Libri di Camilla Bertoni
Gli Spazzi, una lunga dinastia di artisti. 1380-1936
di Camilla Bertoni
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2019
pagine: 104
Quell’esemplarità, nel contenuto e nella forma, che era stata riconosciuta nell’Ottocento alla scultura italiana – tanto che Ottavio Lacroix scrive che “il carattere di ciascun popolo si disegna e s’esprime in questi monumenti”, intesi come monumenti funebri (da La tomba di Mulready, in L’Esposizione Universale Illustrata, 1867) – era venuta meno. Solo grazie a studi come quelli di Camilla Bertoni è stato possibile ricollocarli nella corretta prospettiva culturale. La scultura degli Spazzi, come tutta la scultura monumentale è ancora oggi parte del nostro quotidiano; dopo un volume come questo impariamo però a guardarla differentemente, con maggiore consapevolezza, a decifrare le gesta che ci racconta. Una storia silenziosa che va letta nelle espressioni, nell’interpretazione dei simboli, nella puntuale descrizione delle uniformi, degli abiti, degli interni, delle acconciature… Il libro inoltre s’inserisce in un progetto più ampio e ambizioso: la creazione di un Archivio della Scultura Veronese consultabile in rete e a disposizione di studiosi appassionati.
Egisto Zago. Lo scultore del popolo
di Camilla Bertoni, Gabriella Bologna
Libro: Copertina morbida
editore: Scripta
anno edizione: 2023
pagine: 156
«Durante il corso della mia lunga e laboriosa vita d'artista, ho lottato e vinto senza mai chiedere se non a me stesso, anche quando sapevo che nulla potevo offrirmi. In silenzio ho lottato contro la fame, lieto di poter triturare il marmo, di scavare in esso la sublimazione dei miei istinti, di dar figura alle mie visioni, di placare quella sete che ancor oggi non è estinta». Ripercorrere il Novecento di Egisto Zago è un viaggio nell'arte, nella società e nella recente - e sofferta - storia politica della città di Verona e del Paese. Un tempo, quello da lui vissuto, in cui il Cimitero Monumentale vede la sua ultima stagione di gloria artistica, il dolore della Grande Guerra si placa anche grazie alla preservazione della memoria affidata ai monumenti ai caduti, la propaganda di regime si trasforma in ostracismo e persecuzione, le ferite della nuova guerra si chiudono lasciando spazio a inedite prospettive politiche e sociali e a una nuova sensibilità artistica.
Mario Salazzari. Opere pubbliche e per la memoria
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2019
pagine: 112
Questo libro vuole essere un contributo al ricordo di Mario Salazzari, poliedrico artista e figura di spicco della cultura veronese del Novecento. Suoi sono alcuni dei monumenti che costituiscono grandi elementi di famigliarità nel nostro paesaggio urbano, come i gruppi equestri del ponte della Vittoria e il Partigiano di piazza Bra. Abbiamo volutamente selezionato solo una parte delle sue opere, quelle a carattere monumentale e legate alla celebrazione della memoria dei defunti, molte delle quali si trovano al Cimitero Monumentale di Verona, in altri sepolcreti della cinta comunale e della provincia, ma anche in quelli di altre città, come Trento, Quinzano d’Oglio e San Giorgio Jonico. La sua arte comprende molto altro, con una vasta produzione scultorea di piccolo formato, dipinti, disegni, poesie – Mario era un poeta nell’anima – e componimenti musicali. Ci auguriamo di aver posto un primo tassello verso una maggiore valorizzazione della sua opera e della sua figura.
Il cimitero monumentale di Verona
di Maddalena Basso, Camilla Bertoni
Libro: Copertina morbida
editore: Scripta
anno edizione: 2019
pagine: 152
Una sontuosa architettura impeccabilmente neoclassica, un compendio di storia della scultura dal Neoclassicismo agli anni Ottanta del '900, un susseguirsi di volti e di nomi delle persone che hanno avuto un significato nelle vicende degli ultimi duecento anni di Verona. O che semplicemente l'hanno abitata, lasciando uno strascico nei loro affetti terreni. La creazione del recinto in cui cresce e si sviluppa la "città dei morti", che nelle sue strutture e nei suoi rigidi regolamenti riproduce esattamente il quadro sociale di quella dei vivi, sull'altra riva del fiume, viene guardata con sospetto per qualche decennio dalle famiglie dei nobili veronesi abituate a seppellire i loro defunti nelle aree sacre delle chiese. Ma nella seconda metà dell'800 e nel primo '900 la corsa al racconto scultoreo più ricco contribuisce a rendere questo recinto un luogo poetico, denso di storia e arte. Questa guida rappresenta un ulteriore tassello all'opera di valorizzazione del patrimonio di scultura dell'Ottocento e del Novecento veronese che l'Associazione Mario Salazzari sta conducendo.