Libri di Vittorio Sgarbi
Scoperte e rivelazioni. Caccia al tesoro dell'arte
di Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2023
pagine: 600
“Ci sono quadri che portano in sé un mistero che appare impenetrabile, sia per l’assenza di dati di provenienza, sia per una resistenza a fornire elementi di riconoscibilità, che sono gli stessi per cui l’occhio ritrova i tratti del padre o della madre nel figlio, sentendone l’aria di casa. Quest’ultimo esercizio, per il critico, ha qualcosa di magico. È una penetrazione oltre la superficie delle immagini, per individuare l’anima dell’autore, la sua natura profonda.” Vittorio Sgarbi interpreta da sempre la sua missione di critico d’arte come un’appassionata, e inesauribile, ricerca di bellezza. Una bellezza che si mostra spesso evidente, riconoscibile, documentata, e chiede solo di essere raccontata. Ma accade talvolta che essa, al contrario, rimanga celata: perché nascosta in luoghi remoti e meno battuti, oppure annebbiata da attribuzioni frettolose e clamorosi abbagli, o ancora semplicemente dimenticata nel corso del tempo. È in questi casi che il critico si fa esploratore, detective, cacciatore di capolavori perduti. Musei, palazzi, case d’aste e pievi di provincia sono il terreno di questa caccia al tesoro che Vittorio Sgarbi conduce in prima persona, percorrendo chilometri attraverso l’Italia, osservando le opere dal vivo, studiando i cataloghi. L’occhio del critico restituisce così un patrimonio di bellezza finora sconosciuto: dalla straordinaria scoperta, diventata un caso mondiale, di un nuovo Caravaggio a Madrid al busto di Canova ritrovato in una collezione privata, dall’apparizione di nuove opere di Guido Cagnacci, Lorenzo Lotto e Guercino all’emozione di ampliare il catalogo di Jusepe de Ribera, Sassoferrato, Beniamino Simoni e Luca Giordano. Un viaggio inesauribile, che a ogni pagina rivela una sorpresa: Vittorio Sgarbi ci conduce al suo fianco nell’avventura dell’arte ritrovata.
Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri. Dizionario dei monumenti e dei loro autori
di Vittorio Sgarbi
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 656
Ci sono luoghi che attraversiamo quotidianamente nelle nostre città e che nella fretta di una meta da raggiungere manchiamo di cogliere. Roma è piena di queste occasioni di bellezza: dai palazzi rinascimentali, attraverso la grande stagione del Barocco, alle architetture avveniristiche di questo secolo, tra chiese, fontane, piazze e musei, luoghi celebri e sorprese da scoprire. Vittorio Sgarbi compie una ricognizione totale delle bellezze architettoniche di Roma, suggerisce al lettore una serie di itinerari d’autore per orientarsi tra queste meraviglie e compone un’opera straordinaria per la quantità di edifici e autori citati. Con oltre 650 schede di autori e 1500 opere segnalate, questo libro è una guida alle architetture della capitale e uno strumento prezioso di conoscenza della storia artistica della città, che guarda al suo passato ma anche ai nuovi progetti in corso di realizzazione. A turisti e abitanti di Roma non resta altro che alzare gli occhi e, fosse anche solo per pochi secondi, fermarsi a godere con consapevolezza le mirabilia della città eterna. Nuova edizione.
Canova e la bella amata
di Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo O
anno edizione: 2022
pagine: 232
Vittorio Sgarbi racconta la vita, le passioni e le opere di Antonio Canova: acclamato in vita, amato dai potenti, vittima di decisive stroncature come quella di Roberto Longhi, riscoperto nel Novecento. Sgarbi, con la sua prosa elegante, restituisce Canova alla sua grandezza in continuità con Raffaello, artefici entrambi di una rinascita dei valori classici. Dalla Venere italica alle Tre Grazie, dalla Pace di Kiev – che oggi non possiamo vedere perché minacciata dai bombardamenti in Ucraina – all’abbraccio di Amore e Psiche, fino al ritratto di una donna misteriosa. Un viaggio che mostra non solo la grandezza e unicità di Canova, ma anche quanto il genio di Possagno sarà un punto di riferimento (più o meno consapevole) dell’arte a venire. “L’arte di Canova è un pensiero complesso e quasi sfuggente, capace, comunque, di evocare traumi infantili, delusioni amorose, attrazioni erotiche represse, malinconici rimpianti, ‘eroici furori’, creando, talvolta, una vera e propria epopea della vita e della morte, risolta nel segno della Redenzione. Molto di quel Canova è andato perduto; solo la parola dello studioso può evocarlo, ricorrendo a suggestivi paralleli con la poesia di Keats e di Foscolo, o con la musica di Beethoven, per restituire, così, all’artista tutto il senso della sua grande impresa”.
Ecce Caravaggio. Da Roberto Longhi a oggi
di Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2021
pagine: 264
Ogni stagione ha il suo Caravaggio. Questa è la più propizia, perché l’apparizione dell’Ecce Homo a Madrid è stata accompagnata da un coro di consensi senza precedenti per un’opera apparsa dal nulla. Non capitava da tempo che un dipinto mettesse d’accordo gli studiosi, imponendosi con una evidenza inequivocabile, e questo ci fa riflettere su ciò che resta, allo stato degli studi, a partire dalla mostra di Caravaggio curata da Roberto Longhi a Palazzo Reale di Milano nel 1951, vero atto di rinascita di Caravaggio dopo una damnatio memoriae durata circa tre secoli. Da questa data, il 1951, il nome di Caravaggio si infiamma ancora una volta, accendendo i desideri del mercato e dei critici, che si affannano a individuarne di nuovi, anche laddove, essi, Caravaggio non sono. E a disconoscerne altri che Caravaggio potrebbero essere, a volte anche con grande furbizia. Questo libro di Vittorio Sgarbi, dunque, non solo dà conto, per la prima volta, in modo molto sistematico, documentato e con un ricco apparato iconografico, dell’ultimo straordinario ritrovamento caravaggesco, l’Ecce Homo, a Madrid. Ma è anche l’occasione di percorrere un viaggio avventuroso ed entusiasmante nei labirinti, rivalità, furbizie che hanno accompagnato la riscoperta di Caravaggio, a partire da quel fatidico 1951, settanta anni fa esatti.
Caravaggio. Il punto di vista del cavallo
di Vittorio Sgarbi
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2021
pagine: 156
"Caravaggio è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c'è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l'importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l'Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un'epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un'attualizzazione, un'interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio." (Vittorio Sgarbi)
Raffaello. Un Dio mortale
di Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2021
pagine: 360
“Raffaello ha solo dipinto. Non è stato un uomo complesso come Leonardo, un pensatore curioso di tutto; non è stato come Caravaggio, un ‘maledetto’ che vive una vita piena di contrasti; non è stato un artista come Michelangelo, pittore, scultore, poeta, architetto. Raffaello ha dipinto soltanto. E ogni volta ha inventato un capolavoro. I pittori, come il suo maestro Perugino, tendono a ripetersi, a riprodurre un modello, hanno un archetipo di riferimento. Lui no. Ogni volta inventa un’immagine nuova. Opere che la critica disconosce sono di Raffaello: sono opere diverse da quelle che ci aspettiamo, perché Raffaello non è solo Raffaello, è anche Giorgione, è Caravaggio, è Michelangelo, è Parmigianino. Lui è tutto: nessuno è ‘più tutto’ di lui. Quello che ha fatto Raffaello è un prolungamento della creazione di Dio e della bellezza del mondo, una bellezza assoluta, senza limiti.” Seguendo il racconto di Giorgio Vasari, Vittorio Sgarbi compone il suo racconto di Raffaello, dal commovente rapporto con il padre e la madre, al magistero di Pietro Perugino, dagli affreschi delle Stanze Vaticane fino al torbido amore per la Fornarina che destabilizzò la sua calma olimpica. E ogni volta Vittorio Sgarbi percorre la fitta rete di legami con i pittori del suo tempo: l’ammirazione per Leonardo, il rapporto contrastato con Michelangelo, l’amicizia con Bramante.
Il Rinascimento in Valle Camonica
di Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo O
anno edizione: 2021
pagine: 192
La Valle Camonica, oltre a essere uno scrigno di bellezza naturale, al suo interno conserva grandi tesori dell’arte. Giovanni Pietro da Cemmo, Callisto Piazza e Girolamo Romanino, tre maestri che hanno operato tra il 1400 il 1500, sono i protagonisti di un Rinascimento camuno che ha dato vita a capolavori a lungo dimenticati e oggi, finalmente, riconosciuti e valorizzati. Vittorio Sgarbi ci guida nella riscoperta dei grandi tesori della Valle, dal coro nel santuario della SS. Annunciata a Piancogno, opera incredibile con cui da Cemmo introduce in Valle Camonica la sensibilità rinascimentale, fino agli affreschi di Girolamo Romanino nella chiesa di Santa Maria della Neve, “la Cappella Sistina dei poveri” che colpì Pier Paolo Pasolini e Giovanni Testori. Un viaggio nelle meraviglie dell’arte e della storia di un territorio custode di bellezza. Prefazione di Elisabetta Sgarbi.
Arte e eros. Klossowski, Molinier, Bellmer, Rama
di Vittorio Sgarbi, Massimo Minini
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2022
pagine: 336
Il più importante nucleo di opere di Pierre Klossowski mai esposto in Italia in dialogo con le fotografie fetish di Pierre Molinier, i disegni irriverenti di Carol Rama e le anatomie erotiche di Hans Bellmer. Disegni, fotografie e pitture raccontano di condotte irragionevoli, volte a inseguire brame intellettuali ed erotiche onnivore. Inoltrandosi nelle stanze più segrete della sessualità, le figure ritratto in formato reale da Klossowski inscenano situazioni già immaginate nelle sue opere letterarie. Il teso erotismo dell'autore si pone come strumento di rilettura di un pensiero d'ordine filosofico di cui sono vittime e protagoniste alcune figure mitiche come il personaggio di Roberta o dell'Adolescente. In Carol Rama la sessualità si appropria della pittura e del disegno che divengono strumenti per dare spazio a ciò che il buon costume tiene relegato nella sfera dell'intimità. L'esasperata indecenza di Molinier è lo specchio di un'esibizione strafottente in preda alla libertà dei propri pensieri. Più organizzata e scientifica è, invece, la perversione che alimenta l'immaginario di Bellmer, le cui estreme compenetrazioni e contorsioni aprono un dialogo tra la sfera della psiche e quella del corpo, ribadendo il potere creativo dei confini più estremi dell'arte e dell'eros.
Nicola Bolla
di Vittorio Sgarbi, Luca Beatrice
Libro: Libro rilegato
editore: Mart
anno edizione: 2022
Canova. Quattro tempi. Le sculture della Gypsotecha di Possagno. Volume 3
di Luigi Spina, Vittorio Sgarbi
Libro: Copertina rigida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2023
pagine: 79
Il terzo volume del progetto editoriale Canova. Quattro Tempi dedicato ai gessi di Antonio Canova conservati presso la Gypsotheca di Possagno si apre con una delle più celebri opere dell'artista a livello internazionale, ossia il gruppo scultoreo delle Tre Grazie, nel quale le tre figlie di Zeus, Aglaia, Eufrosine e Talia si stringono in un delicato abbraccio. La ricerca fotografica di Luigi Spina, accompagnata da un testo introduttivo a firma di Vittorio Sgarbi, si sofferma tuttavia su altri capolavori i cui chiodini in bronzo ci sollecitano a una riflessione mai paga sull'iter lavorativo del grande scultore neoclassico. Troviamo dunque il ritratto a figura intera di George Washington, raffigurato come un condottiero romano, unica opera che Canova realizzò per una committenza Oltreoceano, e quello di Elisa Baciocchi Bonaparte - una delle donne più importanti e intraprendenti della stirpe napoleonide - raffigurata come Musa Polimnia. Lo sguardo di Spina si sofferma poi sulla Danzatrice con le mani sui fianchi, scolpita per l'imperatrice Joséphine de Beauharnais, sulla Venere Italica, dove emerge lo studio di Canova non solo della Venere de' Medici, ma anche di capolavori quali la Venere Capitolina e la Venere Callipigia, e infine sulla Ninfa dormiente. Prefazione di Domenico Antonio Pallavicino.
Nel mondo di Fellini. Franco Pinna fotografo di set
di Giuseppe Pinna, Vittorio Sgarbi
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione Ferrara Arte
anno edizione: 2021
pagine: 224
Canova. Quattro tempi
di Domenico Antonio Pallavicino, Vittorio Sgarbi
Libro
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2020
pagine: 84
Nel processo creativo di Antonio Canova un significato di tutto rilievo è dato dai modelli in gesso a dimensione reale che costituivano il momento di passaggio tra una prima fase ideativa e la vera e propria realizzazione della scultura in marmo. Come spiega il fotografo Spina, "il gesso è, nell'atto del concepimento dell'artista, il momento fragile e variabile del sentire il corpo della scultura". I gessi non sono ancora opera finita ma, nonostante questo, ne contengono tutta la forza e le potenzialità. I chiodini in bronzo (repères) guidano il fotografo nel tracciare un atlante visivo del tutto inedito, e consentono al lettore di perdersi per percorsi anch'essi inediti tra espressioni e gesti, acconciature e pieghe dei panneggi. Le sequenze fotografiche realizzate a contatto con l'opera scultorea ne sveleranno le superfici gessose, e consentiranno allo sguardo del lettore di approfondire - ancora una volta - quel legame tra luce e plasticità della materia che è uno degli aspetti chiave e peculiari dell'opera di Luigi Spina. Infine, come evidenziato dal sottotitolo, la dimensione temporale sarà uno degli elementi chiave della ricerca fotografica compiuta dal fotografo, in solitaria, tra le stanze della gipsoteca di Possagno. Quei "quattro tempi" non vogliono infatti essere unicamente un espediente per declinare la riflessione visiva di Spina nel quadriennio di celebrazioni canoviane (2019-2022). La dimensione temporale ha un'importanza senza pari nella fase creativa e realizzativa dello scultore neoclassico: c'è un prima e un dopo l'opera in gesso. Il prima è lo studio preparatorio; il dopo l'opera finita. Il gesso si pone nel mezzo, centrale. Questo volume vuole quindi presentare al grande pubblico questa fase così significativa e nel contempo così poco approfondita di Antonio Canova, uno dei maggiori scultori di tutti i tempi.