Libri di Mario Delgado Aparaín
I magnifici otto
di Mario Delgado Aparaín
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2022
pagine: 208
All'alba del Novecento, quando la cometa di Halley sembra presagire la fine del mondo, nella stazione inattiva di San José de las Cañas un uomo passa le serate bevendo gin e immaginando di vedere, un giorno, una locomotiva avvicinarsi a tutto vapore. Il suo nome è Stirling ma tutti lo conoscono come Estirlin, viene da un villaggio della Scozia e ha la strana abitudine di morire ogni volta che la vita glielo impone. Nell'inutile attesa di essere nominato capostazione, Estirlin conduce una monotona esistenza insieme al figlio Rawson, di madre ignota, e a una donna, Pajita Díaz, trasferitasi da poco nel paesino, che come lui sa cosa significa la vista di un vagone che si perde in lontananza. Ma le cose iniziano a cambiare quando un profilo all'orizzonte annuncia l'arrivo del famoso e pluriricercato bandolero Filisbino Nieto, nonché suo rivale in amore... Tra imprevedibili resurrezioni e passioni turbolente, i destini di Estirlin e Pajita si intrecciano alle avventure del contrabbandiere e dei suoi sette uomini fino al confine con il Brasile, mentre intorno si muovono criminali di ogni tipo e una compagnia inglese impegnata nella costruzione della ferrovia. E intanto, l'avanzata inesorabile del treno promette, forse a vuoto, un futuro migliore. "I magnifici otto" è la riscrittura originale e rocambolesca di un classico romanzo western, dove il reale e il fantastico si mescolano in una coinvolgente parodia del potere e della guerra.
Tango del vecchio marinaio
di Mario Delgado Aparaín
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2017
pagine: 192
Il capitano Lander, discendente di uno dei marinai ammutinati del Bounty, si è lasciato alle spalle un passato difficile e da tempo ha scelto di vivere sulla terraferma in una baracca in riva al mare. Qui costruisce modellini di navi gloriose e intreccia la sua solitaria esistenza con quella di una giovane ballerina di tango, aspirante suicida. Finché un giorno non riceve la visita di Sampedro, un vecchio amico con cui ha condiviso l'amore per una bella infermiera dagli occhi verdi e la persecuzione da parte del regime: alcuni fili del loro comune passato stanno per riannodarsi e per i tre sono in arrivo sconvolgenti rivelazioni... Con questo romanzo ironico e originale, che combina la suspense di un thriller con la riflessione politica sulle dittature sudamericane, l'autore di "La ballata di Johnny Sosatorna" alla sua essenza narrativa: l'amore, l'amicizia, il silenzio, la solitudine, lo sradicamento pervadono le vite dei protagonisti e le atmosfere di un libro capace di raccontare gli eventi più drammatici e dirompenti della Storia a partire da una serata passata al bar Euskalduna, davanti a un boccale di birra.
I peggiori racconti dei fratelli Grim
di Luis Sepúlveda, Mario Delgado Aparaín
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 210
Due improbabili filologi sudamericani, uno cileno e uno uruguayano, sono impegnati in una serrata corrispondenza su una questione assai spinosa e controversa: le gesta antieroiche e le imprese fantastiche dei fratelli cantastorie Abel e Caín Grim. Le vicende dei due litigiosi menestrelli si perdono lungo i sentieri impervi della Patagonia e danno filo da torcere ai due impeccabili studiosi. Le fonti scarseggiano, l'attendibilità delle medesime vacilla, la lucidità degli eminenti professori pure... e come se non bastasse, i postini ritardano le consegne. Sebbene infatti i latori di missive Miguel Strogoff e Rosevél Aldao si dedichino alla loro missione con serietà e abnegazione quasi religiosa, sono disturbati da mille accidenti, come il moto ondoso scatenato dall'accoppiamento delle balene. Ma i due cocciuti filologi non si arrendono, e mentre la loro indagine sembra avvolgersi irrimediabilmente su se stessa, lasciano libero corso ad aneddoti curiosi e bizzarre digressioni: tutto un mondo di figure incredibili comincia così ad animarsi e a pulsare, il vortice della bonaria parodia - scatenato dai due autori che si mascherano dietro le figure degli studiosi - risucchia una moltitudine di personaggi, di amici, di letterati, di politici e di attori. Entro la divertita cornice del fittizio romanzo epistolare, le storie fantasiose dei fratelli Grim si colorano di altre tinte e altri generi: i due scrittori sudamericani si fanno beffe di se stessi e del mondo, mescolano il gusto dell'avventura gauchesca a quello della satira corrosiva degli ambienti letterari e della cronaca, per celebrare ancora una volta il potere assoluto del narrare storie e il piacere che ne deriva.
L'uomo di Bruxelles
di Mario Delgado Aparaín
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2013
pagine: 157
Tutte le città sudamericane hanno un buco. E se non è in strada, è in fondo al cuore. Augusto Almeida, sindaco di Mosquitos, ne è convinto. Per questo preferisce spendere per dare un bicchiere di latte a un bambino piuttosto che coprire un enorme buco proprio al centro della strada principale. Criticato e odiato dai suoi concittadini per colpa della sua cattiva amministrazione e perseguitato da strani incubi, Almeida medita di uccidersi. Per fortuna, poco prima di mettere in atto la fatale decisione, qualcuno gli suggerisce un'idea folgorante: chiedere aiuto all'Unione Europea. E così che in una Mosquitos sferzata dalla pioggia battente si presenta un uomo biondo, alto e magro, armato solo del suo ombrello parigino: è Marc Rimés, l'uomo di Bruxelles, inviato dal Primo mondo con il preciso incarico di salvare la sfortunata città. E chi meglio di lui potrebbe riuscirci? Del resto, conosce i sindaci di Jefferson, di Comala e di Macondo, gli stessi a cui anche Almeida ha già scritto una dettagliata proposta in sette punti per il recupero dei paesi e delle città letterarie...
I peggiori racconti dei fratelli Grim
di Luis Sepúlveda, Mario Delgado Aparaín
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2005
pagine: 205
Due fratelli cantastorie, due menestrelli irriverenti e iconoclasti, la loro vita e i loro vagabondaggi, di cui si è persa la memoria e di cui rimangono solo confusi e casuali frammenti, riscoperti in questo libro ironico e divertente scritto da due protagonisti della letteratura sudamericana. Sotto le mentite spoglie di due filologi paludati che si scambiano lettere e informazioni, integrando la reciproca conoscenza dei misteriosi fratelli, Sepúlveda e Aparaín ricostruiscono le origini e le disavventure sudamericane di una coppia di giullari, costruendo a quattro mani una parodia del genere epistolare e non risparmiando con la loro bonaria vena irriverente gli ambienti letterari e la cronaca di oggi.
La ballata di Johnny Sosa
di Mario Delgado Aparaín
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2009
pagine: 123
Il nero Johnny Sosa vive a Mosquitos, una cittadina dell'Uruguay, con la sua fidanzata, la bionda Dina. Johnny conduce un'esistenza modesta ma sogna in grande: alimentato dal suo programma radiofonico preferito e dal blues a stelle e strisce, arde in lui il sacro fuoco dell'arte. La sua più fervida aspirazione sarebbe diventare come uno di quei cantanti americani che gli piacciono tanto, ma per il momento si accontenta della platea dello Chantecler, il bordello del posto, anche se Dina non pare esserne troppo contenta. Finché una mattina, a casa, spiando il mondo attraverso una fessura nel muro, vede una fila di camion: sono i soldati, che hanno occupato Mosquitos e tutto il paese. Da allora non si trasmettono più film western al cinema Daguerre e non si ascolta più musica straniera alla radio. E il nostro Johnny, sdentato, con la cinturona e gli stivali a punta, assomiglia più a un vecchio cowboy che a un cantante di bolero, come lo vorrebbero i militari, pronti a offrirgli una brillante carriera se accetta di cambiare vita. Ma non sarebbe come consegnare talento e libertà nelle mani della tirannia e vederli sparire nel nulla, proprio come è accaduto al suo vicino, il povero Nacho Silvera? La ballata di Johnny Sosa è una parabola contro tutte le dittature, un libro che invita a leggere a voce alta, un romanzo, come scrive Luis Sepùlveda nell'introduzione, «pensato da un poeta e allo stesso tempo un tenero poema epico».
I peggiori racconti dei fratelli Grim
di Luis Sepúlveda, Mario Delgado Aparaín
Libro: Copertina morbida
editore: TEA
anno edizione: 2007
pagine: 205
Due improbabili filologi sudamericani si incaponiscono, in una serrata corrispondenza, a voler ricostruire le gesta antieroiche e le imprese fantastiche dei fratelli cantastorie Abel e Caín Grimm. Ma se l'attendibilità delle scarse fonti vacilla e la lucidità degli eminenti professori pure, e finanche i postini ritardano le consegne perché disturbati da mille accidenti come il moto ondoso scatenato dall'accoppiamento delle balene, a venirne fuori è un rigoglioso fiorire di aneddoti curiosi e bizzarre digressioni, in cui tutto un mondo di incredibili figure comincia ad animarsi e a pulsare. Entro la divertita cornice del fittizio romanzo epistolare, le storie fantasiose dei fratelli Grimm si colorano di altre tinte e altri generi: Sepúlveda e Aparaín si fanno beffe di se stessi e del mondo, mescolano il gusto dell'avventura gauchesca a quello della satira corrosiva degli ambienti letterari e della cronaca, per celebrare ancora una volta il potere assoluto del narrare storie e il piacere che ne deriva.
Una storia dell'umanità
di Mario Delgado Aparaín
Libro
editore: Guanda
anno edizione: 1999
pagine: 176
A Mosquitos, un paese sperduto nella campagna uruguayana, lo stravagante Esnal decide di salvare la reputazione di Mercedita, una ragazza quattordicenne che viene da tutti evitata a causa dell'attività politica del padre Milo Striga. Convinto che la storia viene sempre scritta da chi detiene il potere, organizza una serie di conferenze sulla storia dell'umanità che ribaltano i rapporti tra vinti e vincitori e in cui gli Striga diventano gli assoluti protagonisti di conquiste e progressi. Pagherà con il carcere la sua originale ribellione, ma otterrà il fine di riabilitare l'immagine della famiglia.