Libri di Ferdinando Scianna
Ferdinando Scianna
di Ferdinando Scianna
Libro: Libro in brossura
editore: Contrasto
anno edizione: 2023
pagine: 144
Torna in libreria in una versione aggiornata e rinnovata nella veste grafica il FotoNote dedicato al grande fotografo Ferdinando Scianna. Il volume raccoglie più di 60 immagini del fotografo, che offrono un compendio maneggevole ma accurato della sua vasta produzione in oltre cinquant'anni di carriera, ed è completato da note biografiche e bibliografiche aggiornate. Ferdinando Scianna incarna una forma rara di fotografia, quella che si può leggere a diversi livelli di significato e in cui una vasta cultura è la base per le qualità plastiche ed estetiche. Siciliano, scrittore e letterato, amante appassionato di antropologia e scienze umane, Ferdinando Scianna trasferisce con irruenza, nella fotografia, il pathos e la lirica con cui percepisce la vita. Cooptato da Henri Cartier-Bresson, suo "maestro di sempre", è il primo fotografo italiano a entrare a far parte, nel 1982, dell'agenzia Magnum Photos: conferma e consacrazione della forza e dell'importanza della sua fotografia, da sempre strettamente legata ai temi della sua terra, del ricordo, di una memoria che è fatta di pensieri, di miti antichi rivissuti in chiave contemporanea, di maestri da cui imparare, di improvvise intermittenze del cuore, di volti riconosciuti e mai dimenticati. Di umanità. Introduzione di Maurice Nadeau.
Il viaggio di Veronica. Una storia personale del ritratto fotografico
di Ferdinando Scianna
Libro: Copertina rigida
editore: UTET
anno edizione: 2022
pagine: 178
Secondo un vecchio ma efficace cliché, la prima fotografa della storia fu santa Veronica. La leggenda narra che vedendo Cristo piegato sotto il peso della croce, ricoperto di sudore e sangue, Veronica si sia avvicinata e gli abbia asciugato il viso con un panno, sulla cui tela rimasero impressi i tratti di Gesù. Ecco, allora, il primo ritratto "fotografico" della storia. Bisognerà aspettare l'inizio dell'Ottocento per un procedimento chimico e meccanico in grado di rivaleggiare con la Veronica, quando in pochi mesi, quasi in contemporanea, Niépce e Daguerre, Fox Talbot e Bayard arrivano a mettere a punto l'invenzione fatale che Sir John Herschel battezza col nome di fotografia. I primi ritratti fotografici servono per catalogare e studiare le tribù indigene di Asia e Africa, ma anche a Lombroso per mettere a punto il concetto di fisiognomica criminale e a Galton per cercare sostegno alle sue idee sull'eugenetica. Nel frattempo, per l'apparato burocratico statale la fotografia diventa una risorsa indispensabile, da declinare in milioni di ritratti in formato tessera, già prima che la propaganda la sfrutti per raccontare e sostenere il potere. Ma se da un lato il ritratto viene usato per analizzare e incasellare gli esseri umani, dall'altro sono presto evidenti le potenzialità estetiche di questa tecnica rivoluzionaria. Nadar la eleva all'altezza dell'arte figurativa classica, aprendo la strada ai grandi fotografi di ritratto: da Margaret Cameron a Lewis Hine, da Dorothea Lange a Richard Avedon, fino ai capolavori di Cartier-Bresson, "il Mozart della fotografia". Che siano immagini glamour accuratamente studiate in teatri di posa o scatti rubati alla realtà inconsapevole, i ritratti raccontano tanto sul soggetto rappresentato quanto sul fotografo, sulla sua visione del mondo e sull'idea che sorregge quello scatto. Un gioco di specchi affascinante in cui si riflette la storia di come l'uomo ha codificato la propria immagine, di come osserva e rappresenta se stesso. Un gioco in cui si è appassionatamente fatto coinvolgere Ferdinando Scianna, che, mentre costruisce il suo personalissimo percorso nella storia della fotografia, mentre critica o elogia, scarta o riscopre, rivela cosa è il ritratto per uno dei maestri della fotografia italiana. Appendice a cura di Gaia Gambini.
Autoritratto di un fotografo
di Ferdinando Scianna
Libro: Copertina morbida
editore: Contrasto
anno edizione: 2021
pagine: 208
Ho come l'impressione che ormai mi interessi più immaginare che vedere il risultato finale. Se continuo a progettare mi sembra di essere vivo. Il futuro diventa alla mia età sempre più ipotetico. Finora l'epidemia mi ha risparmiato, ma l'età e qualche nuova seccatura di salute continuano a estendere il territorio della fatica e delle impotenze. Ho avuto una vita molto interessante e fortunata, oso pensare persino meravigliosa. "Autoritratto di un fotografo" è una nuova edizione dell'autobiografia di Ferdinando Scianna aggiornata con il racconto degli ultimi dieci anni di vita e di lavoro.
Abecedario fotografico
di Ferdinando Scianna
Libro: Libro in brossura
editore: Contrasto
anno edizione: 2023
pagine: 166
"Perché questo libretto. In effetti, non lo so: mi sembra che si sia fatto da solo. Sto per compiere, con grande stupefazione, ottant'anni. Forse per questo mi è venuta voglia di recuperare idee, frammenti sulla mia vita e il mio mestiere. Li ho ritrovati tra le cose scritte, dette in interviste e molte, troppe volte ripetute. Molti li ho scritti o riformulati adesso. Se uno cerca di vivere con passione e fa il fotografo per vari decenni, confondendo spesso la vita con il mestiere, inevitabilmente si domanda, e gli domandano, che cosa pensi del suo lavoro, della sua vicenda umana. Si accumulano così frammenti, quasi smozzicati aforismi, che a poco a poco, mi sono accorto, costruiscono come un abecedario della tua relazione con quello che fai, con te stesso e con gli altri". Per i suoi ottant'anni di vita, e sessanta di lavoro nella fotografia, Ferdinando Scianna si è regalato, e regala a noi, un nuovo, piccolo, prezioso volume: un abecedario dedicato alla fotografia in cui analizza, parola dopo parola, e dunque tema dopo tema, le tradizioni, le novità, le particolarità del linguaggio visivo che più di tutti nella sua vita ha frequentato e analizzato. Si comincia con la A di Ambiguità (cosa c'è di più ambiguo e scivoloso della fotografia?) ma anche di Amori - l'amore e la passione fotografica - e di Analogico / digitale - binomio quanto mai attuale. Si continua poi con tutto l'alfabeto fino alla Z di Zeusi, il "proto-pittore", come lo chiama Scianna, in grado di dipingere, raccontano, un grappolo d'uva così realistico da ingannare persino i passerotti, che cercavano di beccare quell'uva dipinta. Tutta la fotografia in un alfabeto, tutta la fotografia in un abecedario, tutta la scrittura ironica, profonda e lieve di Ferdinando Scianna. Un modo unico e originale per celebrare i suoi ottant'anni.
NOMI, COSE, CITT?. CALENDARIO CON PLEXIG
di FERDINANDO SCIANNA
Libro
editore: Henry Beyle
anno edizione: 2022
Cartier-Bresson libro dopo libro
di Ferdinando Scianna
Libro: Copertina morbida
editore: Contrasto
anno edizione: 2021
pagine: 94
"Cartier-Bresson. Libro dopo libro" di Ferdinando Scianna con una introduzione di Stefano Bartezzaghi è il secondo titolo della collana Lampi, che nasce dal legame che per anni ha unito Ferdinando Scianna e Henri Cartier-Bresson. Un libro che non è un saggio erudito, né un trattato di filologia. Quel che Scianna propone è una conversazione molto personale incentrata, come scrive lui stesso, su due grandi passioni: "Quella per i libri, soprattutto i libri di fotografia, e quella, nello specifico, per i libri di Henri Cartier-Bresson che io considero il maestro dei miei maestri e certo non solo io, visto che quattro generazioni di fotografi si sono rifatti a lui come al punto di riferimento più importante della fotografia mondiale del XX secolo. Almeno, di un certo tipo di fotografia. Mi interessano i suoi libri in modo particolare perché credo esistano alcuni paradossi e molte ragioni di interesse che riguardano il rapporto di Cartier-Bresson con i libri. E dei suoi libri con la mia vita".
MA CHE DIAVOLO ? QUESTA BELLEZZA? UN CAL
di FERDINANDO SCIANNA
Libro
editore: Henry Beyle
anno edizione: 2021
MA CHE DIAVOLO ? QUESTA BELLEZZA? UN CAL
di FERDINANDO SCIANNA
Libro
editore: Henry Beyle
anno edizione: 2021
Ti mangio con gli occhi
di Ferdinando Scianna
Libro: Copertina morbida
editore: Contrasto
anno edizione: 2021
pagine: 248
Torna in libreria "Ti mangio con gli occhi": una nuova edizione in brossura, copertina rinnovata, e testi inediti. Il libro, della collana "In Parole", che Ferdinando Scianna ha realizzato rintracciando nella sua memoria personale, nella sua vita professionale e nei suoi tanti incontri, la parte che il cibo - inteso come cultura del mangiare - ha avuto nell'elaborare ricordi, impressioni e idee. "Mi sono detto, questo non è un libro sulla cucina e ancora meno un libro di cucina. Non ci sono ricette. E magari è uno dei suoi più gravi difetti. È un libro sul mangiare e sul ruolo fondamentale che il cibo ha avuto e ha nella mia memoria e nelle mie esperienze di vita. Come, credo, nella vita di tutti noi".
Il viaggio di Veronica. Una storia personale del ritratto fotografico
di Ferdinando Scianna
Libro: Libro rilegato
editore: UTET
anno edizione: 2020
pagine: 178
Secondo un vecchio ma efficace cliché, la prima fotografa della storia fu santa Veronica. La leggenda narra che vedendo Cristo piegato sotto il peso della croce, ricoperto di sudore e sangue, Veronica si sia avvicinata e gli abbia asciugato il viso con un panno, sulla cui tela rimasero impressi i tratti di Gesù. Ecco, allora, il primo ritratto "fotografico" della storia. Bisognerà aspettare l'inizio dell'Ottocento per un procedimento chimico e meccanico in grado di rivaleggiare con la Veronica, quando in pochi mesi, quasi in contemporanea, Niépce e Daguerre, Fox Talbot e Bayard arrivano a mettere a punto l'invenzione fatale che Sir John Herschel battezza col nome di fotografia. I primi ritratti fotografici servono per catalogare e studiare le tribù indigene di Asia e Africa, ma anche a Lombroso per mettere a punto il concetto di fisiognomica criminale e a Galton per cercare sostegno alle sue idee sull'eugenetica. Nel frattempo, per l'apparato burocratico statale la fotografia diventa una risorsa indispensabile, da declinare in milioni di ritratti in formato tessera, già prima che la propaganda la sfrutti per raccontare e sostenere il potere. Ma se da un lato il ritratto viene usato per analizzare e incasellare gli esseri umani, dall'altro sono presto evidenti le potenzialità estetiche di questa tecnica rivoluzionaria. Nadar la eleva all'altezza dell'arte figurativa classica, aprendo la strada ai grandi fotografi di ritratto: da Margaret Cameron a Lewis Hine, da Dorothea Lange a Richard Avedon, fino ai capolavori di Cartier-Bresson, "il Mozart della fotografia". Che siano immagini glamour accuratamente studiate in teatri di posa o scatti rubati alla realtà inconsapevole, i ritratti raccontano tanto sul soggetto rappresentato quanto sul fotografo, sulla sua visione del mondo e sull'idea che sorregge quello scatto. Un gioco di specchi affascinante in cui si riflette la storia di come l'uomo ha codificato la propria immagine, di come osserva e rappresenta se stesso.
Cose. Catalogo della mostra (Brescia, 15 maggio-2 settembre 2018)
di Ferdinando Scianna
Libro: Copertina rigida
editore: Contrasto
anno edizione: 2018
pagine: 161
"Un fotografo come me è forse sostanzialmente un raccoglitore compulsivo e ossessivo. Guarda il mondo come uno specchio dalle migliaia di sfaccettature, che gli rimandano immagini delle cose più disparate, in cui cerca istanti attraverso i quali tenta di costruire un'idea del mondo e di se stesso. Per cercare di capire, di capirsi."