Libri di Gian Luigi Beccaria
I «mestieri» di Primo Levi
di Gian Luigi Beccaria
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2020
pagine: 144
Un'analisi letteraria, avvincente nella lettura e divertente nel contenuto, che intreccia in modo abile e lineare i testi dello scrittore e gli interventi di critica, e dentro cui perdersi alla ricerca di un narratore capace di uno scambio di sensi con il lettore. Con l'originalità e la cordialità ben nota, il linguista Gian Luigi Beccaria guida il lettore alla scoperta del «sorridente» mestiere ufficioso dell'autore di 'Se questo è un uomo'. Il mescolarsi di chimica e di scrittura troverà nel Sistema periodico una miracolosa soluzione, quando «le cose della tecnica» sono viste «con l'occhio del letterato, e le lettere con l'occhio del tecnico».
Il pozzo e l'ago. Intorno al mestiere di scrivere
di Gian Luigi Beccaria
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 168
L'irrompere dell'immaginario, e dell'invenzione, il confessare, raccontare o scoprire se stessi, riaprire segrete ferite, esplorarle, scavare nel pozzo degli angoli bui di sé e degli altri, evocare e rappresentare ricordi, sogni, porre domande con o senza risposte, assecondare la propria nevrosi per trarne ora uno sfarzo stilistico, ora equilibri e bellezze formali. Si scrive infine per indagare intorno a una verità, aprire una finestra sul mondo, catturarlo attraverso una rappresentazione discorsiva, quando lo scrivere diventa necessità, impegno per comprendere la vita, gettare luce sull'essere dell'uomo e su ciò che dentro e intorno a lui sta accadendo o è accaduto. Si scrive insomma in infiniti modi e con infinite aspirazioni. Ma si scrive anche perché si ha paura di essere dimenticati. Scrivere è un qualcosa che ha a che fare con il senso della vita. Consapevole di tutti questi aspetti, Gian Luigi Beccaria, studioso dello stile, si sofferma soprattutto sullo scrivere come lavorazione, e procede scavando tra esecuzioni e varianti di poeti e prosatori, da Dante e Pascoli a Sereni e Zanzotto, da Cechov e Proust a Roth e Murakami.
Parole per... leggere, pensare, comunicare, scrivere. Grammatica. Per la Scuola media
di Gian Luigi Beccaria, Marinella Pregliasco
Libro
editore: Le Monnier
anno edizione: 2019
Parole per... leggere, pensare, comunicare, scrivere. Grammatica. Per la Scuola media
di Gian Luigi Beccaria, Marinella Pregliasco
Libro
editore: Le Monnier
anno edizione: 2019
Sicuterat. Il latino di chi non lo sa: Bibbia e liturgia nell'italiano e nei dialetti
di Gian Luigi Beccaria
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2017
pagine: 277
Oggi abbiamo quasi dimenticato il significato originario di espressioni come "capire l'antifona", "in camera caritatis", "refugium peccatorum", "avvocato del diavolo", "bacucco" o "repulisti". In tutta l'era cristiana la pratica religiosa ha intriso con i propri lasciti il linguaggio quotidiano: esclamazioni, intercalari, proverbi, massime, metafore, similitudini. "Sicuterat" è un vero e proprio catalogo ragionato alla ricerca di questo passato da disseppellire, in cui Beccaria si addentra passeggiando tra le parole che hanno accompagnato i discorsi dei nostri padri.
L'italiano che resta. Le parole e le storie
di Gian Luigi Beccaria
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 215
Con garbo nella scrittura e rigore nell'indagine, Gian Luigi Beccaria ci accompagna tra le pieghe delle parole, sottolineando l'elemento permanente di quell'organismo mutevole che è una lingua. Della nostra, rileva il filo rosso dell'eredità classica che ne ha foggiato la consistenza stilistica. Sino a ieri la lingua letteraria procedeva attraverso libri fatti coi libri; ora lo scrittore fa di meno i conti con la tradizione: cinema, televisione, l'oralità, determinano la sensibilità generale verso la scrittura. Si osserva un evidente processo di "mondializzazione", che sembra uniformarsi verso standard universali riconoscibili ovunque. L'autore sviluppa anche il tema della bellezza intrinseca che possiedono le parole "abbandonate", ma soprattutto affronta polemicamente punti chiave della vita civile attuale: gli slogan, il deteriorarsi della vita politica, i problemi della scuola e degli studi umanistici, le nostre provinciali inclinazioni esterofile, la crisi della lettura attenta e consapevole.
L'italiano in 100 parole
di Gian Luigi Beccaria
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 494
Quante volte in un giorno usiamo la parola "sì"? Ma quanti di noi sanno che si tratta di un termine fondamentale nella biografia della nostra lingua, che risale alle dispute sull'uso del volgare, tanto che Dante chiamerà l'italiano la "lingua di sì"? E quanti conoscono la storia di "darsena" o "magazzino" e di tutti gli altri arabismi che nel Duecento cominceranno a contaminare l'italiano, per via dei commerci che intrattenevano col mondo islamico le fiorenti Repubbliche marinare? Un viaggio nella nostra lingua, ricco di curiosità su molte parole di uso comune, ma anche una storia delle idee che, nel corso dei secoli, intorno ad alcune parole e non ad altre si sono consolidate e diffuse, diventando il "materiale mentale" degli uomini e della loro epoca. Sono questi episodi e frammenti di vita e di pensiero, di mode e di costumi, che ci dimostrano come la storia non scivoli per slittamenti graduali, ma attraverso momenti forti, indirizzi culturali marcati, innovazioni che ribaltano il già detto, che accolgono o rifiutano il passato. E questo vale tanto per "laudare" e "metafora" quanto per "okay" e "seconda Repubblica". Un linguista rigoroso e appassionato ci guida attraverso le 100 parole, divertenti o oscure, indispensabili o fantasiose, che hanno fatto dell'italiano e degli italiani quello che sono oggi. Ogni capitolo una parola, ogni parola il pretesto per una storia che, in qualche modo, ci riguarda.
Lingua madre. Italiano e inglese nel mondo globale
di Andrea Graziosi, Gian Luigi Beccaria
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 122
L'Italia vive da tempo una questione della lingua che tocca problemi d'identità e orgoglio nazionali. Ma il dominio dell'inglese è ormai un dato di fatto. Il linguaggio quotidiano ne fa un uso disinvolto e invasivo, mentre sempre più numerosi sono i corsi universitari tenuti in lingua inglese. Che cosa implica per il nostro patrimonio culturale l'ascesa dell'inglese come lingua veicolare? Un destino di subalternità? O viceversa l'opportunità di un arricchimento? Sul tema discutono uno storico contemporaneo e un italianista. Il primo prende atto del tramonto delle lingue nazionali come lingue scientifiche, ma coglie in questo processo anche la possibile, vitale affermazione di un plurilinguismo europeo. Il secondo difende con vigore l'uso dell'italiano a tutti i livelli, come dispositivo utile a promuovere una comunicazione diffusa e non solo d'élite.
Le orme della parola. Da Sbarbaro a De André, testimonianze sul Novecento
di Gian Luigi Beccaria
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 321
Raccontare il Novecento attraverso le orme e le tracce degli autori più amati che hanno saputo cogliere il linguaggio nella sua onnipotenza ma anche nei suoi limiti. È questo il sentiero scelto da Gian Luigi Beccaria: una strada personale che tocca alcune stelle polari come Giorgio Caproni, e incontra amici come Claudio Magris saggista e scrittore, Edoardo Sanguineti e Giorgio Bàrberi poeti. Il libro ci regala un Novecento intimo, che si immerge nei versi carnali di Ignazio Buttitta e che riemerge nella prosa senza sfumature di Primo Levi, in quella epica dell'amatissimo Fenoglio, in quella scabra e ironica di Pietro Chiodi, o nelle storie raccontate da Vassalli. Senza dimenticare alcune vette - Sbarbaro, gli stessi Caproni e Bandini, Giudici e Sanguineti - e a sorpresa, anche Fabrizio De André. E poi il dialetto, nella poesia e nella prosa di autori come Luigi Meneghello: dialetto raccontato come un reticolo di stabilità, di "privacy linguistica", che richiama a Beccaria le radici più profonde, la casa, l'infanzia, gli affetti remoti. Un mondo quasi scomparso, sentimentalmente difeso. Un atto d'amore, queste pagine, nei confronti di autori che si sono spinti ai confini dell'espressione, conducendo il lettore verso lingue e mondi sconosciuti.
Ritmo e melodia nella prosa italiana. Studi e ricerche sulla prosa d'arte
di Gian Luigi Beccaria
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2013
pagine: 336
Il volume offre fondamentali linee guida per lo studio degli elementi del ritmo nella prosa d'arte che consentono di affrancarci da vaghezze e impressionismi e fondare l'indagine su basi più oggettive, trovando alcuni punti di convergenza del fonico, del ritmico e del semantico. L'analisi si esemplifica in una raffinata ricerca su opere dell'Otto e Novecento che mette in risalto il legame tra la 'figura' del suono e il significato nella prosa letteraria.