Libri di Luca Ricolfi
La mutazione. Come le idee di sinistra sono migrate a destra
di Luca Ricolfi
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 256
Le idee non stanno ferme. Le grandi idee, i grandi principi, le visioni del mondo hanno sempre delle radici, come le piante. Ma, diversamente dalle piante, raramente restano dove sono nate. Le idee si muovono, cambiano habitat, come uccelli di passo. È quel che è successo a tre grandi ideali della sinistra: difesa dei deboli, libertà di pensiero, cultura come via privilegiata verso l'eguaglianza. Oggi queste idee, che hanno fatto la storia della sinistra, non abitano più lì. Alcune vagano senza meta, altre si sono posate sulla destra. A vagare senza meta è soprattutto l'idea gramsciana della cultura alta come strumento di emancipazione dei ceti popolari, un'idea ancora viva ai tempi di Togliatti, ma completamente sopraffatta da mezzo secolo di riforme dell'istruzione, che - abbassando la qualità degli studi - hanno finito per bloccare l'ascensore sociale. A posarsi sulla destra, invece, sono state la difesa della libertà di pensiero, contro l'adesione acritica della sinistra al politicamente corretto, e la difesa dei deboli, contro l'incapacità di ascoltare la domanda di protezione dei ceti popolari. Attraverso un nuovo modello interpretativo, la dottrina delle tre società, Ricolfi individua con precisione chi sono i deboli oggi, e ricostruisce il lungo processo che ha portato la destra e la sinistra a scambiarsi le rispettive basi sociali, determinando una vera e propria mutazione del sistema politico. E azzarda l'ipotesi che sia un'eccessiva celebrazione del progresso ad accecare i progressisti, incapaci di vederne anche i lati oscuri, le falle che alimentano una nuova disperazione sociale, di cui sarebbe bene invece intercettare il grido.
La notte delle ninfee. Come si malgoverna un'epidemia
di Luca Ricolfi
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2021
pagine: 192
Luca Ricolfi, dal suo osservatorio della Fondazione Hume, fin dallo scorso febbraio sta studiando i dati relativi alla pandemia e alla sua gestione. Analisi non circoscritta alla sola Italia, bensì allargata sempre all'insieme delle società avanzate, a partire dai paesi europei. Sulla base dei dati - che sono il faro della sua attività - raccolti in questo libro in modo sintetico, ordinato e leggibilissimo, Ricolfi smaschera gli errori italiani nella gestione della pandemia e le conseguenti bugie, volte a nasconderli, di governanti, politici e amministratori. E giunge a conclusioni che in pochi hanno avuto finora l'attenzione di cogliere: la seconda ondata era evitabile, tanto è vero che più di un terzo delle società avanzate l'ha evitata; le omissioni, i ritardi e le incertezze dei governanti ci sono costati decine di migliaia di morti, e decine di miliardi di PIL; se non facciamo subito quel che avremmo dovuto fare da tempo, altre ondate saranno inevitabili, e il disastro economico completo e difficilmente reversibile. Luca Ricolfi, libero da ogni ideologia, non guarda in faccia nessuno, uscendo fuori dalla assurda e ideologica alternativa fra negazionisti e rigoristi, fra aperturisti e paladini dei lockdown. L'arrivo del virus e la tragedia che ci ha colpito avrebbero meritato ben altra gestione e Ricolfi, implacabilmente, dimostra che questo era possibile, e altrove è stato fatto. " Come andranno le cose? L'ottimismo della volontà mi fa sperare che, finalmente, si cambierà strada, e si guarderà con più attenzione al modello dei paesi che hanno avuto successo nella lotta al virus. Ma il pessimismo della ragione mi avverte: l'attesa messianica del vaccino avvolgerà tutto e tutti, quasi niente cambierà davvero, nessuno sarà chiamato a rispondere delle sue azioni. Né ora né mai".
La società signorile di massa
di Luca Ricolfi
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2019
pagine: 267
Come può una società signorile essere anche di massa? Con questa paradossale definizione, Luca Ricolfi introduce una nuova, forse definitiva, categoria interpretativa, che scardina le idee correnti sulla società in cui viviamo. Oggi, per la prima volta nella storia d'Italia, ricorrono insieme tre condizioni: il numero di cittadini che non lavorano ha superato ampiamente il numero di cittadini che lavorano; l'accesso ai consumi opulenti ha raggiunto una larga parte della popolazione; l'economia è entrata in stagnazione e la produttività è ferma da vent'anni. Questi tre fatti, forse sorprendenti ma documentabili dati alla mano, hanno aperto la strada all'affermazione di un tipo nuovo di organizzazione sociale, che si regge su tre pilastri: la ricchezza accumulata dai padri, la distruzione di scuola e università, un'infrastruttura di stampo para-schiavistico. Luca Ricolfi compone un ritratto senza alcun giudizio morale, per nulla ideologico ma chiaro e spietato. Un libro che pone alcune domande essenziali: l'Italia è un caso unico o anticipa quanto accadrà su larga scala in Occidente? E, soprattutto, qual è il futuro di una società in cui molti consumano e pochi producono?
Manifesto del libero pensiero
di Paola Mastrocola, Luca Ricolfi
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 128
Chi ha paura della libertà d'espressione? Paola Mastrocola e Luca Ricolfi cercano la risposta a una domanda che si è insinuata pericolosamente nelle nostre vite. La censura autoritaria di un tempo si è trasformata in un follemente corretto che piega la lingua alle mode del momento, tra parole innocenti messe sotto accusa e surreali neologismi "inclusivi", e in una cultura della cancellazione che rilegge il passato con lo sguardo di oggi. Così, nella giungla di internet e della gogna globale che ha bandito l'ironia e il dialogo, dilaga un clima inquisitorio e intimidatorio imposto da autoproclamati custodi del Bene. Mastrocola e Ricolfi lo raccontano, ne individuano le cause storiche e propongono rimedi, fino a comporre un vero e proprio manifesto per restituire la libertà alla parola oppressa dei nostri tempi. In un'epoca nella quale l'ideologia fondamentale del mondo progressista è divenuta il politicamente corretto, non stupisce che la censura di ogni espressione disallineata sia diventata una tentazione per la sinistra, e la lotta contro la censura una insperata occasione libertaria per la destra. Ma è un errore in entrambi i casi. Le idee e gli atteggiamenti che non ci piacciono si combattono con altre idee e modi di essere, non impedendo agli altri di esprimersi.
L'enigma della crescita. Alla scoperta dell'equazione che governa il nostro futuro
di Luca Ricolfi
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 288
Fino a ieri sembrava che il problema della crescita riguardasse i paesi poveri, ma la crisi del 2008 e quella del 2020 seguita alla pandemia da Covid ci stanno invece mostrando che riguarda innanzitutto le società «avanzate». In realtà la crescita era un problema, anzi un vero e proprio enigma, già da tempo: da mezzo secolo infatti l'insieme delle economie avanzate cresce a un ritmo sempre più lento, con divari enormi fra i tassi di crescita dei diversi paesi. L'Italia in particolare, negli ultimi venti anni è diventata il paese lumaca dell'Europa. Qual è il male che corrode i paesi ricchi? E qual è la chiave che permette ad alcuni di essi di crescere ancora, nonostante tutto? È a simili interrogativi che questo saggio - uscito nel 2014 e qui presentato con una prefazione sul futuro della crescita nell'era post Covid - prova a rispondere, trovando infine un'equazione, l'equazione della crescita, che ci spiega perché le cose sono andate come sono andate, e che ci lascia anche un messaggio: nessun paese è per forza intrappolato nel proprio destino, e migliorare i fondamentali è l'unica vera arma con cui si può contrastare la tendenza al rallentamento. L'equazione della crescita suggerisce che cosa dobbiamo cambiare, e che cosa possiamo aspettarci da ogni cambiamento. E ci dice anche, nel caso del nostro paese, che questi cambiamenti non possono più essere rimandati.
Sinistra e popolo. Il conflitto politico nell'era dei populismi
di Luca Ricolfi
Libro: Copertina morbida
editore: Longanesi
anno edizione: 2017
pagine: 282
Luca Ricolti ripercorre i cambiamenti sociopolitici degli ultimi quarant'anni, dalle origini della globalizzazione alla crisi delle economie avanzate, per arrivare a una dolorosa, stringente riflessione: ovunque in Occidente il popolo cerca protezione dalle conseguenze della crisi e dalle fragilità dello scenario globale, ma la sinistra inevitabilmente impegna le sue energie per sminuire i problemi che gli elettori percepiscono come principali: disoccupazione, politiche di austerità, immigrazione, terrorismo. Se dunque, al di qua quanto al di là dell'Atlantico, i cittadini alzano aggressivamente la testa nei confronti di una sinistra impotente quando non addirittura cieca di fronte all'onda montante di paura che li travolge, non è così strano che il populismo si proponga come risposta, per quanto sommaria e inadeguata, alle angosce del presente.
Matematica per le scienze umane. Uno strumento per i precorsi di psicologia, scienze politiche, sociologia
di Luca Ricolfi
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2016
pagine: 258
Questo volume, scritto in un linguaggio semplice ed accessibile a tutti, non è un'introduzione alla matematica in generale, bensì al tipo di matematica che viene effettivamente usata nelle facoltà umanistiche, in particolare nei corsi di Statistica, Analisi dei dati, Psicometria, Metodologia della ricerca. Esso è destinato sia ai precorsi di alfabetizzazione matematica previsti in molte università, sia ai corsi in cui si fa ampio uso di strumenti formali quali la teoria degli insiemi, il calcolo delle probabilità, l'algebra delle matrici. Il volume è strutturato in sei moduli relativamente autosufficienti, più un capitolo finale dedicato a un "ripasso" delle nozioni di scuola secondaria superiore che i neo-iscritti all'università dovrebbero padroneggiare per poter seguire i corsi dei primi anni. Ogni capitolo è corredato da esercizi, utili per verificare la propria comprensione degli argomenti trattati.
La sfida. Come destra e sinistra possono governare l'Italia
di Luca Ricolfi
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 80
Negli ultimi anni, Luca Ricolfi ha analizzato in molti articoli e libri la difficile condizione del nostro paese e i fallimenti della nostra politica: un'analisi spesso impietosa e pessimistica, che lascia poco spazio alla speranza che i problemi italiani possano essere risolti. Ma davvero siamo senza speranza? Non c'è proprio niente da fare? Destra e sinistra continueranno a opporsi irriducibilmente su questioni di principio, per poi, una volta al governo, tradire quegli stessi principi accontentandosi di vivacchiare, mentre la nave affonda? Non ci sono idee, proposte, modelli da seguire per far ripartire il paese? In poche pagine che contengono molte idee, Ricolfi prova a indicare una strada politica possibile per risolvere il rebus italiano. E lancia una sfida alla destra come alla sinistra: governare all'altezza dei valori che proclamano a gran voce, concentrandosi sui mezzi concreti e non litigando sui fini ultimi.
Il sacco del nord. Saggio sulla giustizia territoriale
di Luca Ricolfi
Libro: Copertina morbida
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2012
pagine: 229
Quando, nel 2010, uscì la prima edizione de "Il sacco del Nord", la crisi sembrava in via di superamento, Berlusconi era ancora in sella, e io stesso pur esprimendo tutto il mio pessimismo - non escludevo completamente la possibilità che il federalismo a un certo punto decollasse, in qualche versione più o meno incisiva. Ora siamo nel 2012, e la situazione è completamente cambiata. Dopo venti anni di progetti e discorsi inconcludenti, l'eventualità di vedere, finalmente, un'Italia rifondata e risanata dal federalismo è completamente evaporata. Ma come siamo arrivati a questo punto? E soprattutto, perché le cose sono andate così? Contiene una nuova introduzione dell'autore "Federalismo addio".
La Repubblica delle tasse. Perché l'Italia non cresce più
di Luca Ricolfi
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2011
pagine: 210
"Dovremmo avere il coraggio di dire che le tasse sono una cosa bellissima." Quando nel 2007 Padoa-Schioppa rilasciò questa dichiarazione, furono in molti, a destra come a sinistra, a storcere il naso. Eppure, che ci piaccia o no, aumentare la pressione fiscale è da sempre la ricetta italiana per tentare di far quadrare i conti. Il gioco al rialzo prosegue ininterrotto dalla nascita della Repubblica, ma dalla fine degli anni Ottanta ha preso un ritmo tale da immobilizzare il Paese. Al tempo stesso, per racimolare consensi, i governi hanno alimentato a dismisura il debito e la macchina della spesa pubblica, dando vita a un circolo vizioso che ci ha progressivamente mossi in ginocchio. Oggi che la crisi ha svelato le nostre debolezze, le conseguenze di questo stillicidio economico sono evidenti in modo drammatico: peggioramento del tenore di vita, disoccupazione giovanile, indebolimento dello Stato sociale. Pagare si deve, su questo non c'è dubbio, ma una classe politica responsabile dove capire chi e quanto tassare. L'Italia in questo ha storicamente dimostrato una miopia bipartisan: né la destra né la sinistra hanno capito che por rilanciare un Paese bisogna dare ossigeno a chi produce, riducendo tasse gravosissime come l'Irap. Uomo di sinistra, liberale e riformista convinto, Luca Ricolfi esprime in questo libro tutto il suo dissenso noi confronti di una classo politica che si è fatta eleggere promettendo meno tasse e che invece ha ripiegato su interventi di contenimento come le ultime manovre.
Profondo rosso. Italia 2005 fra ripresa economica e crisi dei conti pubblici. Secondo Rapporto sul cambiamento sociale
di Luca Ricolfi
Libro: Copertina morbida
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2008
pagine: 138
Come riportare sotto controllo la finanza pubblica senza spegnere sul nascere i timidi segnali di ripresa che si stanno manifestando? È questa la sfida che l'Italia deve fronteggiare alla fine del 2005, e dal suo esito dipende il futuro economico e sociale del nostro paese. Presentato a Torino nell'ottobre del 2005, il secondo Rapporto sul cambiamento sociale fa il punto sulle tendenze economiche e sociali dell'Italia alla fine del 2005: andamento dell'economia, conti pubblici, stato sociale, squilibri territoriali, immigrazione, orientamenti politici e morali. Dalla ricostruzione emerge il quadro di un paese che sta dando i primi timidi segnali di ripresa, soprattutto grazie ai processi di ristrutturazione dell'apparato produttivo, ma che è gravemente minacciato dall'evoluzione negativa dei suoi conti pubblici, messi a repentaglio da riduzioni fiscali non accompagnate da parallele riduzioni di spesa. E sono proprio la spesa pubblica e gli sprechi dell'amministrazione ad essere al centro dei quattro "gianduiotti" inediti che chiudono il volume. Quante risorse si potrebbero risparmiare se il livello di efficienza di tutte le regioni fosse paragonabile a quello delle aree meglio organizzate d'Italia? A questa domanda il libro cerca di dare una risposta precisa, ricostruendo - regione per regione - l'entità delle risorse bruciate dalla cattiva amministrazione in tre campi cruciali: la sanità, la scuola e le (false) pensioni di invalidità.
Le tre società. È ancora possibile salvare l'unità dell'Italia? Italia 2006: terzo rapporto sul cambiamento sociale
di Luca Ricolfi
Libro: Copertina morbida
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2007
pagine: 174
Oggi l'Italia sembra sempre più la risultante dell'intreccio e dello scontro fra tre modelli sociali e territoriali radicalmente diversi: la prima società, o delle garanzie; la seconda società, o del rischio; la terza società, o della forza. La politica del centro-sinistra tutela la società delle garanzie, lascia sopravvivere la società della forza, ma è fondamentalmente sorda alle richieste liberiste della società del rischio. Una sordità che sta mettendo a repentaglio l'unità del Paese. Questo terzo Rapporto sul cambiamento sociale fornisce i dati più aggiornati di cui si dispone sull'Italia del 2006: andamento dell'economia, conti pubblici, stato sociale, squilibri territoriali, criminalità, immigrazione, preferenze politiche, atteggiamenti morali. Non solo dati e tendenze, però. Nel resoconto di Luca Ricolfi si prospetta anche un'ipotesi sulla congiuntura che il Paese sta attraversando. L'idea centrale è che la vittoria di Prodi e il varo della Finanziaria 2007 stiano producendo l'esatto contrario di ciò che l'Unione si proponeva di ottenere: non una maggiore coesione, ma la progressiva separazione - come in una reazione chimica, in una sorta di elettrolisi sociale - delle componenti di base della società italiana.