Libri di Silvio Raffo
Io sono nessuno. Vita e poesia di Emily Dickinson
di Silvio Raffo
Libro: Copertina morbida
editore: Elliot
anno edizione: 2022
pagine: 256
"Io sono nessuno" è un'ampia e singolare biografia di Emily Dickinson. Basandosi rigorosamente sui testi poetici e le lettere, Silvio Raffo - fecondo traduttore in Italia dell'opera dickinsoniana - cerca di fare luce sui tratti più inesplorati di un personaggio eccezionale da tutti i punti di vista. A partire dai testi di Dickinson che aprono ogni capitolo, si affronta col lettore la scalata verso l'interiorità dell'autrice cercando di ricostruire le fasi di formazione della sua coscienza poetica. Particolare attenzione è riservata al rapporto di Emily con la scrittura e il suo «abitare nel Possibile,/ una casa più bella della Prosa» e alle sue relazioni, ad esempio con la cognata Susan ("liaison" di recente rilanciata e qui ridiscussa), con il reverendo Wadsworth e soprattutto con l'invisibile «shapeless Friend», il «Compagno senza forma», e con la Morte, di cui si designa «Sposa senza il Segno». Suggella la parte biografica una breve appendice critica.
Il giovane dolore
di Silvio Raffo
Libro
editore: Puntoacapo
anno edizione: 2022
pagine: 76
Sembra tutta giocata, strutturata, da qualsiasi prospettiva analitica la si voglia guardare, sulla classica e però (perciò!) mai risolta tematica del doppio, intonata ed eseguita tutta d'un fiato in chiave di due, [questa] raccolta di versi. Un titolo, come si vede, tradizionale, forte d'immediatezza lirica, descrittivo a suo modo e a suo modo evocativo, che sembra non nasconder nulla ma che in realtà ci pone già di per sé di fronte a una doppia interpretazione: che vorrà dire, davvero, "giovane dolore"? Istintiva e automatica, una prima chiave di lettura ci sembra essere questa: il giovane dolore è quello che si prova da giovani, è quello del giovane, anzi: di un giovane: Raffo stesso, il ragazzo Raffo, come conferma subito il contenuto della raccolta. (Dalla Postfazione di S. Piersanti) Nella raccolta, Raffo, e certo con lo charme che da sempre lo distingue, rimemora appunto il suo dolore giovane rappresentandolo però come addirittura sorridente, e la ragione di tale sorridere, in grado di rendere cangiante questo dolore, dipende dal suo convivere con la svagatezza, mentre una volta isolato nell'apparir del vero (per citare Leopardi) (Dalla postfazione di S. Aman)
L'incanto delle tenebre. Romanzi e racconti neogotici italiani: La pupilla della tigre-La sposa della morte-Le insidie celesti
di Silvio Raffo
Libro: Copertina morbida
editore: Robin
anno edizione: 2022
pagine: 578
Cultore di un filone fantastico-visionario di cui è forse l'unico esponente nella letteratura italiana contemporanea, Silvio Raffo trova in questi brevi, agghiaccianti romanzi - come nei racconti arricchiti da nuovi testi inediti - piena e compiuta espressione. "La pupilla della tigre": Consuelo Bannister, cieca dalla nascita, è la figlia del console inglese a San Sebastian. La ragazza ha la possibilità di percepire il mondo grazie all'aiuto del fedele servitore Manolito. Alla morte dei genitori Consuelo viene affidata alla tutela di Iris Regueiro, amica della madre ed ex suora laica appartenente a una setta di fanatiche religiose che ha la sua sede segreta in un villaggio vicino a Glendalough, in Irlanda. Sfigurata in gioventù dall'artiglio di una tigre, Iris le propone un viaggio alla volta di una fontana miracolosa, dove potrà riacquistare la vista. La ragazza accetta l'invito; ma forse dietro quel gesto all'apparenza generoso si cela una sinistra macchinazione della setta... Il racconto è un'ambigua contraddanza tra realtà e visione; ambiguità che suggella inesorabilmente anche l'inatteso finale. "La sposa della morte": Un'opera d'arte difficile da decifrare attrae l'anima delle persone travolgendola fino allo stordimento. Raffigura un cavaliere e una strana coppia di sposi sullo sfondo di una campagna minacciata dall'alta marea ed esercita sui personaggi questa inspiegabile attrazione. Il titolo - La Sposa della Morte - non aiuta a rivelare il significato; si conosce solo il nome dell'autore, un certo Markus Eberden, vissuto in un convento a Lonely Island, nelle regioni delle maree, a sud della Gran Bretagna e la storia si svolge in un presente non definito. Le voci dei personaggi narranti si alternano nel tempo che passa, raccontando la loro esperienza confondendosi con l'alzarsi e l'abbassarsi della marea, in un ritmo incessante a ricomporre infine un mosaico talmente perfetto da riproporre un nuovo insondabile enigma. "Le insidie celesti": 12 racconti fantastici in cui le categorie di spazio e di tempo travalicano i confini del reale per condurci nel regno del perturbante e nella dimensione della sincronicità junghiana.
In voce. 64 poesie lette dall'autore
di Silvio Raffo
Libro
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2021
pagine: 88
L'opera poetica di Silvio Raffo è la testimonianza forse più evidente della sopravvivenza, anzi della necessità, della musa lirica nel panorama contemporaneo, così lontano dalla melodia e dal verso "alato", quello della Parola che luzianamente "vola alta" ed è in grado di "reveillér le coeur". Per otto secoli, grazie all'endecasillabo e al settenario, la poesia ha svolto questa duplice funzione: illuminare e "commuovere" attraverso la parola musicale. Si può essere grati a Silvio Raffo per la sua capacità di adattare rime e metri classici alla modernità di un lessico attuale e alle tematiche dell'introspezione e della disappartenenza al reale, che costituiscono le novità più interessanti della produzione letteraria novecentesca. Il suo è un canzoniere pervaso di tenerezza, di grazia e "arcangelica" saggezza, ma anche di finissima e quasi impietosa ironia. "Livre de chevet" per gli intenditori ma anche per chiunque voglia accostarsi ad un'autentica, inattuale, poesia.
Gli specchi della luna. Poesia femminile del Novecento
di Silvio Raffo
Libro: Copertina morbida
editore: Bertoni
anno edizione: 2022
pagine: 218
"In corrispondenza con la crisi del Positivismo, movimento "maschile" per eccellenza, si assiste - dal Decadentismo in avanti - al potenziamento più o meno conscio, in tutte le espressioni artistiche, dell'elemento "femminile". L'intimismo, la sensitività, il misticismo, e quel peculiare gusto estetico che induce l'anima (più che l'animo) a soffermarsi sulle sfumature più sfuggenti e su tutte le (im)percettibili manifestazioni del mistero - ciò che, insomma, certuni amano chiamare "il lato oscuro della luna" -, sono queste qualità, eminentemente femminili, a caratterizzare marcatamente la poesia del nostro secolo: una poesia tutta lampi, illuminazioni, timori e tremori, spesso ripiegata su se stessa e rivolta agli strati più nascosti dell'io, a quel mondo dell'inconscio che Freud denomina appunto ambiguamente "il regno delle streghe". Non bisogna dunque stupirsi della copiosa rappresentanza femminile nel panorama poetico del Novecento: sono forse proprio loro, le donne, ad esprimere con voce via via più sicura lo spirito dei tempi nuovi" (tratto dalla Presentazione di Silvio Raffo).
Gli angeli della casa
di Silvio Raffo
Libro: Copertina morbida
editore: Elliot
anno edizione: 2021
pagine: 160
Immersa nell'atmosfera tra il gotico e la Nouvelle vague della costiera bretone si trova la Casa dell'Incontro, casa-famiglia che ospita un gruppo di ragazzi "difficili". Vi lavora un'équipe di medici e insegnanti alquanto variegata, guidata da un losco direttore, che, si scoprirà, usa i pazienti come cavie mediche. Il narratore è Vladi, ragazzo taciturno di eccezionale intelligenza, il quale con la complicità di Mirage, adolescente autistica, compie quotidiane trasgressioni. Accanto alla Casa si trovano i resti di un'antica clinica, la Beau Rivage, nella quale dorme clandestinamente un ex paziente tornato in cerca di vendetta. La miccia esplode quando Vladi scopre l'esistenza dell'uomo: seguiranno due delitti e un finale inaspettato.
Il taccuino del recluso
di Silvio Raffo
Libro: Copertina morbida
editore: Interno Poesia Editore
anno edizione: 2021
pagine: 108
L'effimero e l'eterno, l'attualità storica e la ricerca esistenziale, condotta in un'aura rarefatta di nietzschiana inattualità, rappresentano le architravi dell'opera di Silvio Raffo, voce unica del panorama contemporaneo che, come sottolinea Silvio Aman nella prefazione, "potremmo a buon diritto definire principe della melodia". "Non tiratelo fuori, non salvatelo, non provate nemmeno a disturbarlo, questo recluso che ha il nome e le idee, la penna incantata e lo slancio melodico di Silvio Raffo: lui, nella sua clausura, ci sta da dio, anzi, meglio - ci sta da Poeta", chiosa Sacha Piersanti nella postfazione.
Io sono nessuno. Tu chi sei? I'm nobody. Who are you? Silvio Raffo recita Emily Dickinson. Audiolibro. CD Audio formato MP3
di Silvio Raffo
Audio
etichetta: Kipple Officina Libraria
anno edizione: 2020
Lo specchio attento
di Silvio Raffo
Libro: Copertina morbida
editore: Elliot
anno edizione: 2020
pagine: 160
Giorgino ricostruisce con lucidità spietata una malattia dello spirito vissuta nella stagione più delicata dell'esistenza: un'infanzia e un'adolescenza irrigidite nel cerchio magico di un incantesimo, stregate da una figura materna immateriale e impenetrabile. Per il ragazzo, l'unica possibilità di sopravvivenza è la creazione di un'altra vita, una favola dell'immaginario, in cui l'io ribaltato e riflesso nel suo doppio femminile sembra poter interpretare un ruolo finalmente attivo e dinamico. Presto però il gioco degli equilibri si incrina, e la vicenda dell'alter ego si complica nelle reti dell'ambiguità e del delitto. Postfazione di Sacha Piersanti.
Emilio Bortoluzzi. Il viaggio della vita
di Silvio Raffo
Libro: Copertina morbida
editore: Macchione Editore
anno edizione: 2019
pagine: 96
Questo libro non è semplicemente un omaggio alla memoria di un uomo esemplare, ma anche il doveroso tributo a un poeta di valore, che si è mantenuto con discrezione e coerenza ammirevoli sempre fuori dal coro, riluttante a qualsiasi appartenenza a conventicole letterarie o modaiole e immune dalle smanie di protagonismo tristemente in voga tra i poeti dei nostri tempi. L'esercizio della scrittura è stato per Emilio Bortoluzzi umile strumento di espressione del suo io più segreto e magico elisir apportatore di conforto spirituale, nella precisa consapevolezza che solo la poesia può tesaurizzare i momenti più preziosi di una vita e sottrarli alla nullificazione dell'oblio.
La voce della pietra
di Silvio Raffo
Libro
editore: Elliot
anno edizione: 2019
pagine: 160
Nella lugubre solitudine di un'antica dimora di campagna il giovane Jakob, che dalla morte della madre si rifiuta di parlare e affida a un diario i suoi tenebrosi pensieri, ascolta una voce ultraterrena che sussurra arcani messaggi dal grembo della pietra. Verena, l'indifesa infermiera sensitiva che arriva alla villa per prendersi cura di lui, anche lei orfana e anche lei priva di una sicura identità, cade vittima dello stesso incantesimo maligno. Che cosa vogliono i morti dai vivi? Qual è la vera misura del loro potere?
La ferita celeste 2017-2018
di Silvio Raffo
Libro: Copertina morbida
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2019
pagine: 112
"Con 'La ferita celeste', Silvio Raffo rielabora alcuni motivi delle sue precedenti raccolte: la vanitatis vanitatum del biblico Qohelet e le mutazioni causate dal tempo (presto il mio volto non sarà più il mio) tema costante di molta poesia - ma con che tono? Spesso con la levità della sua amata Emily Dickinson, enunciando sconfitte e meraviglie come li possiamo cogliere in Annuncio di nozze della raccolta Stanchezza di Mnemosyne: «Io/ e Madamigella Poesia/ ci siamo sposati/ stasera/ alla Casina Valadier/ senza grandi cerimonie/ proprio all'ora del tè». Matrimonio ideale e senza testimoni, perché il poeta e la sua Damigella - a dispetto dei pronostici novalisiani - sono rimasti soli in un mondo spoetizzato. Come si vede, a preservarlo relativamente dai disagi della vita è la facoltà di rendere bello il dolore e la caducità attraverso la fiaba, la sublimazione e l'arabesco sonoro i cui versi, nella loro circolare bellezza, si snodano in base al principio di costanza tipico delle decorazioni. Proprio per questo il lettore non mancherà di notarne il flusso indefinito, sia per l'assenza di vere figure - noi abbiamo, semmai, delle parvenze - sia per la costante ripresa delle stigmate esistenziali venate da continui riflessi musicali." (Dalla Postfazione di Silvio Aman: Le ondose malie del poeta-sirenide )