Libri di Vincenzo Trione
Contro le mostre
di Tomaso Montanari, Vincenzo Trione
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 166
È un vizio italiano: produrre mostre blockbuster. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: Caravaggio e Leonardo, gli impressionisti, Van Gogh, Picasso, Dalì e Warhol. Ne facciamo circa diecimila l'anno, ma dovremmo avere seri dubbi su questa sarabanda. Innanzitutto perché si tratta quasi sempre di puro intrattenimento: a pagamento, e di bassa qualità. Quasi mai c'è dietro una ricerca originale, e quasi sempre non c'è nulla da imparare: la verità è che privati senza scrupoli e pubbliche autorità senza un progetto mettono a rischio pezzi unici, spesso di valore altissimo. Dobbiamo riprendere a fare esposizioni serie, libere, educative. E c'è un'alternativa più radicale: rompere la gabbia degli eventi, e rituffarci nel fitto contesto di arte e paesaggio che rende l'Italia unica al mondo. Riallacciare il passato al presente, attraverso una conoscenza vera e libera. Fuori dal mercato, nel cuore delle nostre città.
Artivismo. Arte, politica, impegno
di Vincenzo Trione
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 232
Una nuova forma di arte politica: l'artivismo. Gli artivisti si interrogano su alcune emergenze del nostro tempo. Aprono piste sulla superficie della cronaca. Si impegnano in atti concreti, coraggiosi, visionari. Per immaginare un altro presente. Nei disomogenei scenari dell'arte del nostro tempo, Vincenzo Trione individua l'affermarsi di una tendenza: l'arte politica, compendiata dall'espressione «artivismo». Ne sono protagonisti artisti-intellettuali, che percorrono vie differenti. Alcuni realizzano opere volte a testimoniare le urgenze della cronaca e il dramma dei migranti. Altri costruiscono installazioni attente a questioni ambientali ed ecologiche. Altri ancora, come gli street artists, propongono colorate forme di riestetizzazione urbana, nelle quali, spesso, commentano fatti ed eventi dell'attualità: originali interventi all'interno di contesti segnati da emarginazioni e da problemi sociali. Ipotesi diverse per dire con forza le ragioni dell'impegno civile.
L'opera interminabile. Arte e XXI secolo
di Vincenzo Trione
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 600
Cosa accomuna artisti come Kiefer, Kentridge, Boltanski, Barney e Hirst, scrittori e poeti con una profonda vocazione visiva come Pamuk e Balestrini, cineasti come Iñárritu e Greenaway, musicisti visionari come Björk e creatori di celebri scenografie come Es Devlin? Sono artisti molto diversi tra loro, con storie e sensibilità uniche: eppure, tutti condividono l'idea di un'arte creatrice di opere-mondo monumentali, plurali, ambiziose, a volte impossibili da trasferire o riallestire. I quindici artisti al centro di questo libro sono creatori di mondi: le loro opere sono autentiche cosmogonie, territori aperti, mobili e ubiqui, in cui pratiche e linguaggi lontani - pittura, scultura, fotografia, cinema, video, musica, letteratura - si intersecano e si reinventano: reinventando così il mondo, il nostro mondo, quello caotico e frammentato del nuovo millennio. Vincenzo Trione allestisce per il lettore un originale museo allo stesso tempo immaginario e possibile, reale e potenziale, ibrido e multiforme. E, come in un museo, Trione parte dalle opere, raccontandone la genesi, i sensi molteplici, i misteri (anche con il supporto degli schizzi preparatori, dei progetti, delle testimonianze dirette degli artisti). Ma è la somma delle parti che fa emergere l'ambizioso e inaspettato disegno che opere e artisti vanno a comporre: la ripresa e il rilancio dell'utopia rinascimentale e romantica dell'opera d'arte totale. "L'opera interminabile" è un primo, fondamentale, necessario canone dell'arte del XXI secolo.
Effetto città. Arte cinema modernità
di Vincenzo Trione
Libro: Copertina rigida
editore: Bompiani
anno edizione: 2014
pagine: 829
La città moderna: in continua trasformazione, priva di centro, crea un nuovo modo di vedere. Baudelaire è tra i primi a coglierne il senso. Nel corso del Novecento e oltre, pittori, registi, scrittori e filosofi cercano i mezzi adeguati a dire una realtà che mette in crisi i modi di rappresentazione tradizionali. Vincenzo Trione ripercorre una storia complessa e in perenne divenire, facendo dialogare teorie e opere: architettura e cinema, pittura e urbanistica. Parte da alcuni luoghi-simbolo (Parigi, Vienna, New York, Roma, Napoli...); e li analizza per il ruolo che hanno avuto nel riconfigurare lo sguardo degli artisti. Pone a confronto i classici delle avanguardie storiche e i videoclip, i concettuali e i writers. Da de Chirico a Warhol, da Boccioni a Ruttmann, da Ejzenstejn a Dario Argento, da Schwitters e Cornell ai film apocalittici hollywoodiani, rintraccia analogie impensate e illuminanti. Con un'idea di fondo: mettere in luce come le metafore, le invenzioni e le scommesse dell'arte siano indispensabili per trovare una strada nel caos della "città che sale". Trione mostra come la metropoli emerga nelle opere astratte di Mondrian, Rothko e Fontana. E come il cinema, da Antonioni a Wenders, sia spesso un'arte astratta. Si delinea così l'archeologia di un futuro possibile: una cartografia che conduce da spazi reali e riconoscibili a spazi immaginari, fantastici.
Atlanti metafisici. Giorgio De Chirico. Arte, architettura, critica
di Vincenzo Trione
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2005
pagine: 384
Un'indagine costruita come un atlante. Non una storia, né una biografia. L'obiettivo è quello di mettere in rapporto "le parole e le cose", individuando i nessi che intercorrono, nell'universo poetico di de Chirico, tra il percorso teorico e quello pratico, tra la sfera delle intenzioni e l'esperienza del fare. Il libro è articolato in tre isole che costituiscono l'arcipelago di de Chirico. Vi si indagano il ruolo della critica, i modi dell'architettura, i territori del colore, indicando i molteplici problemi di un'originale riflessione intorno al destino dell'opera d'arte.
Il poeta e le arti. Apollinaire e il tempo delle avanguardie
di Vincenzo Trione
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 1999
pagine: 217
Napoli assediata
di Giuseppe Montesano, Vincenzo Trione
Libro: Copertina morbida
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2007
pagine: 112
Un itinerario in un luogo difficile e contraddittorio, l'Asse Mediano, con le sue deviazioni e i suoi intrecci, in compagnia di scrittori, di critici, di artisti, di architetti, di urbanisti. Un concitato andare in giro sopra e intorno agli scheletri stradali di "lnfernapoli". Un vagabondare per immagini e racconti attraverso snodi stradali che portano a nessun centro. Un viaggio al termine di quella periferia totale che circonda Napoli e che, oramai, definisce un'altra città, priva di confini e di spazi, su una via che passa sopra un mare di cemento, su dune di allumini anodizzati, dentro sabbie desertiche da cui arrivano i segnali dei televisori: sono gli SOS di un naufragio o i segni di un mondo nuovo? "Infernapoli" e un animale metamorfico che insegue, ansima addosso, chiude ogni sbocco: non resta che entrare nelle sue viscere-strade, alla ricerca di una via di fuga.
Gregorio Botta. Dove sei. Opere 2005-2006
Libro
editore: Il Cigno GG Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 88
Giorgio de Chirico. La città del silenzio: architettura, memoria, profezia
di Vincenzo Trione
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 128
Solenni e austere, le città metafisiche appartengono a una dimensione fuori del tempo. Ma sembrano preludere anche agli scenari contemporanei. Custodiscono memorie di una classicità infranta. E sono un modello cui hanno guardato molti architetti del Novecento. Racchiudono seduzioni tratte dal dialogo con gli spazi reali. E propongono montaggi audaci. Sono luoghi ermetici, segnati da acrobazie stilistiche. "Spaesaggi", per riprendere le parole di Jean Cocteau. Le città del silenzio ripercorre i viaggi dechirichiani: da Volos a New York, passando per Firenze, Parigi, Torino, Ferrara e Roma. Indaga i modi attraverso i quali si allestiscono geografie urbane dipinte, dense di forza ironica, che sembrano appropriarsi degli artifici cari a linguaggi come il cinema. Delinea una costellazione occupata da progettisti che, tra appropriazioni e tradimenti, si sono richiamati alla lezione del Pictor Optimus: dai creatori di epoca fascista agli animatori del postmodern. Si svela, così, il volto autentico di Giorgio de Chirico. Un profeta involontario. Un pittore ancora fortemente attuale, dotato di una personalità sfuggente, che si è sottratto a ogni rigida coerenza, per consegnarsi a molte maschere, a tante identità.