Libri di AGNOLETTI MAURO
Atlante dei boschi italiani
di Mauro Agnoletti
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 334
I boschi italiani hanno caratteristiche uniche al mondo, affascinanti da conoscere. A differenza del resto d'Europa, gran parte della loro biodiversità è legata alla secolare influenza di attività come il pascolo, la produzione di legname, di legna da fuoco, di carbone o di alimenti. La lunga coevoluzione tra uomo e natura ha creato un binomio inscindibile. Le abetine delle Alpi, le faggete appenniniche, i querceti delle colline interne, le pinete litoranee e le macchie di arbusti delle coste e delle isole, sono elementi di un paesaggio bioculturale che già dal medioevo ha attirato studiosi e visitatori stranieri e che ancora oggi mostra persistenze storiche in grado di rappresentare l'identità ambientale e paesaggistica dell'Italia. Questo Atlante identifica 58 boschi, distribuiti dal Sud al Nord della penisola, e ne racconta le principali caratteristiche, offrendo una chiave di lettura originale che integra storia e natura.
Storia del bosco. Il paesaggio forestale italiano
di Mauro Agnoletti
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2020
pagine: 384
Faggi, castagni, querce, larici, abeti... Oltre il 35% della penisola è coperto da boschi, un paesaggio che spesso percepiamo come primigenio e 'naturale'. In realtà, come il resto del nostro paesaggio, i boschi sono un prodotto della storia, sempre legata all'opera dell'uomo che ne ha modificato tutte le caratteristiche. Nell'antichità il bosco è già largamente utilizzato, tanto che le foreste naturali nel primo secolo d.C. sono meno di una decina. Il bosco di alto fusto e il bosco ceduo, la forma più diffusa, hanno contribuito al bisogno di legna da fuoco, carbone e legname da costruzione, consentendo allo stesso tempo il pascolo del bestiame. Dal medioevo all'Ottocento sono le costruzioni navali che modellano gran parte dei boschi, legando strettamente il mondo dei commerci mediterranei a quello della montagna. Da nord a sud, poi, esiste una 'civiltà del castagno', vero e proprio 'albero del pane' a cui intere popolazioni devono la propria sopravvivenza. Oggi l'esodo dalle campagne e dalle montagne ha portato alla ricomparsa di macchie e foreste in territori antropizzati da secoli. E il desiderio di ricercare nel bosco valori naturalistici si è sovrapposto alla realtà storica di un paesaggio forestale come prodotto culturale. Un viaggio alla riscoperta dello straordinario rapporto che ci lega alle 'selve oscure'.
Paesaggio rurale. Evoluzione, valorizzazione, gestione
di Mauro Agnoletti
Libro: Copertina morbida
editore: Edagricole
anno edizione: 2010
pagine: 616
Il paesaggio come risorsa. Castagneto negli ultimi due secoli
di Mauro Agnoletti
Libro
editore: ETS
anno edizione: 2009
pagine: 190
Il parco del paesaggio rurale appenninico di Moscheta
di Mauro Agnoletti
Libro: Copertina morbida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2007
pagine: 128
Il volume presenta i risultati degli studi effettuati per la realizzazione del parco del paesaggio rurale appenninico di Moscheta nella provincia di Firenze. In primo piano le dinamiche storiche per identificare l'identità culturale dei luoghi e le problematiche legate alla salvaguardia di paesaggi oggi minacciati non solo dallo sviluppo socio economico e dall'abbandono, ma anche da politiche inadeguate che ne hanno spesso accelerato il degrado.
Il paesaggio nella Cavalcata dei Magi. Ediz. italiana e inglese
di Mauro Agnoletti, Maria Adele Signorini
Libro: Copertina morbida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2011
pagine: 109
Il paesaggio rurale è uno degli elementi meno conosciuti del patrimonio culturale italiano, di cui viene spesso ignorata la dimensione storica a favore dei suoi caratteri ambientali, delle componenti insediative o architettoniche, e raramente il tema viene affrontato nell'analisi delle rappresentazioni pittoriche. Sebbene la "Cavalcata dei Magi" non sembri riprodurre un luogo definito del territorio toscano, ma piuttosto un luogo di fantasia, il dipinto costituisce uno straordinario regesto che illustra nel dettagli la ricchezza di elementi reali del paesaggio toscano, nelle sue componenti agricole, pastorali e forestali. La scomposizione del paesaggio reale e la sua ricomposizione in una realtà pittorica ispirata dalla fantasia dell'autore, nulla toglie alla ricchezza di un patrimonio da cui l'artista attinge. È evidente come il carattere di "giardino" prevalga su qualunque presunta "naturalità", ma semmai la natura costituisce la materia prima che l'uomo ha modellato per costruire il paesaggio, sia nella immagine pittorica, che nella realtà storica.
Segherie e foreste nel Trentino. Dal Medioevo ai giorni nostri
di Mauro Agnoletti
Libro
editore: Museo Usi Gente Trentina
anno edizione: 1998
pagine: 233
Storia del bosco. Il paesaggio forestale italiano
di Mauro Agnoletti
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2018
pagine: 366
Faggi, castagni, querce, larici, abeti... Oltre il 35% della penisola è coperto da boschi, un paesaggio che spesso percepiamo come primigenio e 'naturale'. In realtà, come il resto del nostro paesaggio, i boschi sono un prodotto della storia, sempre legata all'opera dell'uomo che ne ha modificato tutte le caratteristiche. Nell'antichità il bosco è già largamente utilizzato, tanto che le foreste naturali nel primo secolo d.C. sono meno di una decina. Il bosco di alto fusto e il bosco ceduo, la forma più diffusa, hanno contribuito al bisogno di legna da fuoco, carbone e legname da costruzione, consentendo allo stesso tempo il pascolo del bestiame. Dal medioevo all'Ottocento sono le costruzioni navali che modellano gran parte dei boschi, legando strettamente il mondo dei commerci mediterranei a quello della montagna. Da nord a sud, poi, esiste una 'civiltà del castagno', vero e proprio 'albero del pane' a cui intere popolazioni devono la propria sopravvivenza. Oggi l'esodo dalle campagne e dalle montagne ha portato alla ricomparsa di macchie e foreste in territori antropizzati da secoli. E il desiderio di ricercare nel bosco valori naturalistici si è sovrapposto alla realtà storica di un paesaggio forestale come prodotto culturale. Un viaggio alla riscoperta dello straordinario rapporto che ci lega alle 'selve oscure'.