Libri di Antonio Gramsci
Il Vaticano e l'Italia
di Antonio Gramsci
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2023
pagine: 144
Negli scritti tratti dai "Quaderni del carcere" qui raccolti Gramsci studia la storia dei rapporti fra la Chiesa e lo Stato italiano, la politica dell'Azione cattolica e delle altre organizzazioni confessionali nei riguardi della questione sociale e i problemi posti al movimento operaio del nostro Paese dalla presenza delle masse cattoliche e dall'influenza esercitata in Italia dal Vaticano. La lettura di questi scritti assume un particolare interesse ora e può servire a verificare il contributo storico e critico fornito da Gramsci all'analisi della realtà italiana. Ledizioni ripubblica questa fondamentale opera con una approfondita prefazione di Noemi Ghetti.
Sul fascismo
di Antonio Gramsci
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Clandestine
anno edizione: 2022
pagine: 336
Questa antologia di scritti, presentati in ordine cronologico, mette in luce il pensiero di Gramsci sul fascismo. L'autore coglie i caratteri e il ruolo storico-sociale di quei fasci di combattimento, di quelle squadracce, che sulla scena italiana ed europea del dopoguerra costituivano agli occhi del movimento operaio un fatto nuovo. E nell'interpretazione del nuovo Gramsci si rifece, fra i primi in Europa, a Marx. È la prima volta che un comunista procede verso una definizione del fascismo su cui più tardi, su scala europea e nell'ambito della Terza Internazionale, fioriranno dibattiti e si confronteranno posizioni diverse.
L'egemonia culturale
di Antonio Gramsci
Libro: Copertina morbida
editore: Historica Edizioni
anno edizione: 2022
In questo volume tratto dai celebri Quaderni del carcere, Gramsci tratteggia la sua idea di egemonia culturale: un dominio frutto di assenso, persuasione e vicinanza da parte degli intellettuali organici al popolo-nazione. Al comando della società, persone specializzate e "funzionali", in grado di soddisfare le esigenze fondamentali della massa popolare creando una direzione intellettuale e morale scevra da astrattismi e legata alla realtà. È attraverso la valorizzazione della cultura, la coesione tra teoria e pratica, l'importanza del consenso e il ripensamento del ruolo dell'intellettuale come trait d'union di questi elementi, che il concetto di egemonia culturale gramsciano ha modo di prendere forma e svilupparsi appieno.
Educare nel mondo grande e terribile. Scritti pedagogici
di Antonio Gramsci
Libro: Copertina morbida
editore: Pgreco
anno edizione: 2022
pagine: 160
Antonio Gramsci è stato uno dei personaggi principali della prima parte del '900, protagonista del movimento socialista e comunista, esponente dell'antifascismo. Politico attivo e appassionato, giornalista, intellettuale impegnato in molte aree di ricerca e riflessione, protagonista anche della storia della pedagogia poiché ha elaborato e scritto diversi testi anche sull'educazione e sull'educare. I suoi scritti pedagogici sono stati pubblicati in più edizioni, e la loro scelta, impostazione e organizzazione hanno risentito del clima politico e culturale del tempo e del luogo in cui ciò accadeva. Ad oggi si assiste all'affermazione di un neoliberismo in grado di generare diffuso consenso attorno ai suoi principi e alle sue prassi attraverso educazione intenzionale ed esplicita, ma anche tramite educazione diffusa, informale, latente. In questo contesto, lo scopo del libro è quello di mettere a disposizione, in particolare per coloro che sono impegnati in ambito educativo, gli scritti pedagogici di Gramsci poiché ritenuti strumenti in grado di favorire lo sviluppo di un pensiero critico sull'educare, cioè un pensiero disvelante, inquieto, non pacificante.
Il popolo delle scimmie. Scritti sul fascismo
di Antonio Gramsci
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 280
La nascita del regime vista in presa diretta, attraverso gli occhi del grande intellettuale italiano del Novecento. Perché non ci sono parole migliori di quelle di Antonio Gramsci per comprendere cosa sia veramente stato il fascismo e cosa potrebbe tornare a essere. «Finita la lettura di questi testi gramsciani, la si potrà considerare un'utile, e sofferta, "lezione di storia", focalizzata su quel tempo del ferro e del fuoco che fu la prima metà del Novecento. E tale è, senza dubbio. Tuttavia, è difficile chiudere il libro senza portarsi dietro un'"ombra": quasi il senso di una vicenda non completamente sepolta nell'involucro del suo passato, la quale finisce per lasciar filtrare, in chi la ripercorre, l'inquietante soprassalto che si prova quando s'intuisce che de te fabula narratur» (Marco Revelli). Il fascismo è il grande rimosso del nostro paese. Se ne parla sempre ma non se ne parla mai davvero. Attualizzato o sminuito, sempre e comunque in qualche modo travisato da forme di revisionismo più o meno subdole. Ma il fascismo è stato qualcosa di molto complesso e di ben più inquietante; e se aguzzassimo la vista oggi lo potremmo scovare dove meno ci si aspetterebbe di trovarlo. In queste pagine sono raccolti gli scritti più illuminanti dedicati da Antonio Gramsci all'ascesa del regime fascista. Scritti che ne rivelano i legami con le grandi trasformazioni che attraversavano le società capitalistiche, e che mettono al centro le classi sociali, i tempi della storia, le forme del comando e i processi di modernizzazione fordista. Scritti che mostrano l'evoluzione di un pensiero d'avanguardia, sempre vigile e acuto malgrado l'isolamento e le sofferenze della prigionia. Un pensiero a cui tornare ogni volta, per sorprendersi di quanto possa continuare a parlarci con la stessa attualità.
Favole di libertà. Sei fiabe dei fratelli Grimm tradotte da Gramsci
di Antonio Gramsci
Libro
editore: Hoppípolla Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 64
La scuola è vita
di Antonio Gramsci
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2022
pagine: 96
«Che la scuola si sia staccata dalla vita ha determinato la crisi della scuola. La partecipazione realmente attiva dell'allievo può esistere solo se la scuola è legata alla vita.» Le riflessioni su scuola e apprendimento che attraversano l'opera di Antonio Gramsci sorprendono per la loro modernità. Nemico del nozionismo fine a sé stesso, fautore di uno studio «disinteressato», non subordinato a immediati scopi pratici, Gramsci rivendica l'importanza dell'istruzione come formazione a tutto tondo dell'individuo. In questa prospettiva, il processo educativo significa prima di tutto ricerca, conoscenza, scoperta di sé come condizioni per la comprensione dell'altro. In un percorso di crescita personale che punta allo sviluppo di spirito critico, capacità creative, coscienza morale, Gramsci riconosce nella scuola il laboratorio per una società consapevole e, giorno dopo giorno, sempre più democratica.
Concerti e sconcerti. Cronache musicali (1915-1919)
di Antonio Gramsci
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 172
Questa raccolta curata da Fabio Francione e Maria Luisa Righi si presenta come la prima pubblicazione organica di tutti gli scritti musicali di Gramsci finora individuati sull'"Avanti!". Leggendo le sue cronache si vedrà come il piacere dello spettatore e l'anima pugnace del critico non si sovrappongono, ma si integrano in una miscela intellettuale unica nel panorama della critica musicale del Novecento.
Elefanti con le ali e altri racconti
di Antonio Gramsci
Libro: Copertina rigida
editore: Imago Multimedia
anno edizione: 2021
pagine: 72
Ricci a caccia di mele, topi che salvano il mondo, elefanti con le ali. E poi fiabe di uomini che cadono e risorgono, che parlano la lingua delle galline. Questo volume illustrato raccoglie sedici storie di Antonio Gramsci estratte dalle lettere che scrisse dal carcere tra il 1926 e il 1934. Ci presenta un uomo diverso dall'intellettuale impegnato, e rivela la nostalgia per il mondo del fanciullo felice qual era stato Nino nella sua Sardegna, isola lontana ormai, dove tutto era semplice e la libertà aveva le ali per volare lontano. Età di lettura: da 5 anni.
Il canto decimo dell'Inferno e altri scritti su Dante
di Antonio Gramsci
Libro: Copertina morbida
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 120
Dante è al centro degli interessi di Gramsci fin dall'inizio della scrittura dei Quaderni del carcere. La Commedia è uno dei libri richiesti subito dopo l'arresto; è dantesco uno degli «argomenti principali»; Dante è spesso associato a Machiavelli come rappresentante della corrente laica della letteratura italiana; la penultima nota è una riflessione sulla «quistione della lingua» a partire dal De vulgari. Ma all'interno dell'opera di Gramsci è possibile individuare un nucleo più definito che ruota attorno al canto decimo dell'Inferno e a Cavalcante Cavalcanti, padre di Guido, che prende avvio da uno scritto del 1918 e si concretizza in una sezione del Quaderno IV e in un gruppo di lettere. In tutte queste pagine - che qui si raccolgono - Gramsci usa Dante per riflettere su alcuni dei temi fondamentali dei Quaderni: il rapporto tra poesia e struttura, il ruolo degli intellettuali, la "popolarità" della letteratura italiana.
Epistole e favole. L'albero del riccio e Favole di libertà
di Antonio Gramsci
Libro: Copertina morbida
editore: Mauna Loa Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 228
L'opera di Gramsci unisce due raccolte: di epistole (L'Albero del Riccio) e di traduzioni di favole (Favole di Libertà); e mette in evidenza il legame tra la sua vita politica e quella sentimentale. Gramsci merita di essere ricordato non solo per i suoi scritti, quanto anche per come ha vissuto e per quanto ha sofferto. Scrive la curatrice, Fabiana Caserta: «Si ha l'impressione di trovarsi davanti alla faccia nascosta della luna: la figura storica, spesso eroicizzata, di Antonio Gramsci mostra il suo lato più umano. Ricco di piccoli spaccati della sua giovinezza sarda e di storie quotidiane del carcere, L'Albero del Riccio mette alla luce i legami familiari, caratterizzati da un grande affetto, ma anche da ovvi momenti di dolore. Ogni elemento diventa pregno di significato, degno di attenzione, ha una valenza emotiva superiore. In Favole di Libertà, invece, la condivisione di favole è il tramite comunicativo che Gramsci stabilisce con la famiglia. Nulla è lasciato al caso: ogni scelta specifica compiuta nella traduzione di Gramsci rispetto alla versione originale dei fratelli Grimm è in base alla esigenza di "secolarizzare" e di rendere più attuali e didattiche le fiabe.»
Lettere dal carcere
di Antonio Gramsci
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 1257
Lettere dal carcere è un libro unico. Forse interminabile. E un libro postumo, la cui prima edizione ho sotto mano, un libro di famiglia, come lo è per non poche famiglie italiane. La sua storia, come spiega Francesco Giasi nell'introduzione, inizia il giorno dopo la morte del suo autore, avvenuta a Roma il 27 aprile 1937. La prima edizione contava 218 lettere. Qui sono 511, di cui 12 inedite. E la storia personalissima di un pensiero conteso fra logiche di apparato, libertà di visione, dolore e tenacia di impegno. Le lettere corrono parallele alla stesura dei Quaderni del carcere, che rappresentano a loro volta una delle vette del pensiero saggistico italiano del Novecento, tradotti e studiati in tutto il mondo. Ne costituiscono il parallelo esistenziale e, forse, la premessa e la condizione. In tutte le sue edizioni, per merito dei o nonostante i suoi curatori, Lettere dal carcere è sempre apparso al suo lettore non come un libro-archivio, ma come un'opera compiuta e autonoma, perché autoritratto di un pensiero vivente nel suo divenire, nel suo dispiegarsi, ma anche nella sua novità radicale. L'ultima lettera della prima edizione (qui 442) era diretta al figlio Delio: «... mi sento un po' stanco e non posso scriverti molto. Tu scrivimi sempre e di tutto ciò che ti interessa nella scuola. Io penso che la storia ti piace, come piaceva a me quando avevo la tua età, perché riguarda gli uomini viventi e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti piú uomini è possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano e migliorano se stessi non può non piacerti piú di ogni altra cosa. Ma è cosí?». Con un album fotografico.