Libri di Sergio Tazzer
Milàda e le altre. Cecoslovacche «contro» dal 1948 alla Primavera di Praga
di Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2023
pagine: 223
Il palcoscenico è la Cecoslovacchia dopo il colpo di stato comunista del febbraio 1948, l'esplosione dei processi spettacolo contro i nemici del popolo (e gli avversari interni al Partito comunista cecoslovacco), la persecuzioni degli ordini religiosi maschili e contro le suore, il terrore e il terrorismo (quello internazionale, allevato nella scuole di partito e nei centri di addestramento, tra mitragliette Skorpion ed esplosivo Semtex, made in Czechoslovakia). Accanimento particolare contro le donne: la deputata socialista moderata Milada Horáková impiccata, come anche l'agente della Terza Registenza Helena Rokicanská. E non solo esse: la persecuzione della cultura underground espressa di Jana Cerná, orfana di Milena Jesenská (la musa di Kafka), che assieme a Bohumil Hrabal e altri, mise in piedi la casa editrice clandestina P?lnoc, iniziatrice del fenomeno dei samizdat. Ma anche le donne inviate dal PCI nella redazione della sua radio clandestina a Praga, per la redazione della trasmissione "Oggi in Italia". Anni di feroce e ottuso stalinismo, caratterizzato da un regime poliziesco brutale, da tribunali spietati, da una vita grama, sovrastata da una nomenklatura ingorda.
Grado babo da Klosterneuburg l'unità di misura del mosto diffuso in tutte le cantine
di Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2022
pagine: 48
Grado Babo è il titolo che dedichiamo al nome della collana omonima per spiegarne l'origine, la diffusione e il suo inventore: August Wilhelm von Babo, direttore della cantina di Klosterneuburg. Nei vigneti e nelle cantine questo nome in codice ormai da oltre cent'anni fa parte della tradizione e del lessico, ma il grande pubblico non ne conosce l'origine. Esso è legato a un semplice strumento di valutazione del contenuto zuccherino del mosto, il cui inventore è egli stesso parte della storia della moderna vitienologia. Prefazione di Enzo Michelet.
Pellico, turista per forza. In viaggio tra le prigioni di mezza Europa
di Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2022
pagine: 124
Nel 1822 a Venezia, Silvio Pellico veniva condannato a morte, e poi graziato dall'imperatore d'Austria Francesco I. L'anno precedente, accusato di cospirare contro l'autorità imperial-regia e di far parte di una società segreta, era stato arrestato a Milano, e rinchiuso nel carcere dell'ex convento di Santa Margherita. Lì iniziò il suo lungo viaggio, turista per forza, che lo portò a Venezia, nella prigione dei Piombi e poi in quella dell'Isola di San Michele, e infine a Brno (allora Brünn), a marcire in una cella dello Spielberg. Un lungo e penoso viaggio, in catene, dalla Lombardia al Veneto, dalla Patria del Friuli alla Carniola; e poi la Stiria, la Bassa Austria, la capitale imperiale Vienna, la Moravia. Pellico narrò con pietoso distacco la sua avventura nell'allora "best-seller" "Le mie prigioni", il quale - convenne il cancelliere Metternich - fece più male all'Austria di una battaglia perduta. Questo libro ricorda personaggi, aspetti e congiunture di vicende che rappresentarono una parte vitale ed emozionante della narrazione risorgimentale dell'Italia: per non dimenticare.
Custoza. Il vino del Garda per il riscatto dalle sconfitte risorgimentali
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2021
pagine: 112
«Finalmente una vittoria!» è il felice slogan, arguto ed elegante, con cui lo scrittore Cesare Marchi ha salutato il Bianco di Custoza DOC. La vittoria è il vino prodotto negli anni '60 dalla Cantina Sociale di Custoza con un nuovo, innovativo processo di vinificazione. Leggiadro per i riflessi paglierino-dorati dei suoi colori. Profumato, piacevolissimo, fresco e beverino, inebriante per le tante, armoniose coloriture organolettiche. Un riscatto per le vicende storiche accadute su quelle terre, oggi coltivate a vigneto, dove si sono consumate le due cocenti sconfitte del 1848 e del 1866.
Cecoslovacchia e Italia. Cent'anni di storia
di Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2018
pagine: 80
La storia cecoslovacca, dalla prima alla terza repubblica, sino alla liberazione dal regime comunista, con la rivoluzione di velluto e la separazione - anch'essa di velluto - nelle attuali Repubblica Ceca e Slovacchia.
Dalle tenebre all'aurora
di Sergio Tazzer
Libro
editore: Aletti
anno edizione: 2017
pagine: 364
Prima di iniziare un viaggio, occorre attrezzarsi a dovere. Altrimenti si rischia di non comprendere i passaggi che comporta. Ciò vale anche per la storia che, tra breve, vi andrò a raccontare. Molto di quel che si conosce, deriva dalla sincerità con cui ci avviciniamo al reale. L'approccio all'ascolto e alla vista decide. In questo caso, il titolo aiuta. Si desidera capire o ci si nasconde? Si scopre o ci si perde nelle false proiezioni?
1914-1918. La guerra nel gavettino. Dalla sete all'alcol, dal proibizionismo all'alcolismo
di Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2017
pagine: 144
La Grande Guerra vide combattere milioni di uomini che dovevano nutrirsi e bere. Per dare coraggio, o meglio, per stordire i soldati da mandare all'assalto, si diffuse l'abitudine, ovunque, di distribuire alcolici e qualsiasi bevanda li inebriasse. Per dimenticare il pericolo e cancellare la prossimità con la morte.
Vinta la guerra persa la pace. Dagli specchi di Versailles agli scontri nella Repubblica di Weimar, alla dannunziana «Fiume d'Italia»
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2019
pagine: 112
La Conferenza di Parigi, che si concluse con i trattati di di pace di Versailles (con la Germania) di Saint-Germain-en-Laye (con l'Austria), del Trianon (con l'Ungheria), di Neuilly (con la Bulgaria) e di Sèvres (con l'Impero Ottomano), avrebbe dovuto garantire decenni, se con secoli di armoniosa convivenza. Produsse invece una pace vendicativa, una sorta di colossale resa dei conti fra Parigi e Berlino, con l'assenso di Londra e l'insulsa acquiescenza del parvenu americano, nella persona del vanitoso presidente Wilson. E l'Italia vittoriosa? Alla fine non riuscì ad ottenere quasi nulla, anzi: ottenne la crisi del governo Orlando e la nascita del gabinetto Nitti. Non solo, vide preoccupata lo scatenarsi delle piazze che lamentavano la "vittoria mutilata", proclamata da D'Annunzio, il quale infine marciò da Ronchi di Monfalcone su Fiume, occupandola fino al "Natale di sangue" del 1920. Nel paese scoppiarono proteste sociali, con i reduci delusi da una patria che li aveva abbandonati. Nel continente la pace parigina fu incubatoio del revanscismo e del nazionalismo, che sfociarono in seguito nel nazional-socialismo tedesco. In Italia iniziò anche il culto della memoria dei caduti in quella tragedia collettiva che fu la guerra.
Piccolo abecedario della grande guerra. I nomi, i luoghi, la storia
di Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2015
pagine: 176
275 voci di fatti, luoghi e persone, protagonisti della storia della prima guerra mondiale. Un'appendice con la cronologia essenziale degli anni 1915-1918. I musei e le istituzioni che si occupano in Italia di "grande guerra", con gli indirizzi web.
Malvasia. Il vino prezioso d'Oriente che Venezia rese nobile nel Mediterraneo
di Angelo Costacurta, Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2020
pagine: 128
La Malvasia non sta ad indicare un unico vitigno; ci sono diverse produzioni che all'interno del loro nome contengono "Malvasia" e tra queste varietà non vi è uniformità morfologica. La gran parte delle Malvasie sono uve bianche, ma esistono varietà nere, rosa, grigie, neutre e aromatiche. Fonti storiche attendibili sostengono che il nome "Malvasia" debba prendere in considerazione tanto i fattori storici quanto quelli sociologici. Ai mercanti veneziani va riconosciuto il merito di aver introdotto le Malvasie nelle regioni adriatiche e mediterranee.
Marsala. Il vino di Garibaldi che piaceva agli inglesi
di Angelo Costacurta, Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2019
pagine: 111
Prima dell'avvento su scala globale dello Spritz, cui auguriamo lunga vita, la richiesta al bancone del bae era molto varia: dal Rosso Antico al Petrus, dalla china al punch (in periodo freddo), dal sabaudo vermut al nazional-popolare Marsala, declinato solitamente femminile: «una Marsala», o anche «una Marsaletta». Sui basti dei muli i barilotti di Marsala raggiungevano dal maggio 1915 al novembre 1918 i nostri soldati in trincea, ma proprio in quel periodo contro la nobiltà del Marsala cospirarono i predoni che iniziarono a demolirne la reputazione. Se Mussolini non avesse fermato ogni inchiesta sugli illeciti arricchimenti e sulle fraudolente forniture alla sussistenza militare, forse la storia del Marsala sarebbe stata diversa, sicuramente all'altezza degli eventi risorgimentali che ne avevano ammantato d'onore e di gloria il nome, grazie a uno del quale non si poteva «parlar male»: Garibaldi. Presentazione di Antonio Calò.
Grande guerra grande fame. La voce della coscienza è ben debole quando le budella urlano
di Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2014
pagine: 224
Da sempre, la fame è stata una potente arma nelle guerre. Lo stesso Napoleone, che di battaglie e di campagne di guerra ne sapeva qualcosa, scrisse che "per gli stomaci vuoti non esistono né obbedienza né timore". Il conflitto mondiale 1914-1918 non fece eccezione. La Gran Bretagna con la sua flotta mise in atto un rigido blocco navale ai danni degli Imperi Centrali, la Germania rispose con l'insidiosa guerra sottomarina. Per tutti i paesi belligeranti, che avevano creduto in una guerra breve, presto divenne chiaro che le condizioni di vita generali sarebbero cambiate in peggio. Vennero introdotti i razionamenti alimentari, le tessere, i bollini, le requisizioni, gli ammassi. Durò più a lungo chi poté ricevere, soprattutto dall'America, aiuti e provviste tali da superare le emergenze. In questo quadro soffrirono i soldati al fronte (questo, per dei combattenti, era da mettere in conto), ma patirono soprattutto i civili, quelli più deboli. Queste pagine cercano di raccontare qualche sprazzo di storia e di storie non ben conosciuti o addirittura ignorati. Un ricordo, infine, di coloro che di fame morirono.