Libri di Percy Bysshe Shelley
Poesie. Testo inglese a fronte
di Percy Bysshe Shelley
Libro: Copertina morbida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2022
pagine: 192
La poesia di Percy Bysshe Shelley è emblematica di quel gusto romantico tipicamente inglese che travolse l'Europa con il suo impeto figurativo e la sua frenesia verbale. L'esuberanza fantastica di Shelley, la sua totale immersione nell'universo si esprimono attraverso un alternarsi di immagini dolorose e terrificanti con attimi di infinita dolcezza e di idilliaca serenità. Attratto dal miraggio di una realtà trascendente e al tempo stesso ansioso di vederla realizzata, diviso tra vitalità dirompente, ebbrezza gioiosa e momenti di disperata e solitaria malinconia, Shelley è il cantore dell'enfasi assoluta, dell'esaltazione mistica.
I ragazzi che amavano il vento. Testo inglese a fronte
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: 117
Il libro è diviso in due parti. La prima è un vero e proprio romanzo breve che racconta il segmento italiano della vita dei tre poeti; la seconda è un'antologia che ripercorre i motivi che hanno ispirato la scelta italiana: la luce, l'acqua, l'aria, quel volare alto e leggero che sembra attraversare come un tema comune l'opera dei tre autori.
Villa Diodati Files. Il primo Frankenstein (1816-17)
di Mary Shelley, Percy Bysshe Shelley
Libro: Copertina morbida
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2018
pagine: 432
Esistono molti Frankenstein. C'è l'edizione definitiva del 1831, la più nota. C'è quella del 1823 curata da William Godwin, padre di Mary Shelley. C'è la prima edizione del 1818, scritta da Mary ma profondamente rivista da suo marito Percy. E c'è, infine, il primo Frankenstein: il testo scritto da Mary, e da Mary sola, fra il 1816 e il 1817, e che qui proponiamo per la prima volta in lingua italiana. Composto tra la Svizzera e l'Inghilterra, sullo sfondo di un'Europa devastata dalla guerra, dal gelo e dalla carestia, il primo Frankenstein è il frutto più immediato degli incubi e delle ossessioni di Villa Diodati: un testo scarno, diretto e disperato, un'opera in cui non esiste morale e in cui nulla è certo. Tutti gli scritti legati alle "fatidiche notti dell'estate 1816", animate dai coniugi Shelley, da Byron e da Polidori, vengono ricostruiti filologicamente nei due volumi di Villa Diodati Files per condurvi direttamente negli archivi dell'immaginario. Prefazione di Franco Pezzini. Introduzione di Danilo Arona. Postfazione di Cecilia Muratori.
Difesa della poesia. Testo inglese a fronte
di Percy Bysshe Shelley
Libro: Copertina morbida
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2019
pagine: 119
Il pamphlet "Difesa della poesia", opera teorico-letteraria di Percy Bysshe Shelley, fu composto nel 1821, come risposta al saggio del 1820 "The Four Ages of Poetry" ("Le quattro età della poesia") di Thomas Love Peacock nel quale l'autore aveva prefigurato la morte dell'arte nei tempi moderni, caratterizzati dal trionfo della ragione, della scienza e della politica, sostenendo l'inutilità della poesia in un'epoca di progresso e innovazione. Shelley ribatte che non solo la poesia non è prossima a morire, ma è il luogo per eccellenza in cui si sprigiona la facoltà immaginativa dell'uomo, con tutta la sua carica etica e utopica, in vista di un diverso ideale di umanità. Scritto un anno prima della sua morte, "Difesa della poesia" viene considerato il testamento spirituale di Shelley e costituisce uno dei punti di arrivo dell'estetica etica romantica, di cui rappresenta il lascito.
Opere poetiche
di Percy Bysshe Shelley
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 1614
Questo volume, il primo dei due dedicati al genio romantico di P.B. Shelley, racchiude la più ampia selezione mai pubblicata delle opere poetiche composte dall'autore tra il 1803 e il 1822, dando nuova centralità ai tre libri da lui licenziati in vita e successivamente mai considerati dalla critica nella loro integrità: Alastor; Or, the Spirit of Solitude: and Other Poems (1816); Prometheus Unbound, a Lyrical Drama in Four Acts, With Oher Poems (1820); e Hellas: A Lyrical Drama (1822). Il prezioso lavoro filologico e critico di Francesco Rognoni, coadiuvato da Valentina Varinelli, permette inoltre di ricostruire per gradi non solo le tappe fondamentali di una vita appassionata ed eccentrica come quella di Shelley, ma di scoprire anche le più intime fasi e i rivolgimenti della sua intensa e meditatissima scrittura poetica.
In difesa della dieta naturale e altri scritti sul vegetarianismo-A vindication of natural diet and other writings on vegetarianism
di Percy Bysshe Shelley
Libro: Copertina morbida
editore: Sedizioni
anno edizione: 2018
pagine: 152
Raccolti in volume tutti gli scritti sul vegetarianismo del grande poeta romantico P.B. Shelley (1792-1822).
Teatro, prose e lettere
di Percy Bysshe Shelley
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 1326
L'opera poetica di Shelley, già rappresentata in un Meridiano di recente pubblicazione a cura dello stesso Francesco Rognoni, presenta legami indissolubili con la sperimentazione teatrale e con il variegato catalogo di prose scelte all'interno di questo volume. Se I Cenci e Queen Mab costituiscono esercizi di teatro in versi, concepiti dall'autore per la rappresentazione e con in mente attori ben precisi, le prose testimoniano la forza di un animo versatile nell'indagare temi quali l'amore, il matrimonio, l'amicizia, culminando in testi di capitale rilievo come Difesa della poesia o il più cogente Considerazioni filosofiche sulla riforma. Completano il volume il romanzo giovanile Zastrozzi e un'accurata selezione di lettere di Shelley dall'Italia, che si accompagnano alle cronache del suo passaggio nel cuore dell'Europa altresì rappresentato nella Storia di un viaggio di sei settimane.
The Rosicrucian
di Percy Bysshe Shelley
Libro: Copertina morbida
editore: StreetLib
anno edizione: 2017
Rosalind e Helen
di Percy Bysshe Shelley
Libro
editore: Cinquemarzo
anno edizione: 2017
pagine: 68
"Avete visto un mio poemetto intitolato 'Rosalind e Helen'? È stata una cosa improvvisata, e credo valga poco. Se desiderate leggerlo, posso mandarvelo". Scriveva così Shelley a Lord Byron nella primavera del 1820 a proposito del suo poemetto. "Rosalind e Helen" non è una "cosa improvvisata", ma una piccola perla che racchiude i temi principali della poetica shelleyana: l'amore, la ribellione verso la tirannia politica e religiosa, la speranza. Questo poemetto "di poco valore" è inoltre la prima opera che il "Moderno Prometeo" Percy Bysshe Shelley porta a termine in Italia e che inaugura la stagione delle opere mature.
Prometeo liberato
di Percy Bysshe Shelley
Libro: Copertina morbida
editore: Ghibli
anno edizione: 2016
pagine: 395
Il Prometeo liberato, ispirato alla trilogia di Eschilo andata in buona parte perduta, è considerato insieme all'Adonais il capolavoro di Percy Bysshe Shelley. Prometeo, dopo essere stato punito da Giove per aver rubato il fuoco agli dèi e averne fatto dono all'umanità peccando di hybris, viene finalmente liberato dalla sua prigionia. Nella rivisitazione di Shelley, però, non può esserci riconciliazione tra Giove e il titano, destinato a ritrovare la libertà soltanto nel momento in cui il suo oppressore perde il potere. Il Prometeo di Shelley è spinto "dai più puri e più veri motivi verso i migliori e più nobili fini", è il difensore dell'umanità che incarna la più alta perfezione morale e intellettuale. Protagonista del poema allegorico di un'altissima ed eterna sollecitudine umana: il tentativo di uscire dalla selva oscura che rappresenta l'eterno viaggio dal male al bene, o meglio, il ritorno al bene della natura umana.
Lettere. Shelley in Italia. Volume 2
di Percy Bysshe Shelley
Libro: Copertina morbida
editore: Cinquemarzo
anno edizione: 2016
pagine: 248
Percy Bysshe Shelley, uno dei più grandi poeti del Romanticismo inglese, è uno sconosciuto nella sua amata Italia. Il suo "Paradiso degli esuli" gli ha voltato le spalle, le librerie italiane hanno consegnato da parecchi anni le sue raccolte poetiche all'oblio. Qualche sua poesia e vari saggi si trovano ancora solo nelle librerie su Internet. Shelley non si considerò mai un grande poeta, lo confessa in varie lettere, affermando appunto di scrivere per l'oblio. Forse però non si aspettava che gli italiani lo prendessero così alla lettera.