Libri di Francesco Lepore
Il delitto di Giarre. 1980: un «caso insoluto» e le battaglie del movimento LGBT+ in Italia
di Francesco Lepore
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 192
Quasi abbracciati e mano nella mano, uccisi entrambi da un colpo di pistola alla testa. Furono trovati così, il 31 ottobre 1980, sotto un enorme pino marittimo nella Vigna del Principe a Giarre, i corpi del venticinquenne Giorgio Agatino Giammona e del quindicenne Antonio Galatola, detto Toni. I due erano scomparsi quattordici giorni prima. Subito, nella cittadina del catanese, si inizia a vociferare di doppio suicidio, o di omicidio-suicidio. Per tutti, in paese, le vittime erano i ziti - «i fidanzati» - e Giorgio veniva ormai da tempo additato quale puppu cu bullu: un «frocio patentato», insomma, accusato di aver traviato un giovane innocente. A rendere inaccettabile quella relazione è, in realtà, solo l'orientamento sessuale dei due: a quella stessa società sembra assolutamente normale che una sorella di Toni sia andata via di casa a dodici anni, e a quindici sia già madre. Intanto, mentre i parenti delle vittime si affannano a negarne l'omosessualità, le indagini si infrangono contro un muro di silenzio e i punti da chiarire restano tanti. Com'è possibile che i cadaveri siano stati rinvenuti in una zona battuta, a poche centinaia di metri dalla caserma dei carabinieri? E come conciliare la posizione dei corpi e la traiettoria dei proiettili con l'ipotesi di suicidio-omicidio? Infatti, di lì a pochi giorni, il tredicenne Francesco Messina - nipote di Toni - confessa: i due l'hanno supplicato di ucciderli, e sono arrivati persino a minacciarlo di morte se non li avesse aiutati. Poi, però, il ragazzino ritratta, sostenendo di aver confessato dietro pressione delle forze dell'ordine. Quello che è certo è che Giorgio e Toni sono morti del pregiudizio di una intera comunità nei loro riguardi. La vicenda scosse fortemente l'opinione pubblica, che fu portata per la prima volta a riconoscere l'esistenza dell'effettiva discriminazione verso le persone omosessuali. Come diretta conseguenza nacque il Fuori! di Catania. E, il 9 dicembre 1980, a poco più di un mese dal ritrovamento dei corpi dei due ragazzi fu costituito a Palermo su organizzazione di don Marco Bisceglia il primo nucleo di Arcigay, la più importante associazione LGBT+ italiana. Attraverso l'attenta ricostruzione del delitto (alla luce degli articoli coevi, di testimonianze provenienti dall'ambiente familiare degli ziti, da quello civico giarrese e da quello degli attivisti/e) Francesco Lepore racconta quattro decenni di battaglie e rivendicazioni del movimento LGBT+ italiano.
Il sermone in festivitate sanctae Mariae reginae coeli di Davide di Benevento (sec. VIII ex.)
di Francesco Lepore
Libro
editore: Pontificia Academia Mariana
anno edizione: 2003
pagine: 86
Serephica charitas. Note storico-critiche sull'alcantarino Carlo di S.Pasquale (1818-1878)
di Francesco Lepore
Libro
editore: Libreria Editrice Vaticana
anno edizione: 2016
Carlo di S. Pasquale (1818-1878) fu uno dei protagonisti dell'ultima stagione dell'alcantarismo italiano. Umile terziario di convento, incarnò l'autentico spirito serafico con una vita improntata alla povertà, penitenza e amore misericordioso verso il prossimo. Travolto dalla bufera delle leggi eversive postunitarie, fu costretto ad abbandonare il chiostro e a rientrare nel paese natale, dove si fece tutto a tutti con un diuturno apostolato di carità. Favorito da doni mistici, si spense acclamato quale santo e tale è ancora oggi riguardato dai numerosi fedeli che accorrono al suo sepolcro. Basata su documenti d'archivio, Seraphica charitas ricostruisce le vicende tanto umane quanto interiori di questo seguace del Poverello e offre in tal modo al lettore un valido aiuto per scoprire una meravigliosa figura di fedele testimone cristiano tra quegli innumerevoli uomini e donne che "hanno fatto della misericordia la loro missione di vita" (Papa Francesco, Misericordiae vultus 24).