Libri di Anatole France
L'Isola dei pinguini
di Anatole France
Libro: Copertina morbida
editore: Elliot
anno edizione: 2022
pagine: 344
Anatole France, "scrittore dalla penna d'oro" come lo definì Joseph Conrad, scrisse uno dei romanzi satirici più importanti del Novecento quarant'anni prima della "Fattoria degli animali". Ambientato intorno all'anno Mille, vi incontriamo un vecchio monaco quasi cieco sbarcato su un'isola bretone. Accolto da una moltitudine di pinguini, lui però li scambia per persone basse: e allora li battezza, tutti. Poiché si è trattato di una svista, Dio decide di concedere ai pennuti un'anima, purché sia "di piccola taglia". Inizia così la storia di Pinguinia, i cui abitanti poco hanno giovato della conversione al cattolicesimo: hanno infatti sviluppato tendenze alla corruzione, all'invidia e ad altre caratteristiche squisitamente umane. Opera polimorfa e atipica edita nel 1908, fece infuriare borghesi e cattolici e fu amata da Walter Benjamin, Carl Jung e Joseph Conrad, il quale a questo romanzo dedicò un testo che accompagna la presente edizione. Con un testo di Joseph Conrad.
La rivolta degli angeli
di Anatole France
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Clandestine
anno edizione: 2022
pagine: 240
Gli angeli descritti da Anatole France non sono messaggeri divini, ma ribelli scesi sulla terra per curiosità o per amore che decidono di rimanervi e vivere piuttosto che dover contemplare la vita altrui in eterno. Un giorno però il bellissimo Arcade decide di portare a termine l'impresa tentata da Lucifero considerando Dio un impostore reputandolo colpevole di crimini contro quella umanità che lui asserisce di aver creato. La cultura, i tanti libri letti da Arcade sono i colpevoli, ma sulla terra è difficile pensare solo alla guerra: ci sono troppe belle donne...
Gli dei hanno sete
di Anatole France
Libro: Copertina morbida
editore: Marlin (Cava de' Tirreni)
anno edizione: 2022
pagine: 288
"Gli dei hanno sete", non più ripubblicato in Italia da oltre vent'anni, affronta in maniera acuta e spregiudicata il tema complesso dell'esercizio del potere che rischia sempre di condurre all'abuso e degenerare in violenza. La vicenda si svolge a Parigi tra il 1793 e il 1794, nel tragico periodo del Terrore successivo alla Rivoluzione francese. Il protagonista, Évariste Gamelin, un artista emulo di David, viene nominato giurato del Tribunale rivoluzionario. La passione politica, fusa e confusa con il credo religioso, lo spinge a votarsi anima e corpo alla causa giacobina, anche a costo di compromettere i propri legami familiari e personali. Gamelin aderisce a poco a poco ai principi estremi della Rivoluzione e implora la "santa ghigliottina" di salvare la patria, ma la sua psiche è ossessionata e ciò che lo muove è un delirio di giustizia. Vede ovunque infedeli e traditori della Repubblica ed è convinto di dover essere crudele e spietato affinché le generazioni future possano essere libere e felici. Gamelin agisce in nome di un grande ideale, ma approda alla sua totale negazione affermando una nuova dittatura del dogma e della tirannia.
Il giglio rosso
di Anatole France
Libro: Copertina morbida
editore: Leone
anno edizione: 2012
pagine: 309
Cinica e disincantata, la bella e capricciosa contessa parigina Thérèse vive un matrimonio ormai spento con un uomo "ingiallito dagli affari e dalla politica" e da tre anni intreccia una relazione clandestina con un giovane e fascinoso rampollo dell'alta società. Ma non è felice né soddisfatta: l'amore per lei è una parola vuota. È desiderata e corteggiata, eppure si annoia, tremendamente. Tutto cambierà, però. Invitata a trascorrere la primavera a Firenze, la città del "giglio rosso", l'incontro con un animo puro e sognatore, un uomo tanto lontano dal suo mondo, quanto capace di penetrare il segreto del suo cuore come nessun altro prima, la sconvolgerà completamente. Sul palcoscenico della città toscana, incarnazione della Bellezza assoluta, i due vivono il loro amore totale, che nutre al suo interno, tra menzogne e incomprensioni, il germe che ne minaccerà la sopravvivenza. Quel giglio rosso, simbolo di una passione frenetica, è capace di ferire. E la sua ferita sanguina senza potersi più rimarginare, per quanti sforzi faccia Thérèse per salvare l'unico vero amore della sua vita.
Giocasta e il gatto magro
di Anatole France
Libro: Copertina morbida
editore: Robin
anno edizione: 2021
pagine: 248
«Un libro secco e corto», come lo definisce l'autore: è con una coppia di racconti, in modo anomalo e per nulla trionfale, che Anatole France esordisce nel mondo della prosa nel 1879. La protagonista di Giocasta combatte contro un marito noioso e un padre trafficone, sfiorando l'amore senza gustarlo, oppressa da sensi di colpa e visioni di morte fino al tragico epilogo. Celebrazione sgangherata di una Bohème che non crede più in se stessa, Il Gatto Magro è un racconto corale, popolato da una miriade di personaggi scelti per la loro stranezza ed eccentricità, spinti da visioni inafferrabili, lunatici e picari della Belle Époque. Completa il volume la prefazione all'edizione del 1879, espunta da quelle successive, dove troviamo il nucleo originario di un terzo racconto, André, poi rielaborato nella raccolta Il libro del mio amico. France trova nella forma breve lo strumento migliore per ispezionare, guidato da una dotta curiosità, il mondo attorno a sé. In una sorta di Gymnopédie a braccetto con la Storia, l'autore annota, per sé e per il lettore, quanto lo attrae delle vetrine e dei passanti, prima di ripartire per nuove mete: ancora curioso, sempre sereno.
Il prefetto della Giudea. Testo francese a fronte
di Anatole France
Libro: Copertina morbida
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2019
pagine: 62
"Il prefetto della Giudea" (titolo originale "Le Procurateur de Judée") è un breve racconto storico di Anatole France pubblicato nel 1902. L'autore racconta l'incontro di due patrizi dell'antica Roma ormai anziani. Sono vecchi amici, accomunati da sfortunate vicende politiche: Ponzio Pilato, prefetto della Giudea, ed Elio Lamia, esiliato e costretto a viaggiare per le province dell'Impero, specie in quelle d'Oriente. Ritrovarsi diventa per loro l'occasione per rievocare il passato, il tempo in cui entrambi si trovano lontani dalla Roma imperiale. Il libro, oltre che racconto storico, è anche un apologo sulle ragioni che portano a dimenticare o a conservare un ricordo.
Il crimine di Sylvestre Bonnard
di Anatole France
Libro: Copertina morbida
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2019
pagine: 206
Sylvestre Bonnard ci racconta qui due favole. Una favola del buon Natale e una della buonanotte; favole dal lieto fine senza essere melense, a metà strada tra la storia molto umana di Don Chisciotte e quelle molto animalier di La Fontaine; storie in cui ogni elemento poggia su se stesso e su cento altri, formando una cattedrale della parola dallo stile fiammaggiante, dove non mancano né le spaventose gargouilles né le scene grottesche, che tanto piacevano ai nostri antenati medievali. Perché la storia è una favola che non ha morale e, per questo, è la morale. In appendice "Lo stratagemma".
Il procuratore della Giudea
di Anatole France
Libro: Copertina morbida
editore: EDB
anno edizione: 2018
pagine: 56
«Si chiamava Gesù, Gesù il Nazareno, e fu crocifisso non so bene per quale crimine. Ponzio, ti ricordi di quell'uomo?». Ponzio Pilato aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca qualcosa nella propria memoria. Poi, dopo qualche istante di silenzio, mormorò: «Gesù? Gesù il Nazareno? No, non mi ricordo». Nei Campi Flegrei, dove soggiornano per ristorare corpo e spirito, un Pilato ormai vecchio e acciaccato ricorda, insieme all'amico Elio Lama, i suoi trascorsi in Giudea, parentesi turbolenta di un'onorata carriera. Quando la conversazione si sposta sul Nazareno morto in croce, Pilato rivela una spiazzante dimenticanza: non ha memoria di lui. L'amico, al contrario, ricorda con nostalgia quella terra e, in particolare, una bellissima danzatrice ebrea, scomparsa all'improvviso per seguire i discepoli di un giovane taumaturgo.
Storia comica
di Anatole France
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Clandestine
anno edizione: 2018
pagine: 143
Nello scenario di una Parigi capricciosa e fiorente, l'affascinante Félicie Nanteuil, giovane e ambiziosa attrice dell'Odèon, scivola da un'infatuazione all'altra, finché non trova il grande amore della sua vita, il ricco e nobile Robert de Ligny. Ma il loro amore è minacciato dall'ombra di un ex-amante, Chevalier, che, sopraffatto dalla gelosia, non riesce a rassegnarsi all'idea di averla perduta. Anatole France riesce con semplicità e un po' di rassegnato cinismo a mettere a nudo la vera essenza della società parigina e in generale la natura dell'uomo. Con forza sbalorditiva smaschererà l'insensibilità, l'egoismo e la superficialità che quotidianamente ci guidano nelle nostre scelte e che tentiamo di nascondere dietro un fitto velo di ipocrisia. Un'opera profonda e semplicemente drammatica, che indaga l'animo umano con sottile e rassegnata malinconia.
Il procuratore della Giudea
di Anatole France
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Clandestine
anno edizione: 2018
pagine: 62
L'autore racconta l'incontro di due anziani patrizi dell'antica Roma, Ponzio Pilato ed Elio Lamia, i quali accomunati da sfortunate vicende politiche, avevano stretto amicizia in gioventù, quando Pilato ricopriva una carica importante in Giudea e Lamia era in esilio. Quel casuale incontro dà l'occasione, ai due vecchi amici, di rievocare il passato e discutere sugli avvenimenti accaduti dopo la partenza di Lamia, facendo valere i loro diversi punti di vista. Un breve racconto storico e un'allegoria sulle ragioni che portano a dimenticare o conservare un ricordo.
La rivolta degli angeli
di Anatole France
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2017
pagine: 304
Scritto a settantanni, dopo un'esistenza spesa nella ricerca di una risposta ai grandi interrogativi posti dalla religione, dall'intelligenza, dalla vita stessa, il romanzo appare come uno di quei libri lungamente meditati che l'autore è, a un certo momento, «costretto» a scrivere. È costruito su un doppio binario, da un lato la storia di un giovane borghese, Maurice, che ha assimilato dalla morale del suo secolo una sola verità: non impegnarsi, non esporsi mai, per poter godere un'esistenza il più possibile tranquilla; dall'altro la storia, favolosa e simbolica, di Arcade, l'angelo custode che, interrogata la scienza sulle eterne verità delle fedi e di Dio, si rivolta contro Geova suo padrone, sceglie la condizione umana con altri angeli ribelli, e prepara una nuova scalata al cielo. Attraverso le loro vicende France sviluppa una riflessione sulla condizione umana e, proprio alla vigilia del primo conflitto mondiale, pronuncia una chiara e totale condanna della violenza come mezzo per imporre la giustizia. Come spiega Lucifero quando rinuncia a intraprendere la lotta contro Yahweh che pur si preannuncia vittoriosa, se egli si sostituisse a Dio diventerebbe un tiranno e commetterebbe gli stessi soprusi. Per questo preferisce restare dalla parte di chi soffre.