Libri di Colin Ward
L'anarchia. Un approccio essenziale
di Colin Ward
Libro: Copertina morbida
editore: ELEUTHERA
anno edizione: 2020
pagine: 144
Anche se tende a evocare, soprattutto sui media, immagini di protesta aggressiva e di rabbiose manifestazioni contro la Banca mondiale o il Fondo monetario internazionale, l'anarchia è ben più che protesta e rabbia. Ed è ben più «organizzata» e «ragionevole» di quanto non si creda comunemente. In questa sua sintetica introduzione all'argomento, Colin Ward traccia gli elementi essenziali del pensiero e della pratica anarchica, dai suoi «padri» ottocenteschi fino ai nostri giorni. E soprattutto delinea i tratti costruttivi dell'approccio libertario, egualitario e solidale, che ne fanno un riferimento vitale per una molteplicità di azioni tese alla riappropriazione dal basso del controllo sociale. Un anarchismo che sfida incessantemente, con pratiche di autonomia, ogni forma di dominio.
Anarchia come organizzazione
di Colin Ward
Libro: Copertina morbida
editore: ELEUTHERA
anno edizione: 2019
pagine: 224
Per molti l'anarchia è un improponibile modello sociale basato sulla disorganizzazione caotica. Per altri è invece un'utopia generosa ma impraticabile. Ribaltando entrambe le interpretazioni, Ward la intende come un'efficace forma di organizzazione non gerarchica, una vivente realtà sociale che è sempre esistita e tuttora esiste nelle pieghe della prevalente società del dominio. Utilizzando un'ampia varietà di fonti, l'autore articola in modo convincente la sua tesi volutamente paradossale, con argomenti tratti dalla sociologia, dall'antropologia, dalla cibernetica, dalla psicologia industriale, ma anche da esperienze nel campo della pianificazione, del lavoro, del gioco...
L'educazione incidentale
di Colin Ward
Libro: Copertina morbida
editore: ELEUTHERA
anno edizione: 2018
pagine: 254
Famiglia e scuola sono sempre stati considerati i luoghi per eccellenza dove bambini e bambine, ragazzi e ragazze, acquisiscono un'educazione. Colin Ward decide invece di esplorare un particolare aspetto dell'educazione che prescinde da queste istituzioni: l'incidentalità. Ecco allora che le strade urbane, i prati, i boschi, gli spazi destinati al gioco, gli scuolabus, i bagni scolastici, i negozi e le botteghe artigiane si trasformano in luoghi vitali capaci di offrire opportunità educative straordinarie. Questa istruzione informale, volta alla creatività e all'intraprendenza, rappresenta pertanto una concreta alternativa a un apprendimento strutturato e programmato che risponde più alle esigenze dell'istituzione e del docente che alle necessità del cosiddetto discente. Si configura così un approccio al tempo stesso nuovo e antico alla trasmissione delle conoscenze in grado di fornire un'efficace risposta a quella curiosità, a quel naturale e spontaneo bisogno di apprendere, che sono alla base di un'educazione autenticamente libertaria.
Architettura del dissenso. Forme e pratiche alternative dello spazio urbano
di Colin Ward
Libro: Copertina morbida
editore: ELEUTHERA
anno edizione: 2017
pagine: 159
Colin Ward, uno dei maggiori pensatori anarchici della seconda metà del Novecento, è stato anche un instancabile osservatore della storia sociale nascosta dell'urbanistica e dell'abitare: alle forme popolari e non ufficiali di costruzione e manipolazione degli spazi urbani ha dedicato oltre venti libri. Gli interventi raccolti in questa antologia documentano le sue riflessioni sull'architettura e l'urbanistica, condotte con la precisione dello studioso, la freschezza dell'autodidatta e la passione del militante. Lo sguardo irregolare e partecipe di Ward - in anticipo sui tempi nella sua capacità di connettere strettamente architettura ed ecologia - rintraccia i "semi sotto la neve" di una possibile genealogia delle pratiche costruttive alternative, collegando tra loro esperienze e figure tra le più disparate: da Bernard Rudofsky agli scalpellini medievali, da Giancarlo De Carlo ai "paesaggi improvvisati" nel sud dell'Inghilterra, da Hassan Fathy agli autocostruttori di tutti i tempi.
Acqua e comunità. Contro la privatizzazione di un bene comune
di Colin Ward
Libro: Copertina morbida
editore: ELEUTHERA
anno edizione: 2011
pagine: 190
L'acqua, risorsa primaria per l'esistenza umana, è un bene comune che appartiene a tutti. L'autore analizza l'ineguale distribuzione dell'acqua su scala mondiale. E vede, inoltre, che le colture agricole per prodotti da esportazione assorbono sempre più acqua nei paesi poveri a spese delle colture di sussistenza, e che ovunque l'acqua per il consumo umano è sempre più scarsa, cara e inquinata. Eppure, lungo tutta la storia, le comunità locali hanno sviluppato modi d'uso che assicurassero una corretta distribuzione di questa risorsa limitata e vitale. Il libro è estraneo ai gerghi tecnici, sociologici e politici, riafferma l'esigenza di un controllo locale e comunitario sull'acqua, un approccio pratico alle tematiche ambientali.
Football hoolingans. Ediz. italiana
di Colin Ward
Libro: Copertina morbida
editore: Boogaloo Publishing
anno edizione: 2004
Chelsea headhunters. Ediz. italiana
di Colin Ward, Chubby
Libro: Copertina morbida
editore: Boogaloo Publishing
anno edizione: 2004
Armati per la partita
di Colin Ward, Hickey
Libro: Copertina morbida
editore: Boogaloo Publishing
anno edizione: 2004
Architettura del dissenso. Forme e pratiche alternative dello spazio urbano
di Colin Ward
Libro: Copertina morbida
editore: ELEUTHERA
anno edizione: 2016
pagine: 159
Colin Ward (1924-2010), oltre a essere stato uno dei principali protagonisti del pensiero anarchico della seconda metà del Novecento, è stato anche un instancabile osservatore della storia sociale nascosta dell'urbanistica e dell'abitare: alle forme popolari e non-ufficiali di costruzione e manipolazione degli spazi urbani ha dedicato oltre venti libri. Gli interventi raccolti in questa antologia documentano le sue riflessioni sull'architettura e l'urbanistica, condotte con la precisione dello studioso, la freschezza dell'autodidatta e la passione del militante. Lo sguardo irregolare e partecipe di Ward - in anticipo sui tempi nella sua capacità di connettere strettamente architettura ed ecologia - rintraccia i "semi sotto la neve" di una possibile genealogia delle pratiche costruttive alternative, collegando tra loro esperienze e figure tra le più disparate: da Bernard Rudofsky agli scalpellini medievali, da Giancarlo De Carlo ai "paesaggi improvvisati" nel sud dell'Inghilterra, da Hassan Fathy agli autocostruttori di tutti i tempi.
L'anarchia. Un approccio essenziale
di Colin Ward
Libro: Copertina morbida
editore: ELEUTHERA
anno edizione: 2014
pagine: 141
Anche se tende a evocare, soprattutto sui media, immagini di protesta aggressiva e di rabbiose manifestazioni contro la Banca mondiale o il Fondo monetario internazionale, l'anarchia è ben più che protesta e rabbia. Ed è ben più "organizzata" e "ragionevole" di quanto non si creda comunemente. In questa sua brevissima introduzione all'argomento, Colin Ward traccia gli elementi essenziali del pensiero e della pratica anarchica, dai suoi "padri" ottocenteschi fino ai nostri giorni. E soprattutto delinea i tratti costruttivi dell'approccio libertario, egualitario e solidale, che ne fanno un riferimento vitale per una molteplicità di azioni tese alla riappropriazione dal basso del controllo sociale. Un anarchismo che sfida incessantemente, con pratiche di autonomia, ogni forma di dominio. Prefazione di Goffredo Fofi.
Anarchia come organizzazione
di Colin Ward
Libro: Copertina morbida
editore: ELEUTHERA
anno edizione: 2013
pagine: 223
Per alcuni l'anarchia è un modello sociale inapplicabile basato sulla disorganizzazione caotica. Per altri è invece un'utopia generosa ma impraticabile. Ribaltando entrambe le interpretazioni, Ward la intende come un'efficace forma di organizzazione non-gerarchica, una vivente realtà sociale che è sempre esistita e tuttora esiste nelle pieghe della prevalente realtà gerarchica. Utilizzando un'ampia varietà di fonti, Ward articola in modo convincente la sua tesi volutamente paradossale con argomenti tratti dalla sociologia, dall'antropologia, dalla cibernetica e dalla psicologia industriale, ma anche da esperienze nel campo della pianificazione, del lavoro, del gioco...