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Libri di Tullio Pericoli

Ritratti di ritratti

Ritratti di ritratti

di Tullio Pericoli

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2023

pagine: 920

Come nasce un ritratto e cosa c’era prima? Come si forma l’immagine mentale di un volto – non meno geroglifica della sua controparte fisica – e quali sentieri deve percorrere la mano di un disegnatore per tentare di raggiungere quella verità nascosta e inafferrabile? Nasce – come altrove ci ha chiarito Tullio Pericoli – da quei primi tratti «incerti e ansiosi» con i quali cerca di cogliere qualcosa che intravede e teme gli possa sfuggire. Tratti destinati a produrre uno scatto, ad accendere «una piccola luce», e che preludono poi a un tragitto elaborativo disseminato di prove, di schizzi, ma anche di smacchi, sconfitte ed errori – non meno preziosi delle stazioni vittoriose: «È come prendere da uno scaffale un libro sbagliato che, a sfogliarlo, si rivela più interessante di quello che cercavamo» ha scritto. Eppure i brouillons che un tempo gettava via – in omaggio a quel valore assoluto che è l’opera compiuta – e che Giovanni Testori lo ha persuaso a conservare, li aveva sempre tenuti per sé. Ora, per la prima volta, ha deciso di estrarli dai cassetti e di mostrarceli. Insomma ci ha gentilmente invitato nel suo atelier per farci scoprire come lavora: senza commenti superflui, lasciandoci liberi di gironzolare come vecchi amici, di esercitare il nostro sguardo, di raffrontare, di ripercorrere le tappe di avvicinamento – di riconoscere, ritratto dopo ritratto, il dettaglio che, miracolosamente, svela la parte celata di un individuo.
45,00
Un digiunatore di Franz Kafka

Un digiunatore di Franz Kafka

di Tullio Pericoli

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2022

pagine: 91

Che Tullio Pericoli possa contare su quella ‘seconda vista’ che per Leopardi era prerogativa dell’uomo «sensibile e immaginoso» è fuori di dubbio. Come sarebbe riuscito altrimenti a far affiorare dagli «angoli più segreti della memoria, che sono nascosti non solo negli spazi della mente ma anche in quelli più ampi del corpo», le figure che qui scorrono a fronte di uno dei racconti che più ama? Non meraviglia del resto che proprio Un digiunatore di Kafka si sia imposto alla sua capacità di percepire quanto vi è di ‘figurabile’, di vedere con l’immaginazione perlustrando frasi e parole – nella fattispecie un pallido uomo in maglietta nera votato alla malinconia. La sua malinconia è in fondo quella di ogni artista, di continuo defraudato della gloria di superare sé stesso «fino all’inconcepibile». Ma c’è di più: le figure di cui è popolato questo ‘racconto per disegni’ sono «compresse dal peso dell’aria che le avvolge» e risucchiano «verso il proprio interno la materia di cui sono fatte». Figure di Giacometti, dunque, prodigiosamente vicine a quelle del Kafka disegnatore, ma tracciate dalla mano di Pericoli. Che con questa audace visione ci offre il suo libro più affascinante e generoso.
24,00
Arte a parte

Arte a parte

di Tullio Pericoli

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2021

pagine: 134

Da qualche anno Tullio Pericoli conduce su se stesso, nel suo studio, una serie di curiosi esperimenti, di cui poi racconta i risultati in forma di libro. L'ultimo - questo - è per certi versi il più audace. Si trattava infatti di mettere alla prova gli occhi della fronte (come li chiama Pericoli) e gli occhi della mente, chiedendo ai primi di controllare tutto quello che la mano al lavoro faceva, e intanto ai secondi di addentrarsi nei «corridoi bui del cervello», riportando tutto quello che di inusuale gli accadesse di notare. I risultati della ricerca sono tanti quante sono le pagine di questo libro. In alcuni i lettori riconosceranno l'autore, ma altri hanno sorpreso lui per primo, spingendolo ad esempio a modi nuovi di vedere la pittura. Modi che Pericoli tenta di mettere definitivamente a fuoco anche per la via che gli è più naturale - ridisegnando cioè a matita le opere di alcuni suoi spiriti guida, da Morandi a Saenredam, alla ricerca dei loro segreti.
14,00
L'uomo che piantava gli alberi

L'uomo che piantava gli alberi

di Jean Giono, Tullio Pericoli

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Salani

anno edizione: 2022

pagine: 136

Con le composizioni musicali di Andrea Basevi ispirate alle immagini di Tullio Pericoli ascoltabili tramite QR code. Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest'uomo stava compiendo una grande azione, un'impresa che avrebbe cambiato la faccia delle sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta «come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione». Tullio Pericoli ha letto e annotato a margine questo grande testo, vero 'generatore di immagini' che respirano la stessa pace e lo stesso spirito del semplice pastore Elzéard Bouffier. Questo libro è l'evoluzione del suo percorso creativo, che negli anni ha reso essenziale, definitiva, la sua visione dell'opera.
23,00
Storie della mia matita

Storie della mia matita

di Tullio Pericoli

Libro

editore: Henry Beyle

anno edizione: 2015

75,00
Incroci

Incroci

di Tullio Pericoli

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2019

pagine: 97

A volte sembra che Tullio Pericoli scriva con la stessa matita che usa per disegnare - magari quel mozzicone minuscolo che tiene sempre pronto in tasca per ogni evenienza. Ma la matita di Pericoli è anche il suo contrario, una gomma che serve per cancellare tutto quanto appare superfluo. Lo dimostra questo libro, dove Pericoli schizza a memoria ventidue profili di persone che ha incontrato, e che hanno segnato altrettanti punti di svolta. Può trattarsi di amici di una vita, come Umberto Eco, di bizzarri mecenati come Livio Garzanti, o anche di personaggi illustri abbordati in un attimo di incoscienza - come Eugenio Montale, incrociato per caso nell'androne del «Corriere», poi accompagnato a casa in 500, in un silenzio surreale che trasforma l'incontro in una micropièce dell'assurdo. In quasi tutti questi racconti lunari e sorridenti, intervallati da ritratti che disegnano una sorta di libro parallelo, ci sono pause improvvise, o reticenze che a volte spiazzano: ma sono solo un piccolo trucco, un piccolo effetto speciale di Pericoli per farci sentire meglio il suono - inconfondibile - della sua matita al lavoro.
12,00
Forme del paesaggio 1970-2018

Forme del paesaggio 1970-2018

di Tullio Pericoli

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: 256

Il tema del paesaggio, che Tullio Pericoli aveva affrontato fin dagli esordi della sua carriera, è tornato da alcuni anni al centro dell'opera dell'artista, restituendo nuova vita al rapporto - comunque mai interrotto - con la sua terra natale. Sono però ora le "parti senza un tutto" del territorio marchigiano a dar forma alla sua pittura, sempre tuttavia plurale, soggetta a continue e imprevedibili variazioni. Come scrive Salvatore Settis nel saggio introduttivo: "Costruiti mutando il punto di vista ma non lo spirito sperimentale, questi dipinti, se presi tutti insieme, acquistano, anche senza volerlo, un marcato carattere inventariale. Sono il repertorio, il registro, il lessico di un linguaggio: la lingua madre di Tullio Pericoli, delle sue Marche. E, per sineddoche, della nostra Italia". Il presente volume accompagna la mostra ospitata ad Ascoli Piceno presso Palazzo dei Capitani dal 22 marzo 2019 al 3 maggio 2020 e propone un percorso antologico con una selezione di 168 opere realizzate dal 1970 al 2018, un viaggio a ritroso nei quasi cinquant'anni di ricerca che l'artista ha dedicato al paesaggio. Il periodo iniziale si identifica nel ciclo delle "geologie" (1970-1923), costituito da immagini stratificate, sezioni materiche, strutture sismiche. La fase successiva (1976-1983) pone in evidenza un diverso trattamento del tema paesaggistico con vedute luminose e lievi - acquerelli, chine e matite su carta -, spazi aerei che l'artista concepisce come orizzonti immaginari, memorie di alfabeti, tracce di antiche scritture. L'esplorazione di nuove morfologie paesaggistiche si avverte in un consistente gruppo di opere (1998-2009) che, dopo aver rappresentato lo scenario dei colli marchigiani, va progressivamente esplorando i dettagli della natura, i segni e i solchi delle terre. Il paesaggio, dipinto per frammenti, è una mappa costruita con equilibri diversificati, rapporti instabili che l'artista coglie nella trama di stratificazioni materiche. L'esposizione documenta infine in modo ampio e articolato la stagione più recente (2010-2018) in cui Tullio Pericoli ha individuato nuove profondità del paesaggio, con continui rinnovamenti dell'esperienza pittorica. Prefazione di Salvatore Settis. Con scritti di Claudio Cerritelli e Silvia Ballestra.
25,00
La casa ideale di Robert Louis Stevenson

La casa ideale di Robert Louis Stevenson

di Tullio Pericoli

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2017

pagine: 68

Questo piccolo libro è forse il lavoro più personale, e anche più segreto, di Tullio Pericoli. E lo è al punto che, a tredici anni dalla sua prima edizione, Pericoli ha deciso di ridisegnarlo, avvicinandolo in modo ancora più preciso all'idea da cui era nato. Allora, infatti, "La casa ideale" era stato presentato come un piccolo film tutto di carta su Robert Louis Stevenson, e sulla sua fantasia dello spazio in cui sarebbe possibile una vita perfetta. Bene, quel piccolo film oggi Pericoli lo ripresenta nella veste in cui si è reso a poco a poco conto di averlo sempre pensato: in un bianco e nero assoluto, cioè, dove le immagini si possono anche leggere, e le parole - a loro volta presentate come fotogrammi - si possono anche guardare. Da un punto qualsiasi fra quelle due pellicole parallele è ricominciato il sogno di Pericoli e Stevenson: e da un altro punto ancora può ricominciare, adesso, quello del lettore.
12,00
Piccolo teatro (Conf. 5 pz)
70,00
Piccolo teatro

Piccolo teatro

di Tullio Pericoli

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2016

pagine: 94

Il nuovo, sorprendente gioco di Tullio Pericoli: trentasette "ritratti sonori" di Toni Servillo.
14,00
Pensieri della mano. Da una conversazione con Domenico Rosa

Pensieri della mano. Da una conversazione con Domenico Rosa

di Tullio Pericoli

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2014

pagine: 128

Anche per chi abbia familiarità col suo universo visivo - disseminato di figure, paesaggi, oggetti, e disegni dentro disegni dentro disegni - lo sguardo di Tullio Pericoli non è facile da ricostruire. Almeno fino a quando non si coglie un dato essenziale e singolarissimo, e cioè che a guidare quello sguardo non è soltanto l'occhio, ma un organo più irrequieto e nervoso, che si lascia dirigere solo fino a un certo punto, e da lì in poi asseconda, prima di tutto, i propri imprevedibili talenti: la mano. In questa conversazione con Domenico Rosa, Pericoli ne parla per la prima volta apertamente, con il gusto e spesso la sorpresa di scoprire via via, insieme a chi ascolta e poi a chi legge, i meccanismi e gli incantesimi del proprio lavoro: sciogliendone vari enigmi, e avvicinandoci, nel modo più attraente, a quella singolare "sapienza" che è nella mano.
14,00
I paesaggi

I paesaggi

di Tullio Pericoli

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2013

pagine: 496

Per tutto l'arco del suo percorso d'artista Tullio Pericoli ha ritratto il paesaggio - secondo una maniera più astratta agli inizi, e una invece molto più fisica negli ultimi tempi. Ma qui non ha voluto semplicemente raccogliere il lavoro di oltre quattro decenni, bensì costruire un libro, e prima ancora un racconto: per immagini, certo, ma anche attraverso le parole, così da mostrare in modo molto evidente che cosa nel paesaggio abbia sempre cercato e che cosa, almeno a volte, abbia trovato. Per farlo, Pericoli è ricorso essenzialmente al montaggio, accostando le tavole nell'ordine o secondo il caso che le hanno viste nascere, organizzandole in lunghi, emozionanti piani sequenza, improvvisamente intervallandole con brevi testi degli scrittori, degli artisti, dei poeti, dei pensatori che lo hanno accompagnato, anche solo con un frammento di prosa o con un verso. Il risultato è un lungo film in bianco e nero e a colori che non si riesce a smettere di guardare e rivedere, rimanendone ogni volta attratti, o sorpresi, per una ragione nuova.
36,00

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