Libri di Salvatore Biazzo
Come sopravvivere al concorso RAI
di Salvatore Biazzo
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2014
pagine: 296
Lo "specifico radio-televisivo" è un mondo straordinario in cui per fare il giornalista non basta scrivere un buon pezzo. radio e televisione hanno linguaggi peculiari, diversi tra loro e dalla carta stampata, e presuppongono osservanza dei tempi e conoscenza degli stessi mezzi di trasmissione, che incidono sulle modalità di un lavoro delicato per la potenza dei medium. Lo "specifico" richiede quotidianamente l'attitudine a stare in video; la consuetudine a organizzare un testo parlato senza averlo scritto o, avendone avuto il tempo, a recitarlo in modo che tutti possano comprenderlo; l'educazione della voce, la sua modulazione, la dizione, che non sono "accessori"; il valore del tempo-parola; la scelta dell'immagine in base ai valori-notizia che contiene; le riprese e il montaggio che hanno una loro grammatica; la conduzione, la comunicazione non verbale; la radiocronaca e la telecronaca, l'improvvisazione. Questo manuale di "sopravvivenza" vuole fornire al professionista suggerimenti per muoversi con maggiore disinvoltura nella foresta incantata della radio e della televisione.
Biagio Agnes un giornalista al potere
di Salvatore Biazzo
Libro: Libro rilegato
editore: Rai Libri
anno edizione: 2016
pagine: 302
Il padre era ferroviere, la madre lo voleva prete: ma Biagio Agnes divenne giornalista, e uno dei più longevi e illuminati Direttori generali della Rai. Dirigente innovatore e creativo, fu lui a realizzare Televideo, e a ideare "Check-Up", trasmissione che raggiunse il più alto indice di gradimento mai toccato (90 per cento). Opera sua fu anche la creazione del Tg3, con il quale si perfezionava il disegno politico e aziendale di apertura al Pci, quella che fu definita la "lottizzazione perfetta". Aveva aderito alla "Sinistra di Base" i cui esponenti, amici suoi fino alla fine, diventeranno la classe dirigente del Paese, ma fu sempre autonomo rispetto al potere, e della politica si servì nella difesa del Servizio pubblico. La sua vita, insomma, è un romanzo: quello dell'Italia, e della nostra televisione.