Filosofia
Teoria dell'azione politica
di Raymond Aron
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 336
L’uomo è per natura un essere violento? Quali principi devono guidare l’azione politica? La diplomazia deve porsi obiettivi morali o obbedire soltanto alla ragion di Stato? Sono alcune delle questioni che Raymond Aron affronta in questo corso tenuto al Collège de France nel 1973 e qui pubblicato per la prima volta, e che appaiono ancor più cogenti nell’ora in cui gli europei riscoprono con inquietudine la gravità delle scelte civili e le prove di forza della guerra. In un confronto intellettuale serrato con Clausewitz e Sun Tzu, Lenin e Carl Schmitt, Jean-Paul Sartre e Julien Freund, il filosofo francese introduce e sviluppa il significato e i contenuti della teoria dell’azione politica, che non ha mai smesso di elaborare, mettendo in guardia da due tendenze opposte ma altrettanto pericolose, il moralismo e il cinismo. Discute inoltre strategie e tecniche della gestione del potere, chiarisce capisaldi del pensiero attraverso considerazioni incisive su scenari scottanti all’inizio degli anni Settanta che si rivelano universali e più che mai utili quando, oggi come allora, le denunce morali, le ideologie storiche e gli specialismi tecnici eludono la riflessione attenta sulle scelte collettive. Se la guerra resta la continuazione della politica con altri mezzi, la persistente divisione tra comunità politiche e spirituali non permette di dimenticare né la necessità della difesa né la coscienza dei beni che determinano l’umanità dell’uomo. Nel susseguirsi delle lezioni, si ha il privilegio di assistere al divenire della riflessione, seguendo lo sviluppo di un pensiero lucido e rigoroso, attraverso il quale un autorevole maestro contemporaneo si impone come riferimento imprescindibile per la filosofia e la sociologia politiche europee, formulando quesiti la cui eco e le cui implicazioni giungono fino a noi.
«Non dimenticare la frusta!» Nietzsche e l'emancipazione femminile
di Scarlett Marton
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 128
Nietzsche si definiva "un campo di battaglia": se con questa espressione egli intendeva mettere in luce la complessità del proprio pensiero, oggi è possibile servirsene per evidenziare le tensioni che attraversano tale pensiero. Le prime donne che scrissero su Nietzsche furono donne emancipate: avendolo conosciuto, Lou Andreas-Salomé, Malwida von Meysenbug, Meta von Salis alla fine del XIX secolo pubblicarono testi sul filosofo e le sue idee. L'intenzione del presente studio, tuttavia, non è quella di analizzare il comportamento di Nietzsche nei confronti delle donne con cui entrò in contatto, ancor meno quella di un confronto tra le sue riflessioni sull'emancipazione femminile e il suo concreto relazionarsi alle donne emancipate che incontrò durante la propria vita. Attraverso una lettura immanente dei testi nietzscheani, si intende mostrare in quale misura Nietzsche criticò con durezza le donne che desiderano emanciparsi e come tale posizione rechi i tratti di quell'esclusione che è tipica della modernità.
Estetica
di Friedrich D. Schleiermacher
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2023
pagine: 168
L'estetica di Friedrich Schleiermacher costituisce una delle riflessioni più acute e rappresentative del pensiero estetico moderno. Se essa non è ancora entrata nel bagaglio corrente dello studioso di estetica e di cose d'arte, se essa non ha ricevuto finora l'attenzione che meritava, sia in Germania che all'estero (questa non è solo la prima traduzione italiana, ma è stata prima traduzione in assoluto), lo si deve al fatto che Schleiermacher si è distaccato con grande originalità dai sentieri battuti dalla tradizione del suo tempo, che pure è incarnata nei nomi di Schelling e di Hegel. Naturalmente non sono mancati in passato grandi interpreti che hanno saputo cogliere la rilevanza dell'estetica di Schleiermacher, e tra essi spiccano i nomi di Dilthey e di Croce (che chiamava Schleiermacher il «maggiore estetico del XIX secolo»). Ma oggi che l'interesse per l'ermeneutica, anche della quale egli fu grandissimo teorico, ha portato a comprendere meglio la portata del suo pensiero, il confronto con l'Estetica di Schleiermacher è diventato non più eludibile. La presente edizione, curata con rara perizia da Paolo D'Angelo, rende accessibile al lettore italiano la fonte più autentica e completa della riflessione di Schleiermacher sull'estetica, consegnata nel quaderno autografo steso nel 1819 e la correda di esaustivi apparati esegetici, critici e bibliografici. La stimolante Presentazione di Emilio Garroni mette nitidamente a fuoco l'importanza dell'Estetica di Schleiermacher e la sua attualità nel prospettare non una semplice teoria di certi fatti artistici ma integrale meditazione filosofica.
La filosofia come istituzione e il mestiere di pensare
di Søren Gosvig Olesen
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 90
Questo è un libro che dice no alla visione dominante della filosofia. Filosofare non significa anzitutto argomentare. La filosofia non è la difesa di questa o quella posizione. No, la filosofia non deve risolvere problemi; la sua storia dimostra che non ne ha mai risolto nessuno, né è questo il suo scopo. Ma questo è anche un libro che dice sì a una concezione diversa della filosofia. Sì a tutti i suoi paragoni, analogie, aneddoti, associazioni, parallelismi, simmetrie, immagini, metafore ed esempi. Sì a tutto ciò che la filosofia è prima di tutto: immaginazione e creatività. Studiare filosofia significa fare un apprendistato per imparare a pensare. Oppure è nulla, ossia è mera istituzione. Questo libro, in fondo, è diretto contro l’istituzione filosofica che fa di tutto per impedirci di pensare. Ed è anche un omaggio ad alcuni di coloro che, ancora oggi, possono insegnarci a farlo.
Correzioni heideggeriane
di Eugenio Mazzarella
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 336
Quali sono i punti critici della riflessione di Martin Heidegger meritevoli di essere non soltanto approfonditi, ma anche sottoposti al vaglio della critica? Questa è la domanda che anima il serrato confronto con il filosofo tedesco che Eugenio Mazzarella, tra i maggiori studiosi di Heidegger a livello internazionale, propone in queste pagine. Meritevole di «correzione», vale a dire di una critica che mostri senza timore debolezze e fragilità dei concetti usati, è innanzitutto il suo problematico e tragico rapporto con la politica, la sua iniziale adesione al nazismo, cosí come la sua controversa relazione con la psicoanalisi. Mazzarella, tuttavia, non risparmia nemmeno il cuore del pensiero heideggeriano: l’oblio dell’essere che avrebbe caratterizzato da un certo momento in poi la metafisica occidentale e persino i concetti di cura e autenticità che il pensatore espone in Essere e tempo. Se si dà uno sguardo all’esperienza cristiana della vita, quei concetti mostrano tutta la loro incompletezza, cosí come, a un attento esame, il tema di un doppio inizio della filosofia occidentale svela infine la sua fallacia storica e speculativa. In ultimo, Mazzarella «corregge» la pretesa heideggeriana di rappresentare una rottura epocale nella storia della metafisica, mostrando come quella rottura, benché caratterizzata da una propria geniale originalità, sia impensabile senza la riflessione sulla «storicità» dell’esistenza umana al centro della filosofia tedesca dopo Kant da Hegel a Dilthey.
Il libero arbitrio in questione. Una ricerca tra filosofia, scienze e intelligenza artificiale
di Cristiano Calì
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 654
Da quando la neurofisiologia ha iniziato a indagare i correlati neurali delle azioni umane, e considerando che tra i sogni di certi programmi di ricerca sull’intelligenza artificiale vi è quello di costruire nuovi soggetti morali che possano definirsi autonomi, sembra proprio che la capacità dell’essere umano di autoderminarsi sia destinata a eclissarsi per sempre. Tale prospettiva, però, è tutt’altro che recente. Sin dagli albori della storia della filosofia in molti hanno provato a mostrare come la libertà sia soltanto un’illusione, in balìa ora delle divinità ora delle leggi di natura. Di questa lunga storia il saggio vuole dare conto senza ridursi, tuttavia, a una mera rassegna di teorie, ma suggerendo, piuttosto, come – nonostante i vari processi decostruzionisti – nel libero arbitrio si possa individuare una capacità cognitiva irriducibile e irriproducibile, che si configura quale ottima candidata per essere un proprium constitutivum dell’essere umano e fondamento per lo sviluppo di una nuova prospettiva antropologica.
La produzione di identità. Per una dialettica intersoggettiva della liberazione
di Marco Ciccarella
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 174
Questo libro analizza la struttura dialettica del processo di produzione di identità del soggetto, con l’obiettivo di configurare una dialettica intersoggettiva della liberazione. Soggettività, soggettivazione e liberazione scandiscono ognuna delle tre parti di questo saggio. La prima parte, paradigma dialettico dello sviluppo delle altre due, è dedicata al rapporto tra soggetto, mondo-delle-cose e Capitale e a come questo processo di soggettivazione si sviluppi da una disposizione del soggetto stesso, dalla sua continua proiezione sugli oggetti, dalla loro acquisizione. Il Capitale irrompe in questa disposizione, la sovra-incide, assoggettandone le dinamiche costituenti, attraverso un modo di produzione identitario, come desiderio canalizzato. La produzione di identità è, quindi, una riscrittura del codice soggettivo. È qui che il soggetto si rivela condizione irrinunciabile di quel condizionamento, forma irriducibile di una siffatta canalizzazione identitaria.
Storia del vuoto
di Gérard Thomas
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2023
pagine: 112
Il tema è semplice e allo stesso tempo infinito: continuare a vivere. Di fronte al lutto, a ogni tipo di lutto. E quindi di fronte alla morte, prima di tutto. Ma anche di fronte all’abbandono, alla solitudine, a ogni tipo di assenza. Dal punto di vista della pura fisica, se potessimo eliminare dagli atomi, di cui tutto l’universo è composto, lo spazio vuoto che separa il nucleo dagli elettroni, tutta l’umanità potrebbe entrare in una sfera grande come un’arancia. Dunque il vuoto è parte di noi. E di vuoti è fatta gran parte della nostra esistenza, perché molta della sofferenza e del dolore con cui dobbiamo confrontarci deriva dalle varie forme assunte dal vuoto, che - come in un paradosso - riempie i nostri giorni assai più della pienezza, rara e rarefatta e sovente irraggiungibile, se non per brevi e intensi momenti. Gérard Thomas ci propone un nuovo capitolo della sua riflessione sull’essere umano e la vita e, dopo averci raccontato la storia della felicità e quella dell’amore, in questo libro affronta ciò che non c’è e che però colma grande parte del nostro percorso terreno. Facendolo come sua abitudine dal punto di vista storico, evolutivo, letterario, filosofico, teologico, ma prima di tutto esistenziale.
Che cos’è la filosofia indiana?
di Vincent Eltschinger, Isabelle Ratié
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 432
La filosofia, come è generalmente ritenuto, parla greco, tedesco, inglese, francese, italiano, ma secondo molti non parla egiziano, babilonese o sanscrito. Nella storia della filosofia, così come era intesa da un pensiero europeo ansioso di rivendicare l’esclusività delle proprie origini greche, all’India fu interdetto un posto di elezione nel campo dell’indagine critica tra la fine del XVIII e la metà del XIX secolo. Da allora, generazioni di studiosi delle tradizioni intellettuali nell’Asia meridionale hanno richiesto invano la revisione di un processo istruito ingiustamente contro un intero universo filosofico ai più del tutto sconosciuto. Dimostrando la totale infondatezza dei cliché che l’Occidente ha sempre riservato all’antica India, supposta troppo immersa nella sua religiosità per dare spazio alla formalità del pensiero filosofico, Vincent Eltschinger e Isabelle Ratié rivolgono l’attenzione non tanto alle tradizioni dottrinali indiane codificate, quanto a una serie di temi filosofici fondamentali che mostrano in tutta la loro ricchezza e varietà l’impresa razionale di problematizzazione, argomentazione logica e ricerca della verità che si fece strada nei primi mille anni della nostra era nell’Asia meridionale. L’accento posto su alcuni punti di cristallizzazione del dibattito indiano – il sé, l’idealismo, l’altro, la conoscenza, l’autorità, il linguaggio, la semantica, Dio, lo spazio e il tempo – costituisce la vera originalità dell’opera, che offre una comprensione della filosofia indiana per quello che fu nel suo contesto, senza cercare indebiti confronti con le altre filosofie, per non privarla del suo significato, della sua forza, della sua specificità e del suo fascino.
Hegel. La dialettica. Introduzione al pensiero hegeliano
di Vladimiro Giacchè
Libro: Libro in brossura
editore: DIARKOS
anno edizione: 2023
pagine: 240
Pochi pensatori hanno esercitato un’influenza pari a quella di Hegel sulla cultura del proprio tempo e dei secoli successivi. Autore dell’ultimo grande tentativo di costruire un sistema filosofico, il pensatore tedesco fu un convinto assertore della razionalità del reale. La realtà di Hegel è però intessuta di contraddizioni, e soltanto il pensiero filosofico è capace di intenderne la complessità. In questo libro la filosofia di Hegel è spiegata in termini chiari e accessibili, ripercorrendone i concetti chiave e le diverse fasi di sviluppo, offrendo una lettura originale del pensiero del filosofo tedesco. Il testo è accompagnato da una ricca antologia, che consente un confronto diretto con la filosofia di Hegel e le sue interpretazioni. La prima edizione di quest’opera è andata rapidamente esaurita. Se ne propone una nuova edizione rivista e ampliata.
Su Kant. Lezioni
di Herbert Marcuse
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 120
Appaiono per la prima volta in edizione italiana due seminari di Herbert Marcuse presenti nell’Archivio Marcuse di Francoforte. Il primo, della metà degli anni Sessanta, discute aspetti fondamentali dell’Analitica del bello di Kant. Marcuse torna sui caratteri di quella “dimensione estetica” che aveva indagato già in Eros e civiltà (1955), alla ricerca di nuove forme e pratiche di liberazione da ogni sistema repressivo. Il secondo seminario, tenuto a Irvine nel 1979, affronta invece i complessi rapporti tra arte e politica radicale. Dopo aver auspicato il superamento dell’arte nella “società come opera d’arte” nel Saggio sulla liberazione (1969), l’ultimo Marcuse si schiera a difesa della permanenza dell’arte, che ricava dal materiale storico un mondo illusorio, e contesta, in questo modo, il monopolio della società nel definire ciò che è reale.
L'epoca dell'incertezza. Il dualismo contemporaneo fra mondo microscopico e macroscopico
di Riccardo Campa
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 836
Secolo di sommovimenti epocali, nelle sue diverse declinazioni, a partire dalle due guerre mondiali all'insegna (contraddittoriamente) del nazionalismo e dell'universalismo, dell'individualismo e delle masse, il Novecento porta a compimento il secolare percorso dell'atomismo che, da Leucippo e Democrito nella Grecia del VI secolo a.C., arriva, attraverso Lucrezio Caro e la Roma dei Cesari, ai laboratori scientifici europei ed extraeuropei, con finalità di rinnovamento e riscatto della nostra civiltà. La macchina, sostegno fondamentale delle due guerre, celebrata dal futurismo come fortilizio estetico, il progetto Manhattan, il fungo di Hiroshima e Nagasaki mettono alla prova le propensioni umanitarie della tradizione occidentale. Le filosofie della restaurazione e della rigenerazione del dopoguerra accordano, infine, alla ragione un grado di esaltazione profetica volta a giustificare le sollecitazioni ideali delle nuove generazioni, orientate a sostenere gli esiti spettacolari della tecnologia con il sortilegio democratico.