Libri di Corrado Di Pietro
Cassandra. Nel nome il mio destino
di Corrado Di Pietro
Libro: Copertina morbida
editore: Algra
anno edizione: 2019
pagine: 168
Può un nome condizionare la vita di una donna e farsi destino e segno di una discesa nell'inferno della coscienza individuale e collettiva? Questo è successo a Cassandra Politi, la bellissima giovane che fu costretta a sposare il barone Cesare Iudica di Baulì, alla fine dell'Ottocento, in un paese siciliano della provincia siracusana. "Storia fosca" la definì Luigi Capuana, che se ne occupò in un racconto di poche pagine ma molto controverso, ed è davvero una storia tristissima ed emblematica della condizione servile e coercitiva in cui, fino a pochi decenni fa, versava la donna siciliana. Il racconto si svolge in prima persona, attraverso le pagine diaristiche di Cassandra e alcuni interventi dell'autore-narratore che servono a cucire le parti della storia mancanti nel memoriale della baronessina.
Appunti sull'Antigone di Sofocle
di Corrado Di Pietro
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2021
pagine: 110
"La tragedia Antigone fa parte del ciclo tebano o dei Labdacidi insieme alle seguenti altre tragedie: I sette contro Tebe di Eschilo; Edipo re, Edipo a Colono di Sofocle; Le Supplici, Le Fenicie e Le Baccanti di Euripide. La trama di Antigone è molto semplice e lineare: Sofocle si sofferma su diversi personaggi, li mette a confronto, ne fa scaturire le varie posizioni sentimentali, psicologiche, sociali e affettive e soprattutto incentra il discorso principale sulla dicotomia fra Potere e Pietà, una delle varie effusioni dell'eterno scontro fra Ragione e Sentimento o, se si preferisce, fra Cultura e Natura. Ma, a parte l'insegnamento morale che ne deriva, Antigone ha un particolare fascino estetico, letterario, artistico: ha un registro stilistico molto alto ed è proprio l'andamento maestoso dei versi che ci affascina, ancora oggi, dopo quasi duemilacinquecento anni. L'intento di questo saggio è quello di evidenziare tutti questi passaggi: da quello estetico a quello etico, da quello politico a quello affettivo. Per quanto riguarda la traduzione ho scelto quella del poeta Giovanni Raboni, apparsa nel libretto dell'INDA del 2000, in occasione del XXXVI ciclo di Spettacoli Classici al teatro Greco di Siracusa. Le ragioni di questa scelta saranno meglio contemplate proprio all'inizio (prologo) dell'analisi testuale."
Festa e rito
di Corrado Di Pietro
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2018
pagine: 138
Con un linguaggio semplice e chiaro l'autore affronta alcuni temi della cultura popolare, con particolare riferimento alla Sicilia, sua terra d'origine. Vengono spiegati in modo esauriente i termini più usati in antropologia, come cultura, tradizione, tempo e popolo e analizzati feste e rituali che fanno parte del nostro patrimonio etnoantropologico. Una particolare attenzione viene data anche alle metodologie di analisi dei riti, privilegiando un approccio dove la religiosità di un popolo è sempre uno dei fattori principali di rappresentazione culturale e scenografica della propria filosofia di vita. Un ampio saggio è dedicato all'analisi dei riti e dei simboli carnevaleschi in una originale visione di contrapposizione fra carnevale e quaresima. Infine un capitolo è dedicato agli antichi mestieri e uno ai cantastorie, figure antiche e ancora presenti nel panorama canoro siciliano, con il loro portato di storie e di fascinazione capace di catturare la curiosità e l'interesse del pubblico moderno.
L'amore nei canti popolari siciliani
di Corrado Di Pietro
Libro: Copertina morbida
editore: Morrone Editore
anno edizione: 2015
pagine: 192
In questo volume sono riportati solo canti d'amore, compresi quelli di spartenza e di sdegno. Le introduzioni ad ogni canto intendono spiegare alcuni termini o frasi, evidenziando spesso le metafore e gli altri accorgimenti stilistici che impreziosiscono la composizione. Molta attenzione viene anche data ai contesti sociali, etno-antropologici e culturali entro i quali nascono e si sviluppano i canti popolari. Di alcuni canti sono riportate le partiture musicali curati dal musicista Antonino Bonasera.
La terra sopra Scibini
di Corrado Di Pietro
Libro: Copertina morbida
editore: Fondazione Mario Luzi
anno edizione: 2014
pagine: 410
"Il libro 'La Terra sopra Scibini' ha già nel titolo l'intenzione dell'autore di operare una ricostruzione storica di quell'area geografica che oggi corrisponde al Comune di Pachino. Lo sforzo di Corrado Di Pietro è dunque quello di ripercorrere in modo credibile accadimenti e fatti che hanno connotato i luoghi oggetto della sua indagine. Ma questo lavoro non può che tradursi in ultimo in una narrazione delle genti. Il carattere misto di quest'opera, storica e romanzata, è una vera e propria mediazione fra gli aspetti documentati e riscontrabili e quel profilo implicito, affatto marginale, che è nella deduzione degli storici." (dalla prefazione di Mattia Leombruno)
Come albero nel cuore. Oratorio in due parti
di Corrado Di Pietro
Libro: Copertina rigida
editore: Morrone Editore
anno edizione: 2012
pagine: 64
Quest'opera è stata concepita con l'intento di essere musicata, come una specie di oratorio laico. È un canto corale, una meditazione sulla vita e sul destino dell'uomo, raccontata da personaggi simbolo: il sacerdote, che esplicita la sua fede; il vecchio, che ci invita al sentimento della pietà e a ritrovare il senso più intimo delle cose per poi affidarci all'antica promessa di Dio; la madre, che esprime con la ninna nanna tutta la sua gelosa e possessiva maternità...
Munnu ha statu e munnu è. La saggezza della sciabbica. Proverbi siciliani tradotti e commentati
di Corrado Di Pietro, Vittorio Lucca
Libro: Copertina rigida
editore: Morrone Editore
anno edizione: 2011
pagine: 76
Il popolo siciliano ha ben sintetizzato la sua "Storia immobile" con la licuzione "Munnu ha statu e munnu è", nel senso che il mondo è sempre lo stesso, nel passato e nel presente (il futuro non è mai appartenuto ai siciliani). Il mondo non cambia; non cambiano i lavori in campagna e a mare, non cambiano le usanze e le credenze popolari, non cambia il potere che ha speculato sulla miseria dei poveri e non cambia il destino di questi poveri. Questa lunga, atavica, quasi rassegnata inerzia mentale e culturale oltre che sociale e politica, ha generato una saggezza particolare. Questa saggezza è alla base dei proverbi, siano essi inerenti alla vita dei campi o a quella del mare o siano ispirati all'ambiente domestico o paesano.