Libri di Giuseppe Montesano
Tre modi per non morire. Baudelaire. Dante. I Greci
di Giuseppe Montesano
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2023
pagine: 160
Giuseppe Montesano parte da un assunto difficilmente contestabile: non passa giorno che non siano celebrati i nostri trionfi tecnologici dalle applicazioni sbalorditive e dalle grandi potenzialità, eppure mai come in questi anni si è fatta evanescente l’idea di progresso. Gli alfieri dello strapotere digitale ci ricordano che potremmo essere liberati dai lavori più faticosi e noiosi, ma questo non accade: la nostra evoluzione è bloccata e l’infelicità ci assedia. Aspettarsi dalle istituzioni culturali e politiche un intervento è inutile, se non illusorio, in quanto agenzie del potere. E allora, l’antidoto al pessimismo e all’analfabetismo emotivo e mentale è “toccare” le persone con parole di senso e di bellezza, alimentare la fiamma che un verso di Dante o di Baudelaire, un frammento di Eraclito o l’eros secondo Platone fa divampare. Un cambiamento a portata di mano perché già dentro di noi. Basta tornare a vivere il teatro e la letteratura nel senso più pieno, farne occasione di incontro con gli amici, per condividere di nuovo ciò per cui vale davvero vivere: poesia, emozione e verità
Come diventare vivi. Un vademecum per lettori selvaggi
di Giuseppe Montesano
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2022
pagine: 224
“Non abbiamo tempo? E allora leggiamo in treno, in aereo, nella metro, a letto, sotto il tavolo, sotto il banco. Leggere per vivere vuol dire attingere a quell’energia che fa essere la realtà diversa da una prigione, e dobbiamo diventare lettori selvaggi proprio ora che non abbiamo tempo”: Giuseppe Montesano parte dal suo "Lettori selvaggi" per distillare un appassionato pamphlet che compendia un’intera visione dell’uomo e della conoscenza e si propone come rifondazione di un umanesimo contemporaneo. Montesano parla a ciascuno di noi: a chi gli si siede vicino in metropolitana, a chi rifugge ogni slogan e certezza, a chi non teme la propria ignoranza perché sa trasformarla in sete di conoscenza. Con le pagine di questo libro partiamo per un viaggio attraverso le conquiste delle neuroscienze che si ribellano alla dittatura digitale, siamo investiti dal grido di chi non accetta le semplificazioni sciocche spacciate per progresso, e siamo colti dallo stupore sprigionato da una poesia letta ad alta voce e condivisa parola per parola. Montesano argomenta e racconta, e ci ricorda che aprire un libro vuol dire entrare nel regno della libertà.
Lettori selvaggi. Dai misteriosi artisti della Preistoria a Saffo a Beethoven a Borges la vita vera è altrove
di Giuseppe Montesano
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 1920
Quest'opera-mondo, che racconta la creatività umana, la letteratura, il pensiero, le arti figurative e la musica, dai lirici greci a Bob Dylan, da Catullo a Maria Callas, dal Gilgamesh a Roberto Bolaño - ognuno può trovare il ''da/a'' che preferisce, il più divertente, il più coerente, il più assurdo, il più iperbolico - è forse, prima di tutto, un atto d'amore. Amore verso la vita, prima ancora che verso la lettura, perché non c'è pagina, che parli di poesia T'ang, di sapienti indiani, di Marziale o di Friedrich Nietzsche, in cui non si intraveda nitidamente la vita del ragazzo, del giovane, dell'uomo che su quelle pagine si è entusiasmato, si è interrogato e ha sognato, e che di quelle pagine si è nutrito fino a tramutarle in sua carne e suo sangue.
Baudelaire è vivo. I fiori del male tradotti e raccontati
di Giuseppe Montesano
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 1296
Possiamo ancora far danzare nelle nostre giornate perdute quello che lui chiamò "il demone fuggitivo dei minuti felici"? Possiamo leggere "I Fiori del male" come uno specchio in cui conoscere noi stessi? E possiamo lasciarci affascinare dalle poesie di Baudelaire in una traduzione che parla a noi oggi? Sì, possiamo: come scoprirà il lettore entrando in "Baudelaire è vivo, dove Montesano traduce e racconta le poesie dei "Fiori del male", dei "Relitti" e dei "Nuovi Fiori del male", messe in corrispondenza con le prose dello "Spleen di Parigi" in un unico libro, dove ogni poesia è esplorata e moltiplicata da racconti, commenti e suggestioni che svelano nei versi i personaggi ambigui e misteriosi di un romanzo. E noi ci accorgiamo che forse non avevamo mai letto "I Fiori del male" viaggiando fino al termine della loro notte, che forse la polvere e l'abitudine ci avevano nascosto interi mondi: e, con un brivido di eccitazione, seguiamo Baudelaire mentre attraversa una realtà appestata dal male cercando una realtà illuminata da poesia e bellezza. Ma per Montesano poesia e bellezza valgono solo perché accendono il coraggio per vivere più intensamente il presente, ed è per questo che Baudelaire è vivo ci racconta la Storia e le storie frivole e feroci della Parigi-Mondo di due secoli fa: annunci della Storia e delle storie che viviamo oggi, smarriti in un tempo che avvilisce l'anima e il corpo ma è anche un tempo pieno di energia, un'energia che possiamo imparare a usare solo andando dal presente al passato per tornare poi, più forti, di nuovo al presente. E in questo viaggio incontriamo la dolcezza delle ragazze innamorate e l'arte enigmatica dell'Alchimia, la bellezza delle donne mature e le visioni dei paradisi artificiali, la rabbia della rivolta e gli amanti ebbri, gli angeli esoterici e il Progresso bugiardo, le labbra di Eros e la vita liberata, i poveri delle periferie e la Magia bianca, i poeti sciamani e i godimenti del Sexus, le dittature mediatiche e la modernità tradita. E scopriamo il sole nero che brillò nella vita di Baudelaire, una incredibile storia d'amore durata tutta la vita tra Charles, il raffinato poeta figlio di famiglia, e Jeanne, la sensuale ex attrice di colore chiamata con disprezzo "la negra": un amore che divampò di erotismi dissennati e tenerezze sconfinate, un amore che cominciò quando avevano vent'anni e non finì mai.
Sabato santo
di Giuseppe Montesano
Libro: Copertina morbida
editore: Dante & Descartes
anno edizione: 2019
pagine: 46
Come diventare vivi. Un vademecum per lettori selvaggi
di Giuseppe Montesano
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2017
pagine: 192
"Non abbiamo tempo? E allora leggiamo in treno, in aereo, nella metro, a letto, sotto il tavolo, sotto il banco. Leggere per vivere vuol dire attingere a quell'energia che fa essere la realtà diversa da una prigione, e dobbiamo diventare lettori selvaggi proprio ora che non abbiamo tempo": Giuseppe Montesano parte dal suo Lettori selvaggi per distillare un appassionato pamphlet che compendia un'intera visione dell'uomo e della conoscenza e si propone come rifondazione di un umanesimo contemporaneo. Montesano parla a ciascuno di noi: a chi gli si siede vicino in metropolitana, a chi rifugge ogni slogan e certezza, a chi non teme la propria ignoranza perché sa trasformarla in sete di conoscenza. Con le pagine di questo libro partiamo per un viaggio attraverso le conquiste delle neuroscienze che si ribellano alla dittatura digitale, siamo investiti dal grido di chi non accetta le semplificazioni sciocche spacciate per progresso, e siamo colti dallo stupore sprigionato da una poesia letta ad alta voce e condivisa parola per parola. Montesano argomenta e racconta, e ci ricorda che aprire un libro vuol dire entrare nel regno della libertà. Il lettore disposto a lasciarsi cambiare dai libri che incontra, pronto a nascere e ad amare di nuovo a ogni pagina, è un lettore selvaggio: nell'avventura ha da perdere solo la sua prigionia, e ha tutta la vita da guadagnare.
La Cina è lontana. Ediz. italiana e inglese
di Salvatore Di Vilio, Giuseppe Montesano
Libro: Copertina morbida
editore: Ianieri
anno edizione: 2019
pagine: 109
"La fotografia interroga il molteplice, può solo confrontarsi con il contingente, scivola sulla superficie del significante alla ricerca di tracce ed indizi. Salvatore Di Vilio è un indagatore del presente, sempre ingenuo e pronto alla sorpresa. Un autore è prigioniero di un mondo interiore, vive il demone delle fantasie vissute da bambino, corre per tutta la vita per ritrovare il punto di partenza. La verifica del proprio sguardo non può che avvenire che in terra straniera. Le foto della Cina di Salvatore raccontano Succivo, il basso casertano, trovano assonanze e consonanze che ci sorprendono. Il suo sguardo individua con la sicurezza, che solo il dubbio sa dare, gli elementi universali che vi sono in un viso, in un paesaggio. È un esploratore dell'animo umano curioso ed insaziabile. Leonard Freed ci ricorda che "la fotografia deve raccontare una storia, la gente deve guardarla come se stesse leggendo una poesia. Una buona fotografia deve essere come un piccolo poema". Ed è questo che sono le fotografie di Salvatore, dei piccoli poemi, uno sguardo lirico sull'essenza dell'essere umano, che trova la sua manifestazione nei ritratti dei contadini della sua infanzia e che ritrova nella Cina. L'oggettività del reale diventa materia incandescente, intima e personale, quando viene compressa nel meccanismo ottico, chimico ed elettronico. La memoria di macchina legge le ombre e le luci del nostro animo. In questo indagare i confini, i limiti, gli anfratti dell'umanità, l'arte trova la sua realizzazione più vera. I fotoni di luce accarezzano il reale per riportarne impronte su supporti sensibili. Il vero fotografo è sensibilità pura, carta moschicida che comprime il reale per darne un'infinita estensione emotiva. Serge Pey ci ricorda che "Una fotografia è un soffio che frattura un vetro posato sul mondo... Il fotografo è un vetraio, ma anche un collezionista di vetri infranti, dietro ai quali appaiono fantasmi che ci attraversano". Non pensiamo troppo nel guardare le immagini di Salvatore, perdiamoci in questi frammenti di umanità, lasciamo che sia la nostra memoria emotiva a dialogare con il tempo senza tempo delle foto raccolte in questo libro." (Luca Sorbo)
I miei giorni a Napoli-E dove potrei rinascere se non qui?
di Johann Wolfgang Goethe, Giuseppe Montesano
Libro: Copertina morbida
editore: Dante & Descartes
anno edizione: 2016
pagine: 160
Trionfo e morte di carnevale. Un carnevale atellano, Sant'Arpino (1982-1999)
di Salvatore Di Vilio, Giuseppe Montesano
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Il Ponte/etrarte
anno edizione: 2009
pagine: 88
Era amore vero
di Giuseppe Montesano
Libro
editore: Dante & Descartes
anno edizione: 2003
pagine: 60
Lettori selvaggi. Dai misteriosi artisti della Preistoria a Saffo a Beethoven a Borges la vita vera è altrove
di Giuseppe Montesano
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2016
pagine: 1920
Quest'opera-mondo, che racconta la creatività umana, la letteratura, il pensiero, le arti figurative e la musica, dai lirici greci a Bob Dylan, da Catullo a Maria Callas, dal Gilgamesh a Roberto Bolaño - ognuno può trovare il ''da/a'' che preferisce, il più divertente, il più coerente, il più assurdo, il più iperbolico - è forse, prima di tutto, un atto d'amore. Amore verso la vita, prima ancora che verso la lettura, perché non c'è pagina, che parli di poesia T'ang, di sapienti indiani, di Marziale o di Friedrich Nietzsche, in cui non si intraveda nitidamente la vita del ragazzo, del giovane, dell'uomo che su quelle pagine si è entusiasmato, si è interrogato e ha sognato, e che di quelle pagine si è nutrito fino a tramutarle in sua carne e suo sangue.
Il ribelle in guanti rosa. Charles Baudelaire
di Giuseppe Montesano
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2007
pagine: 441
Il fondatore della poesia moderna, il poeta maledetto, il critico della borghesia, il più celebrato cantore degli eccessi (il sesso, gli alcol, le droghe) nella modernità: non è facile scrivere di Baudelaire, raccontarne la strepitosa parabola letteraria e umana senza incorrere nei luoghi comuni da una parte e nelle sofisticate distinzioni degli specialisti dall'altra. Il libro di Montesano cerca questa terza via, conducendo il lettore in una Parigi brulicante di teorie, di rêveries, allucinazioni oscure e illuminazioni abbaglianti, incontra una folla di personaggi insigni e oscuri. E soprattutto, se Baudelaire è il poeta che "si è consegnato a molte maschere", Montesano cerca di indentificarle tutte, di registrarle minuziosamente per poi strapparle, svelandone ora il sovrapporsi al volto ora il confondersi con la carne e il sangue dell'uomo che vi sta sotto.