Libri di Attilio Selvini
Meccanica delle armi corte
di Attilio Selvini, Luca Soldati
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2021
pagine: 188
Forse non tutti sanno che la meccanica del primo revolver moderno era... di legno: la intagliò un giovanissimo Samuel Colt nel 1831, di ritorno da un viaggio in India dove, in una armeria di Calcutta, vide per la prima volta un revolver Collier a pietra focaia e a rotazione manuale del tamburo. Il funzionamento del congegno di blocco del verricello di carico del veliero sul quale navigava gli fornì l'ispirazione per un meccanismo di rotazione finalmente efficace, capace di risolvere con efficienza il problema della ripetizione del colpo che, sin dai tempi antichi, assillava gli inventori. Era nato il revolver. Nella corsa tecnologica verso la ripetizione dello sparo arrivarono dunque prime le rivoltelle, ma nel 2019 con la sua fortunata opera sulla dinamica dei sistemi di chiusura Attilio Selvini privilegiò le pistole semiautomatiche. Ora ritorna, con Luca Soldati, a esaminare la meccanica dei revolver con uno studio che non pretende di essere esaustivo, ma solo divulgativo, e che vuole illustrare come innumerevoli progettisti abbiano cercato di migliorare il congegno di Colt nell'ambito di una diatriba che dalla fine del XIX secolo divide il mondo degli appassionati di armi corte: se siano meglio le pistole oppure i revolver. Questo agile libretto porta dunque il lettore attraverso i due secoli delle più significative invenzioni che hanno cercato di innovare un'idea brillante che, nella sua pratica semplicità, resiste pressoché immutata dal 1835.
Il ruolo della meccanica. Nella misura sul terreno e sulle sue immagini
di Attilio Selvini
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2019
pagine: 154
Senza la meccanica il rilevamento del terreno e quello più avanti nel tempo delle sue immagini, non sarebbe stato possibile. Quale sia stato il ruolo di questa disciplina primaria, nella costruzione e nello sviluppo degli strumenti topografici e fotogrammetrici, viene qui illustrato e descritto con adatti esempi ed immagini. Dopo la rivoluzione informatica la strumentazione e le metodologie operative sono cambiate profondamente: ma l’intervento della meccanica è rimasto indispensabile. Senza adatto “hardware”, il “software” non servirebbe a nulla.
Topografi e fotogrammetri fra cronaca e storia
di Attilio Selvini
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 126
Topografia e fotogrammetria hanno da tempo cambiato volto. Sono mutati infatti strumenti, metodologie, modalità di trattamento dei dati. È cambiata la stessa "filosofia" del rilevamento generale e in modo profondo, vorrei dire rivoluzionario. Come è noto si parla oggi di "geomatica" per indicare quella serie di discipline che vanno dalla geodesia al telerilevamento, dalla fotointerpretazione alla redazione dei sistemi informativi geografici e territoriali. Qui si vuol ricordare qualcuno degli uomini del passato più o meno recente, e riandare col pensiero a qualcuno degli eventi in cui la fatica del topografo e l'impegno del fotogrammetra o del geodeta costituivano l'essenza stessa del lavoro, magari tra un buon bicchiere e l'altro. Ci si augura che il lettore possa sorridere di quanto qui verrà esposto e che riguarda molti protagonisti delle vicende delle nostre discipline, sparse lungo i decenni che vanno dagli anni '50 del Novecento sino al Duemila e oltre. Di alcuni di questi protagonisti si faranno i nomi per esteso: da tempo sono stati consegnati alla storia. Di altri saranno indicate le sole iniziali oppure il nome di battesimo; siamo nella cronaca spicciola e va bene cosi anche per ragioni di riservatezza.
Dalla iconometria al trattamento delle immagini
di Attilio Selvini, Carlo Monti
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2018
pagine: 210
L'idea di passare da immagine in prospettiva a proiezione ortogonale è antica. I suoi fondamenti sono generalmente ascritti a Johan Heinrich Lambert, (1728 -1777) fisico e astronomo tedesco. Egli ne parlò nel suo libro “Freyen Perspektive” pubblicato a Zurigo nel 1759. Da tempo era in uso la “camera chiara” proprio a tale fine; ma fu solo dopo la scoperta della fotografia che si diffuse la tecnica della trasformazione proiettiva. Aimé Laussedat (1819 -1907) per la topografia e Albrecht Meydenbauer (1844 -1922) per il rilevamento architettonico, sono sicuramente i padri della fotogrammetria. Cosa sia divenuta nell'ambito di un secolo e mezzo questa disciplina, attraverso quali modifiche fondamentali sia passata, si cerca di riassumerlo in questo libro, che ne espone i tre momenti fondamentali: quello analogico, quello analitico e quello attuale chiamato “digitale”. La nascita, dopo la conquista dello spazio, del telerilevamento, ha contribuito all'evoluzione della fotogrammetria generale.
La misura della terra
di Attilio Selvini, Carlo Monti
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 190
Cinque millenni sono trascorsi da quando gli uomini della Terra iniziarono a porsi le domande relative alla forma e all’estensione del suolo su cui vivevano, si muovevano, si confrontavano, cacciavano, e a quelle delle acque più o meno profonde su cui navigavano. Le domande naturalmente riguardavano anche il cielo, la cui natura era ancor più misteriosa di quella del suolo e delle acque, e che ricordava loro per molti versi l’altro elemento che conoscevano: il fuoco, quello che veniva dai fulmini e dal Sole. Ma le stelle per molto tempo vennero credute non fuoco di “soli” lontani, bensì lapislazzuli inchiodati sul cristallo della volta celeste. Le religioni, soprattutto quelle monoteistiche, queste ultime giunte più tardi nello scorrere della storia, contribuirono a falsare più o meno marcatamente le impressioni originarie dell’uomo primitivo. In particolare la religione cristiana che si radicò soprattutto nel “vecchio continente”, impedì qualunque ricerca della verità sulla Terra e sul Cosmo, che non fosse conforme alle “sacre scritture”. Lo fece testardamente, per quasi due millenni, purtroppo utilizzando mezzi coercitivi che andavano ben al di là del messaggio del Cristo, messaggio d’amore, di pietà e di perdono. Nel giro degli ultimi quattro secoli il coraggio, la volontà, l’intuizione, la saggezza, la capacità di un pugno di uomini, hanno svelato e “misurato” tutto (o quasi tutto) quanto riguarda non solo il nostro pianeta, ma anche parecchio di ciò che sta nel “sistema solare”. Molto deve essere ancora indagato e scoperto: la voglia di conoscere e di sapere dell’uomo, non conosce limiti. Questo scritto riassuntivo vuole ricordare, soprattutto ai giovani che si interessano di geomatica, il lungo percorso che ha portato oggi a vedere e misurare la Terra dal suo esterno, cioè dallo spazio. Una precisazione: abbiamo lasciato tutte le citazioni nelle lingue originali, senza tradurle perché crediamo che i Lettori non abbiano difficoltà a intendere il latino (lingua ufficiale della scienza per molti secoli, così come lo è tuttora per la religione cristiana) e anche inglese e francese. Quale eccezione, abbiamo creduto opportuno tradurre le citazioni in tedesco, lingua non così diffusa così come le due precedenti.
Sintesi storica della topografia dal XVIII al XXI secolo
di Carlo Monti, Attilio Selvini
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 162
In meno di trent'anni, la topografia si è trasformata radicalmente. Operazioni e strumenti che per tre secoli all'incirca erano serviti all'uomo per misurare, rilevare e rappresentare il suolo e gli oggetti che vi erano posti sopra, sono stati sostituiti quasi totalmente. È rimasta in vita, seppur modificata, l'intuizione di un grande italiano: Ignazio Porro. La sua celerimensura è ancora viva e giornalmente applicata, anche se gli strumenti sono diversi da quelli da lui intuiti e costruiti, così come è totalmente cambiato il modo di calcolare. Ad essa si è aggiunta una novità che ai suoi tempi sarebbe stato difficile prevedere: la misura della Terra dallo spazio, non più restandone fisicamente connessi. Questo libro vuol essere una sintesi descrittiva di quanto è occorso ad una disciplina, senza la quale non ci sarebbe stato progresso, dal "secolo dei lumi" sino ai nostri giorni.
Un secolo e mezzo di geodesia e scienze affini nel Politecnico di Milano
di Carlo Monti, Attilio Selvini
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 164
Dopo oltre un secolo e mezzo, e prima che le nuove tecnologie abbiano il sopravvento sul lavoro costante, spesso faticoso, sempre impegnativo sia dal punto di vista didattico che da quello della ricerca, si vogliono qui ricordare persone e fatti che hanno sicuramente illustrato il vecchio, tradizionale e glorioso Istituto di Geodesia e Topografia (che nel tempo ha più volte mutato denominazione). Istituto che ha visto lungo sei generazioni uomini di grande capacità e di altrettanta volontà. Con l'augurio che i giovani del nuovo millennio ne siano la continuazione ideale.
Appunti per una storia della topografia in Italia nel XX secolo
di Attilio Selvini
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2013
pagine: 121
Il ventesimo secolo ha visto l'Italia fra i primi paesi del mondo per quanto riguarda ricerche, insegnamento e costruzione di strumenti nell'ambito delle discipline geodetiche, topografiche, cartografiche, fotogrammetriche: insomma in ciò che ora va sotto il nome di geomatica. Sembra giusto ricordare, sia pure in forma concisa, coloro i quali hanno contribuito al divenire di queste discipline nell'ambito di un secolo. Questi "appunti" sono dedicati soprattutto ai molti giovani che oggi, in un mondo assai diverso da quello qui raccontato, hanno scelto di dedicarsi alla ricerca e dallo studio della Terra, delle sue dimensioni, della sua rappresentazione.
Topografia, fotogrammetria e rappresentazione all'inizio del ventunesimo secolo
di Carlo Monti, Attilio Selvini
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2015
pagine: 340
Quanto siano cambiate nell'arco di un ventennio le discipline geomatiche costituisce il contenuto di questo libro. Dal Settecento sin quasi alla fine del Ventesimo Secolo, molte sono state le innovazioni nell'ambito del rilevamento e della rappresentazione della Terra: ma tutto si svolgeva sul terreno o sui suoi immediati dintorni (con la fotogrammetria aerea, a partire dagli anni venti del Novecento). La conquista dello spazio, avvenuta fondamentalmente per ragioni militari, ha però cambiato tutto o quasi tutto. Le misure per il tramite delle costellazioni satellitari, hanno permesso all'uomo di definire la posizione di un qualunque punto della Terra con incertezze centimetriche e in certi casi anche minori. Ma un evento ancora più dirompente a ogni effetto, è stato l'avvento del calcolo elettronico; tutto, sin quasi al cambio del Millennio, era fondato sul calcolo algebrico lento, sia pur con l'aiuto delle calcolatrici elettriche e poi elettroniche, oppure sul calcolo analogico, che prevedeva l'impiego di meravigliosi dispositivi ottico-meccanici, quelli che l'industria meccanica di alta precisione del secolo ventesimo metteva a disposizione di operatori e di studiosi. Poi, quasi all'improvviso e con andamento esponenziale, l'informatica ha reso disponibili mezzi di una potenza tale, da sembrare incredibile anche solo uno o due decenni prima della fine del Millennio.
Strumenti topografici e metodi operativi tra Settecento e Novecento
di Carlo Monti, Attilio Selvini
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2013
pagine: 130
In questo momento della storia dell'uomo che vede cancellate le distanze e avanzare la cosiddetta globalizzazione, soprattutto quella dell'economia e dei mercati, ma anche quella delle invenzioni e delle produzioni, si è voluto ricordare quanto nei tre secoli che vanno dal Settecento al Novecento è stato fatto per misurare, definire, rappresentare la Terra, ovvero il pianeta su cui viviamo, come premessa alla successiva conquista dello spazio. Che sicuramente non sarebbe avvenuta senza quanto è stato fatto nei trecento anni sopra ricordati, sia in ambito concettuale che strumentale. Una interessante serie di strumenti di misura fra i più disparati viene qui presentata, con belle illustrazioni accompagnate da sintetiche note sulla loro origine e sul loro impiego. Sia per le vicende belliche che hanno sconvolto il vecchio continente negli anni quaranta del ventesimo secolo, sia per la scomparsa di tradizionali case produttrici (soprattutto in Italia) molti ed importanti strumenti di tale tipo sono andati persi. Ecco allora che è parso giusto raccoglierne una significativa frazione proveniente sia da una collezione pubblica che da un'altra privata, a testimonianza di quanto l'uomo ha saputo fare in un determinato momento della sua storia.
Gli strumenti per la fotogrammetria. Storia e tecnica
di Giorgio Bezoari, Attilio Selvini
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1999
pagine: 276
Si tratta di un'esposizione sistematica degli strumenti tecnici per la presa e per la restituzione fotogrammetrica, prevalentemente per gli scopi della cartografia a media e grande scala. Adeguato spazio viene riservato alle figure di spicco degli inventori sia italiani che stranieri; il libro si conclude con gli sviluppi odierni della fotogrammetria digitale. Il testo è corredato da oltre trecento foto e schemi di apparecchiature.