Libri di Friedrich Nietzsche
Ecce homo
di Friedrich Nietzsche
Libro: Copertina morbida
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
anno edizione: 2020
pagine: 208
Stanco di non essere riconosciuto e di essere mal interpretato, stanco di sussurrare a orecchie che non volevano sentire, Nietzsche, sul filo dell'estrema sanità mentale, "monta sulle nuvole per parlare con tuoni e fulmini": si mette in piazza, si autointerpreta, si teatralizza. Con il suo carattere drammatico, i suoi fulgori poetici e le lampeggianti profondità del suo pensiero "Ecce homo" rappresenta il libro conclusivo di Nietzsche. È l'interpretazione ultima, autentica, unica e precisa di un autore che, nella sua totalità, non sarà più capito neanche dai suoi più grandi interpreti. Di fatto, "Ecce homo" è ed è stato sempre uno dei testi più dibattuti di Nietzsche, e di esso sono state proposte le definizioni più discordanti: proclama cosmico? documento psicopatologico? autoritratto? pamphlet antitedesco? A completare la bibliografia delle opere di Nietzsche nel catalogo BUR entra quindi un unicum di tutta la produzione del filosofo, l'opera con cui deve necessariamente confrontarsi chiunque intenda avvicinarsi a Nietzsche.
Ecce homo
di Friedrich Nietzsche
Libro
editore: EDIZIONI CLANDESTINE
anno edizione: 2020
pagine: 144
"Ecce homo" non è una vera e propria autobiografia, bensì un'interpretazione che Nietzsche dà della propria vita e delle sue opere, passando immancabilmente attraverso teorie divenute per lui un classico, quali l'attacco al cristianesimo e l'aspra critica rivolta alla 'cultura' tedesca e ai suoi rappresentanti. Uno dei testi più dibattuti del filosofo tedesco, una coerente conclusione retrospettiva del suo pensiero.
Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali
di Friedrich Nietzsche
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2020
pagine: 320
"Aurora" è «il mattino e il riscatto che attendono l'uomo talpa dopo il suo lungo perforare, scavare e scalzare». In quest'opera della maturità, scritta tra il 1879 e il 1881, Friedrich Nietzsche tratteggia la propria visione della condizione umana, e in primis la propria critica ai pregiudizi morali, in una raccolta di quasi 600 aforismi: in questa forma espressiva, forse più che in ogni altra, Nietzsche riesce a condensare e a dare voce al proprio pensiero, raccogliendo in brevi ma fulminanti immagini il precipitato della propria riflessione filosofica. Questa edizione, introdotta e commentata da uno dei più accreditati studiosi nietzscheani, Sossio Giametta, fa luce con chiarezza su una delle opere forse meno lette, ma ugualmente significativa, del grandissimo filosofo.
Al di là del bene e del male
di Friedrich Nietzsche
Libro: Copertina morbida
editore: FELTRINELLI
anno edizione: 2020
pagine: 272
In "Al di là del bene e del male", polemico e paradossale fin dal titolo, Nietzsche confuta in anticipo quelle che lui chiama le "idee moderne", supera la nozione stessa di "spirito libero", spingendosi fino a mettere in questione l'idea di "verità" in sé e tutto ciò che ne discende, a partire dalla morale: questo significa porsi al di là del bene e del male. Questa edizione presenta un vasto apparato di note, aggiungendo nella postfazione sia una guida ragionata alle molte tematiche del libro, sia i ragguagli filologici necessari a comprendere la sua formazione.
Plato amicus sed. Introduzione ai dialoghi platonici
di Friedrich Nietzsche
Libro: Copertina morbida
editore: MIMESIS
anno edizione: 2020
pagine: 206
In questo libro, Nietzsche dimostra il profondo legame tra filologia e filosofia, due discipline nate insieme e destinate a restare in aperto dialogo per sempre. L'immagine di Platone offre a Nietzsche il pretesto per fare i conti con la famosa trasvalutazione dei valori che risuonerà nel messaggio profetico di Zarathustra. Alla luce di ciò, la tesi secondo cui Nietzsche è un antiplatonico risulta, almeno in parte, infondata. Nietzsche intrattiene un rapporto costante con la filosofia di Platone che, seppur in parte criticata, manifesta al filosofo dell'eterno ritorno l'incarnazione per eccellenza del tragico destino del filosofo, destinato a incamminarsi sulle alte vette del pensiero per poi tornare sulla terra a confrontarsi e lottare con l'ordine costituito. Platone per Nietzsche è l'uomo d'azione, il pensatore aristocratico - ma radicale - che lotta contro tutte le forme stereotipate della cultura. Prefazione di Carlo Sini.
Poesie. Testo tedesco a fronte
di Friedrich Nietzsche
Libro: Copertina morbida
editore: FELTRINELLI
anno edizione: 2019
pagine: 284
È indiscutibile che Nietzsche sia un grandissimo scrittore, anzi, uno dei più grandi scrittori in lingua tedesca, sebbene egli stesso avesse il terrore di venire ricordato appunto come uno scrittore. Avrebbe forse voluto, Nietzsche, essere piuttosto ricordato come un poeta? Ovvero come colui che nelle poesie di questo volume viene definito come "una bestia, furba, rapace, strisciante", "un predatore insinuante e mentitore". E noi, come dobbiamo porci di fronte alla poesia di Nietzsche, cioè alla poesia di un filosofo, ma di un filosofo che si è messo in testa, ostentandolo, il berretto da giullare? La domanda è tutt'altro che oziosa, dal momento che essa può in generale essere ripetuta a ragione di fronte a pressoché tutte le opere di Nietzsche, il cui tratto estetico, la cui espressione "poetico-letteraria", sembra a prima vista evidente, quando non addirittura prevalente. In altre parole: Nietzsche è forse un filosofo-poeta? No, Nietzsche non è un filosofo-poeta, come uno Hölderlin o un Novalis; questa particolare specie è, nella stessa interpretazione nietzschiana, estinta insieme al Romanticismo. Tuttavia, questa constatazione non ci consente certo di evitare il confronto con i versi chiave di tutta l'opera poetica di Nietzsche: quel definirsi "nur Narr! nur Dichter!", "solo giullare! solo poeta!", colui che è bandito - e si autobandisce - da qualunque verità. In questo senso ha dunque ragione Giorgio Colli quando afferma che il Nietzsche poeta non è altra cosa dal Nietzsche pensatore, "né alcunché di più essoterico".
La gaia scienza
di Friedrich Nietzsche
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2018
pagine: 245
Nel panorama aspro e tormentato dell'opera di Nietzsche, "La gaia scienza" disegna un momento di felice e rarissimo equilibrio. Con questo libro giunge a conclusione, in un'atmosfera insolitamente serena, il processo di smascheramento critico-illuministico iniziato con "Umano, troppo umano". La critica della metafisica come menzogna e illusione della civiltà cristiano-europea è qui portata a compimento con l'arte della leggerezza propria di una scrittura aforistica nitida e tagliente. Introduzione di Fabrizio Desideri.
La volontà di potenza. Scritti postumi per un progetto
di Friedrich Nietzsche
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2018
pagine: 185
I frammenti qui raccolti, e che comprendono l'abbozzo disorganico della progettata opera "La volontà di potenza" che il filosofo tedesco non scrisse mai, devono essere presi soprattutto come brevi e significative illuminazioni sull'evoluzione del pensiero di Nietzsche. Sono proprio queste, infatti, le riflessioni dalle quali il filosofo ha attinto per la stesura dei suoi grandi scritti. Introduzione di Jean-Michel Rey.
Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali
di Friedrich Nietzsche
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2018
pagine: 221
Eticità non è nient'altro (e quindi niente più) che obbedienza ai costumi, di qualunque tipo possano essere; i costumi però sono il modo tradizionale di agire e di valutare. [...] L'uomo libero è privo di etica, perché in tutto vuol dipendere da sé e non da una tradizione". Da questa contrapposizione tra individualità e socialità prendono le mosse 575 pensieri sulla morale, sull'azione dell'uomo e sulla libertà e l'autodeterminazione del singolo. Pubblicata nel 1881, dunque dopo "Umano troppo umano" e prima di "La gaia scienza", "Aurora" è un'opera composta da aforismi ora articolati e complessi, ora di fulminante e incisiva brevità. Introduzione di Gianni Vattimo.
Per la dottrina dello stile
di Friedrich Nietzsche
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2018
pagine: 63
"Per la dottrina dello stile" condivide qualcosa della stasi dinamica che precede il gesto atletico o artistico, della quieta concentrazione del danzatore che attende dietro le quinte, ripercorrendo mentalmente quanto ha appreso, ricordando le sensazioni corporee che, come una traccia, daranno la giusta disciplina alla libertà della sua danza. Nietzsche si trovava in prossimità di danzare con la penna il suo più noto assolo, il capolavoro a cui il suo nome sarebbe stato associato: "Così parlò Zarathustra".
Così parlò Zarathustra
di Friedrich Nietzsche
Libro: Copertina morbida
editore: EDIZIONI DEL BALDO
anno edizione: 2018
pagine: 384
Un libro per tutti e per nessuno è un invito appassionato ad affrontare la vita in modo gioioso, con il cuore aperto, senza certezze astratte e senza Dio - che è morto per mano dell'uomo -, accettando con entusiasmo i suoi aspetti tragici e facendo valere la propria volontà di potenza sul caos insensato dell'esistenza. Il mondo terreno va preso e apprezzato per quello che è: non ha senso vivere aspettando un presunto mondo ultraterreno che, secondo Nietzsche, non può che non esserci.
L'anticristo. Maledizione del cristianesimo
di Friedrich Nietzsche
Libro: Copertina morbida
editore: FELTRINELLI
anno edizione: 2018
pagine: 133
Nel 1888, incalzato dall'approssimarsi della follia che sarebbe esplosa l'anno successivo, Nietzsche scrive una successione di brevi opere nelle quali prendono nuova forma i materiali destinati alla progettata "trasvalutazione di tutti i valori". Tra queste, "L'anticristo. Maledizione del cristianesimo", il primo degli scritti postumi che Nietzsche lasciò pronti per la stampa; postumi, s'intende, rispetto alla follia, dato che la prima edizione, con sottotitolo scorretto e quattro passi censurati, è del 1895, quando Nietzsche era ancora in vita. Nel testo ritroviamo i suoi temi tipici: la compassione come strumento del nichilismo; l'analisi genealogica, a partire dall'ebraismo, del concetto di dio cristiano come prodotto del ressentiment; l'inimicizia mortale tra fede e scienza; la nefasta menzogna di ogni concetto religioso, in quanto pure finzioni escogitate a scopo di dominio. Si aprono nel testo anche zone di insospettata sottigliezza: come nei paragrafi intorno alla "psicologia del redentore", dove si traccia un ritratto peculiarissimo di Gesù, che va a sovrapporsi all'immagine dell'"idiota" dostoevskijano. Alla figura di Gesù e alla sua "buona novella" si oppone diametralmente quella di Paolo, il grande organizzatore sistematico del cristianesimo (e inventore, secondo Nietzsche, della "spudorata dottrina" dell'immortalità personale). Il cristianesimo è un grande equivoco: in fondo, scrive Nietzsche, è esistito un solo cristiano, e quello morì sulla croce.