Libri di Roberto Villa
Gli Gli Orienti di Pier Paolo Pasolini. Il fiore delle mille e una notte. Viaggio fotografico di Roberto Villa nel cinema pasoliniano
di Roberto Villa
Libro: Cartonato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 292
Molto è racchiuso nelle oltre 300 immagini inedite del libro che, costruite seguendo le filosofie compositive della storia dell'arte e della teoria della comunicazione, illustrano il set ed il fuori set del film.
Ci sembrava di essere liberi. Per una storia delle radio democratiche bergamasche
di Roberto Villa
Libro: Copertina morbida
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2015
pagine: 215
Nella seconda metà degli anni Settanta, le radio democratiche interpretano in modo nuovo la generica domanda di comunicazione che veniva dalla società italiana. Fortemente connotate dal punto di vista politico e strettamente legate ai movimenti di contestazione che attraversano il decennio, queste radio si rivolgono prevalentemente a un pubblico giovane, portando alla ribalta soggettività e temi precedentemente privi di visibilità. Incrociando fonti orali e inediti documenti di archivio, il libro racconta e analizza una delle numerose declinazioni locali assunte dal fenomeno delle radio democratiche. Concentrandosi su un contesto periferico come quello bergamasco e mettendone in rilievo le specificità, il volume tenta infatti di proporre una ridefinizione dell'intero complesso dell'emittenza democratica in Italia, smussandone gli elementi agiografici e rilevandone rimozioni, contraddizioni e fallimenti. La storia delle otto radio di Bergamo e della sua provincia viene interpretata come l'epifenomeno di un decennio concepito come un lungo processo di incubazione di fermenti culturali che, svuotati della forza contestataria, si sono organicamente delineati negli anni successivi, influenzando profondamente gli sviluppi della storia sociale dell'Italia repubblicana.
Pasolini a scuola. Formazione e impegno civile 1935-1954
di Francesco Aliberti, Roberto Villa
Libro: Copertina morbida
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2022
pagine: 118
Il ginnasio frequentato a Conegliano, a Cremona, a Reggio Emilia (con il trenino che ogni giorno lo portava da Scandiano a scuola); il liceo al Galvani di Bologna, con professori come Carlo Gallavotti. L'iscrizione alla facoltà di Lettere dell'Università di Bologna, l'incontro con Roberto Longhi, maestro assoluto di alta cultura, ma anche di silenzi, ironia, curiosità, eloquenza. Le amicizie con Serra, Leonetti, Roversi, Fabio e Silvana Mauri, Ardigò, Giovanna Bemporad: e in contemporanea gli esordi letterari e poetici, con i relativi entusiasmi e le prime battaglie critiche. Per un umanista integrale come Pier Paolo Pasolini, la vita di scuola è una dimensione fondante, che non conosce un chiaro confine fra la stagione dello studente e quella dell'insegnante. Così è del tutto naturale che, da allievo, egli si trasformi con un moto impercettibile nel «maestro delle primule», inventandosi la scuoletta di Versuta, nel pieno infuriare della guerra. Poi l'insegnamento alle medie di Valvasone, in uno scenario del dopoguerra friulano che sembra prolungare all'infinito quel «continuo e sostanzioso divertimento» che è l'essenza della pedagogia pasoliniana. Infine Ciampino, quando tutta un'altra storia sta per cominciare. Ma l'afflato pedagogico resterà intatto: poiché, a conti fatti, risulta il segno distintivo della personalità stessa di Pasolini, la sua vera, prima e ultima vocazione.
Stelle rosse a Milano. 5 giornate di fuoco
di Roberto Villa
Libro: Copertina morbida
editore: Greco e Greco
anno edizione: 2004
pagine: 238
Il romanzo dipinge un vivace periodo storico della metropoli lombarda, il 1848, foriero di tante conseguenze per i futuri destini d'Italia e d'Europa. Un filo attraverso la Storia lungo centocinquanta anni finalmente si dipana e si ricompone in un romanzo intenso, nel quale si mescolano in un connubio avvincente primi fermenti socialisti, arditi piani insurrezionali mazziniani, federalismo e dialetto milanese. Il racconto di un immaginario protagonista, Ambrogio Sacchi, martire della libertà e dell'indipendenza, le cui memorie sulle Cinque Giornate (18-22 marzo 1848) solo ora vengono rese pubbliche da un discendente.
Mini Omnibus. Proverbi e modi di dire per vecchi e nuovi milanesi
Libro
editore: Frilli
anno edizione: 2015
pagine: 128
"Il milanese? Mai stato così internazionale". Il dialetto milanese in lingua araba, russa, giapponese e cinese finora non l'aveva mai sentito nessuno; nemmeno Carlo Porta, lo scrittore della meneghinità per eccellenza, avrebbe mai sperato di sentire risuonare la lingua ambrosiana fino ai lembi estremi del mondo. Ci hanno invece provato i tre simpatici autori di Omnibus, dispersi tra la metropoli lombarda e la Brianza, arrivando a proporre ben 500 proverbi dialettali tradotti, oltre che nelle suddette lingue, anche in italiano ed in altri idiomi stranieri un po' più familiari all'orecchio (inglese, francese, tedesco, spagnolo). Perché tanto strampalata impresa? Per sottolineare l'importanza delle culture locali in un mondo globalizzato, che gli autori immaginano ricco di confronti ma non omologato. Per offrire ai cittadini stranieri - sia quelli che visiteranno Milano in maniera più o meno fugace durante il semestre di Expo 2015, sia quelli che l'hanno scelta per lavorare e per viverci - uno squarcio brillante e pittoresco della città che li ospita, nell'auspicio di rendere loro Milano più familiare e farla sentire più accogliente anche per chi non vi è nato.