Libri di Franco Arminio

Sacro minore

di Franco Arminio

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 160

Il sacro quotidiano, minuscolo, persino minimo. Il sacro dei nostri corpi che si incrociano, e si incastrano, e si allontanano, quaggiù sulla terra. «La poesia di Arminio nasce tutta nel "qui" dei corpi e della geografia. In questo libro la sua scrittura commossa e spaventata evoca un possibile altrove che, riuscendo impossibile, viene tirato giù in un realissimo "qui", costretto a svelarsi e adattarsi nelle pieghe di queste nitide immagini avvolte da un'umile bellezza. Sacro è per definizione ciò che ha importanza suprema per un suo misterioso legame con il trascendente. Non potendo vedere ciò che non esiste, Arminio ha costruito con Sacro minore un calibrato e assai originale breviario poetico con l'intento struggente di affermare il sacro unicamente con quello che c'è intorno a noi: un filo d'erba, una lumaca, una radiografia. Così dicendoci che non solo è possibile ripensare il sacro, ma anche imparare a pregare nuovamente. Perché per Arminio la poesia è anzitutto questo: pregare» (Andrea Di Consoli).
16,00

Studi sull'amore

di Franco Arminio

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 184

Un libro intenso, pieno di luce, del piú antico fra i poeti contemporanei italiani. Con la sua lingua asciutta e lirica, sacrale e domestica, in cui c'è sempre uno scarto, uno slittamento inatteso, una sottile sensualità, Franco Arminio fotografa il corpo spaventato dalla morte e infiammato dall'amore. Non soltanto l'amore carnale, ma quello che ci conferma di esistere: l'amore per un figlio e quello per un angolo di paese, l'amore per una strada e quello per la madre, l'amore per un amico e per chi ci è ancora sconosciuto, al punto da scavare in noi il languore del desiderio. Nei suoi versi l'incontro erotico, sentimentale, è sempre un viatico verso Dio, raggira la morte e la corteggia, è miracolo ed epifania. Arminio dedica poesie e prose commoventi anche agli amori - vissuti o mancati - di altri scrittori e poeti, da Kafka a Pasolini, da Susan Sontag ad Amelia Rosselli, trovando una voce nuova per indagare il coraggio di essere fragili che ognuno di noi ha sentito innamorandosi, «il mistero di raggiungere / nello stesso tempo il corpo di un altro / e il nostro».
12,00
Atleti

Atleti

di Franco Arminio

Libro: Copertina rigida

editore: HarperCollins Italia

anno edizione: 2022

pagine: 96

Gli sport affascinano, trascinano, emozionano miliardi di persone in tutto il mondo, tra professionisti, dilettanti, o semplici appassionati che li guardano negli stadi, nelle arene, o sui propri televisori e telefoni. Ma perché? In questa raccolta breve Franco Arminio racconta in versi molti tipi diversi di sportivi, dalla pattinatrice al pugile, passando per il giocatore di bocce e il bambino che trattiene il fiato in gara con se stesso. Mettendo in scena lo sforzo e il tormento di saltatrici e saltatori, del discobolo, del ciclista distratto dal paesaggio durante una tappa, Arminio rivela che lo sport è una meravigliosa metafora della condizione umana, delle nostre speranze, delle nostre paure, della nostra debolezza e della nostra misteriosa forza. Perché "Atleti" è molto più di una raccolta di versi sullo sport. Con la sua voce lirica e inconfondibile, meditativa e appassionata, Franco Arminio, portando la luce sui gesti sportivi di cui coglie con straordinaria esattezza l'essenza, riesce a parlare di se stesso, nella sua unicità, e in modo universale di tutti noi esseri umani.
14,00
Studi sull'amore

Studi sull'amore

di Franco Arminio

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 184

«Abbiate cura di impazzire per un abbraccio». Un libro intenso, pieno di luce, del più antico fra i poeti contemporanei italiani. Con la sua lingua asciutta e lirica, sacrale e domestica, in cui c'è sempre uno scarto, uno slittamento inatteso, una sottile sensualità, Franco Arminio fotografa il corpo spaventato dalla morte e infiammato dall'amore. Non soltanto l'amore carnale, ma quello che ci conferma di esistere: l'amore per un figlio e quello per un angolo di paese, l'amore per una strada e quello per la madre, l'amore per un amico e per chi ci è ancora sconosciuto, al punto da scavare in noi il languore del desiderio. Nei suoi versi l'incontro erotico, sentimentale, è sempre un viatico verso Dio, raggira la morte e la corteggia, è miracolo ed epifania. Arminio dedica poesie e prose commoventi anche agli amori - vissuti o mancati - di altri scrittori e poeti, da Kafka a Pasolini, da Susan Sontag ad Amelia Rosselli, trovando una voce nuova per indagare il coraggio di essere fragili che ognuno di noi ha sentito innamorandosi, «il mistero di raggiungere nello stesso tempo il corpo di un altro e il nostro».
16,50
Lettera a chi non c'era. Parola dalle terre mosse

Lettera a chi non c'era. Parola dalle terre mosse

di Franco Arminio

Libro: Copertina morbida

editore: Bompiani

anno edizione: 2021

pagine: 176

C'è Mario, che aspettava di mangiare la pizza di granturco con la figlia in braccio quando la terra ha iniziato a tremare: ha perso tutto, vive da anni in un container. Ci sono due ragazzi che si baciano in una macchina, il terremoto li coglie in quel momento di dolcezza. C'è Benedetto Croce, che riprende i sensi a notte fonda e si trova coperto dalle macerie fino al collo, e c'è Gaetano Salvemini, che sopravvive alla moglie, ai figli e a una sorella perché si aggrappa all'unica parete che non crolla. Il terremoto del 1980 in Irpinia, che travolse una terra già segnata dall'emigrazione, e la ricostruzione, che produsse tanti guasti ma non ha portato via la grazia antica di quei luoghi. Gli altri terremoti italiani, da quelli di Messina e Avezzano ai più recenti dell'Emilia, de L'Aquila e delle Marche. E in mezzo tante disgrazie collettive, imprevedibili o dovute all'incuria umana: Franco Arminio parte dai suoi luoghi e allarga lo sguardo per rievocarle a una a una, scavando tra le macerie con l'indignazione delle sue prose civili e la dolente tenerezza dei suoi versi. Questo libro è al tempo stesso un inedito catalogo delle nostre fragilità, di tutte le volte in cui la Terra ci ha ricordato che siamo piccoli quanto formiche sul suo grande dorso, e un appello rivolto a chi viaggia distratto attraverso le persone e le cose, perché "quello che è accaduto non è frutto del caso o di una congiura, [...] non riguarda solo chi è morto o i suoi familiari, riguarda noi e i nostri figli, riguarda soprattutto chi non c'era." Arminio chiede con ardore alla letteratura di farsi testimonianza, ci ricorda che l'ascolto e l'attenzione alle parole sono il primo passo per ricostruire la speranza.
16,00
La cura dello sguardo. Nuova farmacia poetica

La cura dello sguardo. Nuova farmacia poetica

di Franco Arminio

Libro: Copertina morbida

editore: Bompiani

anno edizione: 2020

pagine: 208

Percorrendo l'Italia palmo a palmo, nella sua paziente auscultazione del mondo, già da tempo Franco Arminio registrava una epidemia in corso: quella dell'"autismo corale", che ci vede rinchiusi dietro i nostri piccoli schermi, impegnati in una comunicazione che ha perso ardore e vitalità. In queste pagine il poeta torna a offrirci le sue parole come fiaccole per illuminare il presente, offrendo il suo stesso corpo come testimonianza, come repertorio di tentativi e rimedi: "Ho vanamente cercato la guarigione scrivendo. La ferita è ancora qui. Con il tempo mi sono cresciuti dentro consigli che posso dare". Le pagine di questo nuovo libro di Arminio sono fitte come gli scaffali di un antico speziale, allineano racconti visionari accanto a vere e proprie orazioni civili, che pongono domande e chiedono risposte con vibrante ostinazione. La cura invocata passa sempre attraverso una lingua che si fa strumento di conoscenza, alla ricerca di una comunicazione, di un senso condiviso, di quella intima vicinanza della quale abbiamo tutti più che mai bisogno. E se non ci sono certezze, se tutti siamo un po' più fragili, a curarci sopraggiunge la fiducia nella capacità delle parole di unire i nostri sguardi "per fare comunità, per dare coraggio al bene".
16,00
Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia

Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia

di Franco Arminio

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2018

Va di moda assegnare le bandiere ai luoghi. C'è chi assegna la bandiera blu alle migliori località di mare e chi quella arancione ai paesi più belli. Franco Arminio assegna la bandiera bianca ai paesi più sperduti e affranti, i paesi della resa, quelli sulla soglia dell'estinzione. Ce ne sono tanti e sono i meno visitati. Non hanno il museo della civiltà contadina, non hanno il negozio che vende i prodotti tipici, non hanno la brochure che illustra le bellezze del posto, non hanno il medico tutti i giorni e la farmacia è aperta solo per qualche ora. Sono i paesi in cui si sente l'assenza di chi se n'è andato e quella di chi non è mai venuto. Non hanno neppure stranezze particolari: non fanno processioni coi serpenti, non fanno la festa degli ammogliati, non hanno dato i natali a una famosa cantante o a un politico o a un calciatore. Non hanno neppure particolari arretratezze, hanno l'acqua calda in tutte le case, hanno le macchine e il televisore, tutti hanno di che mangiare e un tetto dove dormire. In questi paesi della bandiera bianca ci sono i lampioni, ci sono i marciapiedi, c'è sicuramente almeno un bar e un piccolo negozio di alimentari, c'è un sindaco e una piazza, c'è qualche bambino, ci sono molti anziani, ci sono case nuove e case un po' più vecchie.
14,00
Manifesto della terza medicina

Manifesto della terza medicina

di Franco Arminio

Libro

editore: AnimaMundi edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 48

"La poesia è letteralmente un farmaco, guarisce chi la legge, e per chi scrive è al tempo stesso veleno e rimedio. Allora ci vuole una terza medicina, qualcosa di simile al terzo paesaggio di cui parla Gilles Clement. La terza medicina non esclude nulla, compreso il fatto che in molti casi non bisogna curare, non bisogna intervenire. Semplicemente non bisogna medicalizzare. Bisogna ricordarsi che nell'uomo c'è un bisogno di salute e c'è un bisogno di malattia." (Franco Arminio)
8,00
Resteranno i canti

Resteranno i canti

di Franco Arminio

Libro: Copertina morbida

editore: Bompiani

anno edizione: 2018

pagine: 160

Per Franco Arminio l'organo della vista sono le parole, molto prima degli occhi. Le parole sanno posarsi su dettagli che fino a un minuto prima erano invisibili, illuminandoli. Nascono nel silenzio, ma ridanno voce ai paesi spopolati. Sanno di essere fragili, ma non temono il "lupo nascosto dietro lo sterno". In una perenne oscillazione tra uno scrivere che cerca la vertigine e uno scrivere che dà gloria all'ordinario, Arminio si muove senza tregua tra i due poli della sua poesia: l'amore e la Terra, il corpo e l'Italia, la morte e lo stupore. Si tratta di festeggiare quello che c'è e di cercare quello che non c'è. Fedeli ai paesaggi, seguendo la strada di una poesia semplice, diretta, non levigata, questi versi sono una serena obiezione al disincanto e alla noia. La politica, l'economia, le cosiddette scienze umane, sono gomme lisce nella neve. Solo la poesia ha le catene.
15,00
Cedi la strada agli alberi. Poesie d'amore e di terra

Cedi la strada agli alberi. Poesie d'amore e di terra

di Franco Arminio

Libro: Copertina morbida

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2017

pagine: 160

Franco Arminio ha raccolto qui una parte della sua sterminata produzione in versi. Ma questa non è un'antologia, è un'opera antica e nuova, raffinata e popolare, un calibrato intreccio di passioni intime e passioni civili. La prima sezione è un omaggio al paesaggio e ai paesi che Arminio racconta da anni nei suoi libri in prosa. La seconda ci presenta una serie di poesie amorose in cui spicca il suo acuto senso del corpo femminile. Dopo i testi intensi dedicati agli affetti familiari, le conclusioni sono affidate a una serie di riflessioni sulla poesia al tempo della Rete. I versi di Arminio sono lavorati a oltranza, con puntiglio e cura, con l'obiettivo di arrivare a una poesia semplice, diretta, senza aloni e commerci col mistero. La sua scrittura è una serena obiezione alle astrazioni e al gioco linguistico, una forma di attenzione a quello che c'è fuori, a partire dal corpo dell'autore, osservato come se fosse un corpo estraneo. L'azione cruciale è quella del guardare: "Io sono la parte invisibile / del mio sguardo".
14,00
Il topo sognatore e altri animali di paese

Il topo sognatore e altri animali di paese

di Franco Arminio

Libro: Copertina morbida

editore: Rrose Sélavy

anno edizione: 2016

pagine: 40

L'asina acquaiola, il calabrone tranquillo, il cane ottimista e il cane malinconico, il canarino dispiaciuto, la capra vanitosa, l'elefante che non c'entra niente, la faina migrante, la farfalla pigra, la formica svogliata, la gallina contestatrice, il gatto snob, il maiale che nessuno ha ammazzato, la mosca pessimista, il passero schizzinoso, il ragno disoccupato, la rana giocattolo, la vacca sedentaria, il verme domandone, la serpe sfortunata, la volpe solitaria, il topo sognatore. Questi animali hanno qualcosa da raccontarci. Ci dicono, soprattutto, come la pensano. Con rabbia, malinconia, ironia, simpatia e con sincerità. Un testo molto utilizzato nelle scuole primarie e secondarie, per laboratori di scrittura e disegno. Età di lettura: da 6 anni.
13,00
Geografia commossa dell'Italia interna

Geografia commossa dell'Italia interna

di Franco Arminio

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2013

pagine: 131

Orlo, bordo, confine, selve, monti, mare, alberi, zolla, cane, vigna, nuvole, vacca, panchina, sole, alba, tramonto, e vento, neve, pioggia, e altro vento, e altra neve, e aprile, e il verde di maggio, e il nero di settembre, silenzio senza opinioni, luce senza commenti, voglio solo che la vita sfili, se ne vada da dove è venuta, non la trattengo, non voglio trattenere niente, camminare, guardare gli alberi, non dire e non fare nient'altro che il giro dei confini, andare sempre più dentro a certi confini, non superarli, non mirare al centro, non mirare alle passioni di tutti, disertare, prendere confidenza col cielo, ma farlo senza vantarsene, non sputare parole sul mondo e sugli altri, camminare, uscire perché è uscito il sole, uscire, prendere un paese, passarci dentro, non dire nulla del giorno, non accostare niente alla solitudine, lasciarla intatta, lasciare che la solitudine faccia la sua vita, svolga la sua storia e così pure la tristezza e la stanchezza, essere stanchi tristi e soli è comunque una fortuna, i buoni sentimenti rigano il mondo come quelli cattivi, come le parole...
14,00