Libri di Paolo Possamai
Nettuno e Mercurio. Il volto di Trieste nell’800 tra miti e simboli
di Paolo Possamai
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 1160
Il volto urbano di una delle città tra le più affascinanti, atipiche e bizzarre, raccontato per la prima volta attraverso una narrazione mitologica e fotografie inedite realizzate da Fabrizio Giraldi e Manuela Schirra, per spiegare uno degli episodi urbani più significativi del neoclassicismo in Europa. Che cosa racconta il volto urbano di Trieste? L’identità di una città tra le più affascinanti, atipiche, bizzarre. Identità rivendicata ogni dove sui palazzi dei mercanti e delle pubbliche istituzioni: le facciate sono ricoperte di bassorilievi, i tetti abitati da centinaia e centinaia di statue, i portoni istoriati, i soffitti affrescati sempre con dèi e miti che richiamano all’identità laica, civile, imprenditoriale della città. Una fitta trama di simboli, metafore, allegorie – dalla mitologia con Mercurio, Nettuno, Ulisse, Giasone, Venere, fino al taglio dell’istmo di Suez – vengono svelati da questo libro. Un concerto di miti che parlano di mare, traffici, avventurose fortune.
Ultima fermata Treviglio. Perché la Tav non arriva a Nordest
di Paolo Possamai
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 118
Se il famoso, o famigerato, Corridoio V europeo promette di rivelarsi una sorta di vicolo cieco, non sarà senza effetti per la competitività dell'Italia. E se l'armatura ferroviaria tra Lombardia e Friuli Venezia Giulia è ancora in larga misura fondata sull'impianto austro-ungarico di un secolo e mezzo fa, come possiamo immaginare di sviluppare porti, aeroporti, poli metropolitani? In attesa della Tav, i cui cantieri sono finanziati solo fino a Treviglio, il Nordest rimane tagliato fuori e chiusa la via che conduce alla Nuova Europa. Emblematico il caso di Trieste, condannata a una sorta di "splendido isolamento" e collegata a Milano con tempi addirittura peggiori rispetto a 30 anni fa. Ma la modernizzazione infrastrutturale del Nordest è una sfida che riguarda i destini dell'Italia intera.
Il nordest sono io
di Paolo Possamai, Giancarlo Galan
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2008
pagine: 154
Storia e progetti del più potente governatore d'Italia. Giancarlo Galan, da quattordici anni presidente della Regione del Veneto e uomo della cerchia più ristretta di Berlusconi, in questo libro si racconta e, soprattutto, racconta come vuole rivoluzionare la politica nazionale a partire dalla sua terra. Parla della costruzione di un nuovo partito, sul modello della SudtirolerVolkspartei, aperto a Massimo Cacciari, Riccardo Illy, Paolo Costa, Tiziano Treu. Parla del Veneto come laboratorio e campione nazionale per le riforme costituzionali e per il federalismo fiscale. Galan dice di interpretare il pezzo d'Italia più dinamico e ricco, inquieto e ribelle: il Nordest sono io, afferma a dispetto del trionfo elettorale della Lega. Poi spiega il suo rapporto con Berlusconi e Dell'Utri, giudica al veleno Veltroni e Rutelli, ma salva Prodi, passa in rassegna decine di personaggi nazionali e nordestini nei quali si è imbattuto lungo il suo fortunato percorso politico. Vestirebbe i panni del ministro controvoglia, piuttosto farebbe il presidente dell'Enel o di una grande banca. Rivela quanto sia stato "irritato" dal comportamento di papa Ratzinger nei suoi confronti. Esamina uno per uno i grandi dell'industria, della politica, della Chiesa nordestina e nazionale, indicando con chi andrebbe in vacanza. Racconta la sua passione per la coltivazione delle rose e la pesca del tonno. Il ritratto pirotecnico di uno dei più celebrati esponenti della nuova leva della politica italiana.
Francesco Penco. Trieste e Fiume in posa
di Claudio Ernè, Paolo Possamai
Libro: Copertina rigida
editore: Comunicarte
anno edizione: 2010
pagine: 176
Per mezzo secolo Francesco Penco ha raccontato ciò che accadeva nelle terre che si affacciano a questo ultimo lembo dell'Adriatico. Lo ha fatto con la sua macchina fotografica e con la sua sensibilità. Trieste e Fiume sono accomunate in questo grande affresco che racconta di bambini scalzi e donne eleganti, di armatori di successo e muscolosi facchini, di uomini del potere politico e cantanti lirici, di ragazzi che vendono giornali per strada e clienti dei caffè che leggono «La Gazzetta dello Sport» in un giorno qualunque dell'estate del 1906. Francesco Penco entra con la sua fotocamera nei gironi danteschi della Ferriera di Servola e tra fumo, polvere e metallo fuso affida per sempre a una lastra di vetro le condizioni in cui decine di uomini lavorano con fatica tra quelle enormi macchine, tra quei castelli roventi di acciaio. Ma la sua sensibilità coglie, oltre alla fatica, anche l'orgoglio che anima operai e tecnici. È lo stesso orgoglio del macchinista della locomotiva a vapore che percorre una strada di Fiume, dei cocchieri in attesa dei clienti accanto alla stazione, dei ciclisti che impettiti stringono le estremità del manubrio, dei militari che fanno vanto delle loro divise e dei loro berretti. Le foto di questo secondo volume dedicato a Francesco Penco guardano alla quotidianità delle persone, alla vita di ogni giorno. Un mondo che si avvicina all'abisso e vive gli ultimi attimi di serenità. Penco lo racconta, semplicemente, da testimone.