Libri di Ugo Mattei
Punto di svolta. Ecologia, tecnologia e diritto privato. Dal capitale ai beni comuni
di Ugo Mattei, Alessandra Quarta
Libro: Copertina rigida
editore: ABOCA EDIZIONI
anno edizione: 2018
pagine: 250
È possibile che il diritto privato possa assumere un significato ecologico? Possiamo difendere la natura e i beni comuni tramite la proprietà privata e lo strumento del contratto? Disponiamo davvero di regole di responsabilità sufficienti a garantire e proteggere il diritto alla salute delle generazioni future? Il nostro ambiente, i nostri territori sono davvero al riparo di fronte alle impetuose trasformazioni tecnologiche dell'era in cui viviamo? In questo saggio, Ugo Mattei, giurista di fama internazionale, e Alessandra Quarta esplorano queste e molte altre questioni ad esse correlate, proponendo una discussione concisa ma esauriente degli istituti fondamentali del diritto privato in una prospettiva ecologica. Punto di svolta affronta i grandi temi della proprietà e del contratto, della persona giuridica e della sovranità, fino al nodo primario della responsabilità; un libro essenziale per chi voglia dotarsi di strumenti efficaci per difendere il nostro futuro.
Diritti reali (I). Vol. 2: La proprietà
di Ugo Mattei
Libro: Copertina morbida
editore: UTET GIURIDICA
anno edizione: 2015
Il testo affronta, in modo innovativo, il tema della proprietà, a partire dalle grandi tendenze che caratterizzano il diritto civile nell'era attuale. In questa seconda edizione, ampio spazio è dedicato ai fenomeni di privatizzazione - che hanno modificato i connotati dell'istituto dominicale -, alle fonti europee e ai beni comuni, dando conto delle posizioni dottrinali più recenti e delle posizioni della giurisprudenza.
Beni comuni. Un manifesto
di Ugo Mattei
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 116
"Quando lo Stato privatizza una ferrovia, una linea aerea o la sanità, o cerca di privatizzare il servizio idrico integrato (cioè l'acqua potabile) o l'università, esso espropria la comunità (ogni suo singolo membro prò quota) dei suoi beni comuni (proprietà comune), in modo esattamente analogo e speculare rispetto a ciò che succede quando si espropria una proprietà privata per costruire una strada o un'altra opera pubblica". In questo agile volume Ugo Mattei ragiona attorno a un tema di grande attualità internazionale perché pensare ai beni comuni significa "innanzitutto utilizzare una chiave autenticamente globale che pone al centro il problema dell'accesso e dell'uguaglianza reale delle possibilità su questo pianeta". Dalla lotta per l'università e la scuola pubblica a quella per l'informazione critica; dalle battaglie contro il precariato e per un lavoro di qualità a quelle contro lo scempio e il consumo del territorio; dalla lotta contro la privatizzazione della rete internet a quella contro le grandi opere (TAV, Dal Molin, Ponte sullo stretto), i beni comuni ci riguardano da vicino. Ugo Mattei li considera come riconquista di spazi pubblici autenticamente democratici, base per un pensiero politico e istituzionale nuovo e radicalmente alternativo fondato sulla qualità dei rapporti e non sulla quantità dell'accumulo.
Beni comuni. Piccola guida di resistenza e proposta
di Ugo Mattei
Libro
editore: Marotta e Cafiero
anno edizione: 2020
pagine: 80
Che cosa sono i beni comuni? Prova a spiegarcelo Ugo Mattei in questo breve saggio. Quando sono nati i beni comuni? Qual è la situazione attuale in Italia e nel mondo? Perchè bisogna difenderli? Che rapporto c'è tra i beni comuni e l'ambiente? In che modo metterli al centro dell'agenda politica? Sono solo alcune della domande a cui Mattei prova a dare una risposta.
Il modello di «Common Law»
di Ugo Mattei, Emanuele Ariano
Libro: Copertina morbida
editore: GIAPPICHELLI
anno edizione: 2018
pagine: 351
«Il volume offre un disegno rigoroso e coerente della circolazione e della struttura del diritto anglo-americano nell'ambito della Tradizione Giuridica Occidentale. L'evoluzione, le caratteristiche più notevoli e le interazioni fra i diversi modelli vengono descritte, analizzate e talvolta giustificate in chiave storica e comparativa mediante un costante raffronto con l'esperienza continentale. Una sequenza di immagini e di riflessioni, di considerazioni e di valutazioni tracciata da uno studioso di civil law che ha un'eccezionale conoscenza del sistema di comnzon law. Ugo Mattei individua nel loro esatto significato problemi che appaiono invisibili o insignificanti per il giurista angloamericano e, nello stesso tempo, propone soluzioni più consapevoli e meditate di quelle, eccessivamente esasperate e approssimative, che ancora oggi dominano la letteratura comparatistica».
Il benicomunismo e i suoi nemici
di Ugo Mattei
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 113
I beni comuni emergono nelle lotte contro la privatizzazione, ossia la sottrazione di spazi e il diniego dell'accesso a luoghi comuni (fisici o simbolici) che alcuni detentori di potere concentrato perpetrano nei confronti di tutti gli altri. A partire da essi si è sviluppata un insieme di idee che si sono tradotte e si traducono in azione politica. L'espressione "benicomunismo" inaugurata dispregiativamente da qualcuno, è stata invece adottata con orgoglio ed è evocativa di una teoria che in nome dei beni comuni sta articolando una critica radicale al modello neoliberale. A questo proposito Mattei ha dichiarato in un'intervista che "i beni comuni sono la nuova frontiera della rappresentanza e della democrazia". La critica teorica benicomunista si articola tanto contro il settore privato quanto contro il settore pubblico e vuole ridurre ad unità teorica le varie e articolate prassi di lotta che hanno come comune obiettivo la difesa dei beni comuni. Questo agile volume fa il punto sullo stato della teoria e replica alle obiezioni e critiche sollevate in questi anni.
«Senza proprietà non c'è libertà». Falso!
di Ugo Mattei
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: 84
La proprietà privata, celebrata come base della libertà della persona, fonda il nostro intero sistema giuridico, economico e culturale. Ma è un nodo ideologico: mettiamolo in discussione e ci porremo domande essenziali. Perché la libertà è concepita come accumulo senza limite? Perché l'ineguaglianza è pensata come una condizione naturale e non come un'ingiustizia sociale? Perché nella proprietà privata non abbiamo riconosciuto un potere che sottrae a tutti natura e beni comuni? Sciogliere il legame fra proprietà e libertà obbliga ad avvicinare un vaso di Pandora di contraddizioni della modernità che troppi, anche i più insospettabili, non si sentono di scoperchiare.
L'acqua e il suo diritto
di Ugo Mattei, Alessandra Quarta
Libro: Copertina morbida
editore: EDIESSE
anno edizione: 2014
pagine: 138
Il testo esplora il tema dell'acqua e del suo diritto, inteso come disciplina giuridica del bene e del servizio idrico integrato, passando in rassegna gli eventi che ne hanno influenzato la definizione, da un punto di vista sia normativo sia culturale. La ricostruzione pone al centro di questi processi la campagna referendaria sull'"Acqua bene comune", che si è svolta nel 2011, e il relativo esito della consultazione popolare, il quale ha aperto una discussione sulla definizione normativa del servizio idrico integrato e sui modelli di gestione ad esso applicabili, oltre a diffondere una nuova sensibilità per i beni comuni. Ampio spazio è riservato all'esperienza parigina e a quella napoletana di ritorno alla gestione pubblica, che dimostrano come sia possibile, per un bene cruciale come l'acqua, immaginare un ruolo forte delle istituzioni locali, valorizzando altresì gli elementi della partecipazione e della conservazione delle risorse anche per le generazioni future.
Contro riforme
di Ugo Mattei
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 116
Dalla metà degli anni Ottanta, il concetto di "riformismo", ha conosciuto una nuova primavera anche in Italia. Tutti i politici desiderosi di assumere cariche di governo, dimostrandosi responsabili e affidabili agli occhi della comunità internazionale, si devono necessariamente dichiarare "riformisti". L'utilizzo del nuovo linguaggio riformista ha accompagnato in Italia il più imponente processo di dismissione del patrimonio e delle attività economiche pubbliche che l'intera Europa, compresa l'Inghilterra thatcheriana, avesse mai conosciuto in un periodo tanto concentrato. Il riformismo è oggi un gigantesco quanto complesso dispositivo di potere autoritario globale, che porta alla massima estensione e concentrazione della proprietà privata a scapito di quella pubblica. L'ideologia riformista pone il denaro, strumento indispensabile dell'attività di consumo e di accumulo, al centro della scala dei nostri valori sociali e promuove il mercato come sola costituzione materiale. Per uscire da questa miseria, occorre un ripensamento profondo fondato sulla ricerca di nuove istituzioni del comune, capaci di superare l'attuale strutturazione estrattiva dei rapporti proprietari pubblici e privati. Di come render costituenti queste alternative occorre iniziare a discutere subito.