Libri di Francesco Maria Colombo
L'aristocratico di Leningrado. Viaggi tra musica, arte, cinema, letteratura, fotografia e cocktail
di Francesco Maria Colombo
Libro: Copertina rigida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2022
pagine: 400
Questo libro racconta di arte e di artisti: è la risposta più semplice a chi si chiedesse cosa troverà in queste pagine. Più precisamente potremmo parlare, con la terminologia di Walter Benjamin, di una passeggiata tra costellazioni. Le stelle sono le arti, gli artisti e le loro creature; e a mostrarci le costellazioni che li uniscono, tra un segreto svelato e un gioco del caso, è l'autore: che ci guida a fare, con i nostri occhi e le nostre orecchie, le sue stesse scoperte. Billy Wilder e il Tristano, Rodenbach e Vertigo di Hitchcock, Karajan e Brigitte Bardot, Sostakovic e Truffaut, Nabokov e Brassens: che cosa li collega? Mentre osserviamo una nuova costellazione ci sembra di sentire quella musica, di leggere quelle pagine, di guardare quel film, di ricordare quella fotografia. Non di rado, la notte delle costellazioni si rovescia in un sottosuolo doloroso. Ma intanto sotto quel cielo abbiamo passeggiato, in buona compagnia.
Il tuo sguardo nero
di Francesco Maria Colombo
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2018
pagine: 336
Parigi, fine Ottocento: due ragazzi crescono insieme, frequentano il bel mondo e i salotti letterari, hanno per compagni di gioco Proust, Gide e Valéry. Sono Pierre Louÿs e Marie de Heredia, il talento li destina a diventare esponenti di spicco della letteratura francese, la bellezza e il desiderio faranno di loro due amanti impareggiabili. Francesco Maria Colombo, al suo esordio narrativo, indaga le tracce di una liaison che fu clandestina, fulminea, temeraria e lacerante: interroga lettere, diari, confessioni, scie dissimulate nei romanzi, una manciata di fotografie erotiche di stupefacente modernità. Ma la sua non è solo una ricostruzione storica. È un labirinto dove la vita di Pierre e Marie si combina con il tempo presente e con il racconto autobiografico: le strade si incrociano e si diramano creando un gioco di specchi deformanti, di false prospettive, di illusioni e di interrogazioni intorno al tema dello sguardo, dell'immagine, dell'identità, della memoria involontaria, di ciò che si perde nel tempo e di ciò che misteriosamente è destinato a permanere oltre la morte. È una sciarada il cui schema coinvolge Pierre de Ronsard e Walter Benjamin, Henri Fantin-Latour e Kawabata Yasunari, la spedizione antartica del capitano Scott e un film dimenticato con Lino Ventura, in una vertigine combinatoria che si legge con il trasporto di un romanzo d'amore ma la cui soluzione è magistralmente rimandata fino all'ultima parola del romanzo, quella che tutto svela.
Gli ori di Parma. I luoghi del cibo. Ediz. italiana e inglese
di Francesco Maria Colombo
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2016
pagine: 160
Il racconto fotografico del cibo prodotto a Parma è una scommessa rischiosa. Da un lato resiste il mito del "fatto in casa", dell'artigianato antico e sapiente; dall'altro vi è la realtà dell'industria, con il suo apparato produttivo e le tecniche di trasformazione del cibo: vi sono le macchine, rimosse dall'immaginario collettivo. Francesco Maria Colombo ha indagato le icone della memoria ed è entrato nelle fabbriche per stanare il protagonista invisibile del processo industriale: la mano dell'uomo, la quotidiana impresa di chi lavora. Il suo è un viaggio fotografico che fa emergere la complessità di tutto un mondo, filtrandolo attraverso l'occhio del narratore e la prospettiva "colta" delle avanguardie informali. E fotografando, come scrive Gloria Bianchino nel saggio introduttivo, "la civiltà dell'arte attraverso quella del cibo. In una prospettiva antropologica la stessa cosa."
Gli amanti
di Francesco Maria Colombo
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2018
pagine: 240
Una manciata di fotografie scattate a Parigi verso la fine dell'Ottocento, tenute nascoste e poi riemerse dal tempo: il fotografo è Pierre Louÿs, giovane poeta, romanziere, pornografo, dandy dall'erudizione sconfinata. La modella, nuda, è Marie de Régnier, ha poco più di vent'anni ed è l'amante di Pierre. Anche Marie scrive poesie, è amica di Mallarmé e Proust. Il racconto dell'amore di Pierre e Marie ossessiona l'autore e diventa così il punto di partenza per una ricerca sull'immagine e il tempo, sul senso feticistico della fotografia, sul suo rapporto con la morte, sul labirinto dei suoi significati; e sul mistero per il quale un frammento visivo di memoria ci porta sulla soglia di una rivelazione.