Libri di Max Stirner
L'unico e la sua proprietà
di Max Stirner
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Clandestine
anno edizione: 2022
pagine: 336
Io rifiuto un potere conferitomi sotto la speciosa forma di "diritti dell'uomo". Il mio potere è la mia proprietà, il mio potere mi dà la proprietà. Io stesso sono il mio potere [...] e per esso sono la mia proprietà. Nella sua opera Stirner afferma che l'individuo è dominato da concetti illusori e superstiziosi. Questi concetti rappresentano il mondo dello spirito e della sacralità che ogni individuo deve rispettare e servire con tutto se stesso senza alcun interesse. L'uomo non ha bisogno di Dio, perché egli solo è Dio di se stesso. Il suo interesse deve essere rivolto al suo "esclusivo" benessere. Per acquistare la libertà l'Unico deve raggiungere da solo il suo potere, senza che esso gli venga concesso da altri, sia persone sia enti quali lo Stato. Questo non significa che l'Unico debba realizzare l'ideale di libertà, sotto cui altrimenti sarebbe ancora schiavo; egli deve invece raggiungere la libertà sottoponendola al suo potere. Se voi sapete procacciarvi un godimento, esso diviene un vostro diritto; se lo desiderate solamente senza osare appagarlo, esso resterà sempre uno dei diritti acquisiti di coloro che sono privilegiati a fruirne. Esso è il loro diritto, come diventerebbe il vostro se sapeste appagarlo. [...] Chi ha la forza, ha il diritto: se non avete quella, non avrete neppure questo.
La società degli straccioni. Critica del liberalismo, del comunismo, dello Stato e di Dio
di Max Stirner
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2020
pagine: 70
«Anche l'ultimo straccio è caduto, resta la vera nudità, spogliata da tutto ciò che le è estraneo. Lo straccione ha tolto via da sé la straccioneria stessa e con ciò ha cessato di essere ciò che era, uno straccione. Iosono stato uno straccione, ma non lo sono più!». Il volume -esaurito nelle prime tre edizioni ed ora riproposto in una forma ulteriormente riveduta ed aggiornata -raccoglie quel che di più esplosivo c'è nella critica politica, sociale e religiosa di Stirner. Leggendo queste polemiche pagine sul liberalismo, sul comunismo, sullo stato e su Dio ci si può "scottare a quel fuoco" che "appiccato prima del 1848" oggi avvampa, quasi specchio profetico di quanto segna le vicende in cui, nostro malgrado, ci troviamo coinvolti, "ostaggi" di un potere globale che del plebiscitario consenso intorno a presunti "valori condivisi" fa dispositivo di "democratico governo". Stirner ci insegna a non fidarci, ad esercitare una critica spietata e radicale, a far conto soltanto sulla nostra intelligenza e sulle nostre capacità senza delegare ad alcuno diritti di rappresentanza.
Educazione, arte e religione
di Max Stirner
Libro: Copertina morbida
editore: Ortica Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 80
Se si sveglia nell'uomo l'idea di libertà, gli uomini liberi andranno incessantemente di nuovo liberando se stessi; se invece si formano soltanto degli uomini colti, costoro si adatteranno sempre alle circostanze nel modo più educato ed elegante e si forgeranno in sottomesse anime di servi. Che cosa sono per la maggior parte i nostri intellettuali e colti sudditi? Sogghignanti padroni di schiavi, e schiavi essi stessi. Vi è nell'uomo l'impulso a non essere unico ma a sdoppiarsi, a non contentarsi di sé, ma a cercare il secondo uomo, l'uomo spirituale. L'arte crea sdoppiamento, in quanto pone l'Ideale di fronte all'uomo, ma la vista dell'Ideale si chiama religione. L'arte è il principio, ma anche la fine della religione; ne è la compagna. Senza l'arte e gli artisti creatori d'Ideale, la religione non sorgerebbe. L'arte segue l'impulso a fare sbocciare lo spirito in tutta la sua pienezza; a liberare lo spirito dalle tenebre che lo circondano. Allora l'uomo si trova di fronte a Dio. La religione segue una via opposta, mira a conciliare l'ideale o Dio con l'uomo, col soggetto, e a spogliarlo della sua rigida oggettività.
L'unico e la sua proprietà. Testo tedesco a fronte
di Max Stirner
Libro: Copertina rigida
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 992
La nuova traduzione del capolavoro di Max Stirner (1806-1856) ha la pretesa di essere una 'bella fedele', contro le 'belle infedeli' che l'hanno preceduta. Ancora oggi l'anarchico Stirner, pensatore controcorrente della sinistra hegeliana, è considerato da molti un matto e ancora oggi molti altri fanno iniziare da lui una nuova epoca dell'umanità, appunto perché era un anarchico. Stirner in realtà fu un uomo silenzioso, nobile, che nessun potere e nessuna parola sarebbero riusciti a corrompere, un uomo così unico che non trovò un posto nel mondo, e di conseguenza visse in povertà. L'obiettivo della sua opera fu quello di difendere l'unicità di ogni individuo, soprattutto dei diseredati, dei misconosciuti, dei calpestati in primo luogo ad opera dello Stato, della legge, delle religioni, dei sistemi etici e di tutte le istituzioni sorte con fini positivi, ma che fin troppo spesso, già solo per l'imperfezione umana (ma per Stirner di per se stesse, sempre), deragliano e richiedono continuamente interventi correttivi. Nella sua forma paradossale ed eccessiva, spesso urtante e urticante, espressione della sua indignazione e ribellione morale, "L'unico" difende un'esigenza umana fondamentale, che viene fin troppo spesso negata o elusa dai fanatismi, dai veri egoismi, che si abbeverano e si ubriacano di devastanti astrattezze.
L'unico e la sua proprietà
di Max Stirner
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1999
pagine: 428
"La vera 'filosofia del martello', che Nietzsche non sarebbe mai riuscito a praticare, perché troppo irrimediabilmente educato, si compie nelle brevi, tempestanti, offensive frasi che compongono l'Unico." (Roberto Calasso)
L'unico e la sua proprietà
di Max Stirner
Libro
editore: Ugo Mursia Editore
anno edizione: 1990
pagine: 352
La società degli straccioni. Critica del liberalismo, del comunismo, dello Stato e di Dio
di Max Stirner
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2017
pagine: 70
«Anche l'ultimo straccio è caduto, resta la vera nudità, spogliata da tutto ciò che le è estraneo. Lo straccione ha tolto via da sé la straccioneria stessa e con ciò ha cessato di essere ciò che era, uno straccione. Io sono stato uno straccione, ma non lo sono più!». Il volume - esaurito nelle prime due edizioni ed ora riproposto in una forma ulteriormente riveduta ed aggiornata - raccoglie quel che di più esplosivo c'è nella critica politica, sociale e religiosa di Stirner. Leggendo queste polemiche pagine sul liberalismo, sul comunismo, sullo stato e su Dio ci si può «scottare a quel fuoco» che «appiccato prima del 1848» oggi avvampa, quasi specchio profetico di quanto segna le vicende in cui, nostro malgrado, ci troviamo coinvolti, «ostaggi» di un potere globale che del plebiscitario consenso intorno a presunti «valori condivisi» fa dispositivo di «democratico governo». Stirner ci insegna a non fidarci, ad esercitare una critica spietata e radicale, a far conto soltanto sulla nostra intelligenza e sulle nostre capacità senza delegare ad alcuno diritti di rappresentanza.