Libri di Giuseppe Antonio Borgese
Fondamenti della Repubblica mondiale
di Giuseppe Antonio Borgese
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 624
Nel 1931 Giuseppe Antonio Borgese si trasferisce negli Stati Uniti per un ciclo di lezioni all'Università di Berkeley. È lo stesso anno in cui il fascismo impone il giuramento ai professori universitari, così quel soggiorno che doveva essere temporaneo si trasforma in un lungo esilio volontario, lontano dalle pressioni del regime. Nei diciassette anni trascorsi oltreoceano, Borgese frequenta letterati e scienziati di ogni provenienza, si dedica a un'intensa militanza antifascista e, all'indomani dell'attacco nucleare su Hiroshima, promuove il Comitato per la redazione di una Costituzione mondiale. Da quella esperienza nasce Fondamenti della Repubblica mondiale - pubblicato postumo in inglese nel 1953 e ora per la prima volta tradotto in italiano - in cui Borgese espone la sua profonda fiducia nella democrazia. Un manifesto programmatico che è anche una riflessione sulla natura dell'uomo, sulla politica, la storia, la filosofia e la giustizia, un libro dimenticato ma capace di anticipare con intuito profetico i pericoli, oggi quanto mai attuali, della tecnologia incontrollata e della deriva violenta degli stati. La sensibilità dei suoi studi letterari, l'esperienza delle due guerre, la presa di coscienza degli orrori dei totalitarismi, lo convincono dell'inutilità dei conflitti, e che soltanto un governo mondiale democratico, dotato di poteri reali, possa affermare la pace e la giustizia tra le nazioni. Prefazione di Sabino Cassese.
Rubè
di Giuseppe Antonio Borgese
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 384
Giovane siciliano laureato in legge, Filippo Rubè va a Roma per iniziare la pratica dell'avvocatura e darsi alla politica. Acceso interventista, allo scoppiare del primo conflitto mondiale decide di arruolarsi. Terrorizzato dall'idea di avere paura, disperatamente alla ricerca di eroica consacrazione, si getta nella mischia, riportandone ferite e gloria. Ma ciò non basterà a placare le sue confuse e mai sopite ambizioni. Altrettanto inquieta e incerta è anche la sua vita sentimentale, divisa fra l'aristocratica Mary, la giovane Eugenia e la bellissima Celestina. La sua esistenza procede così fra insicurezze economiche e fallimenti sentimentali, passioni politiche smodate e frustrazioni professionali, fino a un tragico epilogo segnato dalla follia. Ritratto di un uomo mancato che non riesce a realizzare né a soffocare le proprie aspirazioni, rimanendo in questo modo vittima della propria inettitudine, Rubè è l'emblema di quella crisi di valori generazionale, sullo sfondo di una crisi politica nazionale che accomuna i protagonisti della letteratura italiana degli anni Venti.
Cinque diari americani (1928-1935)
di Giuseppe Antonio Borgese
Libro: Copertina morbida
editore: Gonnelli
anno edizione: 2020
pagine: 855
Giuseppe Antonio Borgese muore a Fiesole il 4 dicembre 1952; i suoi documenti manoscritti furono donati dalla moglie Elisabeth Mann alla Biblioteca della Facoltà di Lettere dell'Università degli Studi di Firenze, dove aveva studiato e si era laureato. Vi si conservano 15 diari, che il 24 marzo 1960 vennero sigillati alla presenza della donatrice con l'avvertenza che non venissero aperti prima del 1979. Se ne presenta adesso l'edizione critica dei primi cinque (1928-1935) per le cure di Maria Grazia Macconi, con un saggio di Gandolfo Librizzi, ed una nota di Luciano Canfora.
Golia. Marcia del fascismo
di Giuseppe Antonio Borgese
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 672
"Sono gli italiani che in virtù della loro grandezza collettiva, acquistata attraverso i travagli e gli errori secolari, con i voli della fantasia, frutto di sette secoli di sogni, hanno creato questo incubo". L'incubo cui si riferisce Giuseppe Antonio Borgese in Golia è il fascismo di Benito Mussolini, un gigante la cui violenza l'autore ha provato in prima persona, costretto dall'affermazione del regime a un lungo e sofferto esilio oltreoceano. Se nell'antica Roma la tirannia continuò anche dopo l'assassinio di Cesare, questo avvenne perché "la tirannia non risiedeva in Cesare, ma nel cuore dei Romani". Seguendo questa intuizione, rileggendo le pagine di Dante e Machiavelli, studiando l'Italia medievale e il Risorgimento, questo saggio di Borgese, pubblicato nel 1937 negli Stati Uniti, resta a oggi attualissimo. Perché il fascismo è descritto come una peculiare "malattia italiana", diffusa in un paese pericolosamente incerto nel distinguere tra desiderio e realtà, e per questo affascinato da una guida carismatica a cui affidarsi. Torna in libreria, in una nuova edizione curata dalla Fondazione "G.A. Borgese", un testo necessario per capire il ventennio che ha segnato la storia del nostro Novecento, per comprendere i motivi dell'ascesa del fascismo e i pericoli che allora sono stati sottovalutati. La testimonianza di un autore e studioso, convinto antifascista, che si è opposto al regime quando ancora la fine di Golia era lontana, e che ha pagato per questa sua scelta di libertà. Introduzione di Francesco Merlo.
I Balcani 1917-1919. La missione in Albania e la questione jugoslava con scritti e fotografie inedite
di Giuseppe Antonio Borgese
Libro: Copertina morbida
editore: Luglio (Trieste)
anno edizione: 2019
pagine: 132
Giuseppe Antonio Borgese durante gli anni della prima guerra mondiale mette a punto un nuovo aspetto della sua poliedrica identità intellettuale, quello di "statista" - secondo una definizione di un ministro dell'epoca - animato da passione politica. Siciliano nativo delle Madonie, affermatosi come critico letterario, giornalista e docente di letteratura tedesca, nel 1917 svolge una serie di incarichi per conto del ministro Vittorio Emanuele Orlando. Inviato in Francia, in Albania e Macedonia e infine in Svizzera, dove incontra i fuoriusciti jugoslavi, documenta le proprie missioni con relazioni, fotografie e lettere. Attraverso la pubblicazione di tali documenti questo volume ricostruisce le tappe della riflessione di Borgese fino al Congresso delle nazioni oppresse dall'Austria-Ungheria, il cosiddetto "Patto di Roma".
Il pellegrino appassionato
di Giuseppe Antonio Borgese
Libro: Copertina morbida
editore: Avagliano
anno edizione: 2019
pagine: 422
Una collezione di racconti, in precedenza apparsa in tre volumi separati - "La città sconosciuta" (1925), "Le belle" (1927), "Il sole non è tramontato" (1929) -, è riproposta qui, dopo la sua prima pubblicazione nel 1933, per rendere in modo unitario l'intero corpus del Borgese novelliere. La cura del volume è affidata a Gandolfo Cascio, professore di Letteratura italiana all'Università di Utrecht e a Gandolfo Librizzi, direttore della Fondazione "G.A. Borgese". Attorno a Borgese si registra un rinnovato e crescente interesse, sia per il suo straordinario esempio, anche civile, di scrittore e intellettuale, sia per il notevole valore letterario della sua narrativa: un'opera di capitale importanza per la formazione e la comprensione del canone novecentesco, e di cui Il pellegrino appassionato rappre senta una tappa felicissima e imprescindibile.
Poesie giovanili (La canzone paziente)
di Giuseppe Antonio Borgese
Libro: Copertina morbida
editore: Edda Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 184
L'autore dichiara nell'introduzione d'aver cominciato a comporre la più parte di queste liriche «appena [...] varcato il ventesimo anno», vale a dire nel 1902, in pieni studi universitari fiorentini, mentre seguiva i corsi di Guido Mazzoni, Girolamo Vitelli, Pio Rajna e Pasquale Villari, guida spirituale di tutti. Aveva da non molto lasciato Palermo, dove, iscritto al primo anno di Lettere, era stato allievo di Giovanni Alfredo Cesareo: figura insigne di studioso, il cui approccio ai problemi di storia letteraria non gli doveva parere gran che diverso da quello ora visto praticare dai maestri del capoluogo toscano. Almeno non lo doveva essere se confrontato al nuovo emergente fenomeno culturale che prendeva nome di dannunzianesimo. A esso s'opponeva infatti gran parte della cultura accademica, poiché vi vedeva negato lo stile di lavoro che la caratterizzava da più decenni e consisteva nella considerazione e valutazione dei prodotti letterari attraverso l'esame di fonti tematiche, modelli stilistici, biografie, contesti culturali e civili influenzanti l'attività degli autori. Il cosiddetto "metodo storico". Ma ora sorgevano nuove estetiche...
Carteggio (1920-1952)
di Giuseppe Antonio Borgese, Marino Moretti
Libro: Copertina morbida
editore: Morlacchi
anno edizione: 2021
pagine: 368
Il volume presenta centoquarantaquattro fra lettere, cartoline e telegrammi dei due corrispondenti, per la gran parte inediti (e qui accompagnati da un ampio corredo di note); nove recensioni di Borgese a opere di Moretti, di cui una inedita; otto fotografie inviate da Borgese a Moretti, anch'esse inedite. La storia più che trentennale di questa amicizia, intensa quanto sobria e talvolta schiva nell'espressione dell'affetto tenace e dell'ammirazione reciproca, è tutta in questi dati esterni, che testimoniano la continuità di un commercio di idee che solo la guerra 1939-1945 riuscì per alcuni anni a interrompere. Si tratta infatti di un sodalizio intellettuale inaugurato dalla recensione-rivelazione di Borgese sui poeti crepuscolari, proseguito nei difficili anni venti al cospetto della progressiva fascistizzazione della cultura nazionale e nei difficili anni trenta, quando ormai lo scrittore siciliano si è trasferito negli Stati Uniti, accentuando la solitudine di Marino e rendendo internazionale la propria prospettiva politico-culturale.
I vivi e i morti
di Giuseppe Antonio Borgese
Libro: Copertina morbida
editore: Il Palindromo
anno edizione: 2018
pagine: 406
"I vivi e i morti" è un classico della letteratura italiana del Novecento. Edito per la prima volta da Mondadori nel 1923 - pochi anni dopo il celebre "Rubi" - racconta la vicenda biografica di Eliseo Gaddi, intellettuale non più giovanissimo che, a seguito della prematura scomparsa del fratello maggiore di cui si sente responsabile, sceglie consapevolmente di rifugiarsi nella campagna padana e di vivere con l'anziana madre. Il ritiro dal mondo, il rifiuto delle convenzioni sociali, della guerra e della barbarie del presente, la rinuncia all'amore e alle amicizie, l'aspirazione alla conquista di una rinnovata spiritualità: il romanzo di Borgese è un viaggio proteso verso il sogno di una solitudine perfetta. Apre il libro l'introduzione critica di Gandolfo Librizzi.
Rubè
di Giuseppe Antonio Borgese
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2002
pagine: 420
Giovane siciliano laureato in legge, Filippo Rubè va a Roma per iniziare la pratica dell'avvocatura e darsi alla politica. Acceso interventista, allo scoppiare del primo conflitto mondiale decide di arruolarsi. Terrorizzato dall'idea di avere paura, disperatamente alla ricerca di eroica consacrazione, si getta nella mischia, riportandone ferite e gloria. Ma ciò non basterà a placare le sue confuse e mai sopite ambizioni. Altrettanto inquieta e incerta è anche la sua vita sentimentale, divisa fra l'aristocratica Mary, la giovane Eugenia e la bellissima Celestina. La sua esistenza procede così fra insicurezze economiche e fallimenti sentimentali, passioni politiche smodate e frustrazioni professionali, fino a un tragico epilogo segnato dalla follia. Ritratto di un uomo mancato che non riesce a realizzare né a soffocare le proprie aspirazioni, rimanendo in questo modo vittima della propria inettitudine, Rubè è l'emblema di quella crisi di valori generazionale, sullo sfondo di una crisi politica nazionale che accomuna i protagonisti della letteratura italiana degli anni Venti.
I vivi e i morti
di Giuseppe Antonio Borgese
Libro: Copertina rigida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2006
pagine: 290
Docente di Letteratura italiana presso l'Ateneo di Parma, Anna Maria Cavalli cura questa edizione del romanzo di Borgese, "I vivi e i morti", che costituisce una prosecuzione ideale del più famoso "Rubè". Nel protagonista, Eliseo Gaddi, si concentrano i quesiti che da sempre accompagnano il viaggio di ogni essere pensante su questa terra..