Libri di Fabrizio Giulietti
«Pensiero e volontà». Itinerari teorici e lineamenti programmatici
di Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2023
pagine: 258
La rivista di studi sociali e coltura generale «Pensiero e Volontà», fondata a Roma nel 1924 da Errico Malatesta, fu tra le più prestigiose esperienze giornalistiche e editoriali dell'anarchismo italiano. La testata si propone come uno specifico strumento di analisi e approfondimento teorico per ridisegnare i tratti e le prerogative di un anarchismo «realizzatore e realizzabile» rispetto alle formulazioni fineottocentesche di Bakunin e Kropotkin. La rivista, che non tralascia la trattazione di fatti e avvenimenti legati all'attualità, è aperta alla critica e al confronto, ma sottoposta a una repressione costante da parte del regime fascista, dopo l'approvazione delle leggi fascistissime, nel 1926 è soppressa, insieme a tante altre testate. L'attento saggio di Fabrizio Giulietti analizza e ripropone le tematiche politiche, culturali e sociali affrontate dalla rivista.
Contro tutti gli Stati e tutti i governi. Saggi e articoli sull'anarchismo italiano (1900-1945)
di Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2022
pagine: 322
Attraverso un capillare lavoro di scavo archivistico, giornalistico e bibliografico, il volume propone un sintetico excursus sulle lotte politiche e sociali del movimento anarchico italiano durante la prima metà del XX secolo. Motivo dominante dell’opera, è l’assunzione di una caratterizzazione irriducibilmente antistatalista e antilegalitaria che, in ogni luogo e in ogni tempo, ha contraddistinto l’azione e l’iniziativa anarchica. Molto eloquente, sotto questo profilo, si configura il saggio dedicato ai rapporti con il bolscevismo sovietico. In antitesi a tutte le altre componenti dello schieramento rivoluzionario internazionale, osservatori e commentatori libertari esprimono sin da subito radicali critiche agli orientamenti liberticidi e autoritari del governo Lenin, producendosi, ben prima dell’avvento dello stalinismo, in una denuncia serrata e incalzante sulle degenerazioni accentratrici e dittatoriali della Rivoluzione d’Ottobre e il progressivo annientamento delle ragioni stesse che avevano trascinato alla vittoriosa sollevazione popolare.
Poesie
di Fabrizio Giulietti
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2021
pagine: 72
Poesie, di Fabrizio Giulietti, è una raccolta che testimonia la piena maturità espressiva dell'autore sottesa ad una forte originalità che si traduce in una parola pronunciata con urgenza nella sua icasticità. I componimenti, che tendono alla verticalità, sono pervasi da un'aurea di magia e sospensione, zona dalla quale sgorgano senza sforzo i versi del poeta raffinati e ben cesellati, connotati da un senso di mistero che sfiora l'indicibile.
La stampa anarchica napoletana. Periodici e numeri unici dal 1900 al 1910
di Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2021
pagine: 190
Vasta e capillare indagine documentaria, il volume ricostruisce l’attività giornalistica dell’anarchismo napoletano nel primo decennio del Novecento. Con ampie e articolate riflessioni relative all’antimilitarismo, l’antiautoritarismo, l’antiparlamentarismo, la dialettica riforme/rivoluzione, e altro ancora, i periodici partenopei sono di considerevole interesse sia sotto il profilo delle analisi sugli avvenimenti sociopolitici interni e internazionali sia per l’elevato livello delle elaborazioni ideologico-dottrinarie. Un tentativo per restituire alla memoria una dimensione teorica, ideologica e dottrinaria che non aveva finora suscitato alcuno specifico interesse o particolare considerazione storiografica.
Carlo Melchionna. Anarchismo e lotte sociali 1886-1932
di Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2019
pagine: 292
L'anarchismo in Italia (1945-1960)
di Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Galzerano
anno edizione: 2018
pagine: 400
Gli anarchici italiani dalla Grande guerra al fascismo
di Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 200
Il volume propone la prima monografia sulle lotte politiche e sociali del movimento anarchico italiano negli anni tra la Grande guerra e l'ascesa del fascismo al potere. Pur presentando diverse incursioni sul tema, l'insieme di questi studi si era soffermato soprattutto su realtà localmente circoscritte o aspetti settorialmente definiti, oppure aveva allargato i propri ambiti di ricerca all'interno di un più vasto arco cronologico di riferimento. Mancava, tuttavia, una ricostruzione di più ampio respiro in grado di offrire un quadro dettagliato dell'agire anarchico nella complessa realtà politica del primo dopoguerra, cui l'autore guarda facendo ricorso, oltre alle fonti di provenienza ministeriale, alla copiosa produzione giornalistica e bibliografica - sia di matrice "istituzionale" sia di derivazione libertaria scandagliando periodici, riviste, opere di memorialistica, studi storiografici. Il costante raffronto tra i dati scaturiti da questa indagine e quelli ricavati dalla documentazione archivistica ha consentito non soltanto di espungere aporie e discrepanze interpretative ma anche di predisporre un approccio metodologico atto a coniugare la singolarità del fenomeno anarchico al più ampio e articolato processo di contrapposizione politico-sociale che ha contraddistinto la storia italiana dell'epoca.
Dizionario biografico degli anarchici piemontesi
di Fabrizio Giulietti
Libro
editore: Galzerano
anno edizione: 2013
pagine: 304
Attraverso un attento lavoro di scavo archivistico, Fabrizio Giulietti ricostruisce l'attività politica, sociale e culturale unita alle lotte condotte da duecento agitatori e propagandisti libertari piemontesi in un arco temporale che va dalla metà dell'Ottocento alla seconda guerra mondiale. La ricerca si avvale di una ricca documentazione giornalistica e bibliografica tale da coniugare la specificità delle singole storie individuali con la complessa dinamica evolutiva del tessuto politico-sociale dell'epoca. Gli esiti dell'indagine smentiscono ancora una volta gli storiografi marxisti sulla natura piccolo-borghese dell'anarchismo. La maggioranza dei militanti piemontesi proviene dalle fasce sociali più deboli e diseredate, con una composizione categoriale suddivisa in un 58% di lavoratori salariati, 32,5% di lavoratori autonomi, 2,5% di liberi professionisti e 4,5% di lavoratori della terra: un fenomeno dai tratti genuinamente popolari e, soprattutto, profondamente radicato nelle fabbriche e negli ambienti proletari.
Storia degli anarchici italiani in età giolittiana
di Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 368
La storiografia sull'anarchismo italiano registra un punto molto positivo e importante grazie al presente lavoro, che colma un vuoto rilevante relativo al movimento anarchico nell'età giolittiana e al primo quindicennio del Novecento. Non che mancassero, ovviamente, specifiche incursioni sul tema, ma esse concernevano singole e settoriali questioni, quali il sindacalismo, l'educazionismo, l'individualismo, la campagna contro la guerra di Libia, la settimana rossa; difettava, invece, un'analisi d'insieme capace di comprendere, con uno sguardo generale, tutta la complessità storica emersa dopo il regicidio da parte di Gaetano Bresci (Monza, 29 luglio 1900) e il successivo indirizzo liberale impresso alla politica italiana da Giolitti. Va specificato, tuttavia, che questo volume è molto di più di un'opera di sintesi. Siamo in presenza, infatti, di un capillare scavo archivistico-bibliografico, che porta alla luce momenti cruciali non soltanto del movimento anarchico ma anche dei conflitti politici e sociali che hanno caratterizzato la storia italiana dalla svolta di fine secolo alla Grande guerra. Tale complessa e articolata ricostruzione è, infine, corredata da un'appendice di documenti archivistici inediti, relativi ai rapporti stilati dagli organi di polizia sul movimento anarchico e su alcune sue singole manifestazioni dal 1904 al 1913.
Umberto Vanguardia. Azione e propaganda di un anarchico napoletano (1879-1931)
di Fabrizio Giulietti
Libro
editore: Galzerano
anno edizione: 2009
pagine: 144
Umberto Vanguardia era nato a Napoli il 19 maggio 1879: studente ginnasiale, quindicenne, iscritto al Fascio dei lavoratori, sognava di diventare un "santissimo Caserio" per assassinare l'allora presidente del Consiglio dei Ministri, Francesco Crispi. Arrestato nel 1898 per aver partecipato ai moti napoletani, è assegnato al domicilio coatto nell'isola di Ischia. All'interno del movimento anarchico, Umberto Vanguardia si attesta su posizioni unitarie e lavora per rafforzare il sindacalismo di base di matrice libertaria, organizzando, tra l'altro, lo sciopero generale del 1904. Tra i principali animatori della campagna per strappare l'educatore spagnolo Francisco Ferrer alla fucilazione, subisce una condanna a quattro anni di detenzione per un attentato dimostrativo in una chiesa. Cura la pubblicazione di vari organi di stampa, come Sorgete, Sorgiamo!, I Ribelli, I Picconieri ed altri. Eletto segretario della Lega dei lavoranti panettieri partecipa al biennio rosso, proclamando due decisivi scioperi della categoria. L'avvento del fascismo lo trova convinto e coraggioso oppositore: nel novembre 1926 viene assegnato per quattro anni al confino a Pantelleria, poi è trasferito ad Ustica, dove viene arrestato per "attentato alla sicurezza dello Stato", e nel 1929 è confinato nell'isola di Ponza. Prosciolto nel febbraio 1930, rientra a Napoli, dove muore il 28 dicembre 1931. Questo studio recupera ed offre anche una serie di interessanti articoli pubblicati da Vanguardia su vari periodici e giornali.
L'anarchismo napoletano agli inizi del Novecento. Dalla svolta liberale alla settimana rossa (1901-1914)
di Fabrizio Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 224
Involucri
di Fabrizio Giulietti
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2018
pagine: 116
"Involucri", di Fabrizio Giulietti, è una raccolta che testimonia la piena maturità espressiva dell'autore sottesa a una forte originalità che si traduce in una parola pronunciata con urgenza nella sua icasticità. I componimenti, che tendono alla verticalità, sono pervasi da un'aurea di magia e sospensione, zona dalla quale sgorgano senza sforzo i versi del poeta, connotati da un senso di mistero che sfiora l'indicibile. Poesia, quella di Giulietti, del tutto antilirica e antielegiaca che emerge da un inconscio controllato stabilizzandosi in un continuum di sintagmi situati sulla linea intermedia tra gioia e dolore, dove l'aggettivazione mirata fa cogliere le sfumature anche minime. I componimenti sono leggeri e scattanti, nitidi e luminosi, caratterizzati da un'essenza fortemente intellettualistica, con tessuti linguistici eleganti e sinuosi nella loro stringatezza. Un fare poesia che, dal dato concreto tout-court sfocia in una costellazione surreale e onirica, che intensifica ulteriormente il senso sibillino del contesto.