Libri di James Clifford
Ritorni. Diventare indigeni nel XXI secolo
di James Clifford
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 470
Un tempo si riteneva che le società native, o tribali, fossero destinate a scomparire a causa di inarrestabili forze economiche e politiche che prima o poi avrebbero completato il lavoro di distruzione avviato dai contatti interculturali e dal colonialismo. La realtà odierna dimostra invece che molti gruppi aborigeni continuano a resistere, rendendo così più complesse le classiche narrazioni della modernizzazione e del progresso. Prendendo in esame i popoli nativi di California, Alaska e Oceania, James Clifford prova come questi siano parte attiva di un processo di trasformazione ancora in atto che implicherebbe una lotta ambivalente dentro e contro forme dominanti d’identità culturale e di potere politico. Spesso contro ogni previsione, i popoli indigeni stanno infatti costruendo con creatività e pragmatismo percorsi identitari originali all’interno di una modernità intricata e indefinita. Prefazione di Adriano Favole.
I frutti puri impazziscono. Etnografia, letteratura e arte nel secolo XX
di James Clifford
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2010
pagine: 432
Rispetto alla letteratura antropologica corrente, centrata sul concetto di cultura, "I frutti puri impazziscono" costituisce un punto di svolta: per la prima volta, infatti, l'attività degli etnografi - degli "scienziati" - è vista, con piena consapevolezza teorica, come parte della generale storia intellettuale della modernità, e soprattutto come produzione letteraria, attraverso la quale si ristruttura la coscienza dell'Occidente. Una storia in cui rientrano la fondazione del Musée de l'Homme e la spedizione transafricana Dakar-Gibuti, ma anche una suggestiva esplorazione dei rapporti tra surrealismo ed etnografia, la lettura parallela di Conrad e Malinowski, oltre che saggi su Segalen, Leiris, Césaire e la discussione di Orientalismo di Edward W. Said. Clifford muove da una constatazione: ci troviamo tutti in una condizione di "modernità etnografica", spiazzati in mezzo a tradizioni culturali disgregate, vittime di un'instabilità e di uno sradicamento che sono ormai un destino comune. E tuttavia, proprio da quella che potrebbe apparire una catastrofica perdita di autenticità e purezza, emerge la possibilità di una indefinita ricomponibilità degli antichi oggetti culturali in strutture dotate di nuovo senso.
Artefatti. La carriera degli oggetti
di James Clifford
Libro: Libro in brossura
editore: Consorzio Festivalfilosofia
anno edizione: 2018
pagine: 44
Cosa accade agli artefatti e alle pratiche tribali, quando questi oggetti e pratiche discorsive sono ricollocati nei musei occidentali, all’interno di memorie di archiviazione e collezione, di sistemi ideologici e istituzionali così distanti dalle culture di provenienza?
Strade. Viaggio e traduzione alla fine del secolo XX
di James Clifford
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 461
Finita la certezza della identità (il civilizzato da una parte, il primitivo e il selvaggio dall'altra) e compromessa la stabilità dei luoghi (il più piccolo villaggio in cui può recarsi il ricercatore è popolato da turisti, oltre che da altri antropologi!) si può dire che tutto diventi oggetto dello studio antropologico. Si pensi alla mescolanza di etnie e di culture che si incrocia in un aeroporto, al sovrapporsi di tradizioni e di modernità, in breve alle articolazioni contemporanee della "diaspora", cui è dedicato uno dei saggi più importanti del libro. Rispetto al precedente "I frutti puri impazziscono", qui è più accentuato lo spostamento del centro dell'interesse nel senso del viaggio, del passaggio di frontiera, con conseguente contaminazione, ibridazione, vicendevole influenza e trasformazione delle culture. A questo mutamento dell'oggetto stesso della ricerca antropologica corrisponde uno stile di esposizione interpretativo, mediante il quale l'autore mette in gioco se stesso nei suoi rapporti con le realtà sempre in movimento di cui fa parte, che lo comprendono e lo modificano. Cosicché non stupirà trovare qui alcuni scritti autobiografici e altri animati da una vera e propria ricerca letteraria.
Ai margini dell'antropologia. Interviste
di James Clifford
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2004
pagine: 115
Cosa spinge a diventare antropologi? Quali sono le direzioni verso cui si muove l'antropologia contemporanea? Cinque interlocutori di rilievo in diverse aree di ricerca sono impegnati in queste pagine in un prolifico e stimolante scambio di idee con James Clifford - personaggio chiave degli studi antropologici, autore di saggi che spaziano dal tema dell'arte a quello dell'identità, dagli studi museali alla ricerca sul campo - invitandolo a ricostruire differenti aspetti e momenti della sua carriera. Cinque dialoghi dai quali emerge l'esigenza di conservare un atteggiamento costantemente critico e aperto di fronte a un mondo che cambia e si muove a velocità impressionante.
Ai margini dell'antropologia. Interviste
di James Clifford
Libro: Copertina morbida
editore: Meltemi
anno edizione: 2004
pagine: 115
Cosa spinge a diventare antropologi? Quali sono le direzioni verso cui si muove l'antropologia contemporanea? Cinque interlocutori di rilievo in diverse aree di ricerca sono impegnati in queste pagine in un prolifico e stimolante scambio di idee con James Clifford - personaggio chiave degli studi antropologici, autore di saggi che spaziano dal tema dell'arte a quello dell'identità, dagli studi museali alla ricerca sul campo - invitandolo a ricostruire differenti aspetti e momenti della sua carriera. Cinque dialoghi dai quali emerge l'esigenza di conservare un atteggiamento costantemente critico e aperto di fronte a un mondo che cambia e si muove a velocità impressionante.
Strade. Viaggio e traduzione alla fine del secolo XX
di James Clifford
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1999
pagine: 475
Finita la certezza della identità (il civilizzato da una parte, il primitivo e il selvaggio dall'altra) e compromessa la stabilità dei luoghi (il più piccolo villaggio in cui può recarsi il ricercatore è popolato da turisti, oltre che da altri antropologi!) si può dire che tutto diventi oggetto dello studio antropologico. Si pensi alla mescolanza di etnie e di culture che si incrocia in un aeroporto, al sovrapporsi di tradizioni e di modernità, in breve alle articolazioni contemporanee della "diaspora", cui è dedicato uno dei saggi più importanti del libro.