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Libri di Gustavo Zagrebelsky

Tempi difficili per la Costituzione. Gli smarrimenti dei costituzionalisti

Tempi difficili per la Costituzione. Gli smarrimenti dei costituzionalisti

di Gustavo Zagrebelsky

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2023

pagine: 144

Parlare dei costituzionalisti è come parlare di costituzione. Se essere costituzionalisti significa sfornare ‘pareri’, la costituzione anch’essa diventa un parere, anzi una somma di pareri. E diventa un parere persino che ci sia questa Costituzione e non un’altra. Un tempo, almeno su questo i costituzionalisti erano uniti: quella Costituzione alla quale hanno promesso di dedicare studi ed energie deve essere difesa e promossa. Oggi, un’epoca sembra tramontata e molti lavorano allo scopo opposto: cambiarla, renderla irriconoscibile. Naturalmente, si dice, lo scopo è sempre quello di migliorarla. Sono ancora costituzionalisti? La domanda è lecita. Talora sembrano ideologhi, altre volte politici, se non anche politicanti che usano la Costituzione come un mezzo e non come il fine, il fine ultimo che è la convivenza senza sopraffazione e senza violenza. «Che cosa stiamo diventando?» si chiede un costituzionalista che viene da tempi ormai lontani. È un destino finire tra gli ‘opinionisti’ da cui si pescano quelli più congeniali a questa o quella area politica, a questa o quella tesi? C’è un’Associazione dei costituzionalisti che riunisce circa 500 persone con il compito di «promuovere e difendere le peculiarità della cultura costituzionalistica». Che cosa sono queste peculiarità? Se c’erano, dove sono finite? Forse un tempo si sarebbe potuto rispondere. Oggi è difficile. «Sia chiaro – si dice in questo libro –, questa non è una critica, ma una constatazione e, insieme, una delusione, un dispiacere e, forse, un rimorso».
15,00
La lezione

La lezione

di Gustavo Zagrebelsky

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 120

La migliore «lezione» è quella che insegna a controllare le emozioni con l'intelletto e a muovere l'intelletto con le emozioni. Quotidianità e culmine di una via alla conoscenza, la lezione, così come la pensa e desidera Gustavo Zagrebelsky, è insieme un tempo e un luogo di amicizia – di filìa –, creativo tanto per gli studenti quanto per il professore. «La lezione è una sorta di chiamata a raccolta intorno al sapere». La lezione mette insieme persone diverse e parole diverse: è, anzi, una «casa delle parole», parole con le quali professore e studenti creano il mondo nominandolo. «La scuola e la lezione, che si nutrono necessariamente di parole, hanno di conseguenza questo dovere primario: usarle con tutte le cautele del caso, sapendo che il veleno dell'equivoco è sempre in agguato». Lezione si fa insieme, come una passeggiata fra amici. Amici, però, soprattutto della conoscenza. Se il professore inevitabilmente deve sedurre, deve farlo non verso se stesso, bensì verso la materia che tratta. A lezione c'è «fascino» se c'è «voglia» di partecipare... «con allegria, commozione, paura, turbamento: insomma con l'intelletto e l'emozione». A lezione, nessuno può permettersi di «ripetere» e basta, se si fa sul serio. Né gli studenti né il professore. Tutti, ognuno per la parte che gli compete, devono partecipare al processo della ricerca. La lezione pensa se stessa mentre si sviluppa, con pause, digressioni, interventi di qualche studente, per poi riprendere il filo, il cammino. Per tutto il resto basterà il manuale, quello sì, per forza, fisso e ripetitivo, semplice strumento di supporto, sostituto impossibile della creatività e, di piú, della vivacità della lezione. Come voti ed esami del resto, che, con un simile tipo di lezione, diventano quello che sono da sempre: mero controllo degli «strumenti» di base per addentrarsi nella materia. L'organismo vivente della «classe» è una società in miniatura e così «la costruzione di una classe può essere vista come una prefigurazione, una promessa, un'immagine della società che vogliamo costruire, competitiva, discriminatoria, violenta oppure cooperativa, ugualitaria, amichevole». Ciò che in fondo la scuola richiede è di pensarsi in modo utopico, come qualcosa cui si lavora incessantemente ben sapendo che la perfezione è irraggiungibile. Solo allora vale la pena di essere severi. E, quando occorre, eretici.
13,00
Mai più senza maestri

Mai più senza maestri

di Gustavo Zagrebelsky

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2022

pagine: 156

«L'acuta analisi di Zagrebelsky non ha timore di confrontarsi con dilemmi e incertezze legate alla difficile arte del maestro» (Enzo Bianchi). «Mai più maestri!» si leggeva nel '68 sui muri di Parigi; un motto antiautoritario ed egualitario che riassumeva il sogno di una società più libera. E oggi, esistono ancora i maestri? Nella nostra democrazia, che appiattisce l'alto sul basso, sembra esserci posto solo per influencer, comunicatori e tutor che rassicurano e consolano, e non per guide dello spirito capaci di risvegliare le coscienze. Ma senza maestri si è condannati al pensiero unico e all'omologazione. Senza di loro chi susciterà l'inquietudine del dubbio, chi ci indicherà «l'altrimenti», chi smuoverà energie vitali e liberatorie verso il nuovo? Figure anacronistiche allora, ma necessarie ovunque rinascano una domanda di senso e una esigenza di ethos.
12,00
Qohelet. La domanda

Qohelet. La domanda

di Gustavo Zagrebelsky

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2021

pagine: 168

In certi momenti vien voglia di mandarlo al diavolo, dal quale egli forse proviene; in altri, di tenercelo stretto come un compagno di viaggio che instilla dalla soglia della nostra coscienza il tormento e la suggestione del nulla Che cosa sono queste «vanità delle vanità» di cui ci parla il Qohelet? Un messaggio di disperazione o un appello alla libertà? Per millenni questo enigmatico libro della Bibbia è stato interpretato come un'eccezione, anzi una contraddizione o uno scandalo nel messianismo ebraico e cristiano, il quale insegna a non disperare, poiché la storia ha un senso che ci condurrà alla «pienezza dei tempi». Ma nel frattempo dobbiamo forse annichilirci, impazzire di disperazione e riempire le nostre giornate con la ricerca di vani, insensati e fuggitivi piaceri, per non farci annientare dalla consapevolezza della nullità delle nostre vite? Meglio allora per l'uomo non esser mai nati: è questo che dobbiamo concludere? Ma perché dovremmo condannare come illusoria l'azione rivolta a costruire, nella vita individuale e in quella collettiva, qualcosa che vano non sia? Una lettura controcorrente che cerca di vedere un poco più chiaro nella potente poesia di questo testo apocalittico.
14,00
La giustizia come professione

La giustizia come professione

di Gustavo Zagrebelsky

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: 208

Che cosa sia il diritto, chi credono di essere e che cosa si crede che siano i giuristi, che cosa effettivamente fanno quando scrivono sentenze, citazioni, memorie, pareri, libri oppure espongono idee giuridiche a una classe di studenti? Che cosa pensano di trovarci ed effettivamente trovano i giovani che decidono di studiare giurisprudenza e non, per esempio, matematica o erboristeria? Sono domande di un certo interesse. Altrettanto interessante il fatto che le risposte sono tante. Ciò significa che nessuna elimina i dubbi e tutte aprono possibilità di pensare, fare o dire diversamente. Ognuna si presta a essere rivoltata per un verso o per un altro. Così, ogni cosa detta è un impulso a contraddirla, a girarle intorno per guardare che cosa c'è dietro. Non sappiamo se la stessa cosa possa dirsi per ogni professione. Ma per chi opera con il diritto, certamente sì.
17,50
Chi vogliamo e non vogliamo essere. Educazione civica. Per le Scuole superiori

Chi vogliamo e non vogliamo essere. Educazione civica. Per le Scuole superiori

di Gustavo Zagrebelsky, Cristina Trucco

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Le Monnier

anno edizione: 2021

21,10
Diritti per forza

Diritti per forza

di Gustavo Zagrebelsky

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2017

La domanda alla quale queste pagine abbozzano una risposta è nella alternativa seguente. La causa di questo mondo detestabile è da cercare presso presunti nemici dichiarati dei diritti, che del resto sarebbero difficili da individuare, e quindi in un dato esteriore ai diritti, cioè nella loro attuazione difettosa, onde il rimedio debba cercarsi nel loro potenziamento? Oppure, la causa è diversa ed è intrinseca alla concezione stessa dei diritti, in un mondo come l'attuale, che si rivela sempre più ingiusto e violento e sempre più piccolo, non nel senso di complicato ma nel senso etimologico di totalità dove ogni parte sta in rapporto di interdipendenza con ogni altra parte? Questo nostro mondo è tenuto insieme da forze attrattive centripete potenti. Paradossalmente, la rivendicazione di diritti, invece che promuovere diversità e diversificazione, rischia di spingere all'uniformità e all'omologazione.
12,00
A scuola di democrazia. Lezioni di diritto ed economia. Saperi di base. Per gli Ist. tecnici e professionali

A scuola di democrazia. Lezioni di diritto ed economia. Saperi di base. Per gli Ist. tecnici e professionali

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Le Monnier

anno edizione: 2023

7,80
A scuola di democrazia. Lezioni di diritto ed economia. Con Costituzione attiva. Per gli Ist. tecnici e professionali. Volume Vol. 1
16,40
A scuola di democrazia. Lezioni di diritto ed economia. Per gli Ist. tecnici e professionali. Volume Vol. 2

A scuola di democrazia. Lezioni di diritto ed economia. Per gli Ist. tecnici e professionali. Volume Vol. 2

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Le Monnier

anno edizione: 2023

16,40
Lineamenti di diritto costituzionale

Lineamenti di diritto costituzionale

Libro

editore: Le Monnier Università

anno edizione: 2023

Questi "Lineamenti di Diritto costituzionale" sono destinati a un primo avvicinamento agli studi giuridici. Non si rivolgono né agli studiosi esperti di diritto, né a coloro che operano nelle professioni giuridiche. A questi occorrono informazioni analitiche che un corso istituzionale e introduttivo non può e non deve contenere: non può, per evidenti ragioni connesse alla quantità sterminata di dati che occorrerebbe fornire; non deve, perché l’accumulo di informazioni finirebbe per delineare un quadro nel quale il fondamentale si confonderebbe col trascurabile, il centrale con il marginale, il grande e stabile con il piccolo ed effimero. A completamento della trattazione si troveranno letture scelte allo scopo di mostrare il collegamento tra il diritto e il mondo circostante. Se, attraverso questi Lineamenti, sarà sollecitato anche solo un apprendimento attivo e critico, molto sarà compiuto. Gli studenti non sono sacchi da riempire, ma lumi da accendere. Il volume sfrutta le potenzialità della piattaforma digitale Pandoracampus. Al volume è allegato un fascicolo con lo Statuto Albertino, la Costituzione della Repubblica Italiana (1947) e la Costituzione della Repubblica Italiana vigente.
46,00
A scuola di democrazia. Lezioni di diritto ed economia. Vol. unico. Con Costituzione attiva. Per il 1° biennio degli Ist. tecnici e professionali
27,60

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