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Libri di Robert Castel

L'ordine psichiatrico. L'età d'oro dell'alienismo

L'ordine psichiatrico. L'età d'oro dell'alienismo

di Robert Castel

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2023

pagine: 394

Sullo sfondo dell’ordine contrattuale instaurato dalla Rivoluzione francese, il folle, improvvisamente, stona. Irragionevole, non è soggetto di diritto; irresponsabile, non può essere oggetto di sanzione. Ma, focolaio di disordine, deve essere amministrato, gestito, neutralizzato. L’ordine psichiatrico analizza la genesi e lo sviluppo di questo modo di gestione degli antagonismi sociali, in cui una relazione di tutela, come subordinazione regolata, soppianta i rapporti di reciprocità formale, e il folle viene relegato in uno statuto di minorità sociale. Matrice di un sistema consolidato di governo delle cittadinanze minori, è probabilmente ancora a lungo nell’ordine psichiatrico e nelle sue metamorfosi che si dovranno interrogare i limiti dell’appartenenza comunitaria e della democrazia profonda.
24,00
L'insicurezza sociale. Che significa essere protetti?

L'insicurezza sociale. Che significa essere protetti?

di Robert Castel

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 89

"Un senso d'insicurezza domina le nostre vite. Temiamo di venir aggrediti per strada o in casa. Paventiamo di perdere il lavoro, di non ottenere la pensione, di cadere malati senza poterci curare. È vero che le protezioni dalla violenza e dai rischi dell'esistenza sono ancor oggi più elevate di quanto non fossero un secolo fa. Accade però che ambedue i generi di protezione vengano oggi erosi da un'ideologia che attribuisce solo all'individuo la responsabilità dei suoi mali, e da un sistema produttivo che divide le persone - classificazione abbietta - in vincitori e vinti. Per accrescere la sicurezza materiale dei beni e delle persone, nota l'autore, bisogna difendere lo Stato di diritto. Per contrastare l'insicurezza dinanzi al futuro occorre salvare lo Stato sociale, dotandolo della capacità di far fronte alle contingenze generate dalla ipermobilità del lavoro e dall'anarchia dei mercati. A ricondurre entro limiti ragionevoli l'una e l'altra dovrebbe provvedere, potremmo aggiungere, lo Stato senza aggettivi." Luciano Gallino
16,00
Le metamorfosi della questione sociale. Una cronaca del salariato

Le metamorfosi della questione sociale. Una cronaca del salariato

di Robert Castel

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 578

Ci sono voluti secoli di sacrifici, sofferenze ed esercizio continuo della coercizione per fissare il lavoratore al posto di lavoro, poi per mantenercelo associandogli una vasta gamma di protezioni che definiscono uno statuto costitutivo dell’identità sociale. Ma è proprio nel momento in cui la “civiltà del lavoro”, nata da questo processo secolare, sembrava ormai consolidata sotto l’egemonia del lavoro salariato e con la garanzia dello Stato sociale, che l’edificio si è crepato, facendo risorgere la vecchia ossessione popolare di dover vivere “giorno per giorno”. Ormai il futuro ha impresso il sigillo dell’aleatorio. La questione sociale si pone, oggi, a partire dal centro della produzione e distribuzione della ricchezza, nell’impresa, attraverso il regno indiscusso del mercato; non è dunque, come si crede comunemente, quella dell’esclusione. Si traduce nell’erosione delle protezioni e nella vulnerabilità degli status. L’onda d’urto prodotta dallo sgretolamento della società salariale attraversa l’intera struttura sociale e la scuote da parte a parte. Quali risorse si possono mobilitare per far fronte a questa emorragia e salvare i naufraghi della società salariale?
28,00
Incertezze crescenti. Lavoro, cittadinanza, individuo

Incertezze crescenti. Lavoro, cittadinanza, individuo

di Robert Castel

Libro: Copertina morbida

editore: Editrice Socialmente

anno edizione: 2015

pagine: 108

Castel offre nei due saggi, proposti nelle loro prima traduzione italiana, una chiave interpretativa delle grandi trasformazioni sociali degli ultimi decenni. Nella società affermatasi nel Novecento, fino agli anni Settanta, è la dimensione collettiva, evidenzia l'autore - si pensi ai contratti di lavoro, ma anche al ruolo dello Stato - a offrire protezioni e garanzie. Castel sottolinea come sia in corso al contrario, già da alcuni decenni, un processo di "reindividualizzazione", che mette in difficoltà chi ha a disposizione meno risorse personali. Ma la società fondata sulla dimensione collettiva, di sicuro indebolita, non è scomparsa. Allo stesso modo, "l'obbligo di diventare un individuo" e l'individualismo imperante nulla tolgono all'esigenza, per chiunque, di supporti materiali, di legami sociali e del ruolo dello Stato, e dello Stato sociale in particolare. L'autore esamina con finezza l'incertezza e l'ambiguità dei processi in corso - particolarmente sottile la sua analisi della precarizzazione del lavoro - evidenziando ad esempio come la vulgata liberista sull'autoregolamentazione dei mercati abbia contribuito alla diffusione e all'aggravamento della crisi, e come solo un ripensamento dello Stato e delle sue funzioni sociali, con regole al contempo flessibili e forti, possa consentire di uscirne. Il contributo di Ota de Leonardis al volume consente poi di approfondire la portata e il significato più complessivo del lavoro dell'eminente studioso francese.
14,00
L'AVENIR DE LA SOLIDARITE.
8,50
La discriminazione negativa. Cittadini o indigeni?

La discriminazione negativa. Cittadini o indigeni?

di Robert Castel

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2008

pagine: 160

L'esplosione della violenza nelle banlieues francesi è stata l'occasione per fare aprire gli occhi alla Francia, e più in generale all'Europa, sul tema dell'integrazione delle popolazioni di origine straniera residenti sul proprio territorio, in particolare per fare i conti sul progetto dell'universalità dei diritti, che si scontra quotidianamente con forme massicce di discriminazione e marginalizzazione di intere fette di popolazioni. Si può vedere in questo movimento di protesta una risposta ai nuovi meccanismi di costruzione razziale che innervano le poliche sociali della nuova Europa? Si deve parlare di irriducibile differenza di queste persone, appartenenti a culture o religioni troppo diverse? Può l'islam convivere nella democratica repubblica dei diritti che si presume essere l'Europa unita?
16,00
Le metamorfosi della questione sociale. Una cronaca del salariato
35,00
Proprietà privata, proprietà sociale, proprietà di sé. Conversazioni sulla costruzione dell'individuo moderno

Proprietà privata, proprietà sociale, proprietà di sé. Conversazioni sulla costruzione dell'individuo moderno

di Robert Castel, Claudine Haroche

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2013

pagine: 160

Agli inizi della modernità, la separazione della proprietà dal lavoro contrappone due modi di essere individuo: l'individuo proprietario che è anche "proprietario di sé" e la "classe non proprietaria", condannata al disprezzo attribuito a coloro che, poiché non hanno niente, non sono niente. L'abate Sieyès vede ancora i lavoratori come "una folla immensa di strumenti bipedi, senza libertà, senza moralità, senza facoltà intellettuali, dotati solo di mani che guadagnano poco e di una mente gravata da mille preoccupazioni". Questo volume si interroga sulla natura e le trasformazioni dei supporti necessari per esistere ed essere riconosciuti come individui, per accedere cioè alla proprietà di sé. In mancanza di proprietà privata, la proprietà sociale ha rappresentato un'innovazione decisiva che ha permesso la riabilitazione dei non-proprietari, assicurando sicurezza e riconoscimento a partire dal lavoro. Oggi il vacillare delle protezioni sociali fa emergere il profilo inedito di un individuo per difetto che, sganciato dalle regolazioni della società salariale, sembra destinato a indossare la propria individualità come un peso.
16,00
L'insicurezza sociale. Che significa essere protetti?

L'insicurezza sociale. Che significa essere protetti?

di Robert Castel

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2004

pagine: 100

Partendo dai classici del pensiero liberale, il libro esplora lo spirito democratico nelle sue contraddizioni: la tensione fra stato di diritto e stato repressivo o la divisione proprietario-non proprietario. Si delinea così una storia del bisogno di sicurezza, dalle protezioni preindustriali garantite da famiglia, comunità e corporazioni, fino allo stato moderno, fondato sul riconoscimento dell'individuo e delle sue proprietà. In questa dimensione chi non gode della proprietà privata è tutelato da protezioni e diritti costruiti a partire dal lavoro e da un nuovo tipo di proprietà, quella sociale. Questo modello vive oggi una crisi profonda: lo stato sociale è descritto come un peso, il lavoro è sempre meno difeso, l'insicurezza sociale aumenta.
12,00

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