Einaudi: Frontiere Einaudi

Tutto quello che non abbiamo visto. Un viaggio in Eritrea

Tutto quello che non abbiamo visto. Un viaggio in Eritrea

di Tommaso Giartosio

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 184

Cosa vediamo quando viaggiamo? Cosa non riusciamo a vedere? E da chi, e come, siamo visti? Tommaso Giartosio fa di un viaggio in Eritrea il prisma attraverso cui indagare la storia coloniale dell'Italia, ma anche qualcosa di più: il nostro reciproco rapporto con l'altro, sospeso tra memoria, esperienza, desiderio, scoperta, gioco. Il cuore inesplorato e invisibile di una verità. «Quello che mi interroga è il bambino fermo, la donna che si è trovata un po' d'ombra e si è seduta e guarda. Cosa guarda? Cosa vedono i crocchi di ragazzi che al limite di ogni mazzetto di case hanno una loro garitta immaginaria dove si accovacciano, di sera, spaziando in silenzio sull'orizzonte? Penseranno agli affari loro e all'immortalità dell'anima, come tutti gli adolescenti di ogni paese, d'accordo. Ma è tutto qui?» Un viaggio insieme ad alcuni amici in Eritrea diventa l'occasione per una riflessione tanto intima quanto collettiva. O forse è il contrario: lo sguardo rivolto da Tommaso Giartosio al mondo e al sé è così intenso e concentrato che assume, quasi naturalmente, la forma di un viaggio. Ma non di un viaggio qualsiasi: l'Eritrea è il nostro compagno segreto, di noi italiani, l'alterità più prossima e per questo rimossa e sempre ritornante. «Per la prima volta io occidentale, io italiano, andavo a trovare a casa sua gente che avevamo conquistato e tormentato e poi piantato lí e dimenticato, e che spesso compiva il percorso inverso e trovava in Italia lo stesso razzismo di cent'anni fa»: ma il viaggio, il viaggio reale, l'incontro con l'altro, come sempre danno corpo a ciò che fino a quel momento aveva la minacciosa indefinitezza del fantasma. E riescono a sorprenderci. Tommaso Giartosio ci racconta in maniera sensibile e inaspettata un paese tanto importante quanto poco conosciuto: e lo fa con lo sguardo mai ingenuo del poeta e dell'intellettuale, dello scrittore capace di rendere conto dei filtri che si annidano in ogni punto di vista (l'orientalismo, il razzismo inconscio, il pauperismo estetizzante...) Attraverso la sua scrittura precisa e poetica il viaggio diventa il sismografo più sensibile nel registrare le tracce, sfuggenti e spesso misteriose, che l'esperienza lascia sulle nostre anime e sui nostri corpi.
18,00
La via del nagomi. Per vivere in pace e armonia

La via del nagomi. Per vivere in pace e armonia

di Ken Mogi

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 152

Come si può vivere una vita serena, in armonia con la natura, con gli altri e con noi stessi? La risposta è racchiusa nel nagomi, una parola intrisa di millenaria saggezza che custodisce l'essenza dello stile di vita giapponese. Dalla preparazione del cibo alle relazioni personali, dall'espressione della propria creatività all'importanza della celebrazione dell'effimero, Ken Mogi ci invita a scoprire insieme a lui la formula giapponese per la felicità. «1. mantenere buoni rapporti con i vostri cari anche nel disaccordo; 2. imparare cose nuove restando fedeli a voi stessi; 3. trovare un senso di pace in tutto quello che fate; 4. mescolare e integrare gli elementi più disparati, fino a ottenere un equilibrio armonioso; 5. comprendere meglio la filosofia di vita giapponese». Secondo Mogi sono questi gli obiettivi fondamentali che la conoscenza del nagomi permette di raggiungere. Partendo dalla definizione stessa di «nagomi», intraducibile come spesso succede per le parole giapponesi più dense di significato, il celebre neuroscienziato ci mostra un approccio alternativo basato sulla ricerca costante dell'equilibrio e dell'armonia. La cucina tipica, in cui ogni pietanza deve la sua eccezionalità al bilanciamento dei sapori; l'accettazione dei nostri lati negativi per comprendere meglio quelli degli altri e quindi costruire relazioni più durature; l'apprendimento inteso come dimensione artistica, culturale, spirituale da perseguire a tutte le età; l'importanza di coltivare una passione per la pura gioia della libertà espressiva e creativa (il karaoke ad esempio: cosa c'è di meglio che cantare a squarciagola le nostre canzoni preferite senza preoccuparci di essere intonati?); saper apprezzare e celebrare l'effimero, sia quello della fugace fioritura dei ciliegi o della nostra stessa vita. In dieci, affascinanti capitoli, che corrispondono alle tappe di un viaggio attraverso la cultura, le tradizioni e la millenaria saggezza del Giappone, Mogi ci accompagna sulla via del nagomi, alla scoperta di un meraviglioso modo di vivere che custodisce il segreto della felicità.
15,00
Self-Portrait. Il museo del mondo delle donne

Self-Portrait. Il museo del mondo delle donne

di Melania G. Mazzucco

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 248

In questo nuovo "Museo del mondo", Melania Mazzucco crea una galleria di capolavori nei quali la donna è "soggetto due volte": perché concepisce e realizza l'opera e perché ritrae se stessa o un'altra donna. Qui il lettore incontrerà artiste straordinarie, la cui grandezza è stata ignorata, sminuita o del tutto negata, poiché spesso gli uomini insinuavano che dietro la sapienza inventiva e la perizia tecnica si nascondesse una mano maschile. Anche quando riconoscevano alle donne una certa bravura, trovavano il modo di ridimensionarla. Di Plautilla Nelli, Vasari diceva: «Avrebbe fatto cose meravigliose se, come fanno gli uomini, avesse avuto commodo di studiare et attendere al disegno e ritrarre cose vive e naturali». Mazzucco ci chiede di rovesciare la frase: «Nonostante, invece che se. Nonostante non avesse potuto studiare né conoscere il mondo e la natura, nonostante avesse dovuto lavorare su repertori e immagini di altri e creare pittura dalla pittura e non pittura dalla natura e dalla vita, nonostante avesse difficoltà ad aggiornarsi e nessuna libertà di muoversi, Plautilla Nelli possiede cognizioni geometriche, un buon disegno, il dono di combinare i colori. È una Maestra, insomma». Da Artemisia Gentileschi a Plautilla Briccia ("l'architettrice"), da Frida Kahlo a Georgia O'Keeffe, fino a Carol Rama, Louise Bourgeois e Marlene Dumas, Mazzucco ci affascina e ci coinvolge con nuovi, emozionanti racconti dall'universo della pittura e della scultura. Un percorso collettivo, tutto femminile, nel quale le donne rivendicano il diritto di realizzarsi nell'arte, superando i ruoli che la società e la cultura del tempo hanno sempre assegnato loro.
30,00
T. Le mie amate T-shirt

T. Le mie amate T-shirt

di Haruki Murakami

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 200

Quasi tutti sanno che Murakami è un avido ascoltatore di musica, un determinato collezionista di dischi - possiede oltre diecimila vinili - o che è un patito della corsa. In pochi, però, sono a conoscenza di un'altra sua speciale e curiosissima passione: le T-shirt! Sì, perché le magliette sono il capo d'abbigliamento che Murakami preferisce indossare in assoluto, e nel corso degli anni ne ha accumulate così tante che oggi il grande scrittore giapponese può vantare una vera e propria collezione, e tra le più invidiabili. T-shirt a tema surf che arrivano dalle spiagge delle Hawaii oppure acquistate durante i viaggi negli Stati Uniti a ricordare uno speciale rituale gastronomico, le T-shirt mai indossate - scritte alquanto appariscenti o animali troppo carini -, quelle che le case editrici in giro per il mondo hanno fatto stampare in occasione dell'uscita dei suoi libri, o ancora l'emblematica T-shirt, con la sua storia affascinante, che ha ispirato il racconto Tony Takitani diventato anche un film. Dalla gioia di entrare in un negozio dell'usato pieno di dischi, all'emozione di ogni concerto, dalla gratificazione che deriva dal traguardo di una maratona allo sconfinato amore per la letteratura, Murakami ci guida alla scoperta della sua passione per le T-shirt attraverso le immagini dei suoi pezzi da collezione e i racconti a essi legati. Di fatto ci invita nel suo straordinario mondo quotidiano a passare un po' di tempo con lui. Proprio come si fa con i vecchi amici.
21,00
La mia vita con gli alberi. Come si diventa un'arborista tree-climber

La mia vita con gli alberi. Come si diventa un'arborista tree-climber

di Karine Marsilly

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 176

Karine Marsilly è stata una bambina di città con una grande fortuna. Ha trascorso le estati della sua infanzia in montagna dai nonni, circondata dalla natura: arrampicarsi sugli alberi era la sua gioia più grande. Se alla Karine che spensierata si avventurava tra rami e foglie avessero detto che un giorno quella passione sarebbe diventata il suo lavoro, non ci avrebbe mai creduto. «Chirurga» degli alberi, Karine Marsilly è stata una delle prime arboriste tree-climber in Francia. Ci racconta la sua storia. E la storia di molti alberi. Nel nostro immaginario modellato sui paesaggi artificiali, gli alberi prendono le sembianze degli oggetti inanimati in cui saranno trasformati. Ma ogni albero è un essere vivente a tutti gli effetti, con le sue complessità e le sue fragilità, che richiede attenzione e amore. Il senso del lavoro di Karine Marsilly è racchiuso in queste semplici premesse: con un approccio medico e insieme materno, Marsilly cura gli alberi. Arborista tree-climber, con il suo sguardo esperto l'autrice esamina i «pazienti», dalle radici alla cima, formula la diagnosi, senza tralasciare i fattori ambientali, e li sottopone alla terapia necessaria per assicurare loro salute e longevità. Nel settore da più di quindici anni, Marsilly ha assistito oltre settemila alberi ed è considerata una vera e propria celebrità nel panorama dell'arboricoltura. Il suo percorso, però, ha seguito una traiettoria tutt'altro che scontata. Dopo gli inizi nell'istruzione pubblica, un passaggio nell'ostricoltura e altre deviazioni, Karine Marsilly ha frequentato una scuola per la gestione dei grandi spazi naturali, grazie alla quale ha riscoperto la sua passione per gli alberi, e ha quindi deciso di diventare potatrice. Quando ha finalmente realizzato il suo sogno, ad aspettarla c'erano ancora anni di dure lotte per affermarsi, come accade per molte professioni, in un mondo dominato dagli uomini. In questo memoir affascinante Karine Marsilly ripercorre la sua carriera attraverso gli alberi che ha avuto il piacere di «incontrare» - la magnificenza delle sequoie, la riluttanza delle robinie, la forza dei tigli, la magia dei tassi -, e condivide la sua speciale conoscenza, fornendo alcuni consigli pratici per tutti coloro, anche principianti assoluti, che abbiano voglia di cimentarsi nella cura delle piante. Corredato delle delicate illustrazioni di Anna Regge, "La mia vita con gli alberi" è una guida all'universo vegetale, inteso come dimensione a cui riservare rispetto e amore. Perché, ci ricorda Marsilly, «gli alberi possono vivere benissimo senza di noi, ma noi non possiamo vivere senza gli alberi. A loro modo, sono le nostre radici».
18,50
Album di famiglia. Maestri del Novecento ritratti dal vivo

Album di famiglia. Maestri del Novecento ritratti dal vivo

di Ernesto Ferrero

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 328

La distanza nasconde, sfuma o aiuta a vedere meglio? Ernesto Ferrero incolla come sulle pagine di un album le immagini di editori, scrittori, scienziati, artisti che hanno fatto grande la cultura del Novecento italiano, «classici contemporanei» con cui dialogare. Una galleria di penetranti ritratti dal vivo e da vicino, per reinterpretare la nostra storia recente. Nelle sue vesti di editore, direttore del Salone del libro e scrittore, Ernesto Ferrero ha avuto il privilegio di conoscere molti grandi protagonisti della nostra cultura. Ha lavorato con loro, ne ha curato i libri, ha goduto della loro amicizia. E ce ne consegna ritratti brillanti e rivelatori, restituendoli alla loro verità umana. Sono «maestri, padri e fratelli elettivi, amici, compagni di lavoro e di viaggio, presenze vive con cui dialogare». Forti personalità che hanno ancora molto da dire e da insegnare. Ecco sfilare in un intreccio di incontri e di storie sorprendenti editori come Einaudi, Garzanti, Inge Feltrinelli, Roberto Calasso, Elvira ed Enzo Sellerio. Padri nobili come Pavese, Montale, Bobbio, Mila, Foa, Revelli e Rigoni Stern. Signore di ferro come Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Lalla Romano, Chichita Calvino. Maghi e funamboli come Gianni Rodari, Bruno Munari, Fruttero & Lucentini, il fisico Tullio Regge, Guido Ceronetti. Inquieti come Parise, Del Buono, Sciascia, Consolo, Celati. Vittime di destini crudeli, come Fenoglio, Atzeni, Del Giudice. Mattatori come Guttuso, Pasolini, Garboli, Eco. In apertura, due autori a cui Ferrero si è sentito particolarmente vicino, Italo Calvino e Primo Levi. Veniamo introdotti nel backstage della loro vita professionale e privata, alla scoperta di tratti rivelatori, magari segreti o poco noti, tra arte e vita, dramma e commedia, confessione e narrazione. Sono capitoli di un avvincente romanzo della conoscenza, sullo sfondo di una stagione di intense passioni intellettuali e civili, colte nella loro vitalità creativa.
21,00
Philip Roth. La biografia

Philip Roth. La biografia

di Blake Bailey

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 1056

«Non voglio che mi riabiliti. Solo che mi rendi interessante». Fu questa la richiesta di Philip Roth al suo biografo. In cambio, il genio di Newark offriva a Bailey l'accesso a un'impressionante quantità di materiali esclusivi, fra documenti e interviste, sulla propria vicenda umana e artistica. Il frutto di questo patto, elaborato in quasi dieci anni di lavoro, è un ritratto vivido, esaustivo, composito, a tratti sorprendente a tratti piccante, mai agiografico, di uno dei più grandi scrittori americani di ogni tempo; un'opera definitiva e inevitabilmente controversa, destinata a far parlare a lungo di sé. Determinato a tutelare la propria immagine postuma - «due cose terrorizzanti mi attendono», soleva dire, «la morte e il mio biografo» - Philip Roth dedicò gli ultimi anni della propria esistenza a collaborare con Blake Bailey, scelto come proprio biografo perché ritenuto in grado di fornire della sua vita una versione composita e articolata, capace di dar conto dei suoi aspetti controversi ma anche di liberarlo dalla gabbia in cui lo avevano rinchiuso prima le accuse di antisemitismo e «odio per se stesso» e poi quelle di misoginia. Nel corso di una decina d'anni di lavoro, terminati poco dopo la morte di Roth nel 2018, Bailey ha rielaborato l'immensa mole di materiale raccolto - centinaia di ore di interviste e «chilometri» di lettere, appunti, diari, ritagli di giornale, prime stesure di romanzi, pubblicati e non, privatissime memorie - fino a produrre una biografia ricchissima, vivace, curiosa, mai agiografica, che si muove con ordine e misura sul crinale fra vita e opera dell'autore del Teatro di Sabbath e di Pastorale americana, soffermandosi su tantissimi episodi più o meno noti di un'esistenza quotidiana dedicata quasi esclusivamente alla letteratura (letta, scritta, insegnata, sorprendentemente spesso criticata) e alle donne (dai giovanili flirt ai due catastrofici matrimoni, prima con Margaret Martinson e poi con Claire Bloom; dalle numerose amanti clandestine alle ragazze concupite negli ultimi anni). Donne tanto simili a uno o all'altro degli svariati personaggi femminili dei trentuno libri di Roth, quanto quelli maschili assomigliano a una qualche versione del loro creatore. Perché il più evidente marchio di fabbrica della narrativa rothiana è lo spericolato, acrobatico e straordinariamente spassoso gioco di specchi fra la vita e l'invenzione, e la sua più astuta strategia, come qui ben si evince, quella di nascondere l'indicibile in bella vista. In questo senso Philip Roth: la biografia è davvero un imprescindibile, prezioso vademecum per ogni lettore del genio di Newark.
26,00
Lo spazio dell'immaginazione

Lo spazio dell'immaginazione

di Ian McEwan

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 56

L'inglese George Orwell, intellettuale antifascista per antonomasia, uno degli scrittori più impegnati del presente, e l'americano Henry Miller, esule volontario, accanito bohémien, pessimista convinto, edonista allergico a ogni genere di militanza. Nonostante il reciproco rispetto, due visioni del mondo agli antipodi, le loro. Eppure, nel suo celebre saggio del 1940, Orwell riconosce agli artisti il diritto di trovare rifugio «nel ventre della balena», quello spazio buio e imbottito che, separando lo scrittore dal mondo esterno, gli consente di mantenere un atteggiamento di distacco e indifferenza, benefico per la creazione. A partire da quello scritto, Ian McEwan affronta il tema della responsabilità dello scrittore, eternamente in tensione tra obbligo costante e libertà divina, e ci conduce a un bivio ineludibile nei nostri tempi inquieti, quello fra impegno politico e integrità estetica.
12,00
La fine di Roma. Trionfo del cristianesimo, morte dell'Impero

La fine di Roma. Trionfo del cristianesimo, morte dell'Impero

di Corrado Augias

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 312

Un tramonto e un'aurora, un declino e un'affermazione. La fine di Roma assomiglia a due figure che si rispecchiano l'una nell'altra, ora opposte ora strettamente connesse, come lo sono due lottatori che si stringono reciprocamente nel tentativo di sopraffarsi. In questo nuovo, affascinante affresco storico, Corrado Augias ci presenta la Roma cristiana, raccontando le storie di uomini, donne, luoghi e monumenti che caratterizzarono la fine del vecchio mondo, e annunciarono l'inizio e il trionfo di una nuova epoca. All'inizio del IV secolo l'Impero romano contava circa settanta milioni di abitanti, e si stima che meno del dieci per cento della popolazione aderisse alla religione cristiana. Una minoranza, ma in crescita. Adottare dunque quella religione, ammetterla tra le fedi consentite e dichiararsene membro, fu, da parte di Costantino, un gesto di immensa audacia. Dopo aver annientato il penultimo dei suoi concorrenti, Marco Aurelio Valerio Massenzio, nella famosa battaglia di Ponte Milvio, Costantino entrò trionfalmente a Roma percorrendo per l'intera lunghezza la via Lata (attuale via del Corso). Era il 29 ottobre del 312, giorno che può essere scelto come la data ufficiale di passaggio tra mondo antico e mondo cristiano. Ma nei fatti non è proprio cosí. Le date che indicano i grandi passaggi della storia umana sono sempre convenzionali. È difficile dire da quanto tempo quei nuovi modi di sentire e di vivere avessero realmente avuto inizio, quali e quanti fattori li avessero determinati e quali altri provocarono invece il declino e la scomparsa di riti, simboli, credenze, costumi sui quali milioni di individui avevano basato la propria esistenza. Resta che nel 324, diventato imperatore unico Costantino, la religione cristiana aveva assunto un'importanza e una dimensione mondiali e che sul finire del secolo l'imperatore Teodosio, detto il Grande, con il suo Editto di Tessalonica, la rendeva unica e obbligatoria. Era solo un primo passo; sarebbe stato via via completato proibendo culto e sacrifici pagani con la minaccia di punizioni severissime, compresa la pena di morte. In pochi anni i cristiani si erano trasformati da perseguitati in persecutori, e il mondo si apprestava a conoscere una nuova fase della sua storia. Tra sapere e meraviglia, Corrado Augias ci guida sui luoghi che furono protagonisti della rivoluzione cristiana, svelando monumenti e rovine che continuano a dare potente testimonianza della fine di un mondo. Ne risulta un'avventura affascinante - e un modo nuovo di vedere Roma - che dà alle pagine l'incanto che sempre deriva dal piacere della scoperta.
20,00
Voli vespertini e altri saggi su ciò che la natura ci insegna

Voli vespertini e altri saggi su ciò che la natura ci insegna

di Helen MacDonald

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 312

Salire in cima all'Empire State Building per l'appuntamento con uno stormo di uccelli migratori, ritrovarsi faccia a faccia con un cinghiale nei boschi inglesi, assistere al volo nuziale di una formica nel tragitto di ritorno dal supermercato, inseguire la magia estiva di un firmamento di lucciole; o ancora interrogarsi sulle analogie tra l'emicrania e i cambiamenti climatici, considerare i cigni in una prospettiva politica, cogliere le somiglianze tra nidi e incubatrici neonatali. Sono solo alcuni dei temi esplorati nei quarantuno saggi di "Voli vespertini", raccolta che Helen Macdonald ha concepito proprio come una speciale Wunderkammer in cui poter riunire racconti e riflessioni sugli argomenti più inusuali e variegati, ma attraversati da uno stesso sentimento di meraviglia per il mondo non umano. Personali e insieme universali, questi scritti offrono una visione lucida e acuta dei nostri tempi, analizzando il modo in cui gli esseri umani si relazionano con la natura, per «trovare vie per riconoscere e amare le differenze. Per vedere attraverso occhi che non sono i nostri. Per capire che il nostro modo di guardare il mondo non è l'unico. Per pensare a che cosa potrebbe significare amare chi non è come noi. E per gioire della complessità delle cose». Con la sua scrittura poetica e luminosa, unendo il sapere scientifico al suo talento narrativo unico, Helen Macdonald affida allora alle pagine di "Voli vespertini" il suo cristallino entusiasmo per quella felicità semplice e inattesa che la natura regala a chi ha la pazienza di osservarla e la capacità di ascoltarla. Perché il senso del tempo, dei ricordi, del dolore e dell'amore sembra farsi più chiaro nelle impronte di una lepre sulla neve, nello splendore di un raggio di sole dopo un'eclissi, nel volo alto dei rondoni al calar della sera. La natura non è al mondo per dispensare insegnamenti, eppure ogni volta che ci fermiamo a guardarla impariamo qualcosa in più su noi stessi.
20,00
Flâneuse. Donne che camminano per la città a Parigi, New York, Tokyo, Venezia e Londra

Flâneuse. Donne che camminano per la città a Parigi, New York, Tokyo, Venezia e Londra

di Lauren Elkin

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 368

Per essere trasgressive, alle donne basta uscire dalla porta di casa. Il flâneur, il camminatore urbano, può essere solo un uomo? La sua libertà, che ha affascinato autori come Poe o Baudelaire, è declinabile solo al maschile? Niente di più sbagliato: da Parigi a Tokyo, da Londra a Venezia, Flâneuse racconta la storia nascosta della conquista della strada da parte delle donne. Virginia Woolf, Jean Rhys, Agnès Varda e tante altre: ribelli che hanno fatto della loro indipendenza personale, artistica o collettiva una battaglia gentile in grado di parlare a tutte le donne, e non solo, di oggi. Il flâneur è l'eroe della modernità: appena Napoleone III diede a Haussmann l'incarico di ridisegnare le strade di Parigi, gli uomini iniziarono a camminarci, attirando nel corso dei decenni l'attenzione di artisti e intellettuali come Baudelaire e Benjamin, che fecero del flâneur una figura leggendaria, simbolo di libertà e autodeterminazione. Le donne, in tutto questo, dov'erano? La maggior parte dei dizionari francesi non riportava nemmeno il termine flâneuse. Il Pantheon di Parigi è dedicato agli uomini illustri, e coerentemente ospita sepolcri in larga maggioranza maschili. Nell'ammodernamento ottocentesco di Madrid, solo una strada venne intitolata a una donna. La parola «passeggiatrice» ancora oggi ci parla di prostitute, non di donne che camminano. Lauren Elkin non ci sta: in Flâneuse ricostruisce una genealogia letteraria, storica, culturale di donne che con le strade cittadine hanno intrattenuto un legame profondo, creativo ed emotivo, quello che Will Self definisce «psicogeografico». Così, dagli incamminabili sobborghi di New York, dove Elkin è nata, ci spostiamo nella Parigi rivoluzionaria, in cui George Sand dismette vestiti, gonne e cappellini per destreggiarsi tra barricate e omnibus in stivali e redingote; e poi a Londra, sulle orme di Virginia Woolf che attraversa la città alla ricerca di una matita, e di nuovo a Parigi, ma nel 1919, quando Proust vince il Goncourt, Sylvia Beach apre la sua celebre libreria, e Jean Rhys diventa una perfetta «ragazza della Rive gauche». Passeggiando, arriviamo a Venezia, dove Sophie Calle pedina il misterioso Henri B. per fotografarlo di nascosto, e poi a Tokyo, e ancora a Parigi, con la Cléo di Agnès Varda, e infine si torna a casa, a New York, dove Elkin si perde. Perché, come dice Perec, lo spazio è un dubbio: «non è mai mio, mai mi viene dato, devo conquistarlo». Come hanno fatto le flâneuses nella storia, come fa Elkin in questo libro.
21,00
Saffo, la ragazza di Lesbo

Saffo, la ragazza di Lesbo

di Silvia Romani

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 208

Migliaia d'anni di naufragi e salvataggi, di letture e di riscritture, e ora Saffo è lì, a un tocco di mano, dove sbattono le vele delle navi, si gonfiano i tessuti leggeri che indossano le sue compagne, e profumano i giardini. Silvia Romani ha scritto un «viaggio sottopelle» verso la prima e la più grande poetessa della letteratura occidentale e ciò che di lei non muore. Un ritratto che forse alla ragazza di Lesbo sarebbe piaciuto: credeva che non ci fosse niente di più bello di «ciò che si ama», nemmeno le parate di navi, eserciti e cavalieri. Lei che amava la luna più del sole, le rose più di qualsiasi altro fiore e Afrodite sopra ogni cosa. Saffo è stata una ragazza di Lesbo, una figlia e una madre. Ha diretto cori di giovani coetanee, ha insegnato loro a cantare e a danzare. Forse ha persino sussurrato al riparo delle stanze chiuse i segreti del piacere femminile. Ha educato alla bellezza le signorine bene nella Lesbo della fine del VII secolo a.C. È stata omosessuale, bisessuale, persino un'icona LGBT. Poi ha dichiarato di non voler più vivere, e si è tuffata dalla rupe bianca di Leucade, innamorata perdutamente di un uomo, il barcaiolo Faone. Ha insegnato a generazioni di giovani scrittrici il coraggio di far sentire la propria voce. La sua leggenda, nata quando era ancora in vita, si è nutrita delle ombre e dei vuoti che circondano i frammenti arrivati sino a noi e alimentato una inesauribile fioritura di interpretazioni letterarie e artistiche. In questo volume Silvia Romani accompagna il lettore nelle vie di Lesbo, nei giorni in cui una ragazza di buona famiglia scopre una vocazione e uno straordinario destino. "Saffo, la ragazza di Lesbo" è un suggestivo, coinvolgente omaggio all'incanto dei suoi versi, fatti di lune metafisiche, notti profumate di rose, nostalgia per la giovinezza che fugge; e alla fascinazione che non smette di esercitare sugli autori e gli artisti d'ogni tempo e paese.
18,50