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Libri di Judith Butler

Perdita e rigenerazione. Ambiente, arte, politica

di Judith Butler

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2023

pagine: 80

Come possiamo riscrivere il presente, mentre guerra, pandemia, violenze di ogni sorta occupano stabilmente il nostro orizzonte e il tempo del lutto coincide con quello della perdita? Forse abbiamo bisogno di un racconto diverso in grado di far fronte anche alla nuova emergenza della catastrofe climatica? Quale mondo creano le forme di protesta che mettono a rischio le opere d’arte con azioni dimostrative e come invece l’arte può aiutare a far nascere nuove modalità di interazione capaci di contrastare le forze distruttive? Partendo da una disamina dello «stato dell’arte» inteso in un’accezione più ampia – come il rapporto tra arte, istituzioni politiche e mercato – Judith Butler si interroga sui modi in cui cerchiamo di orientarci e dare un senso alla sofferenza e al cambiamento che avvertiamo come inevitabile. Gettando luce su come gli oggetti, gli spazi, gli intervalli di tempo possano contribuire oggi a ricreare il senso di un mondo condiviso, ci invita a considerare il ruolo della creazione artistica nel rendere tollerabile l’intollerabile, pur consapevole che ciò non significhi risolverlo, ma «entrarci in relazione, conviverci, esaminarne i contorni, le consistenze, riflettere sui meccanismi e metodi che gli consentono di perpetuarsi».
14,00
Corpi che contano. I limiti discorsivi del «Sesso»

Corpi che contano. I limiti discorsivi del «Sesso»

di Judith Butler

Libro: Copertina morbida

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2023

pagine: 336

Cos'è un corpo? È forse una materia che esiste in modo indipendente, con un sesso statico definito una volta per tutte, o è piuttosto l'effetto di una dinamica di potere, l'esito di un discorso e della ripetizione forzata di norme regolative che ne governano la materializzazione? E che cos'è un sesso? Un dato inscritto nella corporeità biologica o l'effetto di una norma culturale che detta il proprio imperativo sui corpi? In questo saggio fondativo, tradotto per la prima volta nella sua versione integrale, Judith Butler discute la questione del genere, il processo di assunzione soggettiva del sesso, l'egemonia eterosessuale che autorizza certe identificazioni e ne preclude o rinnega altre, relegandole nell'abietto. Attraverso Platone, Freud, Lacan, Irigaray, Derrida e Foucault, la filosofa statunitense propone strategie di riarticolazione simbolica della sessualità grazie alle quali ogni corpo - nessuno escluso - potrà finalmente contare.
25,00
Questione di genere. Il femminismo e la sovversione dell'identità

Questione di genere. Il femminismo e la sovversione dell'identità

di Judith Butler

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2023

pagine: 256

Che cosa vuol dire appartenere al genere femminile o maschile? È possibile assegnare un’identità sulla base del solo sesso biologico? Judith Butler è convinta che non sia possibile e in questo libro affronta i luoghi comuni che si nascondono dietro quella risalente assunzione. Come definire, allora, la propria identità? Decisivo è trovare un ‘posto tutto per sé’ fra maschile e femminile, ai margini delle rigide classificazioni prodotte dalla psicoanalisi, dalla filosofia, dalla biologia e dalla linguistica. Perché non esistono due generi, ma numerose possibilità che devono includere anche tutti i soggetti ritenuti anomali ed eccentrici dalle norme imposte e codificate. Una posizione, quella di Judith Butler, che mette in discussione anche parte del femminismo occidentale che ha riprodotto la stessa gerarchia dei sessi, idealizzando la donna in maniera speculare a quello che ha fatto la cultura maschilista e patriarcale. La sfida lanciata è chiara: ripensare l’identità di ogni persona come qualcosa in continuo mutamento, che non si lascia ridurre ad alcun modello stereotipato. Una sfida che può garantire l’accesso ai diritti e la qualità della pratica democratica.
18,00
La forza della nonviolenza

La forza della nonviolenza

di Judith Butler

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2020

pagine: 300

Judith Butler definisce le dinamiche psicosociali che determinano il campo di forza della violenza mettendo in luce la mistificazione linguistica e la strumentalizzazione operate dal potere nei suoi confronti. Nel far questo, smonta le posizioni che ammettono, in alcuni casi e con determinate finalità, la violenza come strumento per combattere la violenza stessa e, allo stesso tempo, la concezione per cui la nonviolenza sarebbe una scelta morale individuale caratterizzata dalla passività. Centrale, in quest'analisi, è l'idea che esista una radicata distinzione biopolitica tra vite degne di lutto - dunque meritevoli di essere preservate e difese - e vite dispensabili - per questioni razziali, identitarie, collegate al gender o di altro tipo: in questo senso, la violenza è connessa all'esperienza della disuguaglianza e la nonviolenza non può che essere una pratica collettiva di contestazione delle disuguaglianze, del tutto sganciata da un approccio individualista. Recuperando - analiticamente e criticamente - Foucault, Fanon, Gandhi, Benjamin e, tra gli altri, soprattutto Freud e Klein, Butler delinea così un'idea di nonviolenza che, prendendo coscienza e sovvertendo attivamente le forme di aggressività che caratterizzano il sé e i suoi legami sociali, costituisca una tattica politica tutt'altro che passiva, una forza in grado di contrastare la violenza che pervade la società contemporanea senza riprodurne la distruttività, un vincolo etico e politico che sia tutt'uno con le lotte condotte dai movimenti che ogni giorno si battono per l'interdipendenza, l'uguaglianza e la giustizia sociale.
19,00
A chi spetta una buona vita?

A chi spetta una buona vita?

di Judith Butler

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2013

pagine: 80

In occasione del Premio Adorno 2012, Judith Butler affronta l'interrogativo morale "è possibile vivere una vita buona in una vita cattiva?" e denuncia il modo in cui le forme del potere contemporaneo organizzano le vite umane, assegnando loro un valore variabile e istituzionalizzando le disuguaglianze. Cosa significa aspirare a una vita buona quando si vive nella vulnerabilità di una vita cattiva, come quella che il sistema neoliberista o la violenza israeliana di Stato può imporre?
7,00
Due letture del giovane Marx

Due letture del giovane Marx

di Judith Butler

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 130

Rileggere Marx e, soprattutto, saperlo attualizzare. A partire dalla concezione della natura come "corpo inorganico" dell'uomo sviluppata dal giovane Marx nei suoi manoscritti del 1844, Judith Butler propone una visione innovativa e del tutto diversa della questione ecologica. Con l'acutezza che contraddistingue tutto il suo lavoro teorico e che l'ha resa uno dei principali riferimenti del pensiero femminista e queer, Butler rimette in discussione l'interpretazione del primo Marx, spesso accusato di utilizzare una prospettiva antropocentrica. Nella seconda parte di questa raccolta di scritti ancora inediti in traduzione italiana, l'autrice prende in esame la celebre lettera di Marx inviata ad Arnold Ruge nel 1843 per rilanciare una volta di più il ruolo della filosofia come "critica spietata" in grado di sovvertire continuamente l'ordine stabilito.
10,00
Questione di genere. Il femminismo e la sovversione dell'identità

Questione di genere. Il femminismo e la sovversione dell'identità

di Judith Butler

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2017

pagine: XXXIV-220

Il libro che ha segnato un punto di svolta del femminismo internazionale e che è divenuto un classico del pensiero di genere. Judith Butler argomenta perché il corpo sessuato non è un dato biologico ma una costruzione culturale.
18,00
L'alleanza dei corpi. Note per una teoria performativa dell'azione collettiva

L'alleanza dei corpi. Note per una teoria performativa dell'azione collettiva

di Judith Butler

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2017

pagine: 347

Al centro di questo libro di Judith Butler è l'indagine sulla "politica della strada" e sul diritto plurale e performativo di apparizione del corpo all'interno del campo politico, attraverso l'esperienza del raduno collettivo. Dal movimento Occupy alle proteste di Atene, dalle cosiddette "primavere arabe" al Parco Gezi di Istanbul, dalle mobilitazioni queer a quelle degli immigrati irregolari, negli ultimi anni abbiamo assistito al moltiplicarsi delle manifestazioni di dissenso contro le logiche neoliberiste o contro governi e poteri repressivi. Al di là delle differenze, l'alleanza dei corpi in queste azioni collettive affronta ed "espone" all'attenzione di tutti una serie di temi interconnessi come la precarietà, la vulnerabilità, la rivendicazione di una vita vivibile e l'esclusione dalla sfera pubblica di apparizione. La tesi di Butler è che, nelle lotte democratiche, questi raduni possano esprimere forme di resistenza e solidarietà radicali da cui emerge una nuova idea di "popolo" - un popolo che sperimenta una ricomposizione contro la frammentazione e le disuguaglianze indotte, interrogando in modo inaggirabile le frontiere dell'etica.
17,00
Spoliazione. I senza casa, senza patria, senza cittadinanza

Spoliazione. I senza casa, senza patria, senza cittadinanza

di Judith Butler, Athena Athanasiou

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 176

Piazza Syntagma e Gezi Park, la Primavera araba e Occupy Wall Street, le rivolte in Grecia e i Gilets Jaunes. Negli ultimi anni importanti movimenti di protesta hanno scosso la società capitalista per portare all'attenzione dell'opinione pubblica il grido degli oppressi. Judith Butler, la più importante teorica del femminismo, e Athena Athanasiou, studiosa dei movimenti di rivolta in Grecia e membro della sinistra radicale del suo Paese, analizzano questi avvenimenti alla luce del concetto di "spoliazione" teorizzato da Goffman, per indagare le sue connessioni con il riconoscimento, la performatività, il genere, la protesta, la biopolitica e la convivenza. Il dibattito ruota intorno a coloro che hanno perso il loro Paese, la loro nazionalità, la loro proprietà, e sono stati espropriati della loro appartenenza al mondo, sentendosi traditi da chi non li ha ascoltati. Che significato assume per un individuo questo senso di precarietà, questa perdita sostanziale, in una cornice capitalistica dominata dalla logica del possesso? Il libro fornisce una riflessione sui modi in cui il potere performativo può operare come resistenza politica, proponendo ipotesi interpretative sull'agire della folla quando si raduna per protestare contro la spoliazione psicologica, politica ed economica a cui le popolazioni sono oggi sottoposte.
15,00
Che fine ha fatto lo Stato-nazione?

Che fine ha fatto lo Stato-nazione?

di Judith Butler, Gayatri Chakravorty Spivak

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2020

pagine: 137

Da quando i confini tra gli Stati sono diventati molto più fluidi, lo Stato stesso ha cambiato fisionomia, acquisendo connotati più mobili, più plurali, più aperti. Le migrazioni dei popoli, gli spostamenti dei singoli, i cambiamenti culturali, economici e militari lo hanno reso un luogo più “provvisorio” e i suoi abitanti possono a maggior ragione definirsi “senza stato”. In questa conversazione, due delle voci critiche più note d’America, tra le più influenti degli ultimi anni, si confrontano sulle teorie dello Stato che i filosofi hanno elaborato, a partire dall’Illuminismo fino ai nostri giorni, su chi eserciti il potere nel mondo attuale, sui nostri diritti, su cosa sia e cosa possa diventare lo Stato-nazione in epoca di globalizzazione, su cosa significhi, oggi, essere senza Stato.
11,00
Che tu sia il mio corpo. Una lettura contemporanea della signoria e della servitù in Hegel

Che tu sia il mio corpo. Una lettura contemporanea della signoria e della servitù in Hegel

di Judith Butler, Catherine Malabou

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2017

pagine: 120

Scritta a quattro mani da Judith Butler e Catherine Malabou, quest'opera prende le mosse da una rilettura della dialettica servo-padrone formulata originariamente da Hegel in “Fenomenologia dello spirito”. "Che tu sia il mio corpo" è il comando che il padrone impone allo schiavo. Malabou e Butler, da sempre attente studiose del corpo delle minoranze, sottolineano come questa ingiunzione sia di fatto impossibile, in quanto soggettività e corporeità non possono essere mai completamente disgiunte. Il distacco non può compiersi se non nella forma di un "attaccamento ostinato al distacco", un attaccamento sempre più ostinato e addirittura disperato.
10,00
VULNERABILITY IN RESISTANCE

VULNERABILITY IN RESISTANCE

Libro

editore: DUKE UNIVERSITY PRESS

anno edizione: 2016

23,90

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