Feltrinelli: Serie bianca

Profeti, oligarchi e spie. Democrazia e società nell'era del capitalismo digitale

di Franco Bernabè, Massimo Gaggi

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 320

Fino ad oggi l'Italia, insieme a molti altri paesi, si è fatta trascinare dai produttori di tecnologia. All'inizio dell'epoca della rete siamo stati sedotti da servizi attraenti e apparentemente gratuiti. Poi è nato un mondo nuovo, tutto di proprietà delle Big tech, pieno di opportunità ma anche carico di distorsioni potenzialmente fatali per la democrazia. Controllo dell'informazione e controllo dei dati degli utenti: a stravolgere i pesi e i contrappesi su cui si basano i sistemi democratici non sono la tecnologia né il web, ma è il modo in cui questi strumenti vengono manipolati da enormi concentrazioni di potere economico. La battaglia non è finita. Anzi, è appena cominciata. Abbiamo tre montagne da scalare: definire i rischi di uno sviluppo senza controlli della tecnologia, concordare i sistemi di regole che si applicano agli operatori, introdurre un freno efficace allo strapotere dei monopoli. L'Europa ha la volontà politica di andare avanti ma non ha la forza sufficiente. Gli Stati Uniti hanno la forza ma non riescono a esprimere la volontà politica. La Cina interviene mettendo la museruola ai grandi capitalisti dell'economia digitale ma il suo obiettivo non è quello di rendere il sistema aperto, bensì di rafforzare il suo potere autoritario. Se il mantenimento dell'ordine e la sorveglianza sociale verranno affidati alle macchine senza controlli, se l'intelligenza artificiale generativa sarà in grado di sostituire l'uomo anche nella creatività, si farà sempre più fatica a difendere gli spazi di libertà dal grande Leviatano tecnologico. Non possiamo permetterci di cedere alla logica che vede nella presunta saggezza dell'algoritmo il fattore che rende obsoleto il dibattito democratico. È questa la sfida che abbiamo davanti, la deriva che dobbiamo arrestare. Non respingendo la tecnologia ma governandola. Siamo stati affascinati per anni dai visionari del web, ma il nostro futuro è fatto di dati, di sorveglianza, di guerre tra gli Stati e le potenze economiche della tecnologia digitale. Quale deve essere la risposta dei governi? E le democrazie sono abbastanza forti da resistere a questa tempesta?
22,00
La grande catastrofe. Dieci minacce per il nostro futuro e le strategie per sopravvivere

La grande catastrofe. Dieci minacce per il nostro futuro e le strategie per sopravvivere

di Nouriel Roubini

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 320

Ci stiamo dirigendo verso la peggiore catastrofe economica della nostra vita. I decenni postbellici all'insegna della crescita economica e di una prosperità sempre più diffusa rischiano di lasciare campo libero a una crisi economica diversa da tutto ciò che abbiamo visto dai tempi della Grande depressione. Questa crisi potrebbe essere aggravata dal cambiamento climatico, dal collasso demografico, dalle politiche nazionaliste che limitano l'immigrazione, dalla competizione globale tra la Cina (e i suoi alleati "revisionisti" come Russia, Iran e Corea del Nord) e gli Stati Uniti assieme ai loro alleati, e infine da una rivoluzione tecnologica che eliminerà più posti di lavoro in minor tempo di quanto sia mai successo. Nei prossimi vent'anni dobbiamo aspettarci una collisione titanica di forze economiche, finanziarie, tecnologiche, ambientali, geopolitiche, sanitarie e sociali. Ognuna di esse è formidabile. Se dovessero convergere, le conseguenze sarebbero devastanti. La soluzione del problema imporrà un adattamento colossale di tutti gli abitanti della Terra. Prima del disastro finanziario del 2008, Nouriel Roubini era stato soprannominato Doctor Doom, profeta di catastrofi. Poi le sue previsioni sulla crisi immobiliare e sulla Grande recessione si sono avverate, ma ormai era troppo tardi. Ora è tornato con un monito molto più spaventoso: esistono dieci grandi problemi sovrapposti e interconnessi, che ci fanno pencolare sull'orlo del precipizio. Eppure quasi tutti ancora ci illudiamo che il futuro somiglierà al passato. Un errore colossale. Esistono alcune strategie per sopravvivere, ma dobbiamo agire ora: "Ho scritto questo libro perché sono convinto che dobbiamo aspettarci dieci grandi minacce, di portata tanto immensa e di tale urgenza che siamo costretti a guardare al futuro con la testa sgombra, e fare il possibile per impedire che ci distruggano."
22,00
La strage di Bologna. Bellini, i Nar, i mandanti e un perdono tradito

La strage di Bologna. Bellini, i Nar, i mandanti e un perdono tradito

di Paolo Morando

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 336

Il 2 agosto 1980 Anna Di Vittorio perse il fratello Mauro. In quei giorni conobbe Gian Carlo Calidori, poi divenuto suo marito, che nella strage aveva perso invece un amico. Una quindicina d'anni fa, dopo un lungo percorso di corrispondenza e conoscenza con Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, Anna e il marito scrissero la lettera di "perdono" che consentì a Mambro di ottenere la libertà. Poi però il fronte innocentista iniziò a sostenere che a trasportare la bomba, rimanendone vittima, era stato lo stesso Mauro Di Vittorio, vicino a Lotta Continua. All'ipotesi aderirono senza imbarazzi proprio Mambro e Fioravanti. La vicenda rientrò, anche per via giudiziaria, ma oggi permette di fare il punto sulla storia processuale e sulle novità emerse dalle sentenze su Gilberto Cavallini e Paolo Bellini, entrambi condannati in primo grado all'ergastolo. Lo sfondo di quest'ultimo processo riguardava, infatti, per la prima volta, mandanti e organizzatori della strage. E passi per Gelli e Ortolani, ma sono rispuntati nomi che sembravano appartenere a una stagione precedente, come l'ex capo dell'Ufficio Affari riservati Federico Umberto D'Amato e il giornalista Mario Tedeschi, già senatore missino e direttore del "Borghese". Oggi la lettura della strage di Bologna è cambiata: non più l'opera di un gruppo di ragazzetti esaltati, i Nar, bensì un'operazione lungamente studiata, quanto in alto ancora non si sa, ma sicuramente organizzata e finanziata dalla P2, insieme a pezzi dello Stato e saldando le sigle della galassia dell'eversione nera. Tutto questo in una logica di continuità con gli anni Settanta: quell'aspra stagione della strategia della tensione che nell'agosto del 1980 l'Italia sembrava aver definitivamente archiviato, ma che - per chi ne reggeva i fili - non era invece affatto conclusa."
20,00
Nudge. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicità. L'edizione definitiva

Nudge. La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicità. L'edizione definitiva

di Richard H. Thaler, Cass R. Sunstein

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 352

Ogni giorno prendiamo decisioni sui temi più disparati: come investire i nostri soldi, cosa mangiare per cena, con quale mezzo di trasporto raggiungere il centro città. Spesso facciamo scelte sbagliate. Mangiamo troppo, usiamo la macchina quando potremmo andare a piedi o scegliamo il mutuo meno conveniente. Siamo esseri umani, non calcolatori perfettamente razionali, e siamo condizionati da troppe informazioni contrastanti, dall'inerzia e dalla limitata forza di volontà. È per questo che abbiamo bisogno di un "pungolo", una spinta gentile che ci indirizzi verso la scelta giusta: di un nudge, insomma, come l'hanno battezzato l'economista Richard Thaler e il giurista Cass Sunstein. Nell'ultimo decennio questo libro è diventato un bestseller mondiale e ci ha insegnato una buona architettura della scelta, aiutandoci a prendere decisioni migliori per noi stessi, per le nostre famiglie e per la nostra società. La parola nudge è entrata nel vocabolario di uomini d'affari, politici, cittadini e consumatori di ogni latitudine. L'idea di Thaler e Sunstein è semplice ma geniale: per introdurre pratiche di buona cittadinanza, occorre imparare a usare a fin di bene l'irrazionalità umana. E i campi di applicazione sono potenzialmente illimitati. Oggi gli autori hanno riscritto il libro da cima a fondo, affidandosi alle loro esperienze dentro e fuori il governo e l'accademia. Per non prendersi mai più la briga di fare un lavoro così imponente hanno chiamato questa edizione "definitiva". E in effetti ci sono moltissime nuove intuizioni, sia per i fan sia per i neofiti, su un'enorme quantità di problemi che affrontiamo tutti i giorni: dalla salute alle finanze personali, dai risparmi per la pensione ai pagamenti con la carta di credito, dalla donazione degli organi ai cambiamenti climatici, fino allo sludge, cioè le scartoffie e le altre seccature che eviteremmo volentieri e che ci impediscono di ottenere ciò che vogliamo. Il tutto onorando una delle regole fondamentali del nudging: divertirsi.
20,00
Le nuove guerre del calcio. Gli affari delle corporation e la rivolta dei tifosi

Le nuove guerre del calcio. Gli affari delle corporation e la rivolta dei tifosi

di Marco Bellinazzo

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 368

Il calcio moderno negli ultimi vent'anni è stato protagonista di uno straordinario sviluppo economico e tecnologico, superando qualunque crisi - dallo scoppio della bolla della New Economy ai postumi del fallimento di Lehman Brothers - e anzi incrementando il proprio giro d'affari e la propria penetrazione nei mercati internazionali. Ma questa cavalcata, all'apparenza inarrestabile, ha generato anche una forte polarizzazione, con l'avvento di vere e proprie corporation sportive, e ha prodotto disuguaglianze e squilibri via via più marcati. La prima grande recessione abbattutasi sul sistema a causa della pandemia ha reso il calcio più vulnerabile, facendone il campo di battaglia di fondi di investimento, broadcaster, imprese di telecomunicazione e giganti del web, pronti a spendere enormi somme per accaparrarsi squadre o asset nevralgici, come i diritti tv, e i relativi dividendi. Lo sport di vertice, e i club calcistici in particolare, sono diventati ancor più che in passato l'oggetto del desiderio dei governi autocratici, interessati a farne piattaforme mediatiche per legittimarsi a livello geopolitico, alimentando non di rado episodi di sportswashing. Il calcio si è così tramutato in una sorta di faglia democratica messa in pericolo da una deriva oligarchica. Il conflitto è in atto su diversi fronti. E sarà sempre più aspro nel prossimo futuro: tra chi ambisce a edificare un calcio elitario e orientato allo show business e chi, nel solco di ciò che è stato il calcio popolare dei Maradona e dei Paolo Rossi, auspica il ritorno a un modello più sostenibile, con meno sprechi e mega-ingaggi, che riconosca e valorizzi il ruolo dei tifosi. Chi vincerà in questo scontro? Quale volto avrà il football fra dieci anni? Sarà quello virtuale della PlayStation, quello ovattato degli stadi-teatro o quello delle curve gremite e festanti? Da Maradona al metaverso, un'inchiesta sui protagonisti della deriva autoritaria e oligarchica che minaccia di trasformare per sempre il calcio. Cosa ne sarà da qui al 2030 dello sport più amato e praticato del pianeta? Il pallone scivolerà sempre più nei pixel del mondo digitale o rimbalzerà ancora fra i vicoli delle città e nei campetti di periferia?
22,00
Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologica

Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologica

di Alessandro Aresu

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 256

Siamo in guerra, anche se in pochi lo sanno. È una guerra invisibile che si combatte fra la Cina e gli Stati Uniti, eppure riguarda da vicino ciascuno di noi. Ha fatto entrare nella nostra vita quotidiana temi oscuri come i semiconduttori, il litio e il cobalto. Taiwan è diventata l'isola più importante del pianeta, mentre Washington impedisce alle stesse aziende americane di vendere prodotti in Cina, attraverso sanzioni sempre più sofisticate. Il territorio che deciderà il destino di questo secolo è la tecnologia. Dalle comunicazioni all'energia, il digitale pervade ogni settore industriale. Gli investimenti di tutti i maggiori attori globali sono concentrati qui. Ogni smartphone, ogni sensore, ogni auto dipende dall'evoluzione continua e avveniristica, quasi magica, dei semiconduttori. Contemporaneamente, lo stoccaggio delle energie rinnovabili e l'ascesa della mobilità elettrica, la cui componente principale è la batteria, avranno conseguenze profonde su numerosi settori industriali. Soprattutto su quello automobilistico, essenziale per l'economia e la società dell'Europa, degli Stati Uniti e di molti altri paesi. Ci saranno vincitori e vinti. Già oggi il baricentro industriale del mondo non è più l'Occidente. È l'Asia il centro manifatturiero della Terra: qui è prodotta gran parte degli oggetti che compongono il nostro futuro tecnologico. Chi sono i protagonisti di questa guerra? Non solo uomini di governo, ma anche ingegneri, ricercatori, assemblatori, imprenditori: persone che plasmano la vita invisibile del pianeta. Alessandro Aresu racconta le loro storie, avventurose, ciniche e geniali, e ci guida attraverso una mappa fatta di dipendenze e ricatti, strategie e colpi di scena. Per la prima volta diviene possibile decifrare il grande gioco della guerra tecnologica. Chi conquisterà l'egemonia sul XXI secolo?
20,00
L'Italia nel petrolio. Mattei, Cefis, Pasolini e il sogno infranto dell'indipendenza energetica

L'Italia nel petrolio. Mattei, Cefis, Pasolini e il sogno infranto dell'indipendenza energetica

di Giuseppe Oddo, Riccardo Antoniani

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 544

Perché Enrico Mattei fu ucciso mentre stava per firmare una tregua con le compagnie petrolifere USA? Chi furono i mandanti del sabotaggio che il 27 ottobre 1962 provocò la caduta del suo aereo? E perché Eugenio Cefis, suo successore alla presidenza dell'Eni, sottoscrisse la pace con la Esso e con la Shell, con cui Mattei aveva avuto rapporti conflittuali? Perché scalò la Montedison - punto di incontro e di scontro fra capitale privato e capitale pubblico - di cui poi divenne presidente? Quali furono i suoi veri rapporti con i capi della Dc e degli altri partiti? È vero che cercò di favorire un riassetto istituzionale di tipo presidenzialistico? E perché Pier Paolo Pasolini avanzò il dubbio, in Petrolio, di una qualche sua responsabilità nell'eliminazione di Mattei? Gli autori rispondono a tutte queste domande con una ricca documentazione estratta dagli archivi e con l'ausilio di importanti testimonianze. Negli ultimi mesi di vita, Mattei stava lavorando a un'intesa triangolare fra Italia, Francia e Algeria per la posa di un metanodotto transmediterraneo che avrebbe dovuto far affluire nel cuore della Comunità europea il gas naturale estratto dai giacimenti del Sahara. A differenza di Cefis, che operò per riequilibrare i rapporti fra l'Eni e le "sette sorelle" e per ricondurre la politica petrolifera nazionale nel perimetro degli interessi economici e militari dell'Alleanza atlantica, Mattei si impegnò fino alla fine per attuare il suo progetto di indipendenza energetica che avrebbe dovuto favorire il processo di unificazione dell'Europa e trasformare l'Italia in una potenza industriale avanzata.
25,00
Bello, sembra un quadro. Controstoria dell'arte

Bello, sembra un quadro. Controstoria dell'arte

di Francesco Bonami

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 150

Perché stimati professionisti, cantanti famosi in tutto il mondo, attori considerati simili a dèi, designer di moda, musicisti che riempiono sale di concerto, politici che hanno in mano le sorti di intere nazioni, perché decidono di prendere in mano un pennello nel tentativo, molto spesso fallimentare, di diventare pittori? Perché anche lo street artist più famoso del mondo, Banksy, alla fine non resiste a rimanere per strada e si mette davanti a una tela come qualsiasi artista convenzionale? Perché anche un video artista come Bill Viola che fa fare la fila ogni volta che c'è una sua mostra alla fine vorrebbe essere un pittore? Questo libro è un viaggio dentro l'irresistibile desiderio di fare un quadro e l'insostituibile spazio che è un quadro. Cosa c'è di tanto rassicurante in pochi centimetri di tela bianca e cosa c'è di così magnetico da attrarre milioni di individui a sbizzarrirsi nel creare inguardabili schifezze e, raramente, incredibili capolavori? Con i nuovi universi virtuali, digitali e immaginari che ormai fanno parte della realtà, oggi l'ansia non ce la dà più il tramonto alle spalle del Ponte Vecchio a Firenze ma il video manipolato su YouTube o su Instagram. E da questo abisso inimmaginabile di artificialità ci proteggiamo rifugiandoci nell'artificialità conosciuta e classica della pittura, che a confronto con le creazioni digitali è familiare come la minestra della nonna o il salotto con i centrini sulle poltrone delle vecchie zie. Così, davanti a immagini che non riusciamo a domare e incasellare dentro la nostra testa, l'unica esclamazione che ci può salvare è: "Bello, sembra un quadro".
17,00
Il tempo dei tiranni. Populisti, falsi, feroci: storia di Putin, Erdogan e di tutti gli altri

Il tempo dei tiranni. Populisti, falsi, feroci: storia di Putin, Erdogan e di tutti gli altri

di Moisés Naím

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 384

Populismo, polarizzazione, post-verità. Tendenze, tecnologie e comportamenti vecchi come il tempo. Ma i tiranni di oggi li combinano in un modo nuovo. Minacciano la vita democratica con strategie finora impensabili e lo fanno, in gran parte, in modo occulto. Il potere non è cambiato. Ma gli strumenti con cui viene conquistato ed esercitato sì. Questo libro racconta gli autocrati delle tre "P", raccoglie personaggi terribili e affascinanti, storie travolgenti di presa e di perdita del potere, esempi vividi delle tattiche e dei trucchi usati da certi leader per contrastare le forze che minacciano la loro autorità. Moisés Naím rintraccia i nessi meno ovvi tra gli eventi globali e le strategie politiche che, se presi insieme, mostrano una profonda e spesso furtiva trasformazione del potere e della politica in tutto il mondo. C'è una nuova guerra ideologica, in cui il potere politico tende a diventare assoluto fino a rendersi invisibile e quindi incontestabile. Dunque è vero che la politica, per continuare a esistere, ha bisogno di essere sempre meno democratica e sempre più autocratica? Perché il potere si sta concentrando in alcuni luoghi mentre in altri si sta frammentando e degradando? E, infine, la grande domanda: la libertà ha un futuro? Naím rivela come, guardando bene, le strategie per consolidare il potere siano le stesse anche in luoghi con circostanze politiche, economiche e sociali molto diverse, e offre idee e intuizioni su cosa possiamo fare per difendere la libertà e la democrazia. Una storia di manipolazione e di conquista che ha per protagonisti Putin, Trump, Orbán, Duterte, Erdo?an, Berlusconi e molti altri. La fine della storia e la vittoria del liberalismo occidentale sono acqua passata. Questo è il tempo della rinascita dei tiranni.
24,00
La buona scuola. Cambiare le regole per costruire l'uguaglianza

La buona scuola. Cambiare le regole per costruire l'uguaglianza

di Rachele Furfaro

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 336

La scuola italiana oggi è in stallo. In una società sempre più dura nei confronti di chi ha meno mezzi e dunque sempre più destinata alla disuguaglianza, la scuola non riesce più a svolgere il suo compito educativo. Per chi è nato in un quartiere che somiglia a un ghetto o in un territorio isolato e degradato, pensare con libertà al proprio futuro è difficile. E il sistema di formazione è ancora fermo a un modello rigido, che ostacola la mobilità sociale e impedisce la crescita culturale ed economica del nostro Paese, dividendo in modo classista il Nord dal Sud e dalle isole. Crescere nella fragilità sociale significa avere meno opportunità di coltivare sogni e desideri. La sfida che abbiamo di fronte è epocale. Rachele Furfaro ha creato un modello nuovo, con l'idea di rispondere alle esigenze del mondo contemporaneo. L'educazione non è un processo di trasmissione di conoscenze indiscutibili, di saperi prefabbricati, assoluti e immutabili, separati dalle esperienze di vita dei bambini e dei ragazzi. La scuola deve essere capace di ascolto, di attenzione al singolo e alla comunità, per renderla accogliente e inclusiva. È un luogo di partecipazione civile, di condivisione e anche di gioco. "È un presidio indispensabile e vitale," scrive Furfaro, "perché rappresenta l'unico reale laboratorio di contaminazione sociale e culturale dove le diversità continuano a incontrarsi, a dialogare e a costruire insieme il proprio futuro." L'Italia ha una lunga storia di riforme, che hanno cercato di migliorare l'istituzione scolastica ma hanno lasciato dietro di sé errori, lacune e contraddizioni. Questo libro racconta una scuola buona per davvero, finalmente capace di contribuire alla costruzione del nostro futuro.
19,00
Il grande esperimento. Etnie e religioni minacciano la democrazia?

Il grande esperimento. Etnie e religioni minacciano la democrazia?

di Yascha Mounk

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 304

È facile lasciarsi andare al pessimismo sul destino della democrazia, soprattutto nelle nostre società sempre più attraversate da divisioni etniche, culturali e religiose. Infatti, c'è un mito da sfatare: mai nella storia una democrazia è riuscita a essere inclusiva delle diversità, mai è stata in grado di garantire gli stessi diritti a membri di gruppi etnici, religiosi e culturali differenti. La stabilità delle democrazie si è invece costituita su una brutale gerarchia razziale o religiosa, con un ruolo dominante di uno o pochi gruppi sul resto della popolazione. Yascha Mounk è una delle voci internazionali più autorevoli sulla crisi della democrazia liberale e ha scritto un'indagine decisiva, che attraversa la storia delle nazioni e la psicologia sociale, la politica comparata e la filosofia, per dimostrare una verità scomoda e tuttavia urgente. Nel mondo, una democrazia capace di integrare tutti i gruppi che ne fanno parte non esiste ancora: è il più grande esperimento del nostro tempo e determinerà la direzione del nostro futuro. Oggi le democrazie ospitano un conflitto permanente fra gruppi portatori di identità diverse. In Europa e negli Stati Uniti tale conflitto si è sempre risolto con la sottomissione di tutte le minoranze da parte della maggioranza bianca. L'inclusione di altri gruppi etnici o religiosi comporta instabilità, costi, legittimazione delle minoranze. Nel frattempo, però, l'equilibrio delle forze demografiche si sta spostando. Forse un giorno coloro che erano sottomessi erediteranno la Terra. Per questo il grande esperimento di una democrazia inclusiva è la posta in gioco del Ventunesimo secolo. Il suo successo dipende da noi e dalle istituzioni che costruiamo. Dobbiamo creare un mondo in cui le nostre identità contino meno e nelle quali i diversi gruppi riescano a vedersi come amici e non come nemici, come compatrioti e non come estranei.
20,00
Aprite gli occhi. La mia lotta per dare una voce alla crisi climatica

Aprite gli occhi. La mia lotta per dare una voce alla crisi climatica

di Vanessa Nakate

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2022

pagine: 256

«La gente in Uganda, in Africa, e in tutto quello che prende il nome di Sud globale sta perdendo case, raccolti, guadagni, e persino la vita, e qualsiasi speranza di un futuro vivibile, e li sta perdendo ora. Questa situazione non è solo tremenda, è anche ingiusta. Chi ha meno risorse e meno ha contribuito alla crisi si trova a fare i conti con le sue conseguenze peggiori: inondazioni più frequenti e più gravi, siccità più lunghe, ondate di caldo estremo e innalzamento del livello dei mari. Un pianeta più caldo di due gradi centigradi è una condanna a morte per Paesi come l'Uganda. Eppure, già mentre leggete questo libro, siamo sulla buona strada perché le temperature salgano molto molto di più di due gradi.» Vanessa Nakate non ha paura. Ha uno spirito inarrestabile e una voce forte e commovente. È una leader fra gli attivisti della giustizia climatica. Ha guardato in faccia Obama per dire che i suoi Stati Uniti hanno tradito le loro promesse sul clima. È diventata una superstar. Tutti i giorni lotta per dire la verità sul più grande problema del nostro tempo: non siamo tutti uguali di fronte alla crisi climatica. Questo è il racconto di vita una giovane donna ugandese, che vede abbattersi sulla sua comunità le conseguenze smisurate di una catastrofe che avanza. E intanto assiste all'indifferenza nei confronti delle nazioni africane. Nel 2019 Nakate è diventata la prima manifestante di Fridays for Future in Uganda e così ha scoperto di avere una voce politica potente. Nel gennaio 2020 Associated Press l'ha tagliata fuori da una foto scattata al World Economic Forum di Davos: di fianco a lei c'erano quattro attivisti, tutti bianchi. Ma la voce di Vanessa Nakate è più forte. Da timida ragazzina di Kampala a leader sulla scena mondiale, Nakate ha scritto un libro nel quale il manifesto politico e il memoir sono inseparabili.
17,00