Libri di Bruno Civardi
Nonno Stalin
di Bruno Civardi
Libro: Copertina morbida
editore: Genesi
anno edizione: 2018
pagine: 256
Insufficienti armonie
di Bruno Civardi
Libro: Copertina morbida
editore: Genesi
anno edizione: 2020
pagine: 164
Bisogna subito dire che questa non è semplicemente una raccolta di poesie, ma un vero "libro" provvisto di una sua ratio ben riconoscibile, attraverso cui l'autore ci propone un ideale consuntivo della propria vita, dalla scoperta adolescenziale della parola poetica sino alla tarda maturità. Quasi un romanzo di formazione alla maniera della Vita nuova dantesca, alla quale si apparenta anche per il potente valore conoscitivo assegnato all'amore. E a proposito di Dante, non si può non sottolineare subito l'epigrafe che compare in apertura, tratta da un passo anche teologicamente cruciale del Purgatorio (XXII, 60-61). In questo romanzo c'è proprio tutto Bruno. Il suo lavoro di docente di lettere e la passione di letterato militante. I ricordi d'infanzia, i paesaggi familiari di Stradella e dintorni (le passeggiate con il nonno a Montalino!). Naturalmente la fede, tutt'altro che pacificata ma piuttosto tesa a un franco colloquio con un Dio a cui si può (si deve?) chiedere conto del male del mondo. E persino la politica, però interpretata soprattutto attraverso un risentito filtro morale. Prefazione di Gianni Mussini.
L'ultima avventura. Racconto della fine di una fiaba
di Bruno Civardi
Libro
editore: Gonzo Editore
anno edizione: 2019
Ci sarà una volta. Ricordi, fantasie, racconti
di Bruno Civardi
Libro: Copertina morbida
editore: Genesi
anno edizione: 2016
pagine: 148
Maria Tramaglino
di Bruno Civardi
Libro: Copertina morbida
editore: Cortocircuito
anno edizione: 2012
pagine: 204
"Questo romanzo comincia là dove erano finiti i Promessi Sposi e la sua protagonista, Maria, è quella "bella creatura" che Lucia e Renzo, a compimento del loro travagliato amore, mettono al mondo. Sì, in un certo senso, la parola sequel si potrebbe usare. Ma proprio per quella "umiltà" che abbiamo evocato è forse meglio se per questo romanzo parliamo di divertimento, nel senso profondo di "piacere" narrativo, come l'autore stesso d'altronde suggerisce."