Libri di Gilberto Oneto
Il Ticino e i Celti di Golasecca sul fiume azzurro
di Gilberto Oneto, Daniela Piolini
Libro: Libro in brossura
editore: Macchione Editore
anno edizione: 2016
pagine: 72
Immigrazione e indipendenza. Idee, storia e attualità
di Gilberto Oneto
Libro: Copertina morbida
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2019
pagine: 200
Con questo secondo volume della collana "I Quaderni di Brenno", curato da Paolo Mathlouthi e dedicato al problema dell'immigrazione e ai suoi effetti sulle nostre comunità, l'Associazione Gilberto Oneto continua a far sentire la voce di Gilberto e a diffondere i suoi editoriali e le sue ricerche. Questa è una raccolta di testi di tipo storico ed economico che mostra quali siano gli effetti devastanti del processo migratorio in corso, ma lo fa dal punto di vista di una persona per cui i principi di autodeterminazione e di autonomia dei popoli rimangono i riferimenti culturali principali. Le migrazioni di massa sono utilizzate da sempre nel mondo come arma di strategica da parte delle centrali del potere costituito per disarticolare dall'interno l'assetto sociale, economico, identitario, ambientale dei paesi destinati ad essere omologati.
Troppa «Italia», troppo Stato, troppi parassiti. Interventi brevi di politica e cultura
di Gilberto Oneto
Libro: Copertina morbida
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2018
pagine: 172
Padazionario. Attenzione: nuoce gravemente ai puristi della lingua italiana
di Gilberto Oneto, G. Ruggeri
Libro: Copertina morbida
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2017
pagine: 192
Unità o libertà. Italiani e padani nella guerra di secessione americana
di Gilberto Oneto
Libro: Copertina morbida
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2014
pagine: 272
Gli anni che vanno dal 1859 al 1866 sono davvero cruciali per l'Italia ma anche per gli Stati Uniti d'America. Mentre i Savoia proseguono con le annessioni alla formazione del Regno d'Italia, oltre oceano si combatte una guerra sanguinosa che decide la prevalenza di un parte degli Stati sull'altra ma anche l'assetto definitivo della federazione. Gli accadimenti hanno anche un altro interessante elemento che li avvicina: la partecipazione di americani alle guerre italiane e di italiani allo scontro americano. Sono infatti alcune migliaia gli italiani di nascita o di origine che prendono parte al conflitto dalle due parti: ci sono addirittura dei reparti militari che portano denominazioni riferibili in qualche modo all'Italia. Questo libro parte dai rapporti più antichi fra le due parti di mondo, analizza la presenza italiana oltre oceano nei secoli che vanno dalla scoperta alla guerra civile, e si sofferma sulle relazioni politiche e commerciali fra la penisola e gli Stati del Nord America. Viene raccontata la vicenda del mancato comando di Garibaldi nell'esercito unionista e poi soprattutto degli italiani di cui si ha conoscenza che hanno vestito l'uniforme blu e quella grigia. Viene anche dato un resoconto degli strascichi italiani della guerra americana. Dalla narrazione emergono numerosi personaggi affascinanti: eroi, avventurieri, esploratori, trafficoni e anche qualche furfante.
Lo sciatt di Belgirate. E tutti gli altri rospi suoi parenti
di Gilberto Oneto
Libro: Copertina morbida
editore: Il Rosso e Il Blu
anno edizione: 2014
pagine: 127
Il rospo, "sciatt" nel dialetto piemontese, non è un campione di bellezza o un prodigio di agilità ma è saggio, furbo, si fa i fatti suoi e generalmente li fa bene. Attorno può succedere di tutto, ma lui osserva distaccato e sornione, con gli occhi socchiusi e sogghigna, o così almeno sembra. Quando gli altri si agitano e si scornano lui se ne resta sempre lì, tranquillo, pacioso e in perfetta armonia con la Madre Terra che - si dice - lo abbia in particolare simpatia da qualche millennio. Essere equiparati a rospi o essere sotto la protezione di un antenato rospo non è poi così male. È quanto sostengono gli abitanti di Belgirate, splendida località sul lago Maggiore, soprannominati dai loro vicini "Sciatt", che al rospo hanno eretto un monumento e dedicato una piazza.
Polentoni o padani? Apologia di un popolo di egoisti xenofobi ignoranti ed evasori
di Gilberto Oneto
Libro
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2012
Paesaggio e architettura delle regioni padano-alpine dalle origini alla fine del primo millennio
di Gilberto Oneto
Libro
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2010
pagine: 120
Obiettivo di questo testo è di indagare le origini vere del paesaggio e dell'architettura popolare delle regioni padano-alpine, esaminandoli come il risultato di una organica evoluzione nel tempo del confronto tra le esigenze umane e i caratteri ambientali.
Il santo uccisor del drago. San Giorgio patrono della libertà
di Gilberto Oneto
Libro: Libro in brossura
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2009
pagine: 128
L'insurrezione genovese del 1849. Il generale La Marmora bombarda e saccheggia la città
di Franco Bampi, Gilberto Oneto
Libro: Copertina morbida
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2010
pagine: 132
Nella primavera del 1849 il popolo di Genova si ribella ai Savoia prima in nome di una generica aspirazione alla libertà e all'autonomia, e poi per risollevare l'antico vessillo della gloriosa Repubblica che si vuole ripristinare 35 anni dopo che il Congresso di Vienna aveva ceduto la Liguria ai Savoia contro la volontà del suo popolo. La feroce repressione e il saccheggio cui il La Marmora sottopone la città la prima settimana di aprile è la prova generale di tutte le successive "normalizzazioni" che il Regno unitario porterà a termine contro suoi cittadini ribelli, contro i "fratelli d'Italia". Nell'episodio genovese ci sono già tutti gli elementi che avranno sviluppo in futuro: la violenza della truppa, generali che si mostrano coraggiosi contro il popolo disarmato e vili davanti a eserciti veri, l'arroganza dei Savoia nel trattare i sudditi. C'è addirittura l'intervento della marina britannica come esperimento delle protezioni prestate negli anni a venire. Dalla vicenda di Genova, passando per la repressione della resistenza meridionale e delle rivolte padane, si arriva in un tripudio tricolore fino a Bava Beccaris. Per molto meno la storia "ufficiale" ha bollato Ferdinando II come "re bomba": chi ha fatto molto peggio è invece ricordato sui libri di scuola come il "re galantuomo", e il suo degno figliuolo addirittura come il "re buono".