Libri di Lella Costa
Ciò che possiamo fare. La libertà di Edith Stein e lo spirito dell'Europa
di Lella Costa
Libro: Copertina morbida
editore: Solferino
anno edizione: 2019
pagine: 126
Una donna. Che nasce ebrea e muore in quanto ebrea e sarà santificata dalla Chiesa cattolica. Che diventa l'allieva prediletta di uno dei più grandi filosofi del Novecento e a cui verrà negata la carriera accademica. Che si impegna per i diritti delle donne e si farà suora di clausura. Una vita sempre in prima linea: dalle aule universitarie agli ospedali da campo della prima guerra mondiale, dalla scelta appassionata della conversione all'orrore di Auschwitz. Edith Stein è un luminosissimo enigma, una storia di una chiarezza cristallina che getta ombre in ogni direzione, mutevoli. Che in qualche modo riassume il Novecento e parla di noi, al punto da essere divenuta patrona di tutta l'Europa come santa Teresa Benedetta dalla Croce. Lella Costa si confronta con Edith in un libro che ne ripercorre la parabola umana e si misura con il suo pensiero, un ideale dialogo a distanza tra due donne di buona volontà: diversissime, ma alleate per tutto ciò che conta. Per il pensiero, nell'era dell'ignoranza. Per le donne, nel tempo delle discriminazioni: Per le appartenenze che fondano e nutrono l'Europa, nella tempesta del populismo. La voce di Edith Stein oggi ci parla ancora: dell'Olocausto ancora possibile, della pace conquistata a caro prezzo, dell'accoglienza e del coraggio più che mai necessari.
Minestrine
di Lella Costa
Libro: Copertina rigida
editore: Slow Food
anno edizione: 2014
pagine: 72
Nella "Piccola Biblioteca di Cucina Letteraria" il legame fra cucina e letteratura diventa l'occasione per la migliore divagazione narrativa: la scrittura come tramite per la poeticità di un piatto, un cibo, una preparazione. I più grandi scrittori, poeti e accademici italiani offriranno la loro penna per celebrare la nostra cucina. Questi autori onorano un piatto con una narrazione, un resoconto, un aneddoto, una storia o novella, o anche una manciata di versi: l'esiguo spazio di ventiquattro cartelle per poter mettere da parte la propria fama, lasciando la gloria al cibo che più li appassiona.
La sindrome di Gertrude. Quasi un'autobiografia
di Lella Costa, Andrea Càsoli
Libro: Copertina morbida
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
anno edizione: 2011
pagine: 246
"Dice Andrea Càsoli che forse non è del tutto chiaro il titolo di questo libro. Per me invece è chiarissimo. Ovvio: la sindrome di Gertrude è quella che ha portato la Signora in questione, meglio nota come monaca di Monza, a rispondere di sì a uno che invece avrebbe fatto meglio a ignorare. Per passione, per noia, per ribellione, per curiosità, per sfinimento, perché sapeva resistere a tutto tranne che alle tentazioni. Ecco, io più o meno funziono così: quando mi chiedono qualcosa, tendo a rispondere di sì. L'idea che a qualcuno possa interessare un libro su di me, detto tra noi, continua un po' a turbarmi. Però in fondo mi piace, e anche tanto, e mi lusinga un po', anzi parecchio. A patto, naturalmente, che sia chiaro in partenza ciò che questo libro non è e non vuole essere: niente agiografia, niente pettegolezzo, niente eccesso di autoreferenzialità; piuttosto il gusto di provare a raccontare quella sorta di molteplicità che ha finito per caratterizzare la mia vita. Dunque, in sintesi (quella di Càsoli: io ne sono priva), in questo libro racconterò di carcere e cinema, scarpe e solidarietà, teatro e teiere, musica e memoria, doppiaggio e diritti civili; ma anche di musicisti, attrici, cantanti, scrittori, poetesse, stilisti (wow!), soubrette, registi, chirurghi, e soprattutto di quegli esseri di sovrumana generosità che vanno sotto l'etichetta riduttiva di "pubblico". In questo libro ci siete anche voi, con me. Parola di Gertrude."
Ho abbracciato il dugongo. Il mondo visto da vicino
di Lella Costa, Maurizio Carrara
Libro: Copertina morbida
editore: Melampo
anno edizione: 2007
pagine: 125
Cesvi - che significa cooperazione e sviluppo - è un'organizzazione umanitaria indipendente, fondata in Italia nel 1985. Con 30 sedi estere, Cesvi opera in tutti i continenti per affrontare ogni tipo di emergenza e ricostruire la società civile dopo guerre e calamità. Nella lotta alla povertà Cesvi non fa elemosine, ma interviene con progetti di sviluppo che puntano sul protagonismo dei beneficiari. Cesvi è impegnato nelle grandi emergenze del Nord Uganda e del Pakistan, nella ricostruzione post-tsunami in India e Sri Lanka, nella lotta all'Aids e alla malaria nell'Africa sub-sahariana. Nella tutela e nel sostegno dell'infanzia disagiata in Romania, Perù, Brasile, Zimbabwe e Cambogia. Nella promozione dei grandi parchi transfrontalieri in Africa e nella regione himalayana. Questo libro narra la storia di quella che è oggi una delle più grandi Ong italiane, attraverso gli occhi di chi ne è stato fondatore e, per vent'anni, presidente. E attraverso la voce di Lella Costa che ha contributo con tanta passione a raccontarne le battaglie.
Che bello essere noi
di Lella Costa
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2014
pagine: 148
Io non so come funzioni tra maschi. Tra femmine succede che spesso ci si incontri e si saltino tutti i preliminari della conoscenza reciproca, tutti i passaggi progressivi di una relazione, e ci si ritrovi istintivamente e immediatamente amiche. Come se tutte le vite vissute prima, diversamente e separatamente, costituissero una sorta di alfabeto comune, fatto non solo di sentimenti ed emozioni ma anche di scelte simili, concezioni della vita analoghe, punti di vista coincidenti. Come se - beate noi - ci fosse ripetutamente concessa la possibilità di rivivere la meravigliosa sensazione di avere incontrato una persona nuova e speciale. Vuoi essere mia amica?
Come una specie di sorriso
di Lella Costa
Libro: Copertina morbida
editore: Piemme
anno edizione: 2014
pagine: 112
La ragazza che al fidanzato in mostruoso e reiterato ritardo risponde con nonchalance: "Oddio, scusami, non sono ancora pronta, mi dai cinque minuti?" sta affermando la superiorità dell'essere umano su quello che gli capita. In poche parole, sta facendo dell'ironia invece di usare un qualunque oggetto contundente. È molto più pulito, dignitoso e decisamente liberatorio. Lella Costa, liquidatrice del suddetto fidanzato e oggi, non per caso, signora dell'ironia, ci racconta come mai questa arte dello sguardo obliquo sia indispensabile per affrontare con leggerezza gli sgambetti della vita. Attingendo ai classici della letteratura e della musica, da Socrate all'immenso Shakespeare, da Lewis Carroll al Signor Bonaventura, da Paolo Conte a De André, e dal proprio repertorio, ci fa scoprire che l'ironia è un filo rosso, probabilmente il vero talismano che nei secoli ha protetto l'umanità da adolescenze inquiete, cuori infranti, rughe precoci, su su fino a guerre, dittature vere e democrazie da operetta. E benché l'ironia sia difficile da spiegare (esistono fior di saggi per quello), forse impossibile da insegnare e da imparare (diffidare di chi si autoproclama ironico), si può pur sempre viralizzare, sin dalla più tenera età. Anche il sorriso, come lo sbadiglio, è contagioso.
Come una specie di sorriso
di Lella Costa
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2012
pagine: 106
La ragazza che al fidanzato in mostruoso e reiterato ritardo risponde con nonchalance: "Oddio, scusami, non sono ancora pronta, mi dai cinque minuti?" sta affermando la superiorità dell'essere umano su quello che gli capita. In poche parole, sta facendo dell'ironia invece di usare un qualunque oggetto contundente. È molto più pulito, dignitoso e decisamente liberatorio. Lella Costa, liquidatrice del suddetto fidanzato e oggi, non per caso, signora dell'ironia, ci racconta come mai questa arte dello sguardo obliquo sia indispensabile per affrontare con leggerezza gli sgambetti della vita. Attingendo ai classici della letteratura e della musica, da Socrate all'immenso Shakespeare, da Lewis Carroll al Signor Bonaventura, da Paolo Conte a De André, e dal proprio repertorio, ci fa scoprire che l'ironia è un filo rosso, probabilmente il vero talismano che nei secoli ha protetto l'umanità da adolescenze inquiete, cuori infranti, rughe precoci, su su fino a guerre, dittature vere e democrazie da operetta. E benché l'ironia sia difficile da spiegare (esistono fior di saggi per quello), forse impossibile da insegnare e da imparare (diffidare di chi si autoproclama ironico), si può pur sempre viralizzare, sin dalla più tenera età. Anche il sorriso, come lo sbadiglio, è contagioso.
Amleto, Alice e la Traviata
di Lella Costa
Libro: Copertina morbida
editore: FELTRINELLI
anno edizione: 2009
pagine: 189
Dopo "Precise parole", nell'ottobre del 2002 Lella Costa debutta all'Arena Del Sole di Bologna con il suo nuovo spettacolo. Traviata, con la regia di Gabriele Vacis: la tournée si conclude dopo oltre duecentocinquanta repliche e lo spettacolo viene ripreso da Rai 2. Nel gennaio del 2005 debutta a Genova con "Alice, una meraviglia di paese", nato dalla collaborazione con Giorgio Gallione che ne cura anche la regia: lo spettacolo, con testo di Lella Costa, Giorgio Gallione, Massimo Cirri e Adriano Sofri gira in tournée fino a dicembre 2006. Nel gennaio del 2007 Lella Costa debutta infine a Mirandola con "Amleto", di cui è anche autrice insieme a Massimo Cirri e Giorgio Gallione che ne è pure regista: attualmente è impegnata con questa tournée. Quella della Traviata, come dice Lella Costa "è una storia profondamente radicata nel nostro immaginario, nella nostra cultura alta ma anche nella meravigliosa memoria nazional-popolare' che è fatta di libretti d'opera, di loggioni, di arie imparate da bambini in forma di ninnenanne, di frasi improbabili eppure diventate nostre, come una sorta di lessico familiare che riappare imprevisto e imprevedibile". E nella storia di Alice, dice il regista Giorgio Gallione, "potremo scoprire che anche il nostro mondo, come quello di Carroll, è solo un gioco illusorio di ombre e luci... "
In tournée
di Lella Costa
Libro
editore: FELTRINELLI
anno edizione: 2004
pagine: 317
Lella Costa e il suo teatro sono una lunga, tenace, straordinaria avventura di facce e di parole, un monologo ininterrotto con il pubblico. I tre testi (Monologhi, Stanca di guerra, Un'altra storia) vanno presi così, come una grande chiacchierata sulla nostra incerta identità, sulle manie, sui guasti, sui se e i ma, sulle opportunità perdute e da non perdere che disegnano la nostra storia.
La sindrome di Gertrude. Quasi un'autobiografia
di Lella Costa, Andrea Càsoli
Libro: Copertina rigida
editore: RIZZOLI
anno edizione: 2009
pagine: 246
"Dice Andrea Càsoli che forse non è del tutto chiaro il titolo di questo libro. Per me invece è chiarissimo. Ovvio: la sindrome di Gertrude è quella che ha portato la Signora in questione, meglio nota come monaca di Monza, a rispondere di sì a uno che invece avrebbe fatto meglio a ignorare. Per passione, per noia, per ribellione, per curiosità, per sfinimento, perché sapeva resistere a tutto tranne che alle tentazioni. Ecco, io più o meno funziono così: quando mi chiedono qualcosa, tendo a rispondere di sì. L'idea che a qualcuno possa interessare un libro su di me, detto tra noi, continua un po' a turbarmi. Però in fondo mi piace, e anche tanto, e mi lusinga un po', anzi parecchio. A patto, naturalmente, che sia chiaro in partenza ciò che questo libro non è e non vuole essere: niente agiografia, niente pettegolezzo, niente eccesso di autoreferenzialità; piuttosto il gusto di provare a raccontare quella sorta di molteplicità che ha finito per caratterizzare la mia vita. Dunque, in sintesi (quella di Càsoli: io ne sono priva), in questo libro racconterò di carcere e cinema, scarpe e solidarietà, teatro e teiere, musica e memoria, doppiaggio e diritti civili; ma anche di musicisti, attrici, cantanti, scrittori, poetesse, stilisti (wow!), soubrette, registi, chirurghi, e soprattutto di quegli esseri di sovrumana generosità che vanno sotto l'etichetta riduttiva di "pubblico". In questo libro ci siete anche voi, con me. Parola di Gertrude."
Che faccia fare
di Lella Costa
Libro
editore: FELTRINELLI
anno edizione: 1999
pagine: 184
"E io che faccia faccio? Che faccia si può fare o forse che faccia si deve fare quando si prova ad affrontare un argomento così grande e terribile come la guerra?" Lella Costa e il suo teatro sono una lunga, tenace, straordinaria avventura di facce e parole, un monologo ininterrotto con il pubblico. I tre testi (Magoni, Stanca di guerra e Un'altra storia) vanno presi come una grande chiacchierata sulla nostra incerta identità, sulle manie, sui guasti, sui se e i ma, sulle opportunità perdute e da non perdere che disegnano la nostra storia.