Libri di Stefano Raimondi
Conversation 3. Ornaghi & Prestinari
di Stefano Raimondi, Claudia Santeroni
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2014
pagine: 24
Conversation 5. Oscar Santillan
di Claudia Santeroni, Stefano Raimondi
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 24
"Quando compro un biglietto aereo ho sempre, subito dopo l'acquisto, un attimo di spaesamento all'idea di quante altre destinazioni avrei potuto scegliere. Mi capita lo stesso con gli artisti: quando decido con quale lavorare, non posso fare a meno di pensare che questo ha implicato una scelta, che a sua volta determina un'eliminazione, che non posso sapere se sarà temporanea o definitiva. Sempre di viaggi si tratta, attraverso i luoghi o attraverso le persone: gli artisti, persone che costruiscono mondi. Accadono poi quelle situazioni fortunate che ti permettono di comprendere che quello era il momento giusto, per conoscere qualcuno o andare da qualche parte. Mi è capitato questo con Oscar Santillan, artista con cui ho amato profondamente lavorare, e che mi ha lasciato un bellissimo ricordo del suo soggiorno - e questo, per fortuna, succede indipendentemente da quanto buono sarà il mio scritto, da quante altre volte ci rivedremo in futuro, dal successo che avremo, oppure no. È una delle parti migliori, sapere che quello che è accaduto è stato piacevole, indipendentemente dalla sua traccia o dal suo proseguo. Come un viaggio senza foto". (Claudia Santeroni)
Contemporanea misericordia
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 64
"La misericordia è un tema che da sempre interroga non solo teologi, ma anche filosofi, poeti, artisti. La definizione più felice, e per certi versi attualissima, di misericordia forse l'ha data Tommaso D'Aquino: "La misericordia significa avere il cuore nella miseria altrui". In una prospettiva cristiana questo comporta la compartecipazione divina al dolore umano. Un'idea del tutto eccezionale rispetto al pensiero filosofico antico che non contemplava la presenza teologica della misericordia. [...] Riprendendo il pensiero di Tommaso D'Aquino: cosa più dell'arte e di ogni linguaggio creativo è capace di farci "avere il cuore nella miseria altrui"? L'arte, in senso lato, infatti, è per eccellenza la capacità di sentire concretamente la vita di altri, di personaggi incontrati o solo immaginati o inventati; di sentirli vivi come noi e di farli vivi come noi. L'arte è prima di ogni altra cosa rappresentazione della vita, proprio perché nasce dal senso concreto dell'individuo e dalla capacità di sentire, non solo di pensare, che esistono, altrettanto concrete e in carne e ossa, persone che hanno come noi passioni, sentimenti, esigenze." (dalla prefazione di Corrado Benigni)
Oscar Giaconia. Green room. Catalogo della mostra (Bergamo, 14 maggio-12 giugno 2016). Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 1996
pagine: 72
"Si ha la sensazione, approcciandosi all'universo di Giaconia, di confrontarsi con un'orografia mentale in continua metamorfosi, fatta di abissi insondabili e picchi montuosi irraggiungibili (ma la montagna, ci ricorda lo stesso Giaconia, è anche il corrugamento montuoso dei fondali oceanici e, aggiungeremmo, il suo fantasma rovesciato, la fossa marina), vulcani sottomarini che nascono e si ritirano nello stesso giorno, isole che emergono e si inabissano, faglie, placche. Spezzando i rigidi legami delle polarità, l'artista apre i limiti del senso, lasciandolo proliferare nella sua magmatica generazione spontanea. Introducendo il mondo di Meister, Giaconia conclude significativamente: 'Il gioco degli equivoci può iniziare'. Il ricordo della pièce di Carmelo Bene durante la quale l'attore srotola la benda che gli fascia il braccio, sulla quale si allarga progressivamente una macchia di sangue, per poi mostrare l'arto perfettamente sano - 'La piaga era nella benda!' - restituisce perfettamente il gioco messo in campo da Giaconia tra profondità e superficialità, inganno e svelamento, senso e controsenso". (A. Zucchinali)
Storie per taccuino piccolo piccolo
di Stefano Raimondi
Libro: Libro in brossura
editore: Scalpendi
anno edizione: 2022
pagine: 221
Storie per taccuino piccolo piccolo sono delle short stories affilate e precise di vite colte nel pieno di una loro singolare “emotività”, decantata ai margini di un quotidiano inesorabile. Storie scritte in un minimalismo beckettiano, raccolte da esistenze al limite delle loro stesse vicende umane ma, nel contempo, aperte ad una serie di “incontri” consumati in situazioni affaccendate e distopiche. La città qui diventa l’inquadratura dalla quale registrare il passaggio/paesaggio di ognuno di noi impegnati semplicemente a vivere e sopravvivere. Il tutto tatuato da una lingua coagulata in un’espressività veloce e onirica insieme, dove la parola – ogni parola – sa come concedere al lettore un luogo per ritrovarsi o perdersi, in una imprevedibile assurdità del vivere. L’autore, una delle voci più chiare e sicure del nostro panorama letterario, perlustra l’umano e il suo sentire, concedendo a ogni sguardo, a ogni visione una piccola piccola storia più che sincera.
La città dell'orto
di Stefano Raimondi
Libro: Copertina morbida
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2021
pagine: 124
"La città, la morte, il padre: inseguita da questi tre fantasmi, la poesia di Stefano Raimondi trova il suo battesimo. [...] qui emerge pienamente il tono inconfondibile della sua scrittura. Ritrovarlo oggi, a distanza di quasi vent'anni, è un'occasione felice per tornare ancora una volta a immergersi in questo libro insieme oscuro e luminoso, fatto di ritorni ossessivi e grandi architetture. La città dell'orto è un libro che continua a essere poroso, pieno di intercapedini, pronto a sorprendere il lettore per la sua rigorosa disposizione orizzontale. È come se le continue immagini di piazze e strade e parchi pubblici disseminate ovunque fra le pagine abbiano il potere di diventare, da oggetti rappresentati, modi per abitare questo libro, che chiede di essere attraversato e perlustrato anche nell'oscurità delle sue darsene e negli scorci intravisti da dietro una porta socchiusa, lì dove ogni attimo ha «il peso di un foglio girato». Due sono gli elementi fra loro connessi che hanno contribuito a fare de La città dell'orto un piccolo classico della poesia dei primi anni Duemila: da un lato l'evocativa stratificazione di doppi su cui è costruito, dall'altro il loro dipanarsi quasi narrativo, che ci lascia vivere un'esperienza di lettura immersiva, tutta d'un fiato." (dalla prefazione di Tommaso Di Dio) Postfazione di Umberto Fiori.
Più che sinceri
di Stefano Raimondi
Libro: Libro in brossura
editore: Zacinto
anno edizione: 2021
pagine: 40
Ti spiego adesso come vanno le cose. Adesso che sono calmo, che sono seduto Te lo dico piano piano come chi deve stare fermo tra una partenza e l’altra come chi aspetta di arrivare e di partire insieme e non ha tempo di sbagliare. In una Milano vista come di scorcio, dalla breccia di una finestra incastonata sulla parete di una casa, come un occhio spalancato sul mondo, sui suoi ritmi e le sue frenesie, un padre dialoga con il figlio. Una raccolta poetica sotto le vesti di un diario, pensieri e bozzetti in cui l’io lirico e l’autore si ritrovano a combaciare, quasi a spogliarsi della propria corazza, per dedicarsi al figlio Giacomo con tutte le proprie insicurezze. Un’antologia sincera, più che sincera, anzi, parte inziale di un progetto più ampio, un libro ancora in lavorazione, dal titolo Il teatro delle corsie.
Il sogno di Giuseppe
di Stefano Raimondi
Libro: Copertina morbida
editore: Amos Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 72
Giuseppe giace al fondo della cisterna come in un regressus ad uterum. Chiamate le ginocchia al petto, disteso su un fianco, il figlio più amato di Giacobbe è colto da indefiniti terrori e sogni di fuga (vi si accampano con sicuro effetto i migranti di oggi): sono le visioni e divinazioni per cui il faraone lo richiede del suo aiuto. Ne "Il sogno di Giuseppe" il significato manifesto è plausibile, ma rimanda ad altro: allegoria vivissima, con i colori e i tratti dell'umano più vero, Giuseppe media tra il singolo che ha un'origine e una storia, e la categoria che tutti i singoli, tutti noi (migranti e non) comprende e spiega.
Il cane di Giacometti
di Stefano Raimondi
Libro: Copertina morbida
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2017
pagine: 104
"Da principio scelto come segno di miseria e solitudine, il cane mi pare disegnato adesso come spettro armonico, la linea della schiena che risponde alla linea delle zampe, spettro che sa essere l'esaltazione suprema della solitudine": così Alberto Giacometti diceva a Jean Genet, visitatore del suo atelier, nei primi anni Cinquanta. E l'oscillazione tra solitudine, miseria e armonia, tra luce, stella, tremore e senso d'abbandono, è forse davvero la cifra del nuovo libro di Stefano Raimondi, secondo tassello della sua trilogia dell'abbandono. Esplorare l'abbandono, il senso d'abbandono, dentro le parole e dentro l'orizzonte urbano (due dimensioni che in Raimondi da sempre si intrecciano, già a partire dal libro giovanile La città dell'orto, del 2002), ricercarne le costellazioni di immagini, le risonanze interiori, la voragine di un tombino che si spalanca e il viaggio che tuttavia si apre, in una luce incerta: ecco l'orizzonte di quest'opera, che abbandona, e forse supera, il parallelismo ustionante tra vicenda affettiva e devastazione bellica, così forte nel primo tempo della trilogia, Per restare fedeli (2013). Perché adesso "guardare da qui commuove e parlare non è più parlare. Il vero ci porta via." (Fabio Pusterla)
Soltanto vive. 59 monologhi
di Stefano Raimondi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 74
59 storie; 59 voci; 59 esperienze di donne che la violenza e l'abuso hanno segnato indelebilmente, diventano qui parole "salvate" per tentare di rendere testimonianza di un silenzio, che deve essere interrotto. Cronaca, purtroppo quotidiana, e ascolto sono i solchi narranti di queste piccole prose che chiedono al linguaggio poetico la sua autenticità e all'esperienza la sua evidenza. Un coro di donne capaci di dichiarare - a loro modo - l'abuso subito, per tentare una via possibile di riscatto e di salvezza.
Conversation 4. Bianca Baldi. Ediz. italiana e inglese
di Stefano Raimondi, Claudia Santeroni
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 24
L'ospite di Conversation, il progetto di The Blank curato da Claudia Santeroni, si muove nella città di Bergamo come una preposizione semplice: di a da in con su per tra fra Bianca Baldi. E queste preposizioni ci immettono non solo nel lavoro ma nel modo in cui è stata affrontata questa residenza, a latitudine zero, da Johannesburg, in rapporto con il luogo, gli studenti, gli artisti, con voglia di confrontarsi su tematiche che vanno dallo storico al coloniale per tornare con forza ai giorni nostri, tra l'essere presente e contemporaneamente in molti luoghi.
Portatori di silenzio
di Stefano Raimondi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 46
Mettersi in ascolto è già presidiare il luogo del silenzio; è già presenziare davanti al suo inizio con la propria postura, la propria condizione, la propria storia, stabilendo con esso una sorta di patto d'attenzione. Da questo momento in poi il silenzio non sarà più un vuoto nulla, un niente che inquieta e perturba, una situazione posta semplicemente in assenza di rumore, ma al contrario, un luogo nel quale e con il quale incominciare a realizzare un contesto nuovo: un'originaria narrazione di sé.