanno confermato recenti studi, la vita culturale di Sansepolcro nel Quattrocento (e soprattutto nella seconda metà del secolo) registra uno sviluppo straordinario. La presenza di scuole comunali e conventuali, l'attività di grandi intellettuali come Piero della Francesca (1412?-1492), come Francesco dal Borgo (1415-1468) e Luca Pacioli (1447?-1517) e la presenza di grandi artisti come Pietro di Giovanni d'Ambrogio (1410-1449), Bartolomeo della Gatta (1448-1502), Matteo di Giovanni (1430-1495), segnano per sempre il volto del Borgo. Anzi, Sansepolcro non diventa soltanto una capitale artistica, bensì uno dei luoghi che più contribuiscono alla rinascita delle matematiche. Il Cinquecento registra un evento di portata epocale: l'elevazione a sede vescovile e il passaggio di Sansepolcro da Borgo a Città (17 settembre 1520). Come è stato osservato: «Il primo vescovo fu l'ultimo abate camaldolese del Borgo». E la vita culturale e artistica segna uno sviluppo straordinario. Nei primi anni del secolo, l'opera di Fra' Luca Pacioli richiama in città il Genio di Vinci, alla ricerca di testi che avrebbero potuto sostenere il cammino della sua ricerca artistica e scientifica. La città registra, a metà del secolo (1575), la nascita dell'Accademia degli Sbalzati, per iniziativa di Pietro Gherardi, intellettuale di primo piano, morto nel 1580, e - per l'intero spazio secolare - l'affermazione della grande famiglia degli Alberti: «Ben diciotto membri di essa, fatto più unico che raro, raggiunsero fama nell'architettura, nella scultura, nella pittura, nell'intaglio del legno, nell'incisione su rame». Senza dire degli altri grandi artisti che operarono al Borgo tra Cinquecento e Seicento: Raffaellino dal Colle (1498-1566), Giovanni De' Vecchi (1537-1615), Bernardo Buontalenti (1536-1608), Iacopo Carucci detto il Pontormo (1494-1557), Luca Signorelli (1450-1523), Santi di Tito (1536-1603), i Cantagallina (Antonio (??) e Remigio (1582-1615)). Il secolo XVII brilla subito per l'attività del giovane Niccolò Aggiunti (1600-1635), che come intellettuale e come scienziato, pur nei pochi anni di vita e di ricerca, svolta come professore all'Università di Pisa, testimonia l'altissimo livello della sua ricerca intellettuale e scientifica. Se il Seicento non uguaglia i secoli del Rinascimento sul terreno della produzione di manufatti artistici, registra uno sviluppo senza precedenti nella ricerca musicale, come attesta soprattutto la vicenda di Gaspare Torelli, compositore nato a Borgo Sansepolcro nel 1572.
Tracce d'esilio. Il C.R.P. di Laterina 1948-1963. Tra esuli istriano-giuliano-dalmati, rimpatriati e profuganze d'Africa
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 228
Il Centro profughi di Laterina fu uno degli oltre cento Campi disseminati sul territorio italiano, attivati o riattivati da precedenti strutture militari e concentrazionarie per accogliere sia esuli provenienti dai territori ceduti dall'Italia alla Jugoslavia (a seguito del Trattato di Pace di Parigi e del Memorandum di Londra) sia rimpatriati dall'estero e dalle colonie. Un calvario che, al di là delle diverse cause, ha interessato vasti territori europei dell'area centro-orientale all'indomani del secondo conflitto mondiale e coinvolto milioni di persone. Erano soprattutto tedeschi, ucraini, polacchi, espulsi dai luoghi di nascita o di elezione dove avevano vissuto e anche convissuto per secoli, ai quali si aggiunsero gli italiani della Venezia Giulia e coloro che con la fine della colonizzazione furono costretti ad abbandonare case, lavori o proprietà di recente o più lontana acquisizione. La presente ricerca si sofferma in particolare sulla presenza al Campo di Laterina degli esuli istriano-giuliano-dalmati, ma amplia l'interesse ai profughi italiani dell'Africa settentrionale, in particolare a coloro che provenivano dalla Tunisia e dalla Libia. Esperienze accomunate dai disagi, dal disorientamento, dalla delusione e disillusione, dalle privazioni, dalla necessità di farsi coraggio per ricominciare da capo, dal difficile tentativo di reinserimento nella società, nel periodo particolarmente complesso della ricostruzione post-bellica e delle controversie nell'opinione pubblica tra condanna e rimozione del periodo fascista e del passato coloniale, di cui spesso i profughi sono state le vittime dimenticate. Ma anche "profuganze" diverse, innanzitutto per la storia insediativa delle comunità di etnia italiana nei luoghi da cui erano state espulse, con riflessi e conseguenze sulla percezione dell'identità nazionale.
La guerriera dell'amore
di Berta Cavicchi
Libro: Copertina rigida
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 160
Daniela Nucci scrive: "La vita è strana. Quando, inaspettatamente, la Berta è morta, ho detto agli amici: "Ho perso il treno, con la Berta", intendendo dire che troppo tardi ho capito chi fosse. Purtroppo, nel corso degli anni in cui ci siamo frequentate, non avevo compreso quale dono la vita mi aveva fatto facendomela incontrare. Ed ecco che ora, in modo inaspettato, di nuovo il destino torna a bussare alla mia porta offrendomi la possibilità di curare un libro in sua memoria, raccogliendo, su richiesta dei familiari, i ricordi di quanti l'hanno conosciuta e le hanno voluto bene. Ed è stato proprio grazie a questi scritti e a molti altri documenti che mi sono resa conto di chi fosse realmente questa donna formidabile e indimenticabile." E la cognata Mariapia Bruni aggiunge: "Da sposata ho vissuto nella famiglia della Berta e la mia convivenza con lei è durata 56 anni. Dopo che è morta, è stato mio desiderio far scrivere qualcosa per ricordarla perché nella sua camera ho ritrovato tanti scritti, diari, testimonianze, studi e lavori che lei aveva svolto nel corso della sua vita. La cosa che mi ha sempre colpito di Berta era il suo amore per gli altri, soprattutto per i malati, i poveri e per chiunque avesse qualsiasi bisogno. Dopo aver lavorato 40 anni in ospedale, ha continuato a fare del bene, collaborando con le Assistenti Sociali della Asl, aiutandole a risolvere problemi, talvolta anche complicati. È stata l'"amica" degli Albanesi, i tanti che negli anni '90 emigrarono verso l'Italia e che assisteva in tante loro necessità. La nostra lunga convivenza non è stata certo facile, a causa del suo carattere forte e autoritario: il suo lavoro da caposala nel reparto di Chirurgia l'aveva abituata a dare ordini, anche se lei era la prima a fare quello che c'era da fare. La vita con lei in famiglia ha lasciato un segno indelebile che solo la fede nella "Comunione dei Santi" me la fa ritrovare nella preghiera, assieme a suo fratello, mio marito. L'ho sentita vicina soprattutto nel mio ricovero in Ospedale per il Covid-19, dove ho sofferto tanto e sono stata molto male. Spero che questo libro scritto in collaborazione con Daniela Nucci serva di esempio e stimolo a chi l'ha conosciuta e a chi in futuro sentirà parlare di lei."
Haeresis. Le favole eretiche
di Salvino Caputo
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 84
Un nuovo appuntamento con il prof. Salvino Caputo, che ci presenta la sua nuova raccolta di favole: "Nella stesura di Haeresis mi sono tuffato a capo fitto nei ricordi più teneri del mio vissuto, senza adombrare sconfitte e successi, amarezze ed euforie. Ho scelto una nuova dimensione della mia scrittura, navigando tra eresia ed irrazionale, utopia ed alchimia, diacronie pazzesche e sincronie del mio soul. Le mie cicatrici storiche ed anatomiche, mi hanno restituito la voglia matta di combattere con il pugnale tra i denti come un ardito del corpo dei mitici Bersaglieri Italiani. Vivo arroccato nel mio piccolo posto di trincea e scrivo le mie benedette eresie, in memoria di Gesù di Nazareth e del mio maestro Leonardo Sciascia".
Il progetto sperimentale di Assistenza Domiciliare Integrata Dedicata al Covid-19 (Progetto ADI Covid)
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 42
Così gli autori illustrano il volume: "Nel nostro lavoro non abbiamo centrato il discorso su temi attinenti all'epidemiologia o alla clinica, ma esclusivamente su una proposta di profonda revisione organizzativa della rete dei servizi di assistenza sanitaria territoriale e di istituzione di servizi assistenziali ad hoc per i pazienti con Covid-19, con un focus particolare sulle forme croniche in costante e rapida ascesa; a tal proposito, abbiamo deciso di non stressare il discorso sulle eventuali differenze tra Sindrome post-Covid e Long Covid, perché il principio fondamentale del nostro impegno è stato la ricerca di un modello di servizio di assistenza domiciliare disegnato ad hoc sulle problematiche dei pazienti con Covid e, in particolare, con Covid "cronico". Prefazione di Filippo Anelli.
Vivere una nuova vita
di Gabriele Cerminara
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 102
Il libro tratta l'autobiografia del vissuto dell'Autore, come bipolare fino all'età di 50 anni, ripercorrendo l'infanzia, l'adolescenza e la maturità, con il tragico evento del tentativo di suicidio del 2005, con la susseguente resilienza nel riuscire ad uscire dal tunnel e a vivere una nuova vita: da qui il titolo al libro. Così scrive l'Autore: "Ho pensato di scrivere questo libro sul mio vissuto di bipolare, sia come testimonianza per altri pazienti che soffrono di questo disturbo, sia perché altri, con o senza questo disturbo, non facciano assolutamente quello che ho fatto io nel 3 giugno del 2005, come gesto estremo. Ho intitolato questo libro "Vivere una vita nuova", perché io da quella data mi sono risvegliato in un corpo diverso e ho cominciato a vivere una nuova vita."
La politica tra passione e impegno sociale. Edoardo Gobbini 1954-2015
Libro: Copertina rigida
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 184
"Questo volume, La politica tra passione e impegno sociale. 1954-2015, ricostruisce l'esperienza politica e umana di Edoardo Gobbini e viene pubblicato per iniziativa della moglie Silvana Cajarelli e del figlio Andrea. Quando mi è stato affidato il compito di realizzarlo, si è deciso insieme alla famiglia di raccogliere alcune testimonianze tra coloro che lo avevano conosciuto, dalla prima giovinezza fino alla sua scomparsa. Sono quindi giunte, grazie soprattutto all'impegno di Andrea, che è riuscito a contattare molti dirigenti politici, parenti e amici del padre, numerose testimonianze che restituiscono sia episodi di vita politica sia il profilo umano di Edoardo Gobbini. Per chi scrive, che aveva conosciuto Edoardo solo negli anni in cui stava concludendo il suo primo mandato di consigliere regionale, la lettura di queste testimonianze si è rivelata molto utile e di stimolo per la ricerca che ha preceduto la stesura del saggio biografico. È stata inoltre fondamentale la collaborazione avuta da Silvana, che ringrazio per la sua disponibilità e per avermi fornito vari documenti, appartenenti e/o elaborati da Edoardo, nonché la rassegna stampa da lui stesso selezionata e conservata. Il volume prende quindi avvio con le testimonianze di Silvana e di Andrea, cui segue un'introduzione storico-politica che precede il saggio biografico al quale sono riferiti alcuni scritti elaborati da Edoardo tra il 1990 e il 2008. Dopo l'inserto fotografico, che esemplifica tappe significative della vita privata e politica di Edoardo, una parte consistente del volume riporta, in ordine alfabetico, le diverse testimonianze." Daniela Mori
Faccia di luna. Raccolta di novelle
di Tino La Vecchia
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 180
"Lo stile narrativo di Tino La Vecchia ha un suo fascino particolare, perché sa intrattenere piacevolmente e in modo leggero il lettore passando, a seconda dei casi, da uno stile essenziale e dialogato a uno stile sobrio e ricercato che talvolta indugia sulla descrizione di luoghi e ambienti, nonché sull'analisi dei sentimenti, invitando anche alla riflessione. Leggendo queste novelle si rimane colpiti dalla capacità che ha l'Autore di immergere il lettore nel contesto situazionale del racconto, facendolo sentire parte di esso, destando così interesse, curiosità e suscitando in lui vive emozioni. Il linguaggio adoperato è tale da aderire perfettamente agli ambienti e ai personaggi presentati, si tratta in genere di una forma schietta, scorrevole e incisiva che, nella sua semplicità e chiarezza, si rivela altamente efficace e puntuale ai fini della rappresentazione e della narrazione. Tino La Vecchia dimostra di saper entrare nell'animo umano e in quello dei suoi personaggi, attraverso una fine analisi psicologica, per cui la singola novella non è mai una pura e semplice storia che si snoda e si sviluppa, ma diviene anche uno spunto dal quale si possono trarre, a volte, degli insegnamenti, sia che gli eventi vengano gestiti dal caso, sia che essi siano deliberatamente voluti dai protagonisti, inoltre, in certe occasioni, la narrazione arriva ad assumere, per la profondità dei sentimenti e la forza espressiva, dei toni e dei connotati che hanno quasi un carattere lirico. Inoltre, è possibile riscontrare nella presente raccolta un'ampia gamma di contenuti e di tematiche che la rendono ricca e varia e anche per questo stimolante per il lettore, le novelle, infatti, toccano vari generi che vanno da quello più ameno e leggero, a quello più romantico e sentimentale o anche misterioso e poliziesco o drammatico, né mancano, in taluni casi, interessanti spunti storici, sapientemente utilizzati, che fanno da cornice al racconto."
Memorie postume di un cane felice
di Pino Ferrara
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 170
"Cari amici umani chi vi parla è un cane. Vi scrivo da un posto bellissimo dove mi trovo da quando ho lasciato il vostro mondo, che poi era anche il mio perché io con voi ci stavo bene. Questo posto non ha un nome particolare, non so se possa essere quello che voi umani definite "paradiso". Noi cani quando moriamo andiamo tutti allo stesso posto: questo dove mi trovo. Non potrebbe essere diversamente perché noi cani non siamo cattivi e non abbiamo colpe da scontare per cose fatte quando eravamo tra voi. Se qualche volta ci comportiamo da cattivi è perché i nostri padroni ce lo hanno insegnato. Dove mi trovo ci sono tanti alberi, tanto spazio, tanti amici cani come me, tante palle da rincorrere per gioco e cibo in abbondanza, ma manca una cosa veramente importante: voi umani. Mancano i padroni, che per noi cani sono la cosa più importante della vita. Un cane non può vivere senza un padrone. Ovvero, può vivere lo stesso, ma la sua vita non è completa, gli manca qualcosa. Appunto, un padrone. Abbiamo il bisogno di appartenere a qualcuno, di sentirci chiamare, rincorrere, giocare, carezzare, scherzare anche. Perché noi cani con i nostri padroni scherziamo molto. E ci piace anche farli giocare perché non è vero che sono sempre loro a fare giocare noi, spesso è il contrario. Ci manca la voce del nostro padrone, quella che riconosciamo tra mille come se la stessa avesse un odore che ci guida. E in quanto a odori noi ce ne intendiamo. Dunque, il posto è bello, non mi lamento, ma è monotono. Non abbiamo neanche voglia di fare rissa tra di noi, tanto a che vale se non c'è nessun padrone che ci guarda? Trascorriamo il tempo calmi, forse felici, ma anche in modo abulico. I ricordi ci assalgono e spesso diventano rimpianti. Caro padrone mi manchi molto. Mi manca il tuo mondo, anche se tu spesso dicevi "mondo cane" e io non capivo perché. È sull'onda di questi ricordi che voglio raccontarvi la mia vita, così, tanto per fare qualcosa, per passare un poco di tempo senza oziare. Qui si ozia tutto il giorno, tutti i giorni. Nella mia vita non ho fatto niente di speciale, non sono un eroe: non ho salvato bambini che annegavano, non ho catturato ladri che fuggivano e non sono stato un cane poliziotto. Sono stato un cane "normale" come tanti, come quasi tutti. Ma sono le persone, i cani e le cose normali che fanno la storia. La sola cosa che ho fatto è stata quella di aver voluto bene ai miei padroni. Ma anche questo è normale per un cane."
La vita è un sogno fragile
di Marcello Mamini
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 170
Storia di una cyber rapina. Federico è un genio del computer, non ha paura di addentrarsi negli spazi tenebrosi del web, alla ricerca di un sogno impossibile. Soprattutto se la posta in gioco è il cuore di una donna bella e inarrivabile. Ma anche per un genio è difficile controbattere i capricci del destino, scoprire che una bella realtà è un miraggio destinato a dissolversi. In questo suo ultimo romanzo l'autore ci trascina nella nuova dimensione dell'informatica, una realtà che ci avvolge ma di cui ancora non comprendiamo bene i limiti: quanto è veramente pericoloso il lato oscuro di internet? Lo scopriremo insieme al protagonista e scopriremo anche che, al di là dei sogni e degli incubi, il mondo sorride di noi, da milioni di anni. E, a volte, ci vuole anche bene.
Tensori come applicazioni multilineari
di Francesco Crea
Libro: Copertina rigida
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 260
Così l'autore: "È ben noto come la nozione di Tensore può essere trattata da due diversi fondamentali punti di vista: quello del Calcolo differenziale e quello dell'Algebra. Noi abbiamo scelto il punto di vista dell'Algebra multilineare e per raggiungere lo scopo, dopo una breve esposizione di logica matematica riguardante i Metodi di dimostrazione, abbiamo introdotto quei concetti di Teoria degli insiemi, di Algebra lineare e di Algebra multilineare che ci sono sembrati utili e finalizzati alla comprensione dei Tensori. I due Indici, per argomenti e analitico, danno conto del contenuto del libro".
Il «segreto» di Donna Anna. Biblioteca del Centro Studi «Mario Pancrazi»
di Venanzio Nocchi
Libro: Copertina rigida
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 236
Questo saggio è il risultato di una approfondita ricerca sulla conturbante figura di Donna Anna - uno dei soggetti drammaturgici centrali del Don Giovanni di Mozart-Da Ponte - e persegue l'obiettivo di sviscerarne l'identità profonda, di smascherarne la doppiezza e di rivelare la causa reale del suo odio irrimediabile per Don Giovanni. Il titolo (Il «segreto» di Donna Anna) si spiega con la volontà di venire a capo del dilemma che ha accompagnato la critica estetica e letteraria legata a quella eccezionale personalità femminile del Dramma giocoso, scritto e musicato dallo strepitoso duo Mozart-Da Ponte: a Donna Anna, appunto.