Libri di Giuseppe Scaraffia
Marcel Proust
di Giuseppe Scaraffia
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2022
pagine: 272
Giuseppe Scaraffia ha dedicato buona parte dei suoi studi all'opera proustiana per eccellenza, la Recherche. In questo saggio ampiamente illustrato con foto d'epoca disegna un ritratto dell'autore francese che rompe molte categorie di genere. Questa infatti non è solo una biografia, né tantomeno un testo di pura invenzione letteraria, ma supera ogni confine diventando esso stesso una ricerca, e restituisce tutta la grandezza e la complessità di questo sforzo: una lettura che permette d'entrare nella vita del più grande romanziere francese del primo Novecento, la cui figura è ancora capace di affascinare i lettori di oggi.
Scrittori in armi
di Giuseppe Scaraffia
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 208
Il servizio militare è stato per lungo tempo un banco di prova, un'esperienza, un passaggio per tutte le generazioni di uomini. Per coloro che ambivano magari a combattere e consideravano la guerra igiene del mondo, ma anche per chi non aveva alcuna dimestichezza con fucili a retrocarica, mitragliatori e bombe a mano e si trovava costretto a sveglie all'alba, marce, discipline ferree, bagni comuni e camerate. Tra questi certo gli scrittori, di solito piú a loro agio nei caffè letterari e in biblioteche antiche piuttosto che in stanze fredde e turni di guardia. Giuseppe Scaraffia, scrittore raffinato e studioso di letteratura, racconta il servizio militare di molti autori che abbiamo imparato ad amare e a leggere. Attraverso una trentina di esempi, racconta il comportamento di alcuni poeti, scrittori e pensatori che hanno fatto la storia della cultura degli ultimi due secoli: Rimbaud, Nietzsche, Dostoevskij, Proust, Freud, Jarry, Morand, Rilke, Zweig, Thomas Mann, Werfel, Léau - taud, Céline, Savinio, Schnitzler, D'Annunzio, Jünger, Valéry, Fitzgerald, Hemingway, Drieu La Rochelle, Buzzati, Genet, Cioran, Waugh. Un libro sorprendente, un mosaico di ritratti segreti. Un prezioso dizionario di aneddoti e curiosità.
L'altra metà di Parigi. La rive droite
di Giuseppe Scaraffia
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2019
pagine: 416
Quando si pensa a Parigi, si pensa sempre alla Rive Gauche e alla bohème di Montparnasse. Tra il 1919 e il 1939, però, il centro artistico, letterario e mondano della Ville Lumière era la dimenticata Rive Droite: lì c'erano il Palais Royal e il Louvre, l'Opéra e la Bibliothèque Nationale, i grandi boulevard con i loro lussuosi caffè, gli Champs-Élysées con i ritrovi, i teatri e i cinematografi, il Faubourg Saint-Honoré, i grandi alberghi e i negozi alla moda, i quartieri dell'alta borghesia dove si svolgeva la vita mondana, le periferie e Montmartre. Lì vivevano révolté come André Breton e Céline, esuli e diseredati come Marina Cvetaeva e Henry Miller, ma anche altoborghesi come Proust e Gide, viveur come Francis Scott Fitzgerald e Jean Cocteau. Su una cosa sola tutti gli artisti, poveri o ricchi, erano d'accordo: si poteva vivere soltanto a Parigi.
Il demone della frivolezza
di Giuseppe Scaraffia
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2016
pagine: 226
"Sono proprio gli oggetti la cruna dell'ago attraverso cui deve passare, se non preferisce chiudersi in uno sdegnato mutismo o in una futile retorica, il pensiero. Come nelle fiabe, nella notte dell'ideologia e delle religioni i giocattoli, e cioè gli oggetti, si destano e ci parlano. Solo chi è abbastanza umile da saperli ascoltare può distinguere nelle loro voci, apparentemente frivole, la litania della nostra epoca e il rumore di fondo del passato". Anello, bastone, capelli. Cappotto, corna, New York, sedere, trasparenza, vestaglia, e molte altre voci: la dittatura delle cose frivole e superflue nell'opera e nella vita dei grandi dell'arte e del pensiero. Questo nuovo "dizionario" di Giuseppe Scaraffia (come i vari composti a partire dal Dizionario del dandy) si legge con la freschezza delle cronache mondane che spiano scrittori e scrittrici e i loro amici, scovando passi indimenticabili, frasi rese celebri dal momento in cui furono dette, aneddoti capricciosi. Sennonché è passando attraverso questi costumi d'autore che bene si illuminano le poetiche e i periodi letterari, guardandoli dagli usi quotidiani. Un'altra tavola, questo "Demone della frivolezza", di quella specie di mappatura generale, che l'autore va componendo, delle coincidenze tra luoghi narrativi e momenti biografici che fa sembrare vera opera d'arte la vita.
Infanzia
di Giuseppe Scaraffia
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2013
pagine: 238
L'infanzia trionfa in letteratura negli stessi anni in cui nella mente dell'uomo occidentale penetrava l'idea di progresso e del potere infinito dell'esatta conoscenza; e quando la stessa infanzia, nascendo la sua scienza, cessava di essere condizione imperfetta, o ineffabile mistero. Ma nelle pagine di scrittori e poeti l'universo infantile ha il colore dell'ombra e i contorni della mostruosità, è crogiuolo di indecifrabili cosmogonie, è l'esperienza del mito e della misticità. Questo libro del mito si occupa, e lo scompone e lo ordina come una litografia, un racconto del mito.
I piaceri dei grandi
di Giuseppe Scaraffia
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2012
pagine: 241
I grandi autori avvertivano prima di tutto il vuoto - spiega Giuseppe Scaraffia all'inizio di questa traversata a tappe nei costumi di vita dei protagonisti della cultura occidentale. Perciò, tutto quello che facevano, per riuscire a dare diletto a se stessi, era il modo che avevano di "arredare il vuoto"; e quanto più elaborato, eccentrico, sofisticato, maniacale od effimero, questo diletto si mostra ai nostri occhi, tanto maggiore doveva esercitarsi su di loro la pressione diffusa di quel nulla che li minacciava: "ognuno ha la propria ricetta e spesso i più dissipati sono proprio i saggi". Secondo lo stile formatosi in tanti volumi contemporaneamente ironici e colti, Scaraffia conduce il lettore tra le pagine e le vite, con un bagaglio immenso di critica e fatti, e con un tratto di scrittura capace di rappresentare rapidissimo una figura del palcoscenico letterario dei secoli. In questo libro il centro dei suoi interessi sono le attività a cui i grandi si davano per trovare gioia o riposo o oblio o ebbrezza, da cui ricavavano, appunto, piaceri: analizzate e sistemate per ordine. I baci, i cani, i tatuaggi, le valigie, i giardini, le motociclette, e tutto il resto: non suonano come manie di artisti narcisisti ma, nel modo di scandagliarli dell'autore, sono finestre che si aprono sulle anime e sulle poetiche. Ed è come entrare nel salottino di casa dei grandi scrittori e farsi raccontare cosa facevano per dimenticarsi di sé.
Le torri d'avorio
di Giuseppe Scaraffia
Libro: Copertina morbida
editore: Excelsior 1881
anno edizione: 2011
pagine: 352
"L'arredamento", diceva Robert de Montesquiou, "è uno stato d'animo". Prima ancora che sulla carta, ogni scrittore proietta la sua creatività sui muri che lo circondano. Non importa se sia povero o ricco: gli oggetti che sceglie per arredare lo spazio in cui lavora sono le tessere di un mosaico con cui esprime la sua idea dell'arte. Dai mobili preziosi dei fratelli Goncourt alle ragnatele di Jarry, si tratta sempre di un alfabeto muto in cui gli scrittori traducono la loro visione del mondo. Per questo le case degli scrittori francesi del XIX secolo sono interessanti per qualsiasi lettore, perché sono delle palestre della creazione. Un tipo di creazione, quello dell'arredamento, con cui ognuno può e deve misurarsi.
La donna fatale
di Giuseppe Scaraffia
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2010
pagine: 162
Emerge, la femme fatale, da un secolo morigerato, l'Ottocento. S'accampa nelle pagine di una letteratura - i cui testi vanno dai Tre moschettieri ai romanzi di D'Annunzio - destinata più al comune sentire che alla trasgressione. Vive fino alla Grande Guerra, "il crepuscolo di un mondo", e non per caso è forse una donna fatale la "giovane signora snella, con un vestito marrone da viaggio ad ampia tournure, con un cappellino di paglia ornato a pallottoline che non rius-civa a nascondere la maliziosa avvenenza del volto" ma che viene a prendere il Gattopardo nel delirio dell'agonia, "più bella di come mai l'avesse vista negli spazi stellari", in quel tardo romanzo in cui il passato entra nel presente a ever-sione del tempo e dell'oggi. La fenomenologia della donna fatale che in queste pagine traccia Scaraffia, permette di schizzarne il ritratto: è nordica, borghese, prossima al gelo della morte quanto le estasi controriformistiche che le si con-trappongono, latine e aristocratiche, somigliano alla voluttà. Ed è, in questa linea, suggestiva una ipotesi, che il mito trasfiguri quei dibattiti, di campo calvinista e giansenista, sulla predestinazione e la grazia, in cui il peccato è presenza indifferente alle opere dell'uomo, e si contende l'anima in una lotta che è angoscia senza tempo.
Femme fatale
di Giuseppe Scaraffia
Libro: Copertina morbida
editore: Vallecchi
anno edizione: 2009
pagine: 144
Tra i tanti miti nati nell'800, dal vampiro al dandy, quello della donna fatale è il più vivido e tenace. La femme fatale è una donna inafferrabile. Più si concede e più sfugge a chi cerca di possederla. La sua irresponsabilità amorosa ricorda agli uomini che la vita è breve e solo chi si abbandona alla passione può sperare di averla veramente vissuta. Questo libro racconta la storia di donne fatali, delle loro civetterie, delle loro eccentricità, della loro spregiudicatezza, degli amori disperati che hanno suscitato, della bellezza con cui hanno illuminato il loro tempo.
Miti minori
di Giuseppe Scaraffia
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1995
pagine: 256
Gli ultimi giorni di Mata Hari
di Giuseppe Scaraffia
Libro
editore: UTET
anno edizione: 2015
pagine: 172
Il romanzo della Costa Azzurra
di Giuseppe Scaraffia
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2013
pagine: 379
La Costa Azzurra, da Mentone a Marsiglia, non è solo un'icona dell'immaginario geografico, ma un simbolo vivente della Modernità. Una infinita spiaggia dorata a cui hanno fatto visita per soggiorni più o meno lunghi scrittori e artisti di ogni tipo e levatura, da Sade e Casanova a Hemingway, dalla seconda metà del XVIII secolo ai giorni nostri. Oasi di creazione, punto di incontro mondano, splendido contenitore naturale capace di suscitare e acuire passioni, meditazioni, liti, tradimenti, amori, avventure: dai primi turbamenti erotici di Flaubert ai celebri triangoli amorosi di Simone de Beauvoir, dalle baruffe dei coniugi Fitzgerald alle sfrenatezze di Simenon, si ricostruisce qui un intero stile di vita, un'atmosfera indefinibile ma di cui molti o forse tutti hanno avvertito il soffio sottile, quasi impalpabile. Sono le mille voci di un'epoca perduta, e si armonizzano tra loro proprio lungo queste rive, in contesti che evocano il lusso e le impennate dello spirito. Questo libro, organizzato in una esplorazione di fatti e aneddoti in 35 tappe, è un omaggio agli "ultimi fuochi" di un tempo che poneva l'intelletto e le sue forme a stretto contatto dell'esperienza vissuta, con un corredo di esclusività da cui ancora oggi emana un inconfondibile fascino.